MATERA, TEATRO: ECCO LA VITA DA PALCOSCENICO DELLA REGISTA E ATTRICE ANGELA DE GAETANO

di Domenico Leccese

Matera – È stato un piacere conoscere personalmente la sera del 28 dicembre a Matera Angela De Gaetano, praticamente una bestia da palcoscenico protagonista e regista di Bocche di Dama. Dopo "Io ballo da sola"… "Io guido da sola… ma forse era meglio continuare a ballare". Per il VivaVerdimultikulti2015 lo spettacolo teatrale Bocche di Dama di e con Angela De Gaetano, alle percussioni Vito De Lorenzi, alle luci Davide Arsenio.

Chi è Angela De Gaetano? Inizia il suo percorso artistico nel 2002 con (4:48 Psychosis) di Sarah Kane, diretta dalla regista Simona Gonella. Fino al 2009 è stata attrice in diverse produzioni di Koreja, Centro di Produzione Teatrale. Ha preso parte alla creazione di spettacoli di successo, tra cui (Paladini di Francia) di Francesco Niccolini (Premio della Critica 2009). Successivamente collabora con Factory Compagnia Transadriatica, Maccabeteatro, Il Cerchio di Gesso, TerramareTeatro, interpretando, tra gli altri, diversi ruoli femminili dei drammi Shakespeariani (Beatrice, Elena, Giulietta, Caterina). Nel 2015 firma la regia del "Canto del pane" su testo di Dario Carmentano per ARTEria associazione d'arte e cultura di Matera. Bocche di Dama (2013) rappresenta il suo debutto alla drammaturgia e alla regia. Lo spettacolo è stato rappresentato in rassegne italiane e nella prestigiosa cornice del Festival Internazionale di Narrazione di Arzo, in Svizzera.

Chi è Vito De Lorenzi? Percussionista, polistrumentista, studioso di musiche popolari è specializzato in tradizioni musicali extraeuropee ad indirizzo indologico. Presente sulla scena musicale internazionale da oltre dieci anni, collabora con diversi ensamble, spaziando tra vari generi in solo, compone musica per il teatro, proponendo un set di corde percorse, membrane e idiofoni di varia provenienza.

Angela cosa rappresenta per te questa storia?

Entusiasmante è stato per me inventare la situazione la storia e tutti i personaggi, anche se alcuni dei venditori del mercato coperto, nominati nel racconto, sono persone realmente esistite, (lu Pippi zeppu) e (l'Annina delle cozze) i miei bisnonni. Sono arrivati a me attraverso i ricordi di mio padre.

Angela nel tuo racconto, emerge una certa brutalità in ambiente familiare.

Agghiacciante è stato trovarmi a immaginare come, in alcune famiglie, la brutalità possa implodere divorando tutto.

Angela, a chi dedichi questo tuo spettacolo?

Dedico questo spettacolo a chi, per difendere il rispetto della diversità, l'onestà e l'amore, opera scelte forti e piccoli gesti nel quotidiano, lo dedico a chi con cura coltiva dentro di sé un racconto, a chi tiene strette la vita, la memoria e le parole anche attraverso una canzone.

La storia di Bocche di Dama: Margherita, alla vigilia del suo matrimonio, sola nella sua stanza, non riesce a prendere sonno. Mentre aspetta l'alba, i suoi pensieri scivolano in una storia d'amore e di violenza d'altri tempi: la storia tormentata di due adolescenti che per lunghissimo tempo coltivarono il loro legame solo attraverso sguardi da lontano, fino al giorno in cui decisero di scappare via da tutto. La storia raccontata da Margherita è ambientata negli anni cinquanta e si svolge in uno scenario vivo e opprimente. I personaggi si rincorrono tra alcuni luoghi importanti, che ormai oggi non ci sono più. Nella storia si intrecciamo ambizioni, invidie tra famiglie, teneri legami, preparativi, pranzi della Domenica. Su tutto aleggia la mitica figura di un'anziana donna, che custodisce un nastrino colorato e un segreto.

Chi è Angela De Gaetano raccontata dagli addetti ai lavori.
"Ho conosciuto Angela all'inzio della sua vita di attrice: una creatura tutta muscoli e grandi occhi dotata di una forza e talento innati e di una presenza scenica portentosa. Sono stata una delle sue prime guide attraverso il mondo della recitazione e ho affondato i denti dentro le sue capacità di assorbire ogni indicazione con una testardaggine che augurerei ad ogni attore che possa chiamarsi tale. Ed ho goduto con lei dei risultati che abbiamo raggiunto assieme: una solidità tecnica che si accompagna ad una sensibilità spigolosa ma sempre all'erta e ad un atletismo vocale di rara bellezza. E' stata mia allieva e so che me ne è stata grata, così come io sono grata di aver lavorato con lei e di vederla oggi attrice professionista." (Simona Gonella – Regista) "Con una dedizione che non ricordo in molti attori italiani, giorno dopo giorno, ho visto sbocciare un'attrice meravigliosa e rarissima che ho imparato a conoscere e amare in scena, prima in “Mangiadisk”, poi in decine di repliche dello spettacolo, sempre più bello […] Recita, canta la canzone più straziante e bella che io conosca (“Quella casa bianca che”) e balla – per dieci minuti – la danza più divertente e sfrenata che io ho mai visto eseguire in palcoscenico, una danza che in questi anni ha fatto ballare migliaia di bambini in tutta Italia, tra “Fatti mandare dalla mamma” a “Una zebra a pois”. […] Angela è così: seria, serissima, comica, canta, si getta in parti tragiche, poi torna al comico. Balla. Non sembra mai stanca.[…] quel talento non va perduto, per nessun motivo." (Francesco Niccolini – Drammaturgo) "Angela è una di quelle attrici che come regista mi inquietano, silenziosa, seria, severa. All'inizio non capisci se ama ciò che le stai chiedendo di fare o se pensa che sia una porcheria. Poi, piano piano capisci che il suo riserbo e silenzio le servono per sopravvivere, perché è completamente dentro a ciò che fa con tutto il rischio della sofferenza che ciò comporta. Angela ha il raro dono di essere sulla scena e non di apparire, è quella che in gergo chiamiamo bestia da palcoscenico. " (Enzo Toma – Regista)