NAPOLI, EMERGENZA CRIMINALITA': LA BINDI CERCA LA PACE CON DE MAGISTRIS

Redazione

Napoli – "Ha ragione il sindaco di Magistris: tra gli elementi costitutivi di Napoli c'è anche la storia, la cultura e l'arte, ma anche la camorra. Mi dispiace se qualcuno si è sentito offeso, ma non chiedo scusa. Negare che esistono, sentirsi offesi o voltarsi dall'altra parte gli apriremo territori immensi come sta succedendo. Io non mi offendo se dico che uno dei dati costitutivi di questo Paese sono le mafie". Lo ha detto il presidente della Commissione Parlamentare Antimafia Rosy Bindi, a margine della seconda giornata di missione a Napoli sull'emergenza criminalità.

"Chiedo di non confondere sociologia e storia con la biologia: non ho mai parlato di Dna, ma di elemento costitutivo della città. Non si può parlare della storia di Napoli senza la storia della camorra, così come non si può parlare di storia d'Italia senza parlare di mafie", ha precisato sulla frase di ieri che ha creato polemiche. Oggi la reazioni del governatore Vincenzo De Luca: “Mi ritrovo completamente nelle considerazioni di Galasso e Masullo. Considero un'offesa sconcertante a Napoli ed a tutti i nostri concittadini l'affermazione dell'onorevole Rosaria Bindi”, conclude il presidente. Bindi è andata poi in visita al quartiere Sanita' dove lo scorso 5 settembre e' stato ucciso il 17enne Gennaro Cesarano, ha spiegato i motivi per i quali la sua visita al rione non e' avvenuta nella basilica situata in piazza Sanita', luogo dell'omicidio di Genny. "Abbiamo chiesto quale era il modo piu' rispettoso con il quale essere presenti – ha spiegato Bindi durante un incontro con le associazioni del territorio nella basilica San Gennaro extra moenia – e manifestare la nostra vicinanza. Ci hanno segnalato questo e ora sono qui".