Mondiali, arriva la minaccia dell’Isis: “Un massacro come mai prima d’ora”

L’Isis torna a minacciare i mondiali di calcio in Russia con un video in cui promette “un massacro come mai prima d’ora”. In un video diffuso dal tabloid inglese Daily Star, l’organizzazione terroristica mostra immagini di repertorio annunciando di voler “vendetta” nei confronti di Vladimir Putin e della Russia. Il filmato si conclude con una panoramica dello stadio di Sochi ‘sorvegliato’ da un jihadista in tuta mimetica e mitra a tracolla e virtualmente colpito da esplosioni. Non è la prima volta che i terroristi minacciano di portare il terrore ai mondali di calcio.

Al via la 21^ edizione dei Mondiali di calcio FIFA. Partiti il 14 giugno con la gara d’apertura tra i padroni di casa e l’Arabia Saudita: 11 città coinvolte e 12 stadi a disposizione delle 32 squadre che daranno la caccia alla finale in programma il prossimo 15 luglio a Mosca.

Un appuntamento che si rinnova ogni quattro anni sin dalla prima edizione disputata nel lontano 1930 in Uruguay. È l’evento sportivo dell’anno destinato a catalizzare l’attenzione di tifosi, giornalisti e sponsor in ogni parte del mondo, non senza timori per la sicurezza e il rischio di attentati terroristici.

Per la prima volta nella storia della competizione è la Russia a ospitare la fase finale della Coppa del Mondo con 11 città coinvolte e ben 12 stadi che verranno utilizzati nel corso della manifestazione. Le 64 partite previste saranno disputate a: Mosca, che ospiterà la finale del 15 luglio al Luzhniki Stadium, San Pietroburgo, Kaliningrad, Nizhny Novgorod, Kazan, Samara, Saransk, Volgograd, Rostov sul Don, Sochi e Ekaterinburg. Finora sono stati venduti 1,7 milioni di biglietti con la maggior parte delle richieste provenienti dagli Stati Uniti, dal Brasile, dalla Colombia e dalla Germania.

I Mondiali 2018 saranno i penultimi ad avere 32 nazionali ai nastri di partenza. Il nuovo format scelto dalla FIFA, con l’allargamento a 48 squadre, entrerà in vigore dopo l’edizione del 2022 che si disputerà in Qatar. In Russia verrà confermata la consueta formula adottata a partire da Francia ’98: una prima fase a gironi con 8 gruppi formati da 4 squadre; una seconda fase a eliminazione diretta con ottavi di finale (ai quali accedono le prime due classificate di ogni girone), quarti, semifinali e finali.




Dove trovare i migliori pronostici per i mondiali e come utilizzarli

Gli italiani, si sa, sono dei grandi appassionati delle discipline sportive, soprattutto degli sport di squadra e con l’inizio dei mondiali 2018, anche se l’Italia è stata esclusa clamorosamente, saranno tutti interessati a questa competizione. Le gare di questo mondiale sono infatti “spalmate” lungo tutti i sette giorni della settimana, in modo tale da offrire al pubblico una vasta gamma di eventi ai quali assistere, sullo schermo o dal vivo. Tutto ciò alimenta allo stesso tempo il settore delle scommesse: grazie alla rete, è ora possibile effettuare delle giocate anche durante lo svolgimento dell’evento che si intende seguire, senza neanche uscire di casa ed interagendo direttamente con la piattaforma tramite un computer o un dispositivo mobile collegato ad internet. In questo contesto, sempre più avvincente, dinamico ed in continua evoluzione, i pronostici per i mondiali svolgono un ruolo di primaria importanza per gli scommettitori: considerata la vastità di eventi sui quali si può scommettere all’interno del mondiale, non sempre si ha il tempo di raccogliere le informazioni utili sulle squadre per effettuare una scelta dalle buone probabilità di successo. Ecco perché affidarsi a delle fonti di pronostici attendibili e precise diviene sempre più decisivo. Ma dove si possono trovare i migliori pronostici per i mondiali 2018? E come si possono utilizzare al meglio?

Se desiderate scommettere sul calcio, dovete considerare che il risultato è raramente scontato

I ritmi frenetici con i quali si gioca contribuiscono a livellare il divario tecnico delle squadre. Per questo motivo, sarà necessario consultare i siti web che ospitano i pronostici mondiali effettuati da esperti in materia che offrono sempre suggerimenti e consigli con molti pronostici sui mondiali 2018 con l’augurio di fornire il maggior numero di pronostici vincenti. Ricordate: più è dettagliata una previsione o pronostico calcio, più questa potrà rivelarsi efficace. In questo caso, un buon pronostico include la condizione dei giocatori, il loro morale, il clima societario, il rapporto coi tifosi, il trend delle squadre. Insomma, tutta una serie di elementi che, soppesati nel loro insieme, permettono di sbilanciarsi verso uno scenario piuttosto che un altro. Sarà anche importante comparare tra loro i vari pronostici, senza basarsi solamente sulla prima opinione identificata. Il confronto tra le previsioni vi consentirà infatti di valutare la qualità delle analisi, permettendovi così di affidarvi a quelle che vi sembreranno più convincenti. Infine, prima di puntare, si dovranno apprendere tutte le combinazioni offerte dal sito, in quanto oggi è possibile non solo scommettere sul risultato finale, ma anche su quello parziale, sul numero di gol e su numerosi altri elementi.




MONDIALI: DEUTSCHLAND ÜBER ALLES

Redazione

Una vittoria meritata perché la squadra della Merkel ha giocato bene. una composizione giovane che ha dimostrato non solo vigore fisico ma anche strategia e resistenza in campo. La Germania ha battuto 1-0 l'Argentina nella finale dei mondiali di calcio in Brasile, al Maracanà di Rio. Decisivo Goetze al 112', che nel secondo tempo dei supplementari ha segnato l'unico gol. Per la prima volta una nazionale europea conquista il Sudamerica, e lo fa la stessa squadra che appena cinque giorni fa aveva annichilito il Brasile, infliggendo alla Selecao la sconfitta più vergognosa della sua storia centenaria. Così dopo gli uomini di Scolari piangono anche gli argentini, non annichiliti ma messi al tappeto a un passo dai rigori. E 24 anni dopo Maradona, a causa dei tedeschi piange anche Lionel Messi: doveva essere la sua serata, nonostante l'ansia e i soliti conati di vomito, invece ha pagato care la stanchezza e la 'maledizione' da cui non riesce a liberarsi e che lo ha visto segnare in tre Mondiali sempre e solo nella fase a gironi. Mai un gol quando conta davvero, e forse questo suo continuare a non essere decisivo quando gioca in nazionale è alla base del mancato successo dell'Albiceleste, con cui Messi ha comunque vinto a livello di under 28 e di nazionale olimpica. Gli resterà l'oro di Pechino, a meno che non trovi la forza di riprendersi una clamorosa rivincita fra 4 anni, quando lui ne avrà 31, nel torneo che si giocherà in Russia.
 




MONDIALI 2014: QUANTO INCIDE LA SPERATA VITTORIA DELL'ITALIA SU ECONOMIA, LAVORO E TURISMO?

Redazione 

La previsione di un aumento fino all’uno per cento del prodotto interno lordo (PIL) formulata dal premier Matteo Renzi in caso di vittoria del mondiale di calcio da parte degli azzurri esce rafforzata dal primo studio sugli effetti dell’ultimo trionfo italiano nel 2006, con un taglio rilevante alla disoccupazione, una crescita record del Pil e delle esportazioni ma anche un forte aumento delle presenze turistiche straniere in Italia nell’anno successivo.  E’ quanto emerge da una analisi della Coldiretti presentata all’Unioncamere nell’incontro su “In tavola l’Italia garantita” dove è stata allestita la prima esposizione dei principali prodotti taroccati scovati in Brasile, alla vigilia del mondiale, che evidenziano un palese e preoccupante “taroccamento” degli alimenti piu’ tipici del Made in Italy. “Un inganno che rischia di offuscare le opportunità che vengono da un momento di grande visibilità  generato dalla competizione mondiale” ha denunciato Gennaro Masiello componente di Giunta della Coldiretti che ha partecipato all’iniziativa.

 

L’anno successivo alla vittoria degli azzurri nel campionato mondiale di calcio del 2006 in Germania, l’economia nazionale – precisa la Coldiretti – è cresciuta in modo sostenuto con un aumento record del 4,1 per cento del Pil a valori correnti mentre il numero di disoccupati è diminuito del 10 per cento. Nel 2007 – continua la Coldiretti – si è anche verificato un incremento delle vendite nazionali all’estero del 10 per cento e a beneficiarne maggiormente sono stati i prodotti simbolo del Made in Italy nel mondo come i prodotti artistici e culturali, che hanno fatto registrare un aumento record del 30 per cento, le automobili che sono cresciute del 16 per cento così come i macchinari, i cibi e le bevande con una performance positiva del 9 per cento, oltre a scarpe e tabella in cuoio (+6 per cento), secondo le elaborazioni Coldiretti su dati Istat. Va registrato infine – rileva la Coldiretti – un aumento 2,36 milioni di stranieri che sono venuti in Italia in vacanza nell’anno successivo la memorabile vittoria che significa in termini percentuali un +3,5 per cento.

 

Anche se non tutti i risultati positivi possono essere attribuiti alle performance degli azzurri, non c’è dubbio che un’eventuale vittoria in Brasile – sostiene la Coldiretti – è comunque una importante chance per le imprese nazionali che si confrontano quotidianamente sui mercati esteri dove la spinta favorevole sulla domanda di prodotti nazionali deve essere colta per valorizzare le qualità offerte dal sistema economico. Purtroppo – continua la Coldiretti – è allarme a tavola per gli azzurri, i tifosi italiani e quelli stranieri che seguiranno sul posto il campionato del mondo in Brasile che si classifica tra i Paesi dove piu’ diffusi sono i prodotti alimentari Made in Italy taroccati, come  il Gran formaggio tipo grana, la ricota d’Itália, il formaggio tipo a d’Itália, la pomarola, il parmesao, mortadela bolognese e il salame tipo Milano rigorosamente in salsa carioca che sono stati esposti dopo essere stati scoperti da una task force della Coldiretti nel Paese Sudamericano.Sui banchi dei supermercati e nei ristoranti del Brasile e possibile acquistare prodotti e piatti che – denuncia la Coldiretti – richiamano in modo spudorato ai cibi piu’ tipici dell’Italia senza avere nessuna delle caratteristiche qualitative, d sicurezza e di legame con il territorio nazionale. Tutti prodotti che peraltro – continua la Coldiretti – possono trarre in inganno sulla reale origine anche perché spesso le confezioni richiamano nei colori al tricolore e nelle immagini all’Italia. Il falso Made in Italy a tavola vale nel mondo 60 miliardi pari a quasi il doppio del valore delle esportazioni dei prodotti alimentari nazionali originali.

 

L’“agropirateria” internazionale utilizza impropriamente parole, colori, località, immagini, denominazioni e ricette che si richiamano all'Italia per prodotti taroccati che non hanno nulla a che fare con la realtà nazionale e frena le potenzialità dell’export che nel 2013 ha raggiunto la cifra record di 33,4 miliardi di euro. Sul piano internazionale questo fenomeno – conclude la Coldiretti – va combattuto con l’informazione ma va anche cercando un accordo sul commercio internazionale nel Wto e facendo chiarezza a livello nazionale ed europeo dove occorre estendere a tutti i prodotti l'obbligo di indicare in etichetta l'origine dei prodotti alimentari.

 

 

 

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