ANGUILLARA, CASO FEDERICA MANGIAPELO: SI COMPLICA LA POSIZIONE DEL FIDANZATO

Le immagini di videosorveglianza sarebbero state acquisite dagli inquirenti il giorno successivo la morte di Federica.

 

Chiara Rai

Anguillara (RM) – Tre nuovi elementi acquisiti complicano la posizione di Marco Di Muro, il ventitreenne ragazzo di Federica Mangiapelo la sedicenne trovata morta il primo novembre, giorno seguente la notte di Halloween, a Vigna di Valle, in riva al lago di Bracciano.

Secondo quanto emerge dalle indagini  nella macchina di Marco, gli uomini del Ris di Roma avrebbero rinvenuto della sabbia, compatibile con quella del lungolago dove Federica è stata rinvenuta cadavere. Che ci faceva della sabbia in macchina? Ma non è tutto. Il fidanzato della ragazza, l’ultimo, al momento, ad averla vista in vita, sarebbe tornato a casa a Formello con gli abiti bagnati e avrebbe chiesto alla madre di lavarli. Ora, non è del tutto strano che un ragazzo dia gli abiti alla mamma per lavarli, soprattutto se bagnati. Quello che invece risulta singolare è il fatto che proprio la mattina di giovedì primo novembre, quando la giovane è stata ritrovata morta, il fidanzato pare abbia lavato anche la macchina, una utilitaria di colore blu posta sotto sequestro e sulla quale stanno lavorando i Ris in cerca, tra l’altro, di tracce biologiche e Dna.

Ora, è da capire se il ragazzo abbia l’abitudine di lavare spesso la sua auto o se, proprio, quel giovedì mattina ci sia stata una esigenza diversa: pulire le impronte di un litigio finito in disgrazia? Intanto, oltre al famoso messaggio Facebook inviato quella notte dove il ragazzo sottolineava: “abbiamo litigato, ma ti voglio bene”, spunta fuori un sms che Di Muro ha inviato a Federica poco dopo le tre del mattino: «Sono tornato a prenderti, ma tu non c'eri. Perché te ne sei andata?». Questo messaggio avvalorerebbe la versione del ragazzo, che è stato ascoltato dagli inquirenti ben cinque volte, il quale avrebbe asserito di aver lasciato Federica sotto la pioggia intorno alle tre del mattino, nei pressi della banca delle Marche sulla via Anguillarese. Dopodiché, si sarebbe allontanato per circa tre minuti: il tempo di riaccompagnare a casa l’amico di Federica, uscito assieme ai due per festeggiare Halloween. Ma tornato indietro dalla ragazza, quest’ultima si sarebbe già dileguata nel nulla fino al fotofinish del cadavere sulla riva.

La vicenda

Ancora avvolto nel giallo il caso di Federica Mangiapelo, la sedicenne trovata morta il primo novembre, giorno precedente la notte di Halloween,  a Vigna di Valle, in riva al lago di Bracciano nel Comune di Anguillara Sabazia. Federica indossava un giacchetto nero e un paio di fuseaux grigio scuro. Con sé avrebbe dovuto avere anche una borsa marrone con inserti bianchi e un cellulare nero.  Si cercano delle prove e si continuano a raccogliere testimonianze per arrivare a colmare un buco temporale pieno di misteri:  cosa avrebbe fatto e con chi avrebbe trascorso la ragazza le ultime ore precedenti al suo decesso, avvenuto presumibilmente tra le 4 e le 5 del mattino del primo novembre?

Finora ciò che emerge è una ricostruzione piena di lacune: E’ mercoledì 31 ottobre, Federica si prepara per trascorrere la “notte delle streghe” con il ragazzo, il ventitreenne Marco Di Muro cameriere in un ristorante alla Storta, e un suo amico vicino di casa. Esce dopo cena e sale in macchina di Marco. I tre vanno ad un locale sulla Cassia, Federica beve appena mezzo drink in compagnia e poi inizia a litigare con Marco, presumibilmente per motivi futili: una carezza non ricambiata. Finita la serata, Marco riprende la macchina, i tre montano a bordo e i due fidanzatini ricominciano a litigare. Sono quasi le tre del mattino, Marco anziché riaccompagnare Federica dal padre, la lascia sulla via Anguillarese a circa un chilometro da casa della mamma e pressappoco a sette chilometri dal lungolago di Vigna di Valle dove poi verrà trovata cadavere. Dunque il ragazzo lascia Federica sotto la pioggia all’altezza della banca delle Marche e riaccompagna l’amico della sedicenne a casa: passano circa tre minuti e Marco, lasciato l’altro minorenne, decide di tornare da Federica, per andargli incontro. Non la trova più lì.

L’indomani il corpo senza vita della sedicenne è sulla spiaggia. Di Muro, come alibi avrebbe un sms inviato alle tre del mattino circa alla ragazza dove dice di non averla trovata nel punto dove l’avrebbe lasciata. Ma sembrerebbe che questo sms, non sia mai arrivato a destinazione. Poi un messaggio su Facebook, poco dopo: “Anche se abbiamo litigato, ti voglio bene”. Perché Marco ha sottolineato il fatto di aver litigato? E perché ritornato a casa avrebbe chiesto alla madre di lavargli gli abiti? Poi avrebbe lavato anche la vettura il giorno seguente, mentre un passante, alle otto circa del mattino, trovava il cadavedere di Federica in riva al lago.

L’inchiesta della procura di Civitavecchia ha indagato Di Muro, l’ultimo ad avere visto Federica in vita, iscrivendolo nel registro degli indagati «in conseguenza di un altro reato», e comunque come atto dovuto per permettere agli inquirenti di acquisire altre prove anche all’interno dell’abitacolo della macchina del ragazzo. Poche le certezze rispetto a una dinamica che fa di questo caso un giallo agghiacciante: l’autopsia stabilisce che Federica non ha subito violenze, non è annegata, ma sarebbe morta per cause naturali, quindi per arresto cardiocircolatorio. I primi risultati dell’esame tossicologico proverebbero inoltre che Federica non era ubriaca. Ma allora come è morta e cosa le è successo nelle ore precedenti al decesso? Secondo le testimonianze finora acquisite, sarebbe stata vista sull’Anguillarese all’altezza della Banca delle Marche, intorno alle tre. Un altro testimone ha dichiarato che Federica intorno alle quattro camminava da sola sotto la pioggia sul lungolago. Ma se fosse stata a piedi e da sola, la sua immagine sarebbe immortalata dall’unica telecamera attiva sulla strada che porta a Vigna di Valle. Eppure, dai primi dati emersi sarebbero passate solo automobili quella notte. Nelle immagini registrate dalle telecamere del ristorante “La Caletta” ci potrebbe essere una buona porzione di “verità” che cercano gli inquirenti e aspettano con ansia i genitori e l’intera cittadina. Le immagini di videosorveglianza sarebbero state acquisite dagli inquirenti il giorno successivo la morte di Federica, quasi subito. Dunque oltre alle videocamere, le ricerche sono concentrate nel lago per rinvenire la borsetta di Federica, ci saranno altre immersioni nei prossimi giorni per continuare a raccogliere elementi di un caso che rimane ancora un fitto mistero.

tabella PRECEDENTI:

09/11/2012 ANGUILLARA, CASO FEDERICA MANGIAPELO: LE IMMAGINI DELLE TELECAMERE PUNTATE SULLA STRADA QUELLA NOTTE AL VAGLIO DEL RIS

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