Jump Force, i manga più noti diventano un picchiaduro

Jump Force, il nuovo titolo prodotto da Bandai Namco e sviluppato da Spike Chunsoft, è finalmente arrivato su Pc, Ps4 e Xbox One. Il gioco ha la caratteristica di unire ben 42 lottatori appartenenti alle saghe che hanno fatto la storia del fumetto giapponese e di renderli dei lottatori formidabili tutti da giocare. Tra Dragon Ball, One Piece, Ken il Guerriero, i Cavalieri dello Zodiaco, Naruto, City Hunter e molti altri, c’è davvero l’imbarazzo della scelta per chiunque sia cresciuto a pane e manga. Non a caso il videogame è uscito nell’anno del 50esimo anniversario di Weekly Shōnen Jump, conosciuta anche semplicemente come Shōnen Jump. Per chi non lo sapesse stiamo parlando di una delle più longeve testate settimanali di manga pubblicate in Giappone che vanta milioni di fan in tutto il mondo. Tale successo è dovuto al fatto che la maggior parte delle avventure che pubblica sono arrivate anche in occidente e in Italia, sia in formato cartaceo che nelle loro trasposizioni video in forma di anime. Detto ciò, veniamo alla trama dell’ultimo prodotto Bandai Namco: Jump Force ha inizio con la creazione del proprio alter ego virtuale tramite un editor di personaggi non troppo complesso. Una volta creato l’eroe che accompagnerà il giocatore lungo la “campagna”, il quale grazie a un cubo magico riceverà gli stessi poteri degli eroi dei manga, verrà chiesto di entrare a far parte di uno tra tre team: il team Dragonball, il team Naruto e il team One Piece. La scelta non è per niente tecnica o strategica, bensì legata a quali personaggi animati si è più affezionati. I guerrieri hanno infatti tutti meccaniche di combattimento simili, con le mosse speciali che però differiscono molto fra loro. Dopo un breve tutorial che serve a spiegare l’esecuzione delle combo base e delle mosse avanzate e speciali, i giocatori vengono catapultati nella base della J-Force, un mondo vivo dove si trovano tanti NPC e giocatori reali da tutto il mondo con cui interagire, negozi, punti di interesse e chioschetti dove avviare missioni e battaglie offline e online.

Benché chi si trova
dinanzi lo schermo possa muoversi abbastanza liberamente già dopo il tutorial,
e avviare ad esempio battaglie offline o con giocatori in rete, alcune sezioni
sono bloccate e richiedono l’avanzamento nella storia single-player. Quest’ultima
però è il vero e proprio punto dolente del gioco. Essa infatti è piuttosto
banale e man mano che si prosegue propone una serie di missioni troppo simili
fra loro e ripetitive in successione, intermezzate da scene con audio in
giapponese. La storia lega le battaglie l’una con l’altra ma la narrazione
appare a volte forzata e frammentaria. Alcuni scontri si affronteranno con il
proprio alter-ego e altre con uno dei personaggi degli anime, mentre altre
ancora con un team di tre lottatori. In questo modo si avverte una sensazione
di varietà che nello stesso tempo però mina alla continuità dello schema di
combattimento. Il titolo a livello d’identità può essere definito un
picchiaduro con tendenze rpg-free roaming, infatti la progressione è legata agli
eventi della storia single-player che permettono pian piano di sbloccare
lottatori e skill. Nelle pause tra ogni battaglia i giocatori sono liberi di
girare per il mondo di gioco affrontando battaglie offline e online con
matchmaking, o affrontando gli altri player che girano liberi per la base.
Inoltre, nei negozi è possibile acquistare abilità, tecniche e oggetti
cosmetici per potenziare il proprio eroe. Le skill possono essere livellate
anch’esse. A volte quindi si avverte una sensazione di smarrimento e
ridondanza, che può risultare fastidiosa per chi volesse semplicemente buttarsi
nella lotta come ci si aspetterebbe da un gioco di questo genere. Per chi non
fosse particolarmente interessato alla storia, comunque, è sempre possibile
dedicarsi alle sole battaglie in single e multiplayer, anche se il gioco perde
molto della sua appetibilità.

A livello di combat
system Jump Force è un gioco poco tecnico che si riduce molto spesso a un
button smashing sfrenato. Per capirci meglio, sulla versione Xbox da noi
testata l’attacco impeto, eseguibile con tasto X è quello “debole”, mentre
quello pesante si esegue con Y. Essi possono essere combinati tra loro o si può
premere ripetutamente il medesimo tasto per realizzare le combo, più rapide e
meno efficaci le prime, più lente e letali le seconde. Il numero di attacchi
concatenabili dipende da personaggio ma, nel complesso, si ha la sensazione
che, in tali azioni, la differenza tra i lottatori sia davvero minima, così
come per le proiezioni, attivabili premendo B, utili per danneggiare
l’avversario quando mantiene la guardia che si attiva con RB. La basilare
mappatura dei comandi permette ovviamente il salto utilizzando il tasto A, lo
scatto con LB, lo switch tra i membri del team tramite la pressione di LT e la
ricarica della barra di energia con RT che consente di eseguire le mosse
speciali combinando il grilletto destro + frontali. Il tutto non richiede
particolari predisposizioni o abilità con i picchiaduro e risulta, nel pieno
animo fan-service dell’opera, accessibile anche a chi vuole cimentarsi con Jump
Force solo per amore dei propri beniamini. I virtuosismi, in realtà, sono
permessi, quanto meno sulla carta: schivate, combinazioni tra attacchi classici
e speciali, switch durante le combo, ragionamenti sugli attacchi elementali,
etc… dovrebbero consentire anche ai più abili di sfruttare il combat system con
maggior profondità. In realtà, a causa delle ridottissime finestre temporali
per l’attivazione, ad esempio, di un contro-attacco e per via della confusione
che si viene a creare sullo schermo, si fa grande fatica a cogliere gli attimi
necessari per compiere i “virtuosismi” e si finisce ad optare per la pressione
compulsiva delle mosse più semplici. Tanto più vista l’entità importante del
danno arrecato da un comodissimo attacco impeto che va a segno nella sua combo
completa.

Per quanto concerne
il comparto tecnico, Jump Force presenta delle animazioni molto curate nelle
sequenze di lotta, ma quelle delle cut-scene e dei dialoghi sono a volta
grossolane e sembrano realizzate in fretta, con qualche problema di
sincronizzazione fra il movimento delle labbra e il parlato. Il gioco gira
abbastanza fluidamente a 30fps e per il tipo di azione che offre è più che
adeguato. Quando ci sono molti giocatori in lobby abbiamo però riscontrato
qualche problema di lag. Per quanto riguarda i dialoghi, essi sono in inglese o
giapponese, a second del gusto dell’utente. Mentre gli effetti sonori sono
assolutamente fedeli a quelli che si possono ascoltare negli anime. Uno degli
aspetti più allettanti è sicuramente la personalizzazione dei combattenti. Si
possono applicare tatuaggi, segni distintivi, costumi e accessori appartenenti
ai vari personaggi dei manga. Ovviamente, più si conoscono le differenti serie
ed i relativi personaggi, e più questo ambito acquisisce appetibilità.
All’inizio ci sarà ben poco da applicare per customizzare l’avatar ma, man mano
che si accumulano punti, si potranno acquistare nuovi oggetti e rendere il
proprio personaggio davvero unico. L’accesso giornaliero al gioco, inoltre,
premia i giocatori più assidui con ulteriori punti da spendere. Tirando le
somme, Jump Force, visto il grande potenziale e i milioni di fan del genere è
un titolo che poteva dare assolutamente di più. Lottatori bilanciati male,
meccaniche estremamente semplicistiche e un livello di sfida tarato verso il
basso da una parte, tutti i personaggi più amati dai fan dei migliori manga di
Shōnen Jump e un buon comparto grafico dall’altra, Jump Force è il tipico
esempio videoludico dell’occasione sprecata. Quello che sulla carta poteva
infatti essere il crossover definitivo finisce invece per inciampare su quelli
che sono gli elementi base di qualsiasi picchiaduro che si rispetti: la
giocabilità e il bilanciamento generale tra i lottatori. Anche l’aspetto
grafico in 3D non rende giustizia al titolo trasformando i personaggi quasi in
action figures non sempre belle da vedere e poco espressive. Magari uno stile
grafico più platform, come quello visto nel bellissimo Dragon Ball FighterZ, a
nostro avviso avrebbe reso giustizia ai tanti personaggi presenti. Detto ciò,
quindi ci sentiamo di consigliare questo Jump Force solo ed esclusivamente ai
fan più appassionati, disposti a chiudere un occhio sulle meccaniche e sulla
trama.

GIUDIZIO GLOBALE:

Grafica 6

Sonoro: 7,5

Gameplay: 6

Longevità: 7

VOTO FINALE: 6,5

Francesco Pellegrino Lise