75imo anniversario delle “Quattro giornate”: il Museo Archeologico Nazionale di Napoli inaugura la mostra “Ercules alla guerra”

NAPOLI – Napoli ricorda una pagina della propria storia in occasione del 75° anniversario delle ‘Quattro Giornate’ e su questa vicenda il Museo Archeologico Nazionale di Napoli (MANN) inaugura con un percorso espositivo dal titolo “Ercules alla guerra”.

La mostra è stata inaugurata venerdì 28 settembre, resterà aperta fino al 31 gennaio 2019, in presenza del Presidente della Camera dei Deputati Roberto Fico, il Sindaco di Napoli Luigi De Magistris, il Direttore del Polo museale (MANN) Paolo Giulierini, il Direttore Regionale dei Vigili del fuoco per la Campania, Ing. Giovanni Nanni, ed il presidente provinciale di A.N.P.I, Antonio Amoretti.

L’intento della mostra “Ercules alla guerra” è di dare un futuro alla memoria

le Quattro Giornate sono una pagina dolorosa che appartiene interamente alla storia della città partenopea e ai napoletani, ma l’intento non deve essere solo un “viaggio” di memoria, ma di riflessione. La vicenda delle ‘Quattro Giornate’ appartiene anche della storia del museo archeologico, infatti come è stato ricordato durante la rassegna stampa durante i violenti combattimenti la zona del Museo archeologico e centro storico della città fu teatro di violenti combattimenti fra i partigiani e le truppe d’occupazione tedesche. Nel corso della Seconda Guerra Mondiale il Direttore Amedeo Maiuri (protagonista peraltro, del volume “fumetti nei musei”, che nel progetto MIBAC, è stato dedicato all’Archeologico) a disporre lo spostamento di alcune opere a Montecassino, per evitare la furia dei bombardamenti.

Il museo non è più solo luogo d’identità, non più solo contenitore di tradizioni capace di immergere i “viaggiatori” in epoche passate, ma un luogo di infinite opportunità, di contemplazione e di crescita culturale, ha commentato il Direttore del Mann Paolo Giulierini “Il museo è soggetto attivo della società”. Il Sindaco Luigi De Magistris commenta durante la rassegna stampa: “Portare le Quattro Giornate al Mann è un messaggio potente, la cultura deve attraversare tutte le generazioni e sta ognuno di noi alimentare”. “Più investiamo in cultura, scuole ed informazione più cresciamo come società così si allontana la criminalità” ha commentato il Presidente della Camera dei Deputati Roberto Fico.

Fra i vari spazi museali le Quattro Giornate di Napoli sono raccontate non solo con testimonianze fotografiche e documenti d’archivio, ma soprattutto il percorso svela i volti protagonisti della lotta per liberare Napoli dai nazi-fascisti.

Durante il percorso espositivo i “viaggiatori” potranno ammirare le sale allestite, tra cui la Sala della Collezione Farnese e lo spazio espositivo dal titolo “Cielo Stellato”, un intero percorso dove i fruitori potranno girovagare tra le statue che raffigurano gli eroi dell’antichità classica con gli eroi di oggi, ossia figure di uomini, donne ed anche bambini che lottarono per la libertà del capoluogo partenopeo.

Il Direttore del Mann Paolo Giulierini ha commentato: “ Con l’esposizione Hercules va alla guerra, il museo prosegue nel cammino di apertura alla città: questo processo quasi osmotico si innesta, in primis, nella voglia di riscoprire e rileggere, con consapevolezza, il nostro passato. La collaborazione fattiva tra le istituzioni è stata premessa necessaria per sostenere il nostro iter di ricerca scientifica e divulgazione dei contenuti”.

Una mostra caratterizzata da una reciproca influenza dove i soggetti sono gli individui che insieme agli elementi che hanno caratterizzato la stessa esperienza, sono intenti in maniera vicendevole per dare insieme un’impronta ancora più forte a questa pagina che ha tanto segnato i napoletani che ne fecero parte, ed anche i luoghi che furono scenario durante la vicenda che ancora portano i segni di un passato così cruento.

Un viaggio dove le “finestre” affacciano su approfondimenti che hanno caratterizzato gli anni della Seconda Guerra Mondiale del capoluogo campano. Una sinergia con la Direzione Regionale dei Vigili del Fuoco per la Campania, infatti uno spazio intitolato “Eroi di mestieri”, che già negli anni Quaranta del secolo scorso erano disposti a mettere a rischio la vita in ossequio al proprio spirito di servizio. Tra gli spazi espositivi una sezione dedicata ai giocattoli provenienti dalla collezione storica dal Prof. Enzo Capuano, svelerà come i termini di propaganda ed opposizione potessero insinuarsi all’epoca negli oggetti quotidiani pensati per i più piccoli.

La mostra, il cui coordinamento organizzativo spetta all’Associazione Culturale “Le Voci”, di concerto con l’Associazione “Maddalena Cerasuolo”, ha ottenuto il patrocinio morale del Comune di Napoli, A.N.P.I, Comunità Ebraica Napoli, Fondazione Humaniter ed Arcigay Napoli; l’Archivio di Stato di Macerata ha fornito non soltanto supporto scientifico, ma anche alcuni documenti in esposizione.

Giuseppina Ercole




Museo Archeologico Nazionale di Napoli, tempio dell’archeologia e lugo di confronto tra le arti: l’intervista al direttore Paolo Giulierini

Paolo Giulerini è il Direttore del Museo Archeologico Nazionale di Napoli (MANN), uno dei musei della Riforma Franceschini, tra i più importanti Poli museali al mondo, infatti vanta di avere tra il più ricco e pregevole patrimonio di opere d’arte di interesse archeologico.

Grazie anche al progresso tecnologico, l’informazione si è diffusa in maniera democratica e anche il ruolo sociale dei musei è cambiato, ed in certi versi mutandosi quasi radicalmente, infatti non è più luogo solo esclusivamente di portale del tempo del passato e scrigno della nostra memoria storica, ma il museo è diventato luogo dove non esistono più sbarramenti tra le varie espressioni artistiche, quindi è diventato luogo partecipativo sociale e d’interesse verso le innovazioni di tutte le arti. Il dati delle ricerche dimostrano che la partecipazione culturale influenzi maggiormente il benessere delle persone ricordando che i musei e le attività culturali contribuiscono decisamente, come il lavoro, al benessere materiale e spirituale della società, ma non solo il museo è un “ponte culturale”, ossia capace d’integrare qualsiasi gruppo sociale particolarmente vulnerabile.

Il Direttore Paolo Giulerini Direttore del MANN ha concesso a L’Osservatore d’Italia un’intervista in merito alla sua esperienza come Direttore e alla sua visione di museo ideale

Il museo non più solo custode di beni del passato, ma anche luogo dove le altre arti possono trovare spazio ( ad esempio musica, cinema e altro), quali sono le novità del MANN in merito alle altre attività extramuseale?

Il MANN non soltanto è tempio dell’archeologia, ma luogo di confronto tra le arti. Tesaurizzando le straordinarie esperienze culturali realizzate al Museo nel passato recente ( dal Festival MANN-Edizioni 2017 e 2018 a “L’altra Galassia”, dalle aperture serali dei giovedì estivi alla rassegna musicale dedicata al violoncello), la programmazione autunnale riserverà al pubblico di turisti e cittadini alcune particolari sorprese: da segnare in agenda, “Ricomincio dai libri”, manifestazione dedicata ai libri ed alla letteratura ( 5-7 ottobre 2018) ed il Festival del cinema archeologico (17-20 ottobre). Per quanto riguarda le mostre, accanto ai grandi e più tradizionali progetti espositivi, vorrei ricordare due interessanti incursioni in territorio non prettamente archeologico: dal 21 settembre, sarà in calendario l’esposizione “Le ore del sole”, che racconterà il modo di scandire il tempo, dall’antichità ai giorni nostri; ancora, dal 28 settembre, ospiteremo “Hercules va alla guerra”, che ricostruirà le Quattro Giornate di Napoli tramite interessante documentazione fotografica e d’archivio.

Qual è la sua visione ideale del museo?

Un luogo aperto, senza barriere di qualsiasi genere. Un tempio della creatività, che sappia sempre rigenerarsi, mutare, riscoprirsi.

In merito alle domeniche al Museo, il MANN aderirà alla decisione ministeriale? Oppure ogni mese lei terrà aperto il museo gratis?

Il MANN si atterrà a quanto stabilito dal Ministero, ritenendo comunque fondamentale l’apertura degli istituti a tutti i tipi di pubblico, secondo i principi di accessibilità e rispetto per tutte le diversità e gradi di culture.

In che percentuale è aumentata l’affluenza in questo anno?

Da gennaio ad agosto 2018, il MANN ha raggiunto la soglia dei 430.000 visitatori, con un trend in crescita del 27% a confronto con il medesimo lasso temporale del 2017. E’ un risultato importante, che premia, mi piace dirlo, un ottimo lavoro di una squadra capace di sperimentare ed innovarsi.

Giuseppina Ercole