GRECIA: EUCLID TSAKALOTOS E' IL NUOVO MINISTRO DELLE FINANZE

di Angelo Barraco

Atene – Euclid Tsakalotos è il nuovo ministro delle Finanze ellenico. E’ il successore di Yanis Varoufakis che si è dimesso stamane, proprio all’indomani del referendum che ha portato la vittoria dei “No” sulle proposte dei creditori per proseguire i finanziamenti alla Grecia. Ma chi è Euclid Tsakalotos? Ha 55 anni, ha studiato in Gran Bretagna ed è docente di Economia presso l’Università di Atene, inoltre è componente del comitato centrale di Syriza ed è stato anche capo negoziatore greco a Bruxelles e portavoce del governo Tsipras per l’economia.  Intanto l’Ue aspetta nuove proposte e da Berlino afferma Steffen Seiberti, portavoce del cancelliere tedesco Angela Merkel, “le porte per il negoziato con la Grecia restano aperte, ma non ci sono ancora le condizioni per riprenderlo, non ci sono le condizioni per trattare un terzo piano di aiuti, sebbene non si possa escludere nulla”. Il portavoce del ministro delle Finanze Wolfgang Schaeuble, Martin Jaeger dice che “il taglio del debito greco non e' in agenda per noi e che Berlino non intende cambiare i propri piani di bilancio”.
 
Yanis Varoufakis, il ministro delle Finanze ellenico appena dimesso, stamane ha lasciato la sua carica, ma rimarrà comunque al fianco di Tsipras e in un post sul suo blog ha spiegato che “Subito dopo l'annuncio dei risultati del referendum sono stato informato di una certa preferenza di alcuni membri dell'Eurogruppo e di 'partner' assortiti per una mia assenza dai loro vertici, un'idea che il primo ministro ha giudicato potenzialmente utile per consentirgli di raggiungere un'intesa” aggiunge che “Noi della Sinistra sappiamo come agire collettivamente senza curarci dei privilegi dell'incarico. Sosterro' pienamente il primo ministro Tsipras, il nuovo ministro delle Finanze e il nostro governo”.

Fronte italiano: Matteo Renzi stamane ha incontrato il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan e scrive su facebook che “gli incontri di domani dovranno indicare una via definitiva per risolvere questa emergenza. Ci sono due cantieri da affrontare rapidamente, nelle capitali europee e a Bruxelles. Il primo riguarda la Grecia, un paese che e' in una condizione economica e sociale molto difficile, per cui bisogna trovare una soluzione all'emergenza” aggiunge che “ancora piu' affascinante e complesso, ma non piu' rinviabile, e' il cantiere dell'Europa; deve cambiare, deve aiutare la crescita, o e' finita”.