Monte Artemisio, a fuoco il costone. Grosso incendio a Velletri

A fuoco il Monte Artemisio a Velletri dove si รจ appena sviluppato un grosso incendio visibile anche da diverse zone dei Comuni limitrofi. Il rogo si vede benissimo da Nemi, zona Parco dei Lecci. Allertato il numero unico di emergenza 112. Sul posto stanno arrivando i Vigili del Fuoco




CASTELLI ROMANI: L'AREA DEL PARCO REGIONALE NON SI TOCCA

A. De Mar.

Castelli Romani (RM) – Non si placano le reazioni politiche rispetto alla proposta di riperimetrazione del Parco Regionale dei Castelli Romani. Quest'area protetta potrebbe essere rivoluzionata da una Valutazione Ambientale Strategica criticata sul nascere.

“La nuova proposta di riperimetrazione del Parco Regionale dei Castelli Romani è subdola e illegittima, va fermata -ha dichiarato Lorenzo Parlati, presidente di Legambiente Lazio.- Ci sono infinite sentenze del TAR, confermate dall'ultima di pochi mesi fa del Consiglio di Stato, che hanno sancito in modo cristallino che il perimetro del parco è quello stabilito con la delibera del 1998 e che le norme di salvaguardia sono quelle della legge istitutiva del 1984 e non sono soggette a decadenza. Che senso ha, allora, che lo stesso Ente parco ipotizzi subdole procedure di valutazione ambientale strategica per un intervento che anche un bambino capisce avrebbe un impatto negativo sul sistema ambientale? E con quali soldi pubblici sono stati affidati studi così inutili? Sono domande importanti, che nei prossimi giorni diventeranno oggetto di richieste precise alle istituzioni competenti, per impedire per l'ennesima volta la scucitura dal parco di territori importanti. Più in generale, spiace davvero constatare che dopo quasi trent'anni dall'istituzione, ancora non si capisca il valore dell'area protetta ai castelli, che ha salvato una dei territori più belli del Lazio dalla completa cementificazione, conservandone quelle parti boscate e lacustri che caratterizzando quel paesaggio raccontato da poeti e scrittori di tutto il mondo.”

E' infuriata Legambiente contro la nuova proposta contenuta nella Valutazione Ambientale Strategica (VAS) per la riperimetrazione del Parco Regionale dei Castelli Romani. Le analisi contenute nel testo del Rapporto preliminare, fanno disgraziatamente affermazioni del tutto fasulle, come quella ormai solita quanto desueta circa la presunta superficie massima per le aree protette a scala provinciale, in palese contrasto con la normativa nazionale in materia. Ha dell'incredibile, poi, l'ipotesi di eliminare dal perimetro del parco il bosco di castagno a ridosso del Monte Artemisio, parte di un Sito di Interesse Comunitario (SIC), giustificata dalla tipologia di specie presenti che non sarebbero autoctone mentre quel paesaggio fa parte del territorio da secoli e ed è SIC proprio in virtù dell’eccezionalità delle caratteristiche naturali.

“ Basta con questa farsa, è senza fondamento la proposta di tagliare 2.300 ettari dai 15.000 totali del perimetro del parco -conclude Parlati-. Le aree del lago Albano e di quello di Nemi non si toccano, così come il Monte Artemisio, le Piagge di Nemi e il Vallone tempesta, il Bosco del Cerquone, i campi di Annibale, i pratoni del Vivaro. Il parco torni a occuparsi con impegno delle attività di conservazione della natura, di salvaguardia di un'area protetta che negli ultimi anni ha visto un incredibile sviluppo urbanistico. Dal canto nostro, segnaleremo alla Commissione Europea la proposta, visto che le istituzioni di Bruxelles stilano un rapporto di verifica periodico sullo stato di ratifica ed efficacia della Direttiva VAS, il cui principio guida è quello di precauzione.”

Insorge anche il Pd

“La proposta di riperimetrazione del parco regionale dei Castelli romani è scellerata, ha alcun senso, se non quello di consegnare 2.300 ettari agli interessi locali di chi vorrebbe colare nuovo cemento su un’area verde di enorme valore paesaggistico – dichiara Cristiana Avenali, candidata alla Regione Lazio nel listino Zingaretti-. L’area interessata dal taglio, includerebbe il bosco di castagno del Monte Artemisio decretato dalla Comunità europea quale Sito di Interesse Comunitario (SIC). Gli uffici della Regione Lazio debbono fermare subito la procedura relativa alla Valutazione Ambientale Strategica, che presenta notevoli e gravi carenze dal punto di vista tecnico, scientifico e normativo, è in palese contrasto con le precise espressioni degli organi della Magistratura Amministrativa e non può quindi essere considerata un punto di riferimento per nessuna valutazione.”

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PARCO REGIONALE DEI CASTELLI, MEDICI E DEL VESCOVO SU PRESUNTO RESTRINGIMENTO DEI CONFINI: VERREBBE ESCLUSO IL VERSANTE SUD DEL MONTE ARTEMISIO, AREA S.I.C.

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Riceviamo e pubblichiamo da Italia Nostra Castelli Romani – Consiglio direttivo Enrico Del Vescovo e Franco Medici

Castelli Romani (RM) – Recenti notizie apprese da varie fonti starebbero a confermare voci insistenti circa l’intenzione  dell’Ente Parco dei Castelli Romani, nella persona del Commissario Straordinario Matteo Orciuoli, nominato dalla Giunta Polverini, circa l’adozione di una delibera  finalizzata a sottrarre al territorio del Parco ben 2.300 ettari di bosco.

Ci permettiamo di dire che questa appare come  una manovra elettorale dell’ ultimo momento, per giustificare un atto così deleterio verso l’ambiente e il territorio, il Commissario ha conferito l’ incarico, a professionisti esterni al Parco, di redigere una relazione di V.A.S. (Valutazione Ambientale Strategica) che, nel suo insieme, presenta numerose carenze, nonché veri e propri errori, sia da un punto di vista tecnico che scientifico.

La relazione appare , inoltre,  priva di un adeguato approfondimento  normativo e non tiene conto della sentenza del Consiglio di Stato dello scorso giugno.  La scarsa ed approssimativa base scientifica di riferimento rende la relazione palesemente orientata non a rendere un parere oggettivo, scientificamente valido e qualificato, ma a creare un presupposto, volto verso un’ altro obiettivo: il restringimento dei confini del Parco Regionale dei Castelli Romani.

 Un solo elemento è sufficiente a dimostrare la inammissibilità di tale VAS: verrebbe escluso dai confini del Parco il versante sud del Monte Artemisio, area  che la Comunità Europea ha ritenuto opportuno tutelare come zona S.I.C. (Sito di Importanza Comunitaria) in applicazione della Direttiva Europea “Habitat”.

Come Italia Nostra Castelli Romani, vogliamo comunque chiarire un aspetto fondamentale: questa delibera al di là degli effetti puramente elettoralistici, non produrrà alcuna conseguenza concreta, perché i confini del Parco resteranno gli stessi, cioè quelli adottati a maggio 2009,  fino a quando una legge regionale non approverà qualcosa di diverso.

Invitiamo, quindi, gli uffici del Parco, e soprattutto il direttore Dr. Tommaso Mascherucci, a riflettere prima di avvallare una iniziativa del genere e a vigilare affinchè non sia consentita una riduzione del perimetro del parco.

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PARCO CASTELLI ROMANI, DEGRADO: LA LETTERA E IL VIDEO DI UN CITTADINO

Redazione

Castelli Romani (RM) – Un cittadino con la passione per la mountain bike percorre abitualmente i sentieri all'interno del Parco dei Castelli Romani. Stanco di assistere allo scenario di degrado decide di scrivere una lettera aperta all'Ente Parco dei Castelli recapitandola al gruppo Cantiere Ecologia. Il cittadino, a testimonianza di quanto descritto nella lettera ha inviato anche un video visionabile in fondo a questo articolo.

Di seguito la lettera aperta, di un cittadino, all'Ente Parco dei Castelli Romani

Buongiorno,
Mi chiamo Carlo e sono un cittadino indignato

La mia passione per la Mountain Bike mi porta con frequenza almeno bisettimanale a percorrere i numerosi sentieri nel comprensorio Monte Cavo, Tuscolo, Monte Artemisio … all'interno del parco che voi, come Ente, dovreste tutelare.

Brevemente vi elenco tutta una serie di situazioni inquietanti a cui dovreste e potreste porre rimedio:

Manutenzione sentieri
Sui sentieri si trovano con assidua frequenza immondizia, pietre smosse, vegetazione che invade i tracciati, pericoli anche mortali quali baratri o pareti instabili, non segnalati. I tracciati profondamente erosi dall'acqua sono una consuetudine a cui , noi mtbikers e fruitori del bosco, abbiamo fatto l'abitudine….

Alcune situazioni nell'ultimo disboscamento fatto a Colle Iano, l'anno scorso, hanno prodotto situazioni di potenziale pericolo che soltanto il caso non ha fatto verificare. Quando le pendenze della montagna sono molto elevate non si può disboscare … lasciando una pianta per 40 metri quadrati…

Nonostante io percorra 2500-3000 km/anno all'interno del parco, si contano sulle dita di una mano le occasioni di incontri con i guardiaparco , peraltro sempre visti a bordo di pick-up fuoristrada con cassoni vuoti ed immacolati (a cosa serve un cassone se non per riporre qualche attrezzo, raccogliere immondizie o altro?)

Tutte le banchine delle strade asfaltate all'interno del parco sono disseminate di immondizia quali buste e bottiglie di plastica, che vanno ad intasare caditoie e trappole per l'acqua, causando allagamenti quando piove.

Ovunque, nel bosco, sono abbandonati rifiuti ingombranti di ogni genere: lavatrici, tazze del bagno, secchi di plastica o lamiera, migliaia di sacchetti contenenti calcinacci, laster di eternit… rifiuti di cui la gente evidentemente si libera, nottetempo, senza che nessuno di voi faccia nulla per prevenirlo o porne rimedio. Il colmo si è raggiunto un paio di anni fa alla Madonnetta di Rocca di Papa (sotto MonteCavo) , in cui sono state abbandonate alcune carcasse di automobili , evidentemente rubate o …"smaltite" da qualche "sfasciacarrozze" criminale.

Sarebbe cosi' assurdo organizzare una "giornata del parco" dove la gente vi viene a dare una mano per liberare il bosco dalle immondizie? Sarebbe una occasione utile per riempire quei cassoni dei vostri fuoristrada, cosi' grandi e cosi' … puliti. Potreste avere l'appoggio della politica, in quanto qualsiasi amministratore dei tanti Comuni interessati trarrebbe vantaggio da un territorio piu' attento alle tematiche ambientali … appoggio da parte dell'impresa locale, semplicemente dandogli la possibilità di finanziare parte della spesa ricevendo in cambio pubblicità. Ma soprattutto avremmo la possibilità come cittadini di andare fieri nel nostro parco … se per voi conta ancora qualcosa.

L'altro giorno sulla Via Sacra, poco prima del Belvedere di Monte Antenne, mi chiedo se i nomi che cito hanno un senso per voi e se li abbiate mai visti, ho visto un cestino (!), mi sono avvicinato e poi ho capito che qualche altro cittadino indignato l'aveva posto li' con una scritta che piu' o meno diceva cosi': "… se proprio non avete la possibilità di riportare indietro i vostri rifiuti, penseremo noi a svuotarlo…" (seguiva una email ed un numero di telefono) un gesto di estrema civiltà che mi ha fatto sentire un pò meno solo e che mi ha fatto decidere di scrivervi, nel tentativo di farvi vergognare un pò.

Scommetto che nessuno di voi ha mai notato, …adesso che ci penso, forse qualcuno di voi lo ha già notato, ma magari ha già chiuso un occhio, un fuoristrada Suzuki rosso che percorre sempre gli stradelli del parco dei dintorni di Rocca di Papa, con una finta catasta di legna fissata sul portabagagli, finta nel senso che è sempre la stessa, in qualsiasi stagione, … Intanto, chi è questo signore che circola con veicolo a motore in un parco che dovrebbe essere protetto? Nessuno di voi ha mai pensato che potrebbe essere qualcuno che va seminando trappole per animali?

Il Parco dei Castelli Romani è un luogo meraviglioso
che potrebbe essere visitato da tanti turisti , se solo lo si volesse. Qualche timido tentativo fatto evidentemente in passato ponendo cartelli lungo la Via Sacra che davano informazioni circa fauna e flora , è fallito sempre a causa dell'incuria e perchè nessuno è stato capace di valorizzare quella singola iniziativa, come attrativa turistica …

Luoghi molto meno belli , meno suggestivi, meno ricchi di storia del nostro Parco dei Castelli Romani fanno la fortuna di località che rimarrebbero altrimenti sconosciute, in Italia. Mi chiedo se è mai possibile che voi come Ente siate così poco attenti a quella che dovrebbe, invece, essere la vostra preoccupazione quotidiana.