Andria, nascondeva la droga in una palma della villa Comunale

 

ANDRIA – Ancora un pusher nella rete dei ficcanti controlli dei militari dell’Arma di Andria, predisposti con maggiore intensità nei luoghi di aggregazione sociale e di intrattenimento. I Carabinieri della locale Compagnia, nel corso di un servizio finalizzato a reprimere il fenomeno dello spaccio di sostanze stupefacenti, predisposto in abiti civili all’interno della Villa Comunale di Viale Gramsci, hanno arrestato un pregiudicato del luogo, C.G., di 19 anni, con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente. Lo stesso aveva individuato in un tronco di palma il proprio deposito per la droga.

I militari dell’Aliquota Radiomobile, in particolare, dopo una accurata analisi delle segnalazioni di micro spaccio da parte dei cittadini andriesi all’interno del giardino comunale, si sono appostati tra gli arbusti della villa, luogo preferito per lo smercio e così hanno avuto modo di notare l’andirivieni di numerosi ragazzi (spesso giovanissimi) avvicinarsi al giovane pusher.

In diverse circostanze, gli adolescenti, dopo avergli consegnato delle banconote, sono stati invitati dallo stesso ad attendere mentre si portava nei pressi di un albero di palma, dalla cui fessura del tronco prelevava gli involucri della sostanza stupefacente.
Dopo diversi scambi, appurata l’attività illecita posta in essere, i militari sono usciti allo scoperto bloccando il soggetto mentre era in procinto di prelevare altre dosi dall’interno dell’albero-deposito, recuperando dalla fessura un panetto di hashish, per un peso totale di circa cinquanta grammi.
Sottoposto a perquisizione, è stato trovato in possesso di un coltello a serramanico, che usava per tagliare la sostanza stupefacente sulla base delle richieste degli acquirenti, con ancora tracce di droga sulla lama, unitamente alla somma contante di 110 euro, provento dei suoi traffici.
Droga, denaro e materiale rinvenuto sono stati sequestrati, mentre il giovanissimo pusher in affari, su disposizione dell’A.G., è finito agli arresti domiciliari.