Anguillara, referendum: all'ex Consorzio il dibattito sulle ragioni del Si e del No

 

Red. Politica

 

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ANGUILLARA (RM) – L'associazione “Diritti di Cittadinanza del Lago” ha organizzato un incontro-dibattito che si terrà il prossimo sabato 19 novembre, alle ore 17, presso l’ex -Consorzio agrario di via Anguillarese 145, dedicato al referendum costituzionale. Con questo dibattito, fanno sapere da “Diritti di Cittadinanza del Lago”, si intende promuovere un approfondimento che entri nel merito della riforma costituzionale. Un confronto, quindi,  tra personalità politiche e tecniche che si schierano per il “Sì” e che si posizionano sul “No” alla riforma.A rappresentare la campagna referendaria per il “Comitato per il Sì” sarà il deputato Emiliano Minnucci del Partito Democratico mentre a rappresentare il “Comitato per in No” sarà il senatore Massimo Cervellini di Sinistra Italiana – Sinistra Ecologia Libertà. Entrambi i comitati saranno affiancati da giuristi che affronteranno la discussione da un punto di vista più strettamente tecnico.

 

“L’appuntamento – spiegano gli organizzatori – è il primo, finora, ad essere organizzato nel compresorio del lago di Bracciano dove vengono posti al centro del dibattito sia aspetti politici che giuridici, con la presenza di entrambi i comitati. Un confronto importante e fondamentale per spiegare e discutere le ragioni di una consultazione così delicata, dove non è previsto alcun tipo di quorum: qualunque sarà l’affluenza alle urne, il risultato sancirà il futuro della nostra carta costituzionale.” “Inoltre – commentano i fondatori dell’associazione – quello che ci preme sottolineare è il fatto che non vogliamo semplificazioni propagandistiche o che la discussione sia incentrata da slogan, come troppo spesso avviene nei media. Desideriamo dare un segnale diverso, dove si cercherà di fare informazione capillare e trasparente, elementi indispensabili per un cittadino, affinché ognuno il 4 dicembre, giorno fissato per le elezioni referendarie, possa decidere in piena coscienza e consapevolezza”. A coordinare il dibattito sarà il dott.  Gianfranco D’Anna, giornalista parlamentare, con una lunga e brillante carriera in RAI. L’incontro sarà introdotto dal Presidente e dalla Vice Presidente dell’Associazione “Diritti del Lago”, Ing. Claudio Blancato e dalla dott.ssa Simonetta D’Onofrio.




ARDEA, INFILTRAZIONI DI STAMPO MAFIOSO: PRESENTATA UN'INTERROGAZIONE URGENTE AL MINISTRO DELL'INTERNO

Redazione
Ardea (RM)
– Il fenomeno delle infiltrazioni di stampo mafioso sul litorale laziale non si ferma: nei giorni scorsi si è verificato ad Ardea il terzo attentato intimidatorio ai danni del consigliere comunale Franco Marcucci.
Il senatore Massimo Cervellini di Sel, vicepresidente della Commissione Lavori pubblici, ha presentato un'interrogazione urgente al ministro dell'Interno, firmata anche dai senatori Moscardelli (Pd) e Nencini (Psi), per verificare quali iniziative intenda intraprendere per contrastare un fenomeno sempre più grave, valutando l'opportunità di rafforzare la presenza sul territorio degli organi di pubblica sicurezza. Nel testo si sollecita anche il prefetto di Roma ad insediare una commissione d'accesso nel Comune di Ardea per verificare la presenza di condizionamenti da parte della criminalità organizzata.
 
'Troppo frequenti e di inaudita gravità sono i fatti che si sono susseguiti – dichiara il sen. Cervellini. – Il 17 giugno del 2007 è stato assassinato il pregiudicato Michele Di Grazia e il 4 gennaio del 2008 stessa sorte toccò ad Alessandro Torni, già coinvolto nelle indagini per il delitto di Mario Guzzon. Molti episodi successivi sono chiaramente riconducibili ad intimidazioni di stampo mafioso, come quelli che hanno interessato il consigliere Nicola Tedesco, il giornalista Luigi Centore, la cui vettura per la seconda volta il 10 luglio del 2013 subì un incendio doloso, così come quelle del sindaco, Luca Fiori, e del presidente del consiglio comunale di Ardea, e dell’ex comandante della stazione dei carabinieri di Tor San Lorenzo, Giustini. Inchieste della procura e indagini giornalistiche denunciano da tempo la presenza sul territorio dei clan dei Gallace e dei Casalesi.
E' ormai improcrastinabile prendere coscienza della necessità di un'azione forte ed intransigente – che veda convergere tutte le forze politiche – di contrasto agli intollerabili fenomeni sempre più diffusi, anche a causa del graduale ma inesorabile indebolimento dello Stato rispetto all'economia sommersa, che sta proliferando sull'isolamento e sull'impoverimento dei cittadini prodotto dalla crisi. Le istituzioni democratiche devono tornare ad avere un ruolo attivo sui territori per far percepire una presenza di legalità e trasparenza che non tollera in alcun modo infiltrazioni malavitose e pone un incrollabile argine democratico al loro dilagare. Rispetto al tema della sicurezza tutti siamo chiamati ad una seria assunzione di responsabilità'.