METRO C: DESERTA E CON INFILTRAZIONI D'ACQUA

 

Una metropolitana di 4 giorni, e ripeto quattro giorni, non può permettersi uno scenario del genere.

 

di Maurizio Costa

Roma – Inaugurata in pompa magna dal sindaco di Roma, Ignazio Marino, la Metro C soffre già l’usura del tempo. A soli quattro giorni dall’apertura al pubblico, alcune stazioni hanno grandi infiltrazioni d’acqua, che allagano in modo considerevole i pavimenti delle varie fermate. Inoltre, poca gente usufruisce del servizio metropolitano, che forse non è così utile come sembra. Abbiamo fatto un giro sulla metro c, da capolinea a capolinea, e abbiamo documentato lo stato delle stazioni e delle banchine.

Partendo dalla fermata di Torre Angela, abbiamo notato la prima infiltrazione d’acqua. Poco dopo l’entrata, l’acqua scende a gocce dal soffitto, passando per il controsoffitto e all'interno delle capsule di plastica delle lampade che illuminano la banchina.

Alcune luci sono state danneggiate dall’acqua e sono già spente. La grande pozza che si crea a causa dell’infiltrazione risulta essere molto pericolosa e scivolosa per le persone che transitano. Inoltre, l’acqua allaga anche il percorso per ciechi, che naturalmente rischiano maggiormente non potendo percepire il pericolo.

Anche a Torrenova l’acqua invade la banchina. Questa volta proviene da fuori ma la storia è sempre la stessa. Una metropolitana di 4 giorni, e ripeto quattro giorni, non può permettersi uno scenario del genere.

I treni sono nuovi e puntuali (tempo di attesa massimo di 12 minuti), ma qui si mette a rischio la sicurezza dei passeggeri, che, tra l’altro, sono davvero pochi. Viaggiando per due ore abbiamo subito notato come i treni fossero semi-deserti e infatti i dati ci danno ragione: in un’ora transitano solamente 860 passeggeri contro una media delle metropolitane del mondo di 24mila utenti l’ora. Questo anche perché il tratto di Metro C aperto al pubblico va da Monte Compatri Pantano a Centocelle e non è collegato con il centro della capitale.

Un addetto della metropolitana ci ha anche spiegato che i treni non hanno una frequenza molto alta perché alle stazioni di Parco di Centocelle e di Alessandrino non ci sono due banchine, una per l’andata e una per il ritorno, e quindi i convogli sono costretti a degli scambi che rallentano il servizio. “Quando aprirà Piazza Lodi – continua l’addetto – avremo un treno ogni 6 o 7 minuti.” La metà del tempo. Ci hanno anche proibito di fare le foto perché “poi sappiamo come va a finire."

La situazione è veramente sconvolgente e vogliamo denunciare con questo reportage fotografico i lavori fatti alla buona per tirare su la Metro C e che ci sono costati 3,7 miliardi di euro.