VERTICE UE: SU IMMIGRAZIONE, RENZI ” L’EUROPA DEVE GUARDARE NEGLI OCCHI IL DRAMMA”

di Ch. Mo.


Riga-Torna a parlare di immigrazione Renzi proprio nelle ore in cui si tiene il vertice Ue e si delineano nuovi punti di vista. L’obiettivo del premier di restituire le salme dell’ultimo viaggio della speranza terminato con un ecatombe del mare nel canale di Sicilia cerca consensi tra i colleghi europei. “L’Europa “- dice – “deve guardare negli occhi il dramma”, e ancora “non si può pensare di tenere la nave affondata nel Mediterraneo nascosta agli occhi di tutti”.

Cerca risposte il premier ed è sicuro di riuscire a trovare un’intesa. Sebbene nel vertice Ue in corso non fosse all’ordine del giorno il tema immigrazione, se ne sta comunque parlando.

Intanto, la Mogherini , Alto rappresentante per la politica estera Ue, sottolinea l’importanza di mantenere vivi i rapporti con gli altri paesi durante un commento al vertice sul partenariato orientale tra Ue, Armenia, Azerbaigian, Bielorussia, Georgia, Moldavia e Ucraina.

GRECIA
Renzi a Riga ha poi affrontato il tema Grecia: “Se la Grecia esce dall'euro sono possibili shock anche per noi". Inoltre, in riga con le dichiarazioni del ministro Padoan, commenta quanto si sta verificando attualmente, giudicando il problema greco strumentalizzato drammaticamente da tutti. Proprio oggi, il presidente della Commissione europea, Jean Claude Juncker, incontrerà il premier greco Alexis Tsipras a margine del vertice di Riga. 

REGNO UNITO

I negoziati tra Ue e Regno Unito per la riforma dell'Unione avranno "alti e bassi". Lo ha affermato il premier britannico, David Cameron, che conferma: "I britannici avranno diritto di scegliere sulla Ue riformata". 

Cameron inoltre conferma anche  l'intenzione di tenere il referendum sull'uscita della Gran Bretagna dalla Ue alla fine del 2017.




UE, IMMIGRAZIONE: AL VIA LA MISSIONE NAVALE CONTRO I TRAFFICANTI

di Christian Montagna

Bruxelles
–  Dal Palazzo di Vetro giungono novità in merito all’incontro dei 28 Paesi dell’Ue che proprio oggi avrebbero dovuto dare il via formalmente e politicamente alla missione navale contro i trafficanti di migranti. In merito alla questione, oltre all’Italia che sarà guidata dall’ammiraglio Enrico Credendino, anche  Francia, Gran Bretagna, Germania e Spagna hanno promesso navi. Polonia e Slovenia invece serviranno aerei da ricognizione ed elicotteri.In merito alla questione delle quote di ripartizione dei migranti, dopo la Gran Bretagna, l’Ungheria e la Polonia, a mettere in discussione l’unità dei paesi e la coesione in materia di immigrazione della comunità europea è stata la Francia che si è rifiutata di prender parte all’iniziativa avanzata.

IL PROGRAMMA DI OGGI

E’ una giornata importante oggi in tema di immigrazione: i 28 paesi dell’Ue si apprestano a dare il via libero politico e formale alla missione navale contro i trafficanti di migranti. Federica Mogherini, rappresentante per la politica estera dell’Ue cerca di ottenere questo successo entro oggi dai ministri degli Esteri e della Difesa che approveranno in commissione la missione. E’ soltanto trascorsa una settimana da quando l’Ue imponeva ai paesi membro nuove regole di accoglienza e obblighi a cui nessuno poteva venir meno: si è parlato di accoglienza obbligatoria da parte di tutti i paesi membri dell’Ue; di condivisione di responsabilità in merito all’ accoglienza e di salvataggio in mare. Con oggi, si conclude il quadro immigrazione con la speranza che da Giugno le nuove normative possano già entrare in vigore.


La Mogherini ha dichiarato che la pianificazione nel dettaglio della missione a cui oggi sono sottoposti i paesi membri, sarà comunque oggetto di una successiva pianificazione. I Ministri dall’altra parte chiedono si possa lavorare in tempi record rispettando però la legittimità internazionale. Forse in virtù dell’imminente arrivo dell’estate, forse in vista degli sbarchi record, i paesi del Mediterraneo cercano al più presto una soluzione condivisa dall’ intera comunità europea per fronteggiare, tutti insieme e allo stesso modo, il problema dell’immigrazione. L’Ue si proclama soddisfatta per la coordinazione dei paesi membri che sta avvenendo in maniera eccellente dando un senso di dimensione europea a quest’azione politica.Nemmeno da New York dove la Mogherini è stata diverse volte, giungono opposizioni né resistenze politiche all’ ipotesi di una risoluzione. 




IMMIGRAZIONE: MOGHERINI AL CONSIGLIO ONU. PAROLA D'ORDINE COESIONE

di Matteo La Stella

New York– I riflettori sono stati tutti puntati su di lei, l'Alto Rappresentante per la politica estera e di sicurezza europea Federica Mogherini, ieri al Palazzo di Vetro per presentare la bozza di manovra europea in merito alla risoluzione dell'emergenza migranti, confidando nell'intervento risolutivo delle Nazioni Unite. I punti cardine della bozza presentata al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite sono 4, tra questi la ripartizione dei richiedenti asilo tra i 28 paesi della UE, che appare ancora essere quello più controverso. L'Italia, secondo la bozza, sarebbe costretta a passare alla UE la gestione dell'accoglienza sulla penisola, operando solo da supporto ad organi internazionali.


A Palazzo di Vetro
Per l'emergenza- “Senza precedenti”- serve una- “risposta eccezionale e immediata”-. Parole del Ministro degli affari Esteri UE Federica Mogherini, intervenuta ieri al Consiglio Di Sicurezza delle Nazioni Unite per ricevere l'appoggio delle stesse nel portare avanti un'ipotesi di strategia volta a limitare gli sbarchi di migranti sulle coste europee .- “Per noi è un dovere morale”- agire nell'immediato, per “affondare” ai blocchi di partenza -”il modello di business dei trafficanti di immigrati ed essere sicuri che i barconi non vengano più usati”- dice Mogherini, sottolineando come gli asset in senso lato debbano essere in un secondo momento distrutti.


Poi arriva l'appello all'ONU.
La Mogherini si dice pronta a salpare ma aggiunge -” non possiamo agire da soli, abbiamo bisogno di partnership, deve essere uno sforzo comune e globale. Dobbiamo lavorare in partnership con la Libia per combattere i trafficanti di migranti". 
Ed è proprio in vista dell'eventuale mandato d'operazione navale in Libia, su cui si sta lavorando a Bruxelles, che l'ex ministro degli esteri punta a coinvolgere l'ONU, per compiere un'azione sinergica che rimanga, -”Possibilmente”- in un quadro di legalità internazionale. Il mandato, verrà sottoposto il 18 maggio al Consiglio Europeo dove ci sarà la possibilità -”Di prendere subito la prima decisione”-. La Mogherini ricerca anche l'appoggio delle autorità libiche, auspicando un governo di unità nazionale nel paese nord africano: "Ma non possiamo aspettare per combattere i trafficanti e per salvare le vite umane".
Inoltre, nel suo discorso, ci tiene a precisare che- "Migranti e profughi non saranno rimandati indietro. Voglio essere chiara su questo. La Convenzione di Ginevra sarà pienamente rispettata".
La Mogherini, inoltre, afferma di aver riscontrato un alto livello di comprensione da parte dell'ONU, perchè smantellare il traffico di esseri umani nel Mediterraneo è un modo per salvare vite umane. Il Consiglio di Sicurezza condivide inoltre il senso di urgenza e la Mogherini spera in tempi di risoluzione ragionevoli.

La risposta Libica Giunge in serata la contropartita tagliente dell'inviato libico alle Nazioni Unite  Ibrahim Dabbashi : "Non permetteremo  un'operazione militare in Libia. Consentiremo solo un'azione coordinata tra l'Ue ed il governo legittimo di Tobruk, che sia un'azione umanitaria". Un monito accompagnato dalla precisazione che "la maggiore preoccupazione è la sovranità della Libia". Il governo libico, dice Dabbashi -"Non è stato consultato dall'Unione europea, ci hanno lasciato all'oscuro delle loro intenzioni e del tipo di azioni militari che stanno per prendere nelle nostre acque territoriali" . Una dichiarazione, quella rilasciata per la BBC da Dabbashi che va a braccetto con quella che nei giorni scorsi aveva lanciato il capo delle forze del governo di Tobruk, generale Khalifa Haftar, lasciando intendere che saranno ben accette solo le azioni umanitarie che non oltrepasseranno le loro stesse prerogative, poiché alcune decisioni spettano solo all'esercito libico.

La bozza operativa Il modello operativo presentato al Consiglio di Sicurezza si basa 4 punti fondamentali: Aiuti ai paesi di origine e di transito dei migranti, controlli alle frontiere in Libia e nei paesi confinanti, una serie di missioni contro le organizzazioni criminali e gli scafisti oltre al meccanismo di ripartizione degli immigrati tra i 28 stati mebri della UE. I 20mila rifugiati previsti sarebbero smistati in base al PIL, al numero di abitanti, al tasso di disoccupazione e al numero di richieste d'asilo già presentate a monte dell'azione congiunta. Sarebbero stanziati, inoltre, 190 milioni di euro: 50 per reindirizzare i rifugiati, 30 per i programmi nei paesi terzi, un centinaio per Triton e una decina per altri fondi. In soldoni, il doppio di quanto oggi dispone la UE per far fronte all'immigrazione. Il “pacchetto operativo” non dovrebbe di certo intimorire L'Unione, -"non ci sono problemi di soldi" – sostengono fonti europee, dato che l'Europa è il primo donatore mondiale e può attingere ad un fondo per cooperazione e sviluppo da 20 miliardi di euro.

DALL'ITALIA
L'Italia, stando al piano risolutivo presentato in consiglio di sicurezza, dovrebbe accogliere circa 2000 richiedenti asilo. Numero irrilevante se si pensa ai 130mila sbarcati solo nel 2014 sulle coste nazionali. Il cambiamento inedito avverrebbe, invece, per quanto riguarda il sistema di accoglienza italiano, che andrebbe a finire direttamente nelle mani di Frontex, dell'Ufficio UE per l'asilo e di Europol. Stando alla “strategia risolutiva” infatti, questi organi devono intervenire per quanto riguarda l'accoglienza fianco a fianco con gli Stati, così da facilitare la segnalazione dell'extra comunitario. Inoltre, sarebbero impegnati a cooperare con gli stati per la costruzione di centri di smistamento europei, dove i cittadini non comunitari dovranno essere ospitati fino ad identificazione avvenuta.
Intanto, il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella risponde così ai giornalisti che lo incalzano, a Madrid, sul presunto intervento dell'Italia alla guida di una missione internazionale:- "Siamo in attesa di una risoluzione delle Nazioni Unite, e poi dobbiamo ascoltare i libici, occorre il loro consenso. Questo caratterizza l'azione del nostro Paese" -. Anche il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni, in un'intervista rilasciata alla CNN, riferisce in una nota rilasciata dalla Farnesina che-  "il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite adotti la risoluzione proposta dai Paesi europei, basata sul capitolo VII della Carta dell'Onu”-. L'operazione risolutiva pertanto- "fornirebbe una cornice di legalità internazionale per poter condurre operazioni mirate all'identificazione e distruzione delle imbarcazioni dei trafficanti di migranti prima che queste partano". 




UE: PRESENTATI I MEMBRI DELLA NUOVA COMMISSIONE EUROPEA

di Maurizio Costa

Il Presidente della Commissione europea, Jean-Claude Juncker, ha presentato la nuova squadra che formerà l’esecutivo europeo. Dopo giorni di trattative tra tutti gli Stati membri, finalmente sono stati scelti i nomi dei delegati che siederanno sui banchi della Commissione.

Ogni Paese membro dell’Ue ha diritto ad essere rappresentato in Commissione da un delegato ciascuno, purché sia una personalità indipendente dal governo dello Stato di provenienza.

I nomiFederica Mogherini, Ministro degli Affari Esteri, è stata nominata, il 30 agosto, Alto rappresentante della politica estera europea e della sicurezza, una delle cariche più importanti della Commissione. Secondo Juncker, la Mogherini “è una donna ultracompetente che conosce il mondo”. Visto il conflitto di interessi, la Mogherini dovrà rinunciare al titolo di Ministro italiano dal primo novembre, data di ufficializzazione dell’incarico comunitario.

Il primo Vice-Presidente della Commissione europea è Frans Timmermans, Ministro degli Esteri olandese, definito dallo stesso Juncker “il mio braccio destro”. Timmermans avrà il compito di migliorare la legislazione comunitaria e verificare l’adempimento dei diritti fondamentali.

Gli altri Vice-Presidenti, sette in tutto, saranno Kristalina Georgieva, con compiti di gestione di budget e risorse umane; Alenka Bratušek, ex primo Ministro sloveno, che dovrà organizzare la politica energetica europea; Jyrki Katainen, Valdis Dombrovskis e Andrus Anslp si occuperanno rispettivamente di lavoro, dialogo sociale e mercato digitale.

Tra i restanti 20 Commissari, da notare la presenza di Cecilia Malmström, ex Ministro europeo per gli Affari Interni, che si occuperà del Mercato comunitario, mentre Pierre Moscovici, politico francese molto vicino a François Hollande, sarà il delegato per gli Affari Economici e per la tassazione europea.

Ruolo della Commissione – La Commissione europea è l’Organo esecutivo dell’Ue. Il suo compito è quello di proporre l'adozione degli atti normativi, la cui approvazione spetta, però, al Parlamento europeo e al Consiglio dell’Ue. Inoltre, la Commissione gestisce i programmi e i fondi comunitari.