Nemi, punto biblioteca: quando “l’interesse pubblico” aiuta il privato. Convenzione rinnovata, veranda assicurata?

NEMI (RM) – Non è stata rinnovata la convenzione di tre anni per la biblioteca diffusa stipulata tra il Consorzio Bibliotecario dei Castelli Romani, il Comune di Nemi e la locanda Lo Specchio di Diana.

La Convenzione prevedeva la realizzazione di una biblioteca diffusa presso la sede della locanda Lo Specchio di Diana ed è stata promossa anche perché a Nemi non esiste una biblioteca comunale.

Nella convenzione era previsto che venisse messo a disposizione dal ristorante e albergo diffuso Specchio di Diana uno spazio adeguato per lo scambio del materiale e la conservazione dello stesso ed erano previsti degli incontri periodici da parte del Comune e della biblioteca per controllare l’attività.

L’ultimo rinnovo della convenzione risale al 23 novembre del 2017 mediante un verbale di Consiglio comunale. Hanno votato in “sei favorevoli” (la maggioranza), due contrari (i consiglieri Cortuso e Corrieri) e un astenuto (Tersigni).

Sempre il 23 novembre del 2017, passa una delibera di Consiglio che ha un oggetto interessante

In pratica viene rilasciato un permesso a costruire in deroga alle destinazioni d’uso a Idilio Leopardi, legale rappresentante della società Lo Specchio di Diana, per la “chiusura permanente delle due terrazze di pertinenza del ristorante da destinarsi a sala lettura per mezzo di finestroni mobili, rimovibili…”. Questa richiesta di permesso a costruire in deroga alle norme urbanistiche vigenti, è stata inoltrata proprio perché quegli spazi, dove a tutti gli effetti c’è un ristorante, fossero destinati alla sala lettura della biblioteca e quindi, in soldoni, il Comune ha dato il permesso di chiudere con delle vetrate due terrazze del ristorante perché c’è di mezzo “l’interesse pubblico”.

Dunque il mutamento della destinazione d’uso è stato concesso perché c’era un interesse pubblico a realizzare uno spazio destinato alla biblioteca e non locali dove poter proseguire l’attività di ristorazione

In occasione di quel Consiglio comunale di novembre 2017, il Consigliere Carlo Cortuso chiese il ritiro della deliberazione in quanto mancava “il collegamento funzionale tra la deroga edilizia e lo spazio destinato alla sala lettura che non c’è”. In quella sede, il sindaco Alberto Bertucci liquidò la dichiarazione di Cortuso, come “strumentale e contraddittoria”, perché, parole di Bertucci “la deroga è funzionale alla fruizione di una sala lettura”.

L’architetto Rosanna Galanti all’epoca dei fatti Responsabile dell’Ufficio Tecnico comunale, ha concesso che venissero montate delle vetrate scorrevoli per la chiusura di una veranda posta al primo piano del ristorante per lo svolgimento dell’attività di biblioteca diffusa, dichiarando testualmente: “Il presente permesso di costruire ha validità limitata al solo svolgimento dell’attività di biblioteca diffusa e gli effetti decadranno allo scadere dell’accordo con il Consorzio Bibliotecario dei Castelli Romani e il Comune di Nemi. Allo scadere del predetto accordo, l’intestatario dovrà procedere al ripristino dell’originario stato dei luoghi con la rimozione delle vetrate scorrevoli, così come riportato nello stato ante-operam del progetto autorizzato con il presente atto”.

Adesso, premesso che a quanto pare non è stato d’interesse del Comune affrettarsi a rinnovare la convenzione con il Consorzio Bibliotecario dei Castelli Romani che è di fatto scaduta a fine dello scorso novembre, ci chiediamo come mai l’attività bibliotecaria a Nemi si sia fermata da un anno a questa parte, eccetto l’attività di ristorazione che, salvo i vari giorni di lockdown e zona rossa, è proseguita senza problemi. Insomma si può prenotare un tavolo ma non si può prendere un libro e leggerlo in veranda?

La biblioteca diffusa però non si è fermata negli altri Comuni vicini a Nemi: “La biblioteca di Genzano e quella di Rocca di Papa sono a disposizione degli utenti di Nemi – ha dichiarato il direttore del Consorzio Giacomo Tortorici – nonché i servizi online del circuito più facilmente accessibili in questo momento”.

Nessun cartello, nessuna indicazione che spieghi che fine ha fatto la biblioteca ne quando riaprirà, ne se riaprirà

A Nemi il servizio al momento non c’è da diversi mesi e la spiegazione del direttore Tortorici è che in questo momento di pandemia è stata sospesa “per ovvi motivi” e poi devono formare il personale ma “a breve sarà riattivato il servizio”. Perché solo a Nemi il servizio è sospeso mentre si può tranquillamente andare negli altri Comuni? Strano vero?

E’ molto probabile che adesso che l’attenzione si è focalizzata sull’assenza di un servizio di pubblica utilità il Comune si affretti a rinnovare la convenzione. Convenzione rinnovata, veranda assicurata.

Non c’è molto da ragionarci sopra, finché la convenzione non è rinnovata la veranda è di fatto abusiva perché viene meno la deroga concessa dal Comune per “pubblico interesse”

Se la veranda c’è significa che lo spazio biblioteca verrà di nuovo attivato e sarà destinato a pubblico interesse. Ma per ora la convenzione non risulta rinnovata.

E’ facile superare un problema di cambio di destinazione d’uso facendo ricorso alla “pubblica utilità” e questa è l’ennesima vicenda che non piace a tanti cittadini perché, anche se involontariamente, si fanno “figli e figliastri”.

Alcuni cittadini di Nemi sono stati costretti a chiudere la loro attività per delle presunte irregolarità riscontrate, altri hanno dovuto subire sopralluoghi e ordinanze a casa propria per le destinazioni d’uso delle loro stanze e per altri invece, addirittura si è trovata la deroga “salvavita”.

Un “sistema” che nella vicina Artena è stato oggetto di una indagine della Procura di Velletri

Nessuno mette in dubbio il grande valore che ha un punto biblioteca che l’amministrazione avrebbe potuto creare in un locale comunale senza alcun problema. Nessuno vuole puntare il dito su un ristorante che cerca di lavorare, ma la legge è uguale per tutti e non c’è nessun libro dei buoni e dei cattivi. Tutti dovrebbero essere sostenuti dall’amministrazione comunale anche chi esprime idee diverse dall’inquilino del palazzo.




NEMI, BIBLIOUP: UN "BIBLIOFLOP" CHE ANDAVA ORGANIZZATO MEGLIO!

di Chiara Rai

Nemi – Anziché BiblioUp, il festival organizzato a Nemi, dal punto di vista organizzativo verrebbe da dire “BiblioFlop”, lo diciamo dopo aver monitorato i tre giorni di evento organizzato dal Consorzio SBCR – Sistema Bibliotecario Castelli Romani, in collaborazione con la Fondazione FCCR – Cultura Castelli Romani, la Regione Lazio, la Provincia di Roma, il Comune e la Pro-loco di Nemi e tutti gli altri comuni dei Castelli Romani. La location prescelta è stata la graziosissima Nemi, una bomboniera di paese che è stato rivoluzionato per l’occasione.

Immaginiamo che il Consorzio abbia dialogato con l’amministrazione comunale per mettere appunto il piano logistico prettamente concreto di come predisporre location, calendario ed orario degli eventi. Di fatto ci sembra si sia verificato un vero e proprio cortocircuito tra il Consorzio e l’amministrazione comunale o Pro loco di Nemi che sia.

Il più grave degli errori, a nostro parere, è stato quell’enorme tendone bianco all’entrata del Paese. Ci spieghiamo meglio: è stata allestita una immensa tensostruttura in piazza del Crocifisso togliendo per una intera settimana i parcheggi ai nemesi. Togliere i pochi parcheggi presenti a Nemi centro significa mandare in tilt la cittadina: tra autobus e macchine con le quattro frecce in giro tondo per piazza Roma si è creata una vera e propria competizione all’ultimo stallo e un caos notevole.

Prima di tutto la tensostruttura è apparsa sproporzionata rispetto le dimensioni della piazza, tant’è che in parte è finita sulla carreggiata in curva, creando non pochi disagi ad una viabilità già compromessa dalle ormai permanenti transenne che hanno occupato metà della via Nemorense, subito dopo l’uscita dal paese in direzione Genzano.

Secondo poi, ancora più assurdo è che la Pro Loco o l’amministrazione comunale di Nemi, con tutta probabilità, non ha fatto presente al Consorzio che di 24, 25, e 26 ottobre nella cittadina delle fragole fa un gran freddo, a tal punto che risulta impossibile per gli ospiti trovarsi a loro agio in una tenda non riscaldata. Figuriamoci se avesse piovuto, l’acqua sarebbe arrivata alle caviglie degli spettatori che avrebbero assistito ai diversi eventi in programma con i piedi letteralmente a mollo.  

Ma fortunatamente non è piovuto e a parte il freddo si sarebbe potuto resistere dentro la mega tenda allestita ma, dulcis in fundo, alcuni eventi tra i quali il più importante e cioè il concerto di Simone Cristicchi è stato trasferito damblé, durante il corso del festival, nella sala pattinaggio del Castello Ruspoli. Una location sicuramente più piccola rispetto al grande tendone bianco ma almeno al coperto.

Domanda: perché non si è pensato prima ad allestire la sala del Castello ed evitare che l’enorme tensostruttura stazionasse vuota, ingombrante e senza utilità in piazza del Crocefisso dove sono stati sacrificati dei parcheggi fondamentali per i residenti?

Senza voler entrare nel merito degli orari del festival, ribadiamo che a Nemi dopo le 19, di solito non gira nessuno di questa stagione che ripetiamo essere notoriamente fredda rispetto ad agosto o settembre, mesi, al contrario, ideali per accogliere questo importantissimo evento che nel merito è degno di avere una accoglienza da red carpet.

A dare manforte alla teoria dell’orario poco azzeccato è anche il fatto che alcuni eventi in programma alle 18 sono stati anticipati di un ora, ciò significa che probabilmente non è stata messa in conto neppure l’entrante ora solare. Dunque ancora confusione.

Questa sera, ovvero intorno alle 22:30 di domenica (quando gran parte delle persone sono in casa perché l’indomani ricomincia lavoro e scuola), Simone Cristicchi metterà piede a Nemi per presentare con chitarra e voce il libro “Magazzino 18”. Non sarebbe stato più opportuno scegliere altro orario?

Ieri sera, sabato, nella tensostruttura ci saranno state si e no 10 persone. Peccato. Peccato davvero. Nel pomeriggio ci sono state certamente più persone, non sarebbe stato meglio concentrare gli eventi di pomeriggio?

Inoltre, sulle varie testate giornalistiche locali e non si è annunciato in pompa magna che Camilleri avrebbe presentato il Festival a Nemi, ma di fatto nessuno lo ha visto perché lo scrittore è stato registrato in un video. Si aspettava il ministro Franceschini: E’ venuto a Nemi? Le idee in proposito sono discordanti e se ha partecipato non ci è dato saperlo, ma comunque in pochi se ne saranno accorti.

L’idea di questo Festival è ottima, il logo è azzeccato, la pubblicità c’è stata e speriamo che ritorni a Nemi ma l’auspicio è che torni con un'organizzazione migliore che permetta di fruire a pieno del ricco calendario proposto.

Come al solito la nostra maniera di fare informazione si diversifica e non a tutti va a genio. Però il diritto di critica è ancora fortunatamente vigente in questo paese. Viva BiblioUp ma bisogna rivedere tempi e modi.   




NEMI: LO STORICO GRUPPO FOLCLORICO 'U REMBOMBU AL BIBLIOUP FESTIVAL

Redazione

Nemi – Non poteva mancare a questo 1° festival dedicato alla “cultura per tutti i sensi” una testimonianza come quella del gruppo di danza popolare di Nemi “U REMBOMBU” che da più di 25 anni è attivo in attività di ricerca e salvaguardia dei costumi e delle tradizioni popolari nei Castelli Romani. 

Presso lo scalone di Palazzo Ruspoli, nei giorni 24-25-26 ottobre, tutti componenti del gruppo allestiranno la mostra dei costumi tradizionali di Nemi. Una rassegna di indumenti, strumenti musicali, gioielli e testimonianze varie che documentano come la danza popolare non è mai stata vissuta solo come fine a se stessa o come mezzo di svago, bensì anche e soprattutto come vera e propria modalità della società umana capace di svolgere come tale una precisa funzione di vita comunitaria.

Le affinità nel ricercare, mantenere, e riproporre nascono quando il CONSORZIO SBCR, la  F.I.T.P (federazione italiana tradizioni popolari) ed il gruppo “U REMBOMBU”, insieme, realizzano il calendario del folclore dell’anno 2012 dedicato a: abbigliamento e ornamenti preziosi della tradizione popolare.

"Da allora, sempre più apprezzabile – dichiara il presidente del gruppo 'U Rembombu Mannoni Maria Elisabetta –  è stato il Consorzio SBCR definendolo qualcosa di estremamente vitale, che lavora per offrire cultura dedicandosi ai servizi territoriali con spirito innovativo; per tanto il gruppo de “U REMBOMBU” partecipa con vivo entusiasmo a questo festival impegnandosi affinchè il patrimonio culturale delle tradizioni popolari sia sempre fonte di ricchezza per la valorizzazione del sapere conservando fermo il valore dell’unità territoriale".

                                               




NEMI, BIBLIOUP: AL VIA IL FESTIVAL DELLA BIBLIOTECA DEI CASTELLI ROMANI

Redazione
Nemi (RM)
– Si può innovare con la cultura? Questa è la sfida che il consorzio della Biblioteca dei Castelli Romani si è posto organizzando un tre giorni di festival  per far conoscere ed apprezzare le risorse storiche, ambientali, artistiche e produttive dei luoghi, perché la consapevolezza di tale patrimonio cresca in prima istanza tra chi lo abita e lo vive quotidianamente.
Il festival conquisterà la città per tre giorni “invadendo” il borgo, i suoi palazzi e suoi negozi, le sue scuole, i suoi istituti religiosi, i suoi centri sportivi, i bar, le vie e le piazze. Nemi sarà allestita per rappresentare tutto quanto le biblioteche oggi sono in grado di offrire e contemporaneamente attraversata da un susseguirsi di eventi per tutti i sensi: incontri con gli autori, aperitivi letterari, conferenze, dibattiti, reading, lectio magistralis, laboratori, musica, teatro, sport. Il tutto legato da un filo rosso che unisce e orienta l’intera manifestazione e che è il tema della consapevolezza, declinata in tutte le possibili forme, dall’arte, al design, alla cultura popolare, alla cucina allo sport.

Ospite d’eccezione l’autore Andrea Camilleri che domenica 26 racconterà il proprio amore per la lettura. Tra gli ospiti speciali anche Fabio Stassi che sabato 25 presenterà L’ultimo ballo di Charlot. A conclusione un concerto di Simone Cristicchi che presenterà il suo progetto Magazzino18.

Ecco di seguito una selezione dal programma suddivisa per percorsi.

Per chi ama  ascoltare (musica, reading, lectio magistralis ….)
    •    Simone Cristicchi in concerto. Domenica ore 22.00. Tensostruttura. Piazza del Crocifisso;
    •    L'amore per la lettura … ce lo racconta Andrea Camilleri. Domenica  ore 18.30. Sala delle Armi;
    •    Musica colta e popolare con Giovanna Marini. Domenica ore 20.00. Sala delle Armi
    •    Prosa, poesia e musica dai Castelli Romani ..reading no stop. Venerdì, sabato e domenica. Sala dei Mercedari
Per chi ama  guardare (pittura, design, teatro, danza, cinema…)
    •    Alma Flamenca. Balletto di danza moderna/contemporanea. Regia di Antonio Di Vaio. Domenica, ore 18.00. Tensostruttura. Piazza del Crocifisso
    •    I Castelli del RE. Design artigianale dei rifiuti. Mostra, installazioni, laboratori di famosi designer sul tema del riciclo. Venerdì, Sabato  e Domenica. Sala dello Stallone
    •    Osserviamo il cielo dai telescopi dalla terrazza di Nemi.  Sabato,  dalle 19.00 in poi.
    •    Senso di Roccia. L'uomo e la sua passione di andare oltre il limite. Performance di parole immagine e musica. Sabato, ore 19.00. Sala delle Armi

Per chi ama fare e saper fare (laboratori di cucina, ricamo, ceramica, design, sport…)
    •    Lo sport …quello che si conosce di meno. Rugby, hockey, floorball, scherma, ginnastica artistica. Domenica dalle 10.00 alle 13.00 – dalle 15.00 alle 19.00  Palestra della scuola PUOI PROVARE
    •    Mettere le mani in pasta. Laboratorio di lievito madre con e senza glutine. Venerdì  ore 15.00. Sala dei Vigili
    •    Cucinema. Performance, laboratorio di arte e cucina. Sabato  e Domenica ore 10.00. Sala dei piccoli comuni
    •    Aghi, ferri, uncinetti. Laboratorio di ricamo e artigianato femminile. Sabato e domenica ore 10.00. Centro Anziani