RIMBORSO DELL'IMU 2012, ULTIMA SPIAGGIA: IL 28 FEBBRAIO 2013 E' L'ULTIMO GIORNO PER PRESENTARE LA RICHIESTA

Redazione

I contribuenti hanno tempo fino a Giovedì 28 febbraio 2013 per presentare domanda di rimborso Imu, ecco come fare:
Per chiedere il rimborso dell’Imu pagata nel 2012. Le associazioni di tutela dei consumatori hanno diffuso i modelli gratuiti per la richiesta di rimborso. Il modulo IMU RT 2012 può essere scaricato, gratuitamente, direttamente dal sito di diverse associazioni dei consumatori quali, ad esempio, www.contribuenti.it o www.casadelconsumatore.it .

Maggiori informazioni:  IMU, E' POSSIBILE CHIEDERE IL RIMBORSO. AFFRETTIAMOCI. IN ALLEGATO IL MODELLO DA COMPILARE

Una volta compilato, allegando copia dei pagamenti Imu effettuati, il modulo dovrà essere consegnato al Servizio Tributi del proprio Comune. In caso di mancata risposta entro il termine di 90 giorni il contribuente può ricorrere alla Commissione Tributaria Provinciale (CTP) di competenza, chiedendo che la controversia venga rimessa alla Corte Costituzionale. Basta che una sola CTP  rimetta gli atti per obbligare la Corte Costituzionale a esaminare la questione e a pronunciarsi.

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Intanto nel Comune di Nemi un comitato locale "Insieme per Nemi" si è fatto promotore di informare la cittadinanza riguardo la possibilità di ottenere il rimborso, quindi di raccogliere i moduli, ogni sabato.

 

Angelo Parca

Ecco perché l’Imu può e deve essere rimborsata. Tutto parte da una fonte che non può essere messa in discussione, si tratta della Costituzione della Repubblica Italiana. Tutto, o gran parte della fondata tesi per cui l’Imu è “discriminatoria”, significa che ogni cittadino ha pari dignità senza alcuna distinzione.

Ma analizziamo bene il contenuto dell’articolo di cui si parla.

“Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali. È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese.” Questo quanto recita l’articolo 3 della Costituzione Italiana che secondo l’ex ministro Giulio Tremonti sarebbe stato violato dalla rivalutazione catastale su cui si basa l’IMU non suscettibile di correzioni e successivi adeguamenti al valore reale dell’immobile.

Sempre secondo Tremonti, questa mancanza di elasticità crea disparità fra cittadino e cittadino andando a violare l’articolo 3 della Costituzione, che i padri costituenti hanno dedicato all’uguaglianza fra cittadini. La mancanza di equità porterebbe, quindi, altre conseguenze:  Lo scollamento fra valore catastale e valore reale dei beni tassati incidendo su un altro principio costituzionale, quello della capacità contributiva. L’articolo 53 della Costituzione recita infatti: “Tutti sono tenuti a concorrere alle spese pubbliche in ragione della loro capacità contributiva. Il sistema tributario è informato a criteri di progressività.”

Molti contribuenti, infatti, si sono trovati e si troveranno a pagare molto di più di quello che realmente sono in grado di pagare e, viceversa, molti ricchi si troveranno a pagare somme esigue rispetto ai beni immobili posseduti. 

Altra infrazione alla Costituzione da parte dell’IMU  sarebbe imputabile al danno sul risparmio dei contribuenti italiani, che secondo l’articolo 47 della nostra Costituzione deve essere tutelato dallo Stato.

Intanto nel Comune di Nemi un comitato locale "Insieme per Nemi" si è fatto promotore di informare la cittadinanza riguardo la possibilità di ottenere il rimborso, quindi di raccogliere i moduli, ogni sabato.

Compilare il modelli di richiesta del rimborso Imu non costa nulla, ma potrebbe portare dei frutti tra qualche tempo. La scadenza è prevista per il 28 febbraio, c’è tempo, ma non moltissimo per compilare i moduli. Già circa 300 mila italiani, cifra in continuo aumento, hanno presentato la richiesta.

Vi riproponiamo in allegato il modulo e attenzione a riempire adeguatamente tutti gli spazi.

[ MODELLO ISTANZA PER RIMBORSO IMU DA PRESENTARE AL PROPRIO COMUNE, AL GARANTE DEL CONTRIBUENTE DELLA PROPRIA REGIONE E PER CONOSCENZA A SPORTELLO CONSUMATORI.ORG ]

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RIMBORSO IMU: SI PUO' PRESENTARE DOMANDA FINO AL 28 FEBBRAIO 2013

Redazione

Roma – In soli 15 giorni sono già circa 250mila i contribuenti che hanno presentato il modulo  IMU RT per ottenere il rimborso dell’IMU 2012. Lo rende noto l' Associazione Contribuenti Italiani.

La questione del rimborso era stata affrontata anche dall'ex ministro all'economia Giulio Tremonti che ha promosso una class action contro l'Imu. Stesso giudizio è stato anche dato dalla Commissione Europea che nel suo rapporto annuale sulla povertà in Europa ha lanciato l'allarme: o si cambia la disciplina dell'Imu o si creerà maggiore povertà nel nostro Paese.

Ciò che viene lamentato è la mancanza di equità della tassa sugli immobili che colpisce allo stesso modo il contribuente capace di pagare e quello incapace, perché privo di risorse, l'occupato e il disoccupato, il ricco e il povero. Sono quindi moltissimi i contribuenti che si ribellano contro la nuova tassa, e dopo l’invito di Giulio Tremonti a chiedere il rimborso anche le associazioni scendono in campo. Secondo Vittorio Carlomagno, presidente di Associazione Contribuenti Italiani, “l’Imposta Municipale Propria IMU è illegittima e va rimborsata in quanto viola i dettami costituzionali nonché le direttive comunitarie”.

Il modello IMU RT è conforme a quanto previsto dall’art.6 comma 3 dello Statuto dei diritti del contribuente, in quanto reso comprensibile anche ai contribuenti sforniti di conoscenze in materia tributaria, e può essere inoltrato entro il 28 febbraio (anche tramite posta elettronica certificata, PEC).

Nel modulo sono stati inseriti i nuovi quadri DE, PF per le persone fisiche, SP per le società di persone, ENC per gli enti non commerciali, RI, RV e AC. Per tutti è stato previsto il campo IO, dove inserire l’importo annuale dell’ IMU pagata, da richiedere a rimborso.

Il Centro Studi e Ricerche Sociologiche “Antonella Di Benedetto” di Krls Network of Business Ethics stima che l’Amministrazione Finanziaria dovrà rimborsare mediamente 760 euro a testa alle persone fisiche e 2.700 euro alle società ed enti non commerciali per un totale di oltre 18 miliardi di euro.

Per l’Associazione Contribuenti Italiani, il rimborso dovrà essere erogato entro 90 giorni dal ricevimento della istanza di rimborso. In caso di silenzio diniego, spiega il presidente Carlomagno, “verranno adite le vie giudiziali, con ulteriore aggravio di spese per la pubblica amministrazione”.

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[ MODELLO ISTANZA PER RIMBORSO IMU DA PRESENTARE AL PROPRIO COMUNE, AL GARANTE DEL CONTRIBUENTE DELLA PROPRIA REGIONE E PER CONOSCENZA A SPORTELLOCONSUMATORI.ORG ]

 

Redazione

Roma – Come già accaduto al tempo della vicenda IVA sulla TIA stanno proliferando in questi giorni modelli e moduli per richiedere il rimborso dell’ IMU per illegittimità costituzionale.

Tutto nasce dall’analisi del Rapporto Ue 2012 su Occupazione e sviluppi sociali, secondo cui la vecchia Ici non aveva impatto sulle disuguaglianze e aumentava leggermente la povertà, mentre la nuova IMU per essere più equa e avere un effetto redistributivo dovrebbe essere modificata in senso più progressivo.

A seguito anche di queste considerazioni l’ex Ministro Tremonti ha avviato un’iniziativa popolare per far dichiarare anticostituzionale un tassa che lo stesso definisce non già sulla casa ma “contro la casa”.

L’ex Ministro propone la presentazione di una istanza in autotutela a cui far seguire, in caso di diniego, tacito o esplicito, un ricorso alla Commissione Tributaria.

Vorremmo però ricordare che pur essendo obbligatorio il ricorso ad un legale abilitato solo se il valore superiore a 2.582,28 euro, il contribuente/consumatore deve comunque tener ben presente la complessità della procedura ed il rischio che la vertenza venga rigettata o, peggio, sia respinta a causa di errore formale.
Consigliamo quindi ai Consumatori di presentare, sì, l’istanza di autotutela, ma di procedere poi al Ricorso in Commissione Tributaria solo e soltanto SE SI E’ SICURI DI ESSERE IN GRADO DI GESTIRLO.

Più volte infatti siamo dovuti correre in aiuto di cittadini che hanno presentato ricorsi alle autorità (tipico il caso del Ricorso al Giudice di Pace contro le multe) scaricando moduli da internet e non rendendosi conto di stare incardinando un giudizio vero e proprio, con tanto di Giudice e procedure connesse.

In sintesi: istanza in autotutela sì, ricorso alla Commissione Tributaria solo se si sa quello che si sta facendo, oppure con l’assistenza di un legale.

Tornando alla proliferazione dei moduli abbiamo avuto notizia di alcune realtà che chiedono “contributi” per fornire il modulo da compilare, ed addirittura di una realtà che, battezzando il modulo con un nome “altisonante” ed imponendo arbitrariamente tempi stretti di consegna, parlando di “quadri del modello” ed aggiornamenti in base a loro circolari interne (neanche si parlasse della dichiarazione dei redditi) inducono in errore i cittadini che ci chiedono se esiste qualche modulo autorizzato dalla Pubblica Amministrazione.

Nulla di tutto questo. Il modulo, che anche noi proponiamo, è una mera istanza in carta semplice e che potrebbe essere prodotta nelle forme più disparate.

Proprio per contrastare questi fenomeni abbiamo deciso di distribuire gratis tramite il nostro sito www.sportelloconsumatori.org, il modello necessario a presentare l’istanza che il cittadino può facilmente scaricare, compilare e presentare da solo.

Rispetto alle istanze che stanno circolando in questi giorni, quasi tutte ispirate come la nostra al modello prodotto dall’ex Ministro Tremonti, abbiamo semplicemente aggiunto la comunicazione al Garante del Contribuente di copia dell’istanza, e l’invio per conoscenza alla nostra direzione (usate la posta prioritaria e non la raccomandata per la nostra copia), per avere la possibilità di monitorare il fenomeno ed intervenire poi presso le istituzioni.

Consigliamo di presentare l’istanza indipendentemente dalla possibilità o meno di proseguire con il Ricorso, perché è sufficiente che anche una sola delle Sezioni delle numerosissime Commissioni Tributarie italiane – verificata la fondatezza e la rilevanza della questione di costituzionalità proposta – rimetta gli atti alla Corte Costituzionale, perché questa sia tenuta ad esaminarla ed a pronunciarsi.

In caso di sentenza che dichiari l’incostituzionalità totale o parziale dell’IMU, tutti i contribuenti interessati – se non lo hanno già fatto – potranno chiedere e ottenere il rimborso di quanto ingiustamente pagato. Perché quindi non anticiparsi?

[ MODELLO ISTANZA PER RIMBORSO IMU DA PRESENTARE AL PROPRIO COMUNE, AL GARANTE DEL CONTRIBUENTE DELLA PROPRIA REGIONE E PER CONOSCENZA A SPORTELLOCONSUMATORI.ORG ]

 

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