Mascherine “puzzolenti” fornite dal Ministero alle scuole: la Procura di Savona apre una indagine

La Procura di Savona ha aperto una indagine per verificare che le mascherine fornite alle scuole dal Ministero dell’Istruzione siano realmente a norma come affermato dalle certificazioni.

Il fascicolo, a carico di ignoti, ipotizza il reato di presunta frode in commercio. E’ stato aperto dopo le lamentele di alcuni genitori che hanno riferito di cattivi odori emanati dalle mascherine e, in qualche caso, di irritazioni ai figli.

“Ovviamente le mascherine inviate dal Miur sono certificate – spiega il procuratore Ubaldo Pelosi – ma vogliamo verificare che quanto affermato dai documenti corrisponda davvero nella sostanza a quanto fornito dalle ditte al ministero”.

Nei giorni scorsi gli uomini della Guardia di Finanza di Savona sono stati in alcuni licei di Savona frequentati dai figli dei genitori che hanno segnalato il caso, per acquisire le mascherine: ora saranno analizzate da un laboratorio per verificare se siano davvero a norma.




Frode, truffa e ricettazione: in nove mesi sequestrati 57 milioni di mascherine

Nei primi nove mesi del 2020, cioè nei mesi di pandemia, “sono stati denunciati 1.172 soggetti per i reati di frode in commercio, vendita di prodotti con segni mendaci, truffa, falso e ricettazione e sono stati sottoposti a sequestro, anche grazie all’intensificazione dei controlli doganali, circa 57 milioni di mascherine e dispositivi di protezione individuale, nonché 765 mila confezioni e 158 mila litri di igienizzanti venduti, fraudolentemente, come disinfettanti”. Sono i dati resi noti dal Generale di Corpo d’Armata della Guardia di Finanza, Giuseppe Zafarana, in audizione presso la Commissione Finanze del Senato.




Ciampino, la Finanza requisisce una partita di mascherine cinesi

Una partita di dispositivi di protezione individuale provenienti dalla Cina e
destinati all’approvvigionamento di una società romana è stata requisita dai
funzionari dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli in collaborazione con i
militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Roma
all’aeroporto di Ciampino.
Durante i controlli di routine allo scalo merci, all’attenzione dei Finanzieri della
Compagnia di Ciampino e del personale dell’Ufficio delle Dogane di Roma 1
non è sfuggita la spedizione, costituita da 88 colli contenenti ben 175.000
mascherine ad uso chirurgico conformi alla normativa europea e nazionale in
tema di sicurezza, delle quali è prevista in via eccezionale la requisizione, in
forza di uno dei recenti provvedimenti del Governo, per soddisfare il
maggiore fabbisogno di materiale di protezione determinato all’emergenza
sanitaria da Covid-19.
La predetta Agenzia, quale “soggetto attuatore” in virtù di un’ordinanza
emessa dal Commissario Straordinario, ha disposto la requisizione delle
mascherine, per la successiva consegna alla Protezione Civile.