DISABILI: ADESSO BASTA, I DIRITTI NON SONO PRIVILEGI!

Chiediamo che il Fondo per la non autosufficienza 2014 venga interamente distribuito ai cittadini con disabilità grave non autosufficienti senza distinzioni di patologia, geografica ed età in modalità domiciliare indiretta (assegno badante, voucher gestiti da disabili e/o famiglie, assegno di cura, vita indipendente, ecc), unici strumenti per evitare l’istituzionalizzazione di massa in Residenze Sanitarie (RSA), Case Famiglia, Residenze Protette, Ospizi, Comunità Alloggio ecc. Il costo che il sistema Italia sostiene ogni anno per le rette in queste strutture supera abbondantemente i 19 miliardi di euro per un numero complessivo di posti letto 429.000 (Istat 2009). L’Assistenza Indiretta è un servizio che consente all’utente di scegliere autonomamente l’assistente domiciliare e per le casse Comunali rappresenta un forte risparmio in termini economici.

di Roberta Sibaud

Basta confusione sul concetto di non autosufficienza e sulla ripartizione del fondo ad essa assegnata.
Il diritto di vivere a casa con assistenza domiciliare indiretta (assegno badante, voucher gestiti da disabili e/o famiglie, assegno di cura, vita indipendente, ecc) e la possibilità di evitare l’istituzionalizzazione in Residenza Sanitaria (RSA),non può e non deve essere un privilegio per pochi.

1. Ogni tentativo di forzare, incanalando le coperture economiche su patologie specifiche che necessitano di importanti interventi sanitari, è una negazione del diritto di uguaglianza ed una palese violazione della legge 67/07 contro ogni forma di discriminazione. Diffidiamo le istituzioni dell’accogliere richieste settoriali onde tacitare coloro che rivendicano in maniera più eclatante i loro diritti, perché questo produce discriminazione e creazione di condizioni di privilegio di pochi a discapito di molti con i medesimi bisogni.
2.
Le risorse finanziarie del fondo nazionale non autosufficienza inglobato nella Legge di Stabilità del 2014 devono essere ripartite equamente tra tutte le persone non autosufficienti con le stesse modalità senza che vi siano quote riservate a determinate patologie ed a copertura di spese di competenza del SSN. La vita di una persona affetta da tetraparesi vale quanto quella di un malato di SLA ,quella di un disabile cognitivo o/e mentale quanto quella di un bambino affetto da SMA o cieco.
3. Il diritto di vivere a casa propria è un diritto inalienabile: i diritti non appartengono esclusivamente a portatori di patologie specifiche ma riguardano TUTTI i cittadini che a causa di una condizione di disabilità hanno specifici bisogni di inclusione, di vita indipendente, di mobilità, d’istruzione, di accedere al lavoro ed alla vita sociale. Questi bisogni riguardano diritti esigibili ed inalienabili a prescindere, sanciti sia dalla costituzione che dalla carta dei diritti dell’uomo.
Lista Associazioni che aderiscono all’iniziativa
Associazione A.B.C. AVRP Sannio, Associazione per il ripristino del potenziale umano- Amici dei bambini cereblolesi
Associazione Akkuaria
Associazione Anterao
Associazione Aspiedavid Abruzzo Onlus
Associazione A.U.C.L.A
Associazione Disabili in Italia – Centro Informazioni
Associazione Donne per la Sicurezza Onlus
Associazione Nazionale Aperta/ Mente Il Mondo Interno Onlus
Associazione SOSH Solidarietà Organizzativa e Sociale per l’Handicap
Associazione Universo Autismo
Associazione Tutti a Scuola ONLUS
Carrozzine determinate Abruzzo
CISAL ENTI LOCALI E SERVIZI COMPONENTE CSA LIGURIA
Comitato 14 settembre
COMITATO DIMENSIONE DISABILI di Pomezia
Comitato Segratese per la vita indipendente
Comitato Valvobbia – I veri valori
Consulta delle Persone con Disabilità del Municipio 9 – Comune di Roma
Coordinamento Nazionale Famiglie Disabili
F.D. Famiglie Disabili
Fondazione Villa Point
Genitori dell’I.R.C.C.S. Fondazione Santa Lucia
Genitori Tosti in Tutti i Posti ONLUS
Gruppo Volontariato Philadelphia-Ass. Bambini Cerebrolesi La Spezia ONLUS-
Ideapuglia
Movimento Disabili rinnovamento democratico
Sindacato S.F.I.D.A.
Sviluppamente

e i promotori di:
Ricorso Collettivo Nazionale per il riconoscimento del family Caregiver
Ricorso Collettivo Nazionale “stop al nuovo Isee”