MOLISANI NEL MONDO. SUCCESSO PER IL CONCORSO "SHORT FOOD MOVIE"

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BENEDETTA RINALDI SALUTA I MOLISANI NEL MONDO

 

di Silvio Rossi

La sala del teatro comunale di Casacalenda era piena, la prima edizione del concorso cinematografico “Molisani nel Mondo – Short food movie”, dedicata al rapporto che i discendenti molisani hanno col cibo della tradizione, ha appassionato gli spettatori giunti per Molise Cinema, il festival che ha visto una sezione dedicata per l’occasione.

Alla premiazione hanno partecipato il Presidente del Consiglio Regionale del Molise, Vincenzo Niro, e il professor Livio De Santoli, Energy manager della Sapienza e professore presso la stessa università, rappresentante autorevole della categoria “molisani nel mondo”, poiché la sua famiglia proviene da Roccamandolfi, un paese del versante molisano del Matese.

Il video vincitore del concorso, “Amore alla molisana” è un divertente corto di quasi dieci minuti dove passione, modernità e tradizione insieme, hanno creato una simpatica storia attuale, un buona rappresentazione di come le nuove generazioni, che nel caso specifico non conoscono né il nostro paese né la lingua, siano comunque legate alla cucina della tradizione.

Alla premiazione erano presenti la regista del corto, Lucila Iaizzo, una ragazza nata a Buenos Aires, originaria di Vinchiaturo, e le due protagoniste femminili, Rocio Iaizzo e Noelia Sostre, felicissime di aver ottenuto questo riconoscimento. Sono stati segnalati altri video, giunti dalla Gran Bretagna, un divertente riepilogo sulle false notizie che gli stranieri hanno rispetto al nostro modo di mangiare; dal Canada, con una ricetta tradizionale di un piccolo paese molisano ripetuta in famiglia a Montreal, e un video italiano, di Ilaria Iovine, che ha ricordato una leggenda sulla nascita dell’olio di Venafro.
All’inizio della premiazione è stato proiettato un video, in cui alcuni personaggi, tutti legati a vario titolo col Molise, hanno mandato un saluto ai partecipanti. Il primo è giunto da Benedetta Rinaldi, conduttrice di Unomattina Estate, di origine abruzzese, quindi vicina geograficamente alla piccola regione, ma soprattutto volto familiare di “Community”, trasmissione dedicata agli italiani all’estero, quindi particolarmente sensibile nei confronti di quanti rappresentano gli italiani, anche se molto lontani.
Il secondo saluto è di Riccardo Cucchi, caporedattore sportivo di Radio Rai, romano di nascita, ma che ha esordito professionalmente a Campobasso, iniziando la sua attività giornalistica nella locale sede Rai, dove ha lavorato per undici anni, e dove ha stretto una rete di amicizie che spesso rinsalda con qualche “capatina” nel capoluogo molisano.
L’ultimo saluto è di un “Molisano nel Mondo”, il regista e attore Giulio Base, nato a Torino con mamma di Mirabello Sannitico, che ha confessato come, non ricordando le caratteristiche del cibo molisano, questa occasione abbia stimolato in lui una certa curiosità.




CAMPOBASSO: "UN MINUTO DAL TUO CELLULARE" IL CONTEST DEDICATO AI MOLISANI NEL MONDO

di Simonetta D'Onofrio

“Un minuto dal tuo cellulare”. È questo lo slogan che racchiude il significato del contest dedicato ai “Molisani nel Mondo”, organizzato dal festival “MOLISECINEMA”. La manifestazione, giunta alla 13^ edizione, direttore artistico Federico Pommier (si svolgerà dal 4 al 9 agosto a Casacalenda, in provincia di Campobasso), avrà quest’anno una sezione speciale, brevissimi cortometraggi legati alle tradizioni, alle ricette culinarie e ai piatti tipici molisani.

Il progetto, in collaborazione con l’Ufficio Molisani nel Mondo e la regione Molise si ispira al tema dell’Expo di Milano, il binomio cibo-vita . In particolare, le finalità principali sono la valorizzazione degli aspetti culturali, antropologici e produttivi ed è rivolto a tutti coloro che sono di origine molisana. Fino al 16 maggio è possibile partecipare inviando il filmato, che può essere girato anche con uno smartphone, un tablet o un camcorder. Previsti diversi premi per i partecipanti.

Per informazioni

Sito web: www.molisecinema.it

e-mail: moliseincorto@molisecinema.it

Facebook: MOLISECINEMA Twitter: @molisecinema

Tel: +39 0874 016012 CELL. + 39 3316026305




MOLISANI NEL MONDO: SHORT FOOD MOVIE OSPITE IN RAI

di Silvio Rossi

Smartphone, tablet o un camcorder connessi velocemente per accedere con un click e registrare un racconto, una storia, divertirsi, da un posto all’altro. Facilmente. Senza confini.
In questo scenario, trovano spazio i cortometraggi della prima edizione di “Molisani nel mondo. Short food movie”, un concorso che ha al suo interno un unica prerogativa, il Molise, la regione d’origine, per narrarlo con gli occhi dei suoi emigrati.
MoliseCinema in collaborazione con l’Ufficio “Molisani nel Mondo” e la regione Molise ha concepito le performance, con un diverso senso degli spazi, delle scene e dei movimenti, attraverso il meraviglioso mondo digitale, quindi con l’ausilio di strumenti tecnologici, ci si infrange con la terra d’origine.

Il contest si lega all’Expo 2015 di Milano: il binomio cibo-vita, in tutti i suoi aspetti culturali, antropologici e produttivi. Infatti la prima edizione di “Molisani nel mondo. Short food movie” dedicherà un’attenzione particolare ai corti che affronteranno questo argomento, legandolo anche ai temi della tradizione alimentare molisana, ai piatti tipici, agli antichi sapori, alle pratiche agricole sostenibili e alle contaminazioni tra luoghi d’origine e luoghi di destinazione. I vincitori parteciperanno alla 13a edizione di MoliseCinema Festival che si terrà a Casacalenda (CB) dal 4 al 9 agosto e a loro verranno dedicati momenti di incontro e di dibattito nei quali potranno raccontare la loro esperienza di vita e di lavoro fuori dai confini regionali e nazionali. Un premio speciale sarà assegnato ai lavori provenienti dal Venezuela, Paese che ospita una delle più grandi comunità di emigrati molisani al mondo.

Di tutto ciò se ne parlerà anche il 21 aprile a Community – L'altra Italia, la trasmissione RAI dedicata agli italiani che vivono all'estero. Cristian Ferrao (Responsabile della programmazione del festival) e Simonetta D'Onofrio (Coordinatrice del progetto Molisani nel Mondo nuovo progetto Molisani nel mondo – Short Food Movie e giornalista de L'Osservatore d'Italia . Dieci minuti per descrivere il concorso, la storia di MoliseCinema, le novità e i progetti, a pochi mesi dalla partenza della tredicesima edizione del Festival.
Le informazioni riguardanti il concorso possono essere prese collegandosi sul sito web: www.molisecinema.it ( in diverse lingue, inglese, spagnolo, tesesco, francese). Fino al 16 maggio qualsiasi molisano residente in Italia e nel resto del Mondo può partecipare. è molto semplice: registrare un breve video, inviarlo www.molisecinema.it o all’indirizzo mail: moliseincorto@molisecinema.it

Il programma RAI – COMMUNITY – L’ALTRA ITALIA sarà in onda in tutto il mondo il prossimo 21 aprile con i seguenti orari:

Rai Italia 1 (Americhe)
NEW YORK / TORONTO: lunedì ore 18.30, dal martedì al giovedì ore 18.45, venerdì ore 18.30
BUENOS AIRES: lunedì ore 19.30, dal martedì al giovedì ore 19.45, venerdì ore 19.30

Rai Italia 2 (Asia-Australia)
PECHINO/PERTH: dal lunedì al venerdì ore 14.45
SYDNEY: dal lunedì al venerdì ore 17.45

Rai Italia 3 (Africa)
JOHANNESBURG: dal lunedì al giovedì ore 16.45, venerdì ore 17.00

Sul sito RAI è possibile leggere il palinsesto aggiornato con gli orari di messa in onda. A fine programmazione, il video della puntata resterà consultabile online, accedendo all'archivio multimediale di Community.

 




MOLISE, "MOLISANI NEL MONDO": UNA GRANDE CHANCE ATTRAVERSO IDEE CHIARE E CONDIVISE

di Silvio Rossi

Molise – “Il Consiglio dei Molisani nel Mondo è stata un’opportunità importante in un momento particolare e delicato come quello che stiamo vivendo, ed è compito nostro sfruttarlo per costruire in questa piccola regione una crescita mirata allo sviluppo dell’economia. Ambasciatori del popolo molisano, residenti in Italia e all’estero sono stati chiamati a mettere in comune le peculiarità e le conoscenze acquisite durante la loro esperienza di vita lontano dalla regione, per fare uno sforzo di apertura e d’internazionalizzazione per il Molise”. Lo ha dichiarato Simonetta D’Onofrio, delegata a rappresentare l’Italia per conto dell’associazione «Forche Caudine», con sede nella Capitale e diretta dal dottor Giampiero Castellotti, la quale favorisce da oltre venticinque anni molteplici attività nella rete dei corregionali presenti in tutto il Mondo, stimolando la partecipazione degli stessi alla vita associativa, rafforzando i processi di valorizzazione sociale, culturale, collaborando anche le istituzioni pubbliche.

“La tutela e la valorizzazione del patrimonio storico, artistico e architettonico sono le uniche leve che possano dare realmente un segnale di crescita economica in questa piccola regione, dove ancora oggi le generazioni più giovani, più acculturate e professionalizzate del passato stanno pagando un prezzo altissimo, costrette ancora nell’era del digitale a emigrare verso l’estero.

Spingere ulteriormente sull’utilizzo delle nuove tecnologie, affinché le testimonianze dei molisani possano diventare un patrimonio per tutti, rimane fondamentale per non disperdere e soprattutto per ridare una grande influenza all’emigrazione, per farli diventare cittadini attivi, anche se distanti dalla loro terra natia. Iniziative in questo senso si vanno fortunatamente moltiplicando, sia sul versante più consolidato dell’emigrazione italiana sia su quella in particolare delle tradizioni molisane. Ma non è sufficiente. Un percorso difficile di cambiamento da attuare è indispensabile e inevitabile per questa terra. Voltare le spalle al progetto «Grande Molise», significa non volere attuare il rilancio per un paese che ha bisogno di crescita.

In primis – sottolinea l’incaricata a rappresentare l’Italia nel convegno – il Molise ha bisogno di premiare le VERE eccellenze sparse per il mondo, da Sidney a New York. Non mancano le professionalità di valore assoluto made in Molise. Basti prendere come esempio due molisani, cui proprio il 28 giugno, la Rai, il Tg2 gli ha dedicato uno spazio sullo storico settimanale di approfondimento «Dossier» condotto dalla giornalista Maria Concetta Mattei. Emoziona vedere un marchio riconosciuto oltremanica, «Flavour of Italy», scuola di cucina italiana, creata e diretta da molisani, Marco Giannantonio e Maurizio Mastrangelo. Un’idea semplice, come creare un’italian school cooking, presente da oltre 10 anni, affermata e capace di realizzare anche tanti posti di lavoro.

Due molisani, Marco e Maurizio, originari rispettivamente di Ripalimosani e Campobasso che con la loro idea promuovono la cultura della nostra regione e quella italiana, guadagnandosi la buona reputazione nel campo commerciale di riferimento, premiati nel 2012 anche con il globo tricolore, prestigioso premio internazionale. Esempi come questi sono numerosi”, ha asserito D’Onofrio durante il dibattito.

“Scrivere le migrazioni, quindi, per conoscerle meglio, raccogliere queste straordinarie testimonianze di vita e trasmetterle, farle diventare patrimonio comune.

I governi passati avevano dichiarato di aver fatto molto per l’emigrazione, ma di fatto gli investimenti strutturali non sono stati all’altezza delle loro intenzioni. Ben 22 anni sono trascorsi dall’articolo «Allarme figli? Esagerati», pubblicato sul quotidiano La Repubblica (29 gennaio 1992, a cura di Alessandra Longo). Raccontava il pericolo dell’identità della regione Molise. Emergeva dal convegno tenuto dal CNR un dato chiaro e inconfutabile, secondo la ricerca del Ceris (Centro ricerche sociali e dalla Caritas), il rischio di estinzione nella regione Molise era particolarmente alto, in particolar modo per i comuni di Capracotta, Castelverrino, Chiauci, Civitanova del Sannio e Vastogirardi. Fu definita in quell’articolo «terra ingrata, i giovani se ne vanno, solo i vecchi rimangono. Inesorabile invecchiamento». Veniva menzionato il territorio della diocesi di Trivento, una superficie di 1139,49 chilometri quadrati, a cavallo tra Molise e Abruzzi, con 40 Comuni e ben tre province. Ciò che ne derivava era una descrizione di una zona depressa, di emigrazione, diminuita in trent’anni del 40 per cento, definita come un’area che raggiungeva «il primato nel primato». Una specie rara, in via d’estinzione.

Ma il Molise è un’altra cosa. Nei prossimi mesi c’è in ballo il cruciale appuntamento con l’Expo. Certo si tratta di un’opportunità straordinaria per dare finalmente voce anche al Molise. Rimane essenziale fare sistema.

Non si può capire solo dai numeri il Molise, anche se ancora oggi testimoniano l’emorragia della migrazione. Un progetto di marketing territoriale confezionato come se fosse un bel vestito potrebbe essere la giusta strada, sostiene la dott.ssa D’Onofrio, per la promozione della piccola “Svizzera del Sud”, dove l’obiettivo primario è quello di mettere in rete, percorsi turistici, luoghi, e risorse per far conoscere le nostre eccellenze a quanti, prima, durante e dopo «Milano EXPO 2015», verranno su questo territorio.

Registrare, ad esempio, in questa fase, il brand ‘Molisani nel Mondo’, identificabile per i prodotti, le idee brillanti e quant’altro possa incidere nella riqualificazione dell’intera regione, concorrerà a dare al pubblico un segnale riconoscibile e indelebile. Anche il Molise può guardare al futuro.

In conclusione – afferma la rappresentante dei Molisani emigrati in Italia – la politica attuale chiamata a governare in questa regione del Sud, deve essere in sincronia con tutto ciò, è una grande occasione anche per loro. Ora si deve dimostrare, Molisani nel Mondo e non solo”.




I MOLISANI NEL MONDO INCONTRANO PAPA FRANCESCO

di Silvio Rossi

Campobasso – Quando si parla di emigrazione l’immaginario collettivo è dominato dalle scene dei film rappresentanti gli italiani che hanno cercato fortuna, in genere oltreoceano, dove il protagonista tipo raggiungeva il nuovo mondo partendo dalle terre siciliane o dalle campagne venete.

Se ragioniamo in valori assoluti, in effetti, il Veneto è la regione che ha visto il più alto numero di emigrati; quasi due milioni di veneti sono partiti nel periodo della “grande migrazione” (tra il 1876 e il 1915), e la Sicilia oggi è la regione che annovera il più alto numero di cittadini italiani residenti all’estero, oltre seicentomila unità

In valori relativi invece le proporzioni cambiano. In questo caso il Molise, che ha visto oltre trecentomila partenze fino alla Grande Guerra, circa un partente per ogni cittadino che attualmente risiede nel territorio regionale (seconda regione dopo il Friuli Venezia Giulia), e oltre settantatremila residenti all’estero, circa un quinto dell’intera popolazione molisana, è di gran lunga la regione con il rapporto tra cittadini ed emigrati più sbilanciato verso questi ultimi (i dati sono stati presi dal Istat e dal museo dell’emigrazione italiana).

Per questo motivo l’iniziativa della Regione Molisana, che ha istituito un Consiglio dei molisani nel mondo, sotto la guida del vicepresidente della Giunta regionale, Michele Petraroia, che ha la delega specifica in materia, riveste un’importanza particolare, perché proprio in una regione così piccola, e scarsamente popolata, tagliare il cordone ombelicale con i propri cittadini che hanno cercato una via diversa di vita, per scelta o per necessità, significherebbe rinunciare a una delle poche possibilità di superare la crisi che affligge la nostra nazione, e in particolare il meridione, più del resto dei paesi con cui normalmente ci confrontiamo.

Il prossimo fine settimana, in occasione della visita del Santo Padre a Campobasso, la regione ha riunito il Consiglio dei molisani nel mondo, con presenze da tutti i continenti, in rappresentanza di molti dei 136 comuni che costituiscono la più giovane regione italiana. I rappresentanti delle comunità dei Molisani nel mondo incontreranno il Papa sabato 5 luglio, presso l’ex stadio Romagnoli.

Il Consiglio sarà presieduto dall’assessore Petraroia, e parteciperanno tra l’altro il Presidente della Regione Paolo di Laura Frattura, i sindaci di Isernia Luigi Brasiello, e Campobasso Antonio Battista, il vescovo di Campobasso, monsignor Bregantini, il rettore dell’Università del Molise Gianmaria Palmieri, il prefetto di Campobasso Francescopaolo Di Menna.

Per rappresentare i molisani che vivono in altre regioni italiane è presente l’associazione Forche Caudine, presieduta dal dottor Giampiero Castellotti, che da oltre un ventennio mantiene un legame vivo con le terre di origine, organizzando eventi sia sul territorio, che nelle principali città italiane, in primis nella Capitale. Nell’occasione Forche Caudine è rappresentata dalla dottoressa Simonetta D’Onofrio, nata a Roma ma proveniente da Pietrabbondante, e legata all’alto Molise.

Abbiamo raccolto alcune sue dichiarazioni:

“Innanzi tutto vorrei ringraziare l’assessore Petraroia e l’associazione Forche Caudine col presidente Castellotti per l’onore concesso nel rappresentare la componente italiana dei Molisani nel mondo. Spero di poter contribuire attivamente alle iniziative che il Consiglio deciderà di adottare.

Incontrarsi nel Molise con chi ha dovuto spesso affrontare un lungo viaggio, o con chi pur essendo nato in un altro continente continua a sentire il sangue molisano nelle vene, assume un valore significativo. La possibilità di confrontarsi tra noi produce senso di appartenenza, dove il valore delle storie, delle memorie, delle testimonianze rimangono fondamentali nell'interesse di tutti i molisani. Ritengo essenziale il fil rouge instaurato dall'amministrazione regionale, per la condivisione di vicende allo stesso tempo personali e collettive. Un patrimonio del passato che la politica ha l'obbligo di non trascurare e dissipare, per non  privare le nuove generazioni di elementi di cultura fondamentale nell’Italia contemporanea.

Oggi, anche con l'ausilio dei new media e delle nuove tecnologie, come Internet, che hanno accorciato il distacco della «nostalgia», rimane più semplice divulgare materiali adatti a rappresentare la molteplicità e le infinite sfumature che caratterizzano l’attuale condizione di vita, sociale e culturale dei migranti molisani. Recuperare questi valori è la nostra ricchezza che potrà assumere in futuro un ruolo determinante. Incoraggiare con scelte progettuali riconosciute universalmente, può rendere i «Molisani nel mondo» unici. Per questo credo che un’iniziativa incentrata sul riconoscimento delle nostre comunità all’estero, se ben organizzata, possa essere la chiave di volta per accrescere l’identità regionale in ambito nazionale e internazionale".

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