New York: i pezzi simbolo della moda sbarcano al MoMa

Il MoMa di New York si prepara ad accogliere la mostra “Items: is Fashion modern?” dal prossimo 1 ottobre al 28 gennaio. Sono all’incirca centoundici “pezzi-simbolo” della moda, sono capi ed accessori che hanno segnato la storia della moda in epoca moderna, ma che continuano influenzare ancora adesso la società. La mostra è curata dall’architetto Paola Antonelli del Dipartimento di architettura e design e Direttore di ricerca e sviluppo del MoMa insieme all’assistente Michelle Millar Fisher con la supervisione di Anna Winthur. L’Exhibition mette in mostra capi cult come il Little Black Dress di Coco Chanel creato nel 1926 in occasione del funerale del suo amante Etienne Balsan, oppure il famoso reggiseno Wonderbra famosissimo negli anni novanta pubblicizzato da Eva Erzigova, all’intramontabile t-shirt, al Jeans Levis’s 501 archetipo del capo che e’ simbolo della globalizzazione ma, paragonato anche alla “divisa” di MaoTze Tung oppure all’abito tagliato a laser di Jessica e Rosenkrants. L’intento della mostra “ Ithem” è di qualificare la moda come le altre forme di progettazione, di spiegare la moda sull’effetto che può avere dal punto di vista economico e sociale. Il percorso espositivo si divide in varie sezioni presentando i capi e accessori dall’archetipo fino alle sue evoluzione, ma non solo ha un’area dedicata ai cambiamenti della figura del
corpo e anche da capi portati sia da lei che da lui.
Bernard Rudofsky autore del libro “Il corpo incompiuto” nella metà del secolo scorso curò lui per prima una mostra di questo campo dal titolo “Are Clothes Modern?”, ed in un certo senso fu lui a gettare le basi della prossima exhibition particolarmente importante per il fashion sistem, anche se l’intento della mostra curata da Rudofky era interrogarsi come sarebbe stata l’abbigliamento del dopo guerra, la mostra “Items” considera la moda come le altre forme di progettazione, e il suo complesso rapporto con la politica e l’economia. Uno degli esempi basta ricordare Coco Chanel che ha dato un grosso contributo a far conoscere il tessuto “Tweed” con le sue creazioni, questo tessuto è lavorato tra le Hilghlands scozzesi e le isole dell’Atlantico settentrionale, la sua produzione dal 1993 è regolamentata da un Parliament Act, fra i capi di Chanel che sono il simbolo di un tragico evento e di un’epoca in tessuto tweed fu quando la first lady Jacqueline Kennedy nel 1963 a Dallas durante l’attentato al Presidente usava un tailleur rosa con questo tessuto. Il MoMa ha ospitato in passato anche Anna Albers famosa per aver trasformato la tessitura in una vera forma d’arte, nel 1949 venne inaugurata la sua prima mostra monografica al MoMa a new York.