Lazio, il Piano sulla gestione dei Rifiuti arriva in Consiglio Regionale. Il Presidente della Commissione Marco Cacciatore all’attacco: “Sito scelto dalla Raggi contrario al suo programma elettorale”

Arriva al Consiglio Regionale del Lazio il “Piano sulla gestione dei Rifiuti” e Marco Cacciatore, Presidente della Commissione, fa il punto della situazione.

“Non ho potuto condurre i lavori in commissione, chiusura al confronto. La maggioranza lascia discutere per tre giorni e poi cala il maxiemendamento”. Promette battaglia in Aula, lo ha scritto di recente in un post su facebook, anche perché ha presentato un emendamento per creare l’ATO a sè stante di Roma, che consentirebbe alla Capitale, in perenne crisi, di chiudere il ciclo rifiuti e evitare la realizzazione di altri impianti «al di fuori dei confini comunali».

Nella stimolante intervista, rilasciata a L’Osservatore d’Italia, Marco Cacciatore parla a ruota libera. Entra nel merito del TMB di Guidonia, rispetto al quale è stata lanciata una petizione online sulla piattaforma change.org per scongiurarne la riattivazione, e del TMB di Rocca Cencia, consapevole com’è delle preoccupazione degli abitanti di quelle zone. “Rimanere accanto alle esigenze della cittadinanza», afferma chiaramente, «con proposte fattibili. Il TMB dell’Inviolata non può sorgere, mentre Rocca Cencia ha bisogno di misure concrete per alleviare l’impatto che rende quel quadrante invivibile”.

Infine, la rottura con il M5S, che secondo il Presidente della Commissione, “deve uscire dalle logiche politiche di palazzo. Sono stato oggetto di un provvedimento disciplinare da parte del Movimento per aver presentato un esposto contro la discarica di Monte Carnevale“. Il sito scelto dall’Amministrazione di Virginia Raggi, “contrario al suo programma elettorale”, tuona. “Questa e le altre decisioni mi hanno spinto a lasciare. Ricordo che la raccolta indifferenziata è ferma al 40%. Basta con politiche a misura di comunicato stampa”. L’intervista va ascoltata con attenzione per meglio comprendere dove si è inceppato il meccanismo amministrativo.




Roma, discarica Monte Carnevale: il Campidoglio tira dritto nonostante i no

ROMA – Nessun passo indietro da parte della giunta Raggi riguardo la scelta del sito di Monte Carnevale, per ospitare la futura discarica di Roma.

Raggi non arretra nonostante i pareri negativi espressi prima
della direzione Rifiuti dello stesso Comune e poi dal dipartimento Urbanistica
e dell’Esercito che a valle Galeria ha un distaccamento.

“I pareri contrari verranno inviati alla stessa cabina tecnica che ha stilato la lista delle strutture idonee a ospitare i rifiuti della capitale”. Hanno spiegato dal Campidoglio rimandando quindi la patata bollente ai tecnici di Roma Capitale, Città Metropolitana e Regione. E in particolare alla Pisana, che per legge dovrà rilasciare l’autorizzazione finale sulla trasformazione dell’attuale sito per inerti in una vera e propria discarica.

Intanto nella giornata di oggi l’Associazione Cives è scesa
in piazza a sostegno dei comitati, le associazioni, i residenti e tutti coloro
che hanno partecipato all’odierna manifestazione convocata a via di Ponte
Galeria 276.

“Abbiamo partecipato con lo spirito di non osteggiare
tutto ciò che si presenta come soluzione all’emergenza rifiuti – dichiarano dalla
Cives – anche se comunque a nostro avviso ogni tentativo di proporre una
discarica, deve prevedere dei piani industriali di lavoro comprensivi di:
tempistiche, termini, calcoli di impatto sul territorio ben studiati (viabilità
compresa), TMB, aumento raccolta differenziata, informare i residenti. Altrimenti,
come spesso accade, ciò che inizialmente è stato studiato come provvisorio,
rischia di diventare definitivo, e lo spettro di una nuova Malagrotta, così
come avvenuto anche per le ipotesi di Pian dell’olmo, Quadro Alto e
Tragliatella, si intravede in lontananza.”