Max Biaggi: “Mai più su una moto”

“Mai più su una moto, neanche per gioco”. Max Biaggi abbandona il casco e cambia vita. E’ lo stesso campione che, in un’intervista al settimanale ‘Oggi’ di cui è stata anticipata una sintesi, spiega il suo nuovo rapporto con la moto soprattutto alla luce del gravissimo incidente dei mesi scorsi che gli stava costando la vita. “Tornare su una moto? È un pezzo di vita che credo di aver archiviato del tutto – dice Biaggi. Negli ultimi anni ci salivo più per abitudine che per altro. Credo che non salirò più in sella neanche per gioco. Anche se ritengo la passione per la moto la mia emozione più intima. Non è mai stata una droga, ma un oggetto capace di regalarmi libidine, gioia e sentimento».
“Quello che mi è accaduto non riuscirò mai a dimenticarlo”, aggiunge Biaggi ancora alle prese con i postumi dell’incidente.
“Non posso prendere decisioni sul futuro e mi vedo costretto a lavorare sodo per riacquistare la mia salute fisica”




EVASIONE FISCALE DA 17MLN DI EURO: MAX BIAGGI RINVIATO A GIUDIZIO

Redazione

Roma – Rinvio a giudizio per il pilota di Moto Gp e Superbike Max Biaggi, accusato di aver evaso il fisco per oltre 17 milioni di euro. Il centauro, quattro volte campione del mondo nella classe 250, andrà a processo il prossimo 15 settembre davanti ai giudici del tribunale monocratico di piazzale Clodio.

A disporre il rinvio a giudizio del motociclista quattro volte campione del mondo nella classe 250 è stato il gup Valerio Savio. Stando all'accusa, Biaggi, attualmente impegnato nel campionato Superbike, "al fine di sottrarsi al pagamento delle imposte sui redditi e sul valore aggiunto e degli interessi e sanzioni amministrative relativi a dette imposte dell'ammontare complessivo di 17,852.261,95 euro, compiva atti fraudolenti consistiti nel trasferimento della propria residenza nel Principato di Monaco e nell'affidare lo sfruttamento dei suoi diritti di immagine, derivanti dai contratti di sponsorizzazione con la società Dainese Spa, a società di capitale" con sedi a Londra, Montecarlo e Madrid "idonei a rendere in tutto inefficace" il recupero delle somme dovute al fisco. Equitalia, assistita dall'avvocato Emilio Ricci, si è costituita parte civile. La prima udienza del procedimento è fissata per il prossimo 15 settembre.