NAPOLI, STOP ABBANDONO DEI CANI: ISTITUZIONI ASSENTI E TROPPI RANDAGI PER LE STRADE

di Christian Montagna

Napoli – Non c’è criminale peggiore di quello che abbandona un animale. I cani in particolare soffrono maggiormente questo fenomeno. Da sempre considerati i migliori amici dell’uomo, si classificano ai primi posti per la fedeltà verso i padroni. Ma anche questo sodalizio siamo riusciti a dissolvere! Adottare un cane ai tempi d’oggi è dura, si sa. Spese economiche, tempo, spazio e cura non possono mancare! Ma soprattutto un senso di umanità e di compassione verso un essere indifeso. Andrebbe fatto solo con una grande condizione di causa. Crescere un cane è come crescere un bambino: è necessario essere consapevoli e responsabili di una vita umana; essere disposti a piccoli sacrifici pur di inserire nel ritmo quotidiano delle abitudini di vita il proprio amico. Basta una semplice visita su un portale web qualunque per vedere quanti ne sono in regalo e quanti prossimi all’ abbandono.

La situazione degenera sempre più ma nulla pare stia cambiando. Nonostante il decreto legislativo che obbliga i proprietari degli amici a quattro zampe all’ inserimento del microchip nella parte auricolare sinistra dell’animale, la schiera dei randagi si infoltisce sempre di più. Spesso vengono reclusi in strutture fatiscenti, maltrattati e dimenticati; altre volte trasferiti clandestinamente nei laboratori di ricerca in altri Paesi. E’ questa la sorte dei nostri poveri amici a quattro zampe! Valutazioni realistiche stimano i cani vaganti 600 mila, di cui 200 mila ricoverati nei canili e per ogni cane rinchiuso il comune di appartenenza dovrebbe spendere dai trecento ai mille euro l'anno. Una spesa significativa che però non mette gli animali al sicuro poiché questi soldi non sempre arrivano a destinazione. Il Comune di Napoli, per attenuare il fenomeno del randagismo sta intervenendo attraverso una serie di sterilizzazioni gratuite e campagne di sensibilizzazione all’adozione.

La situazione dei canili comunali, come tante altre strutture a Napoli, è precaria. L’unica struttura convenzionata con il Comune è quella di Via Scarfoglio indebitata fino al collo! Circa duecento animali sterilizzati e microchippati che dall’epoca di Bassolino non percepiscono sostegno economico dalle istituzioni. Debiti con fornitori che superano i quaranta mila euro, dipendenti che sono diventati e volontari e una grande paura per le sorti dei cani che potrebbero essere nefaste. Ma la situazione sembra non interessare nessuna istituzione. Basta un giro per le vie della città per rendersi conto di quanti cani vivono senza un tetto. In branchi o isolati, con a carico i cuccioli vagano per la città alla ricerca di cibo spesso anche invano. Invadono le carreggiate delle autostrade causando gravi incidenti, spesso allontanati dalle persone perché impaurite, anche per loro questo non è un buon periodo. Purtroppo, in questo mondo governato da umani cattivi e infedeli, gli unici rimasti a fare la differenza sono soltanto loro: i cani. Ma perché la sensibilizzazione verso le adozioni è così inefficace? Possibile che nessuno abbia la possibilità di salvare un animale? O forse il fenomeno non interessa l’opinione pubblica? Eppure, queste anime innocenti continuano a morire. Soltanto pochi giorni fa, ho salvato un cucciolo da quella che sarebbe stata per lui una morte sicura. Al freddo e al gelo, a soli quaranta giorni di vita abbandonato in una cantina al buio, ricoperto di feci e urina, ho trovato così il piccolo Argo. Eppure, in pochi giorni vi assicuro che la vita già me la sta cambiando, in meglio!