NAPOLI / LATINA: SEQUESTRI DI BENI ALLA CAMORRA PER OLTRE 1 MILIONE DI EURO

Redazione

Napoli / Latina – A conclusione delle indagini coordinate dalla Procura della Repubblica di Napoli -Direzione Distrettuale Antimafia, nella mattinata odierna i finanzieri del Nucleo di Polizia Tributaria di Roma e gli agenti della Polizia di Stato della Squadra Mobile di Latina hanno dato esecuzione a due ordinanze di custodia cautelare, disposte dal Giudice delle Indagini Preliminari del Tribunale di Napoli, nei confronti di sette persone, indagate per il delitto di associazione per delinquere finalizzata alla commissione di più reati di appropriazione indebita, con l'aggravante di aver agito al fine di agevolare l'associazione camorristica denominata dei C.-fazione S., nelle cui casse finivano parte dei proventi dell'attività associativa.
Contestualmente sono state eseguite decine di perquisizioni a San Cipriano d'Aversa (CE), Casal di Principe (CE), Cancello ed Arnone (CE), Bonito (AV), Calvi Risorta (CE), Castel Volturno (CE), Formia (LT), Santi Cosma e Damiano (LT), Minturno (LT).
Sono stati inoltre sottoposti a sequestro preventivo beni del valore complessivo di circa 1,5 milioni di euro.
In particolare, all'esito di complesse investigazioni – condotte anche attraverso intercettazioni telefoniche, finalizzate al riscontro di convergenti dichiarazioni di collaboratori di giustizia – sono state tratte in arresto persone ritenute di rilievo del sodalizio dei C.: i fratelli I. S. e A., il primo già detenuto, e D. P. S., già colpito da ordinanza cautelare per vicende connesse a reati di riciclaggio posti in essere da esponenti del clan dei casalesi in Emilia Romagna e nella Repubblica di San Marino.
L'operazione – denominata dagli investigatori "FUORI GIRI" in quanto ha accertato la commissione, in Italia, di plurime condotte di appropriazione indebita di autovetture di grossa cilindrata, poi esportate in Germania, ove venivano immatricolate dopo la falsificazione dei numeri identificativi (la cd punzonatura) e dei documenti di circolazione – appare significativa non solo per l'elevata caratura criminale delle persone colpite dalle misure restrittive, ma anche perché delinea in maniera netta e precisa gli interessi dell'organizzazione dei Casalesi nel sud pontino, attraverso il reinvestimento degli ingenti profitti derivanti dalle criminali attività perpetrate.
Dall'approfondimento di alcune dichiarazioni di collaboratori di giustizia, già appartenenti ai C. – fazione S., emergevano peraltro gli interessi di quella consorteria criminale nel settore della compravendita di autovetture di grossa cilindrata nelle zone di Cancello e Arnone (CE), di Latina e di Fondi, con la diretta supervisione di I. S. quale referente dell'associazione camorristica, dapprima per il gruppo B. e, successivamente, per le famiglie Z.- S..
Secondo l'ipotesi accusatoria, avvalorata dal provvedimento del Gip, gli indagati, per il raggiungimento degli scopi dell'associazione, si avvalevano di concessionarie di autovetture con sede a Minturno (LT) e a Cancello e Arnone (CE), oltre che di un'autoscuola sempre con sede a Cancello e Arnone (CE).
All'esito delle indagini, su richiesta dei magistrati della Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli, il Giudice delle Indagini Preliminari del Tribunale di Napoli ha disposto il sequestro:
delle quote societarie, beni immobili e rapporti finanziari riferibili agli arrestati;
delle quote societarie e conti correnti riferibili ad ulteriori 5 indagati;
di tutto il patrimonio aziendale riferibile alle n.4 società coinvolte negli illeciti,
per un valore totale di stima pari a € 1.400.000,00 circa.
Si è altresì provveduto al sequestro di varie unità immobiliari, di autoveicoli e di numerosissimi rapporti finanziari, nella disponibilità degli indagati.
Per l'esecuzione dei provvedimenti cautelari, il Nucleo di Polizia Tributaria di Roma e la Squadra Mobile di Latina sono stati affiancati dal Commissariato di Polizia di Formia, dalla Squadra Mobile di Caserta e dalla componente Pronto Impiego del Gruppo della Guardia di Finanza di Formia.




NAPOLI, SCAMPIA: SEQUESTRO DI ARMI E MUNIZIONI

Redazione

Napoli – Una pistola modello Gabilondo Y Cia Vittoria, di fabbricazione spagnola, completa di caricatore con 7 cartucce calibro 45, un revolver marca Taurus, modello 38 Special, rifornita di 5 cartucce stesso calibro, entrambe le armi con le matricole punzonate ed inoltre, una pistola Beretta modello 81, calibro 7,65, completa di caricatore con all'interno 4 cartucce, una pistola marca Model 75, calibro 9 Para, di fabbricazione cecoslovacca, completa di caricatore e 24 cartucce calibro 38 Special, è il bilancio del sequestro operato, nella serata di ieri, dagli agenti della sezione Volanti dell'Ufficio Prevenzione Generale della Questura di Napoli, nel quartiere Scampia.

I poliziotti, nell'ambito dei normali servizi di prevenzione e controllo del territorio, si sono imbattuti, in Via Fratelli Cervi, all'altezza dell'edilizia conosciuta come il Lotto TB, in un moto di grossa cilindrata, con targa coperta, a bordo della quale viaggiavano 2 individui, entrambi calzanti dei berretti che gli oscuravano parzialmente il volto.

I due, alla vista della Polizia, hanno tentato di eludere ogni possibilità di controllo, fuggendo.

Rincorsi per un lungo tratto, il passeggero è disceso dalla moto, proseguendo a piedi la sua fuga, disfacendosi, lungo il tragitto, di un borsello recante il marchio della SSC Napoli ed una borsa con la scritta Dolce&Gabbana, all'interno dei quali gli agenti hanno rinvenuto le armi sequestrate.

Una delle armi, la pistola Beretta, è risultata rubata esattamente 5 anni fa, il 3 marzo del 2008, in S. Cipriano d'Aversa (Ce).

La Polizia Scientifica effettuerà gli accertamenti tecnico-balistici, al fine di rilevare impronte e verificare se le armi sono state utilizzate recentemente




NAPOLI: A UN ANNO DALL'INCENDIO RIPARTE CITTA' DELLA SCIENZA

Redazione

Napoli – Martedì 4 marzo, nel giorno dell'anniversario del rogo, la rinascita di Città della Scienza non è simbolica ma reale. A testimoniarlo artisti, scuole, associazioni e cittadini che si sono dati appuntamento a Città della Scienza un anno dopo, proprio su quelle macerie, per una giornata di festa in cui Città della Scienza apre le porte alla città.
Dalle 10.00 alle 20.00 laboratori, musica, didattica e teatro per festeggiare insieme non solo "l'esserci ancora" – dopo un anno di attività portate avanti grazie al sostegno dei tanti che ci hanno creduto – ma anche l'avvio della ricostruzione del Museo, sancita nell'Accordo di Programma Quadro che sarà firmato nel pomeriggio alla presenza delle istituzioni competenti.
Nell'arco dell'iniziativa porteranno la loro testimonianza personalità della Scienza, della Cultura, dell'Arte e dello Spettacolo.




NAPOLI: 8 ANNI PRIGIONIERA, L'HANNO TROVATA SEMINUDA IN MEZZO A ESCREMENTI E INSETTI. A SEGREGARLA LA MADRE

Redazione

Napoli – Gli agenti del commissariato Arenella l'hanno trovata seminuda, rannicchiata dietro un divano, in mezzo a spazzatura, escrementi e insetti. Era malnutrita e in evidente stato di deficit psicofisico.

La 36enne era in quelle condizioni da almeno 8 anni, segregata a Napoli in un appartamento nel quartiere del Vomero, che ormai era la sua prigione. La porta chiusa con un lucchetto, tapparelle e serrande sigillate.

A ridurla in quelle condizioni, la madre, un'ex insegnante di 69 anni, che è stata arrestata per sequestro di persona aggravato da maltrattamenti.

Denunciate in stato di libertà tre persone, con l'accusa di favoreggiamento.

La mamma-carceriera è stata rintracciata dai poliziotti in una casa vicina; aveva con sé le chiavi della "prigione" e la tessera sanitaria della figlia.

I poliziotti hanno accertato che la madre andava a trovare la "prigioniera" un paio di volte alla settimana, lasciando sul pavimento le buste della spesa per poi andarsene subito, chiudendo la porta a chiave.

La ragazza era sparita dal 2006, tanto che molti credevano addirittura che fosse in convento.

Gli agenti sono intervenuti su segnalazione di alcuni vicini, allarmati dal cattivo odore che proveniva dall'abitazione.




NAPOLI, MC DONALD'S: AVVIATI LICENZIAMENTI PER 39 LAVORATORI

Redazione

Napoli – "Non ne possiamo più degli imprenditori che in pubblico parlano di responsabilità sociale e di rispetto dei lavoratori e, tra le mura della propria azienda, chiedono sacrifici insostenibili senza puntare su soluzioni condivise". Lina Lucci, Segretario Generale della Cisl Campania, interviene così sul caso Mc Donald's che a Napoli ha avviato le procedure di licenziamento per 39 unità nel punto vendita di Piazza Municipio, facendo saltare le trattative con Regione e sindacati dopo dieci giorni di confronto serrato.
"Riteniamo assolutamente vergognoso questo modo di fare impresa – prosegue Lina Lucci – privo di ogni senso di responsabilità, quella responsabilità, invece, ampiamente dimostrata dai sindacati che hanno accettato di andare incontro alle necessità dell'azienda sulla riduzione dei costi e sui tempi di lavoro mettendo mano a una riorganizzazione generale che prevedesse anche un'internalizzaione dei servizi e l'introduzione di turni. Una disponibilità che si è dovuta scontrare, all'ultimo momento – aggiunge Lucci – con una vera e propria politica del ricatto: per l'azienda i lavoratori devono perdere 60 euro al mese. Una decurtazione inaccettabile perché va ad incidere su stipendi che nei casi più fortunati arrivano a 700-800 euro al mese ma che in media si fermano sui 500 euro".
A partire da domani sarà sciopero a oltranza per il personale Mc Donald's. "E questo è solo il primo atto" assicura Lina Lucci.
"Noi saremo al fianco dei lavoratori – aggiunge Stefania Chirico, segretario generale Fisascat Campania -.Non è possibile utilizzare l'emergenza della crisi per ricattare i lavoratori. Abbiamo l'impressione che qualcuno voglia sfruttare come modello nazionale la vertenza Napoli per distruggere la struttura contrattuale mettendo in discussione anni di lotta dei lavoratori". 




NAPOLI: SCOPERTA CENTRALE DI DOCUMENTI FALSI

Redazione

Napoli – Gli agenti del Commissariato "Vasto – Arenaccia", a seguito di un'attenta e laboriosa attività d'indagine, hanno scoperto in un appartamento nel quartiere Barra una vera e propria centrale per la produzione di documenti e carte di credito falsificate.

A seguito di una perquisizione nell'appartamento, gli agenti hanno scoperto, in una borsa posta in un armadio della camera da letto, una stampante card laser termica digitale, con numerose schede bianche, alcune con banda magnetica, altre con banda magnetica e micro chip su entrambi i lati, schede argentate e dorate nonché adesivi trasparenti con impresso lo stemma della Repubblica Italiana e la dicitura "Repubblica Italiana Patente di guida", ed altro ancora. Su uno dei rulli dei nastri trasparenti inseriti all'interno della stampante vi erano impressi i "negativi" di dati relativi a patenti di guida e tessere sanitarie già stampate, nonché "negativi" relativi a varie carte di credito, per un totale di 20 tessere sanitarie, altrettante patenti e 13 tra carte di credito e bancomat.

Tutte le tessere sanitarie contenevano dati di persone realmente esistenti, mentre per le patenti alcune risultavano intestate a persone reali, mentre altre recavano intestazioni fittizie. In diversi casi la polizia ha appurato che patenti di guida e tessere sanitarie erano intestate alle medesime persone, per creare un "kit" completo da utilizzare per commettere reati, come ad esempio l'acquisto di prodotti tecnologici; in più occasioni si abbinava ulteriormente anche una carta di credito o una tessera bancomat. Il proprietario dell'appartamento, un 40enne con precedenti specifici per truffa, ricettazione, sostituzione di persona, possesso e fabbricazione di documenti falsi, associazione per delinquere, si è reso irreperibile ed è attivamente ricercato dalla polizia.




NAPOLI, TRASPORTO PUBBLICO LOCALE: SCIOPERO DEI SINDACATI E CORSE DISPONIBILI

Redazione

Napoli – In occasione dello Sciopero Regionale del Trasporto Pubblico Locale di 4 ore, indetto lunedì 17 febbraio dalle sigle sindacali FILT-CGIL, FIT-CISL, UILTRASPORTI, UGL TRASPORTI si potrebbero verificare disservizi su Linea 1, Linea 6, Funicolari e linee bus. I servizi minimi saranno garantiti secondo le seguenti modalità:

Linea1: ultima corsa con partenza da Piscinola alle ore 9.12, da Garibaldi alle ore 9.20. Il servizio riprende nel pomeriggio con prima corsa da Piscinola alle ore 13.52 e da Garibaldi alle ore 14.32.

Linea 6: ultima corsa da Mostra alle ore 9.22 e da Mergellina alle ore 9.30.Il servizio riprende nel pomeriggio con prima corsa da Mostra alle ore 13.54 e da Mergellina alle ore 14.02.

Funicolari Centrale, Chiaia, Montesanto e Mergellina: il servizio sarà sospeso dalle ore 9.20 alle ore 13.30.

Linee bus: il servizio sarà sospeso dalle ore 9.30 alle ore 13.30. Le ultime partenze saranno effettuate circa 30 minuti prima dell'inizio dello sciopero mentre il servizio tornerà completamente regolare circa 30 minuti dopo la fine dello sciopero.




NAPOLI: IMPORTANTE FOCUS SULLA CHIRURGIA ROBOTICA UROLOGICA

Redazione

Napoli
– Il nuovo sistema robotico “DaVinci”, dell’Int. Fondazione G. Pascale di Napoli, per una chirurgia urologica robotica minimamente invasiva per i pazienti, capace di assicurare risultati eccellenti e tempi di recupero rapidi, limitando drasticamente il fabbisogno di trasfusioni, accorciando la durata dell’intervento e mitigando anche i rischi di complicanze. Si tratta di un modo per contribuire ad attrarre pazienti e a permettere ai medici di affrontare i casi più complessi in modo minimamente invasivo, riducendo anche la mobilità passiva extraregione e i costi passivi del sistema sanitario regionale.

La svolta per la chirurgia urologica robotica verrà presentata e discussa a Napoli, lunedì 17 e martedì 18 febbraio 2014, presso l’Aula “Romolo Cerra” dell’Int – Fondazione “Pascale”, in occasione del primo convegno di Chirurgia Robotica Live organizzato dall’Istituto dei Tumori di Napoli “Pascale” e da “Congredi”, a cura del Direttore S.C. di Urologia, Dr. Sisto Perdonà. A confronto coloro i quali hanno reso la chirurgia robotica meno invasiva: una procedura ormai standardizzata e codificata a tal punto da renderla “Standard care” in molte, se non in tutte le patologie urologiche. L’obiettivo delle due giornate di studio è avvicinarsi al sistema robotico DaVinci come ad una procedura facilmente perseguibile ed accessibile. Nella stessa occasione sarà anche presentata l’ideazione di un programma regionale di chirurgia robotica che consenta a tutti coloro i quali lo vogliono, di operare il proprio paziente con la supervisione presso l’Istituto dei Tumori di Napoli.

Il nuovo sistema robotico “DaVinci” – illustrato dal Direttore S.C. di Urologia, Dr. Sisto Perdonà – è pienamente coerente con la logica di rete assistenziale, formativa ed oncologica regionale, con ricadute positive, anche nel recupero della mobilità passiva specifica che tale tecnologia determina. L’implementazione di un programma di chirurgia robotica può rappresentare, sicuramente, un fattore chiave per attrarre pazienti nel proprio ospedale e quindi ridurre le migrazioni extraregione a cui vanno incontro i pazienti per trovare risposta ai propri bisogni di salute; conseguentemente la ricaduta economica si attua in una sicura riduzione dei costi passivi per il Servizio Sanitario Regionale.

Presupposto fondamentale affinché venga attuata la rete oncologica è l’acquisizione di tecnologie altamente innovative da mettere a disposizione delle altre strutture regionali in un programma operativo di economie di scala, che consenta l’utilizzo di una apparecchiatura per più soggetti, in primis tra IRCCS e Aziende Ospedaliere Regionali.

I risultati che si attendono dall’adozione della chirurgia robotica possono essere così riassunti:

La chirurgia robotica daVinci fornisce i benefici potenziali di una procedura minimamente invasiva per condizioni complesse oltre a risultati eccellenti e tempi di recupero rapidi per diverse specialità. Numerosi pazienti sottoposti a prostatectomia robotica non mostrano differenze significative nel recupero della continenza urinaria e della funzione sessuale rispetto ai pazienti sottoposti a chirurgia laparoscopica e/o aperta tradizionale.

La chirurgia robotica consente di ridurre al minimo i rischi e le complicanze, potenziando al massimo la sicurezza del paziente e la qualità della cura anche nei pazienti a rischio più elevato. Consentendo a chirurghi di operare con maggior precisione e mediante un numero limitato di piccole incisioni, l’utilizzo della chirurgia urologica robotica limita drasticamente la perdita di sangue. Oltre a ciò, è in grado di accorciare la durata dell’intervento, mitigando i rischi di complicanze e gli altri rischi associati a ricoveri ospedalieri più lunghi riducendo al minimo il rischio da parte dell’ospedale, con percentuali inferiori di complicanze postoperatorie e intra operatorie per una massima sicurezza per il paziente.

L’implementazione di un programma di chirurgia robotica “di successo”, secondo quanto illustrato lunedì e martedì dal Dott. Perdonà, può rappresentare un fattore chiave per attrarre pazienti nel proprio ospedale e quindi conseguentemente anche un vantaggio attrattivo per la Regione Campania, riducendo la mobilità passiva, ovvero le migrazioni dei pazienti extraregione per trovare risposta ai propri bisogni di salute e riducendo così i costi passivi del sistema sanitario regionale, attualmente impegnato nel piano di rientro della spesa sanitaria.
Da un’analisi obiettiva del contesto riguardo la mobilità passiva per la sola chirurgia urologica verso la regione Lombardia si evince che questo si verifica per il 68% per attrattività rappresentata dalla chirurgica robotica; di questi il 64% effettivamente riceve un trattamento con il DaVinci, il 27% riceve un intervento con chirurgia laparoscopica standard ed il 9% un intervento in chirurgia standard open. Il nostro obiettivo minimo da perseguire è di ridurre di almeno il 44% la mobilità passiva “urologica” ed attrarre tutti i pazienti (27 e 9%) trattati con tecniche non robotiche verso strutture regionali. Da qui nasce l'esigenza di dover essere competitivi sul territorio nazionale, implementando l’offerta con tecnologie innovative, al fine di cambiare l’approccio dei cittadini al sistema sanitario e quindi nel tentativo di correggere e limitare la mobilità passiva.

I programmi di chirurgia robotica hanno dimostrato di poter ridurre il tempo di turnover della sala operatoria tra un intervento e l’altro nonché la durata della permanenza in ospedale dei pazienti che risulta palesemente dimezzata rispetto a quella dei pazienti sottoposti a chirurgia open consentendo la possibilità di accogliere un numero significativamente più elevato di casi quotidianamente.

I lavori saranno così organizzati:
lunedì 17 febbraio
ore 8:00 registrazione e welcome coffee
ore 8:30 Introduzione e presentazione Sisto Perdonà – Saluti Direttore Generale, direttore scientifico e direttore sanitario aziendale e Presidente CIV, INT Napoli, Saluti del Segretario Generale SIU Vincenzo Mirone
ore 8:45 Lettura Magistrale Vincenzo Mirone “Urologia in Italia: quale futuro?”
ore 9.15 Tavola Rotonda: Presentazione del programma regionale di chirurgia robotica. L’impegno di una scelta: risorse e vantaggi sociali in tempi di spending review. Partecipanti: Dott. Tonino Pedicini – Direttore Generale INT Napoli, on. Raffaele Calbrò, On. Michele Schiano, On. Ermanno Russo, Dott. Massimo Casciello – Dir. IRCCS Ministero Salute, Dott. Enrico Desideri – Direttore Generale ASL Arezzo
Ore 10.00: Live surgery – sessione Rene
Coordinatore della SO. Marco De Sio, Moderatori: Vincenzo Mirone, Alberto Masala, Provokers: Ciro Imbimbo, Paolo Fedelini, Roberto Sanseverino, Vincenzo Altieri, Nicolò Buffi, Filippo Annino, Giuseppe Barba
Enucleoresezione robotica di neoformazione renale: operatore Giorgio Guazzoni
Intermezzo – Presenter: Sisto Perdonà. Chirurgia robotica del rene: stato dell’arte. Speaker Riccardo Autorino. Chirurgia robotica: il punto di vista dell’anestesista. Speaker Arturo Cuomo
Enucleoresezione robotica di neoformazione renale: Operatore Robert Stein
Ore 13.00: Lunch
Ore 14.00: Tavola Rotonda: prostatectomia radicale robot assistita. Moderatori: Ottavio De Cobelli, Giuseppe Ludovico.
Principi di tecnica Chirurgica – Giorgio Guazzoni
Il ruolo della linfoadenecotmia – Marco De Sio. Outcomes – Vincenzo Ficarra
Ore 14,40: Live surgery – sessione Prostata. Coordinatore della SO: Rocco Damiano. Moderatori: Sisto Perdonà, Michele De Angelis. Provokers: Domenico Prezioso, Paolo Verze, Luigi Gallo, Giovani Di Lauro, Fabrizio Iacono, Giuseppe Benincasa, Vittorio Imperatore, Domenico Rubino. Prostatecomia radicale robot assistita. Operatore: O. De Cobelli
Ore 16,00 – 17,00 Update in tema di trattamento non chirurgico del ca prostatico. Radioterapia: Cyberknife – Paolo Muto. “Ormonoterapia: Che novità?” – Giuseppe Di Lorenzo. “Oltre la ormonoterapia: quali opzioni?” Sandro Pignata
ore 17:45 Chiusura lavori prima giornata
Martedì 18 febbraio
ore 8:00. Welcome cofee
ore 8.30: Lettura – Cistectomia radicale robotica: stato dell’arte. Presenter: Marco De Sio, Speaker: Vincenzo Ficarra. Live surgery – sessione Vescica. Coordinatore della SO: Luigi Claudio. Moderatori: Giorgio Guazzoni, G. Ludovico. Provokers: Sergio Caggiano, Gianfranco Testa, Virgilio Cicalese, Luigi Salzano, Nicola Longo, Umberto Greco, Luigi Menna, Antonio Manzi. “Cistectomia radicale robotica con derivazione intracorporea”. Operatore Michele Gallucci
Ore 13.00: Conclusioni e chiusura lavori. Compilazione questionari ECM




NAPOLI: SI PREPARA LA FIERA DEGLI AGENTI E RAPPRESENTANTI DI COMMERCIO

Redazione
Napoli
–  Si terrà alla Mostra D’Oltremare di Napoli venerdì 14 e sabato 15 marzo la fiera Forum Agenti. La fiera degli agenti e dei rappresentanti di commercio sbarca nel capoluogo partenopeo, forte del successo della precedente edizione di Milano che ha visto la partecipazione di 169 imprese espositrici (italiane ed estere) e 6.721 agenti di commercio provenienti da tutta Italia. Forum Agenti ha scelto Napoli perché questa città rappresenta un fondamentale crocevia tra il Centro Italia e il Sud Italia ed è per le aziende una piazza importante ed appetibile al pari di Milano perché è un bacino ricco per numero di agenti commercio.
Basti pensare che nella regione Campania operano 25.000 agenti di commercio, 13.500 solo a Napoli, e che nel Meridione gli agenti in attività sono quasi 80.000, così suddivisi: Basilicata 1.800 agenti; Calabria 9.500 agenti; Molise: 1.100 agenti; Puglia: 19.000 agenti; Sicilia: 21.300 agenti (dati forniti dal Centro Studi di Agent321).  L’esclusività e la novità di un format come quello del Forum Agenti, la fiera internazionale dedicata ai colloqui di ricerca agenti di commercio, sono la chiave del notevole interesse da parte delle aziende e degli agenti. La formula dell’immediatezza delle selezioni ha rappresentato una vera opportunità di lavoro per il gran numero di agenti che sono usciti dal Forum di Milano con un contratto di rappresentanza firmato. La Fiera ha dunque fornito una risposta seria e concreta alle difficoltà di cui ha risentito la categoria degli agenti di commercio: evidenti cali del fatturato si sommano all’aumento delle spese che gravano sul loro lavoro, in primis carburante e pedaggi autostradali.

“Un dato che ci ha stupito, oltre a quello dei quasi settemila agenti che hanno partecipato a Milano – ha dichiarato Davide Ricci, Presidente di Agent321 – è rappresentato dalle 411 aziende visitatrici intervenute in Fiera per farsi un’idea della formula adottata dal Forum e interessate ai colloqui di ricerca agenti. Questo dimostra come sia tutt’altro che sopito l’interesse delle imprese (o case mandanti) nei confronti degli agenti di commercio e che questi ultimi siano ancora gli intermediari preferiti tra i produttori e l’utente finale. Del resto non va mai dimenticato che l’agente di commercio è l’unico lavoratore a ‘costo iniziale zero. Per l’azienda il costo dell’agente è certo e calcolabile in percentuale rispetto alle vendite promosse per conto della mandante e sulle somme effettivamente incassate».

Per un’azienda, l’agente di commercio è una risorsa in tutti i sensi: impiega il proprio tempo, le proprie tecniche di vendita e, soprattutto, i propri contatti (portafoglio clienti) a vantaggio della distribuzione dei prodotti, per conto e a favore dell’azienda mandante.

Il Forum Agenti “Mediterranneo” sarà anche l’occasione per presentare la nuova ricerca condotta dal Centro Studi di Agent321. L’organizzazione internazionale che cura il Forum Agenti ha, infatti, ultimato nei primi giorni del nuovo anno una ricerca su un campione di circa 400.000 agenti europei, ricerca che indicherà le variazioni dei trend nell’ambito dei settori merceologici trattati dagli agenti di commercio. Si tratta dunque di un’istantanea sui prodotti attualmente più richiesti sul mercato.

Dati Campania:

Napoli: circa 13.500 agenti

Avellino: circa 1.750 agenti

Benevento: circa 1.250 agenti

Salerno: circa 4.750 agenti

Caserta: circa 3.750 agenti

 




NAPOLI TEATRO SAN CARLO: IL SINDACO DICE NO ALL'ADESIONE LEGGE VALORE CULTURA

di  Christian Montagna

Napoli – A Napoli nemmeno l'arte e la cultura stanno in pace. Stavolta a finire nell'occhio del ciclone è il famosissimo teatro San Carlo. Per fortuna che il sindaco c'è. Il presidente della Federazione nonché sindaco di Napoli Luigi de Magistris ha negato l'adesione del teatro lirico alla legge Valore Cultura.

Sebbene di cultura non avesse nulla,questa legge si propone di tagliare di almeno il trentacinque per cento i salari dei lavoratori oltre ad un taglio della stessa pianta organica. I cittadini hanno affiancato con piacere i lavoratori coinvolti in questa battaglia dando sostegno e solidarietà.
L'adesione a questa legge non è assolutamente obbligatoria ma risulta solo dannosa. Napoli si ribella per una volta agli ordini che arrivano dall'alto e decide di non affidare la gestione ai ministeri."Si deve tornare presto alla gestione ordinaria, come previsto da legge e statuto, con tutte le istituzioni pronte a collaborare nel e per il teatro più antico d'Europa" afferma il sindaco in una nota.

Il consiglio comunale ha approvato una delibera proprio oggi. Sotto la presidenza del Vice Presidente Fulvio Frezza, è passata all’ esame la delibera che propone di sostenere la Fondazione San Carlo “anche attraverso il conferimento di beni immobili al fine di migliorare l’autonomia finanziaria e gestionale della stessa” (del. N. 5 dell’8.1.2014).

Si tratta di una delibera di indirizzo, ha spiegato l'assessore al patrimonio Fucito, con la quale si attiva un procedimento per il trasferimento di beni a difesa del Teatro San Carlo in un contesto ordinario, con l’obiettivo, finito il commissariamento, di avviare il percorso di rilancio e di sviluppo del Teatro. La delibera – che propone l’indirizzo per il conferimento di beni per venti milioni demanda ad una successiva delibera del Consiglio.L’assessore alla Cultura Daniele ha definito la delibera di grandissima importanza per la città e il suo futuro, sottolineando come con questo atto si possa fare un’azione significativa per salvare il San Carlo, un vero e proprio pilastro culturale che è emblema della grande bellezza e della ricchezza di Napoli.

E’ intervenuta in seguito la presidente della commissione Cultura, Lorenzi, che ha dichiarato necessario respingere il rischio di dover disperdere un grande patrimonio come quello del San Carlo e di dover difendere l’autonomia culturale dello stesso e della città con l’auspicio che il valore della cultura rappresentata dal teatro possa sempre più essere fruito dall’ intera comunità cittadina.Quella di Valore Cultura è una legge a cui già molti teatri sommersi dai debiti (e non è il caso del Teatro San Carlo per fortuna) hanno aderito cedendo così la loro autonomia ai signorotti del  ministero.Per fortuna stavolta qualcuno ha pensato bene di non inquinare una delle poche ricchezze rimaste illese. Grazie Sindaco!
 




NAPOLI, PIANO DI RIEQUILIBRIO FINANZIARIO: LETTERA DEI SINDACATI A DE MAGISTRIS, INCONTRO AD "HORAS"

Redazione

Napoli – Una conoscenza puntuale dei rilievi della Corte dei Conti e di tutte le iniziative che la Giunta de Magistris intende mettere in cantiere per evitare il dissesto finanziario. Le organizzazioni sindacali Cgil, Cisl, Uil e Ugl, in una lettera congiunta al sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, tornano sulla decisione della magistratura contabile di bocciare il Piano di riequilibrio, dopo l’incontro tenuto con il primo cittadino lo scorso 24 gennaio.
“Una decisione, quella della Corte – ricordano nella lettera i segretari generali di Campania e Napoli di Cgil (Franco Tavella e Federico Libertino), Cisl (Lina Lucci e Gianpiero Tipaldi), Uil (Anna Rea e Fulvio Bartolo, segretario organizzativo a Napoli) e Ugl (Vincenzo Femiano e Franco Falco) – che necessita, come già rappresentato nella riunione del 24 gennaio scorso, innanzitutto di essere analizzata, da un lato nei suoi aspetti tecnico-giuridici per verificarne la corrispondenza alla reale situazione finanziaria dell’Ente e, dall’altra, per le possibili ricadute sul contesto sociale e produttivo della città”.
E’ proprio per verificare “le azioni più utili da mettere in campo nell’interesse dei cittadini napoletani ”, anche alla luce “delle notizie di stampa diffuse sulle iniziative intraprese nei confronti del Governo”, che Cgil, Cisl, Uil e Ugl chiedono una convocazione ad horas per “poter recuperare la piena conoscenza, come peraltro riconosciuto finalmente dal sindaco stesso nell’incontro del 24 gennaio, non solo dei contenuti dei rilievi della Corte dei Conti, ma anche di tutti gli interventi che la sua Giunta intende adottare da qui in avanti”.
Solo avendo un quadro completo della situazione, i sindacati potranno valutare, “nell’esclusivo interesse della città di Napoli, la più corretta e produttiva posizione da assumere e le eventuali azioni conseguenti”. E' evidente che in assenza di una tempestiva convocazione, CGL, CISL, UIL e UGL indiranno una conferenza stampa per esprimere la propria posizione.