NEMI: GLI SMEMORATI DI COLLEGNO.

Redazione
 
Riceviamo e pubblichiamo la lettera inviata al nostro quotidiano dall'avv. Alessandro Biaggi di "Insieme per Nemi"
 
Nemi (RM) – "Caro direttore, 
La bolla di sapone, quanto più sembra irridescente tanto più è vicina alla deflagrazione. Il sindaco Alberto Bertucci e colui che siede alla sua destra in Consiglio, nel corso della recente seduta del 22 Maggio, hanno dato il peggio che si potesse immaginare. Protervia, arroganza e rabbia a stento contenuta sono state motivo conduttore di un mini – spot televisivo: Sguardi al limite dell’allucinazione piantati nel cuore della luce rossa della telecamera; petto tronfio, pancia indentro, posizione a tre quarti; voce stentorea e…. molto molto poco eleganti pugni sul tavolo! Con questa performance i nostri mini – dioscuri si sono offerti in pasto alle riprese del giornale online autorizzato alle riprese.
 
L’occasione, secondo il loro fulgido pensiero era ghiotta. Voleva essere l’occasione per gettare la croce “Il C.E.S.A.” (così purtroppo per la loro credibilità continuano a scrivere da 10 dieci anni, l’acronimo di I.L.C.E.S.A., che è una società e non un cow –boy) sulle spalle, oltre che del Canterani, degli altri ex sindaci (però, a differenza del primo, assolutamente innocenti) di Biaggi e di Cocchi.
 
Eh sì la indiscussa nota ed ancora per un’ennesima volta confermata, “non onestà intellettuale” dei mini – dioscuri ha tentato l’impossibile: Ha cercato di dimostrare, farfugliando con do – di – petto velenosi, che il risarcimento del danno verso l’I.L.C.E.S.A., quantificato dal Tar in euro 300 mila, doveva essere evitato con una adeguata trattativa degli ex sindaci Biaggi e Cocchi. La memoria dei mini – dioscuri Alberto Bertucci e Giovanni Libanori, è corta e scarsa come la loro credibilità.
 
Pur avendo fatto parte integrante, sia politicamente sia amministrativamente, della giunta Biaggi – Cocchi, pur avendo Alberto Bertucci ricoperto la carica di assessore per cinque anni (2004 – 2009), di vice – sindaco per due (2009 – 2011), ora vomitano menzogne e giudici mendaci. Ma loro dov’erano? Eppure partecipavano alle riunioni di giunta (aperte a tutti i consiglieri di maggioranza)  oltre che a quelle del Consiglio comunale. Hanno sempre condiviso tutte le scelte, contribuendo alle decisioni amministrative. Se il livore che oggi li attanaglia venisse mitigato anche per un solo istante, rammenterebbero subito che le trattative con l’I.L.C.E.S.A. ci sono state, eccome se ci sono state, ma sempre ispirate ad un principio e ad un valore, inalienabile e indiscutibile, costituito dalla cura dell’interesse dell’ente Comune e della comunità di Nemi.
 
Ecco perché le pretese milionarie (e dal suo punto di vista più che legittime) del privato si sono ridimensionate. Proprio perché Biaggi, Cocchi e gli altri amministratori che li hanno appoggiati, hanno operato con diligenza, intelligenza, moderazione e conoscenza, anche tecnica, delle problematiche da risolvere.
 
E poi! Pensa bene, caro direttore, Biaggi, Cocchi (e tutti gli altri amici coerenti e non traditori) hanno operato così male che, oltre ad aver saputo ottenere una decisione giudiziale più contenuta rispetto alle aspettative de l’ l’I.L.C.E.S.A., hanno lasciato alla giunta Bertucci quel “tesoretto” dal quale attingeranno per saldare il danno. Quel tesoretto si chiama “avanzo di amministrazione” e Alberto Bertucci  ora lo spende quasi per intero. Anche qui i mini – dioscuri fanno un’altra frittata: cominciano il piagnisteo. Tutte le loro mancanze; tutte le loro deficienze amministrative; tutti i loro disservizi che hanno già piagato le spalle dei cittadini sono stati, sono e saranno per sempre colpa dei soldi pagati a  l'I.L.C.E.S.A.
 
Amici di Nemi! Non è vero e non lo sarà mai! Il disavanzo di amministrazione è una riserva per far fronte agli imprevisti senza far fallire il comune; serve per far fronte a problemi pesanti che le amministrazioni possono avere. E nel caso attuale, grazie a Biaggi e Cocchi che glielo hanno lasciato in eredità, oggi, Alberto Bertucci lo può utilizzare. E non è vero che “l’avanzo di amministrazione” serve per comprare gasolio per la scuola o per pagare gli straordinari degli operai o per tutte le altre esigenze della quotidianità amministrativa. Il vittimismo, che ora Alberto Bertucci e Giovanni Libanori ostentano, può pagare ma solo nel brevissimo termine.
 
Subito dopo mostra la corda (che non è quella che serve per legare gli insaccati o i muli da soma), ma è il “cuore”, centro ideale della passione civile, dei buoni sentimenti, della coerenza e della onestà intellettuale, che però non albergano in questi amministratori che quotidianamente dimostrano solo di “apparire” e mai di “essere”, talchè sono destinati a veder declinare ogni pubblico consenso. Questi signori sono assolutamente privi dei “fondamentali”  e l’opinione pubblica di Nemi ne sta prendendo, gradualmente, ma inesorabilmente, coscienza….. per il bene del Paese, finalmente. 
Grazie dell’ospitalità
Insieme per Nemi – Alessandro Biaggi"
 
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NEMI, QUESTIONE I.L.C.E.S.A.: TUONA L'EX SINDACO VAIRO CANTERANI

NEMI, SENTENZA ILCESA: IL COMUNE CONDANNATO AL RISARCIMENTO DI 300 MILA EURO

NEMI, LA CONOSCENZA DEI FATTI È ALLA BASE DELL’OPERATO DI UN SINDACO.



NEMI, QUESTIONE I.L.C.E.S.A.: TUONA L'EX SINDACO VAIRO CANTERANI

C.R. 

Nemi (RM) – Il 22 maggio si è tenuto un consiglio comunale straordinario condotto con modalità a dir poco criticabili da parte del sindaco di Nemi Alberto Bertucci che, probabilmente folgorato dalla presenza della telecamera di un giornale online che gli è sempre stato affianco, ha dato vita ad una seduta a dir poco convulsa in occasione della quale sono stati costantemente chiamati in causa gli ex amministratori, ma soprattutto, l’ex sindaco Vairo Canterani “colpevole” di aver fatto spendere all’Ente 300 mila euro quale risarcimento del danno provocato alla società I.L.C.E.S.A..

La società, non ha potuto costruire un complesso edilizio sul terreno edificabile acquistato perché la giunta Canterani ha perseguito una politica di tutela del verde, e attraverso varianti al Piano regolatore ha evitato l’edificazione di migliaia di metri cubi da parte di questa società e di altri imprenditori interessati a costruire a Nemi.

Canterani ha rispedito al mittente le accuse di Alberto Bertucci e Giovanni Libanori e soprattutto ha condannato il gesto di Bertucci di aver spedito un sms a tutti i cittadini prima del Consiglio comunale, invitandoli a venire a sentire i danni causati dagli ex amministratori.

Canterani ha altresì messo in evidenza la dinamica che il duo Bertucci – Libanori hanno messo in atto per “mettere un cappello sulla loro incapacità amministrativa”.

Infatti, durante il Consiglio Comunale il consigliere, ex aspirante presidente del Consiglio Comunale, Giovanni Libanori ha messo in allerta i cittadini dicendo che se ci saranno aumenti dell’Imu, se non ci sarà il gasolio a scuola se la Tarsu verrà aumentata sarà colpa delle amministrazioni precedenti (e soprattutto di Canterani) che, sostanzialmente, non hanno saputo gestire il contenzioso e soprattutto Canterani ha provocato lo stesso “perseguitando” questa società con ben quattro varianti al piano regolatore.

Il sindaco Alberto Bertucci ha cadenzato le sue accese e convulse parole sbattendo i pugni sul tavolo, anche nel momento in cui hanno parlato i due consiglieri di opposizione. “Fatto ancor più grave accaduto – ha detto Canterani – è che sia Giovanni Libanori che Alberto Bertucci hanno fomentato l’odio nei cittadini addossando tutte le mancanze future su Canterani in un momento storico di crisi economica e lavorativa”.

E ancora Vairo, nel video allegato in fondo al presente articolo, ha detto rivolgendosi direttamente a Bertucci: “Che sbatti i pugni sul tavolo? Che sbatti? Mi sembri un coniglio mannaro”.

E dopo avergli ricordato che lui è un sindaco “inquisito” mentre Vairo non lo è mai stato, gli dà  anche del podestà : “Caro podestà – aggiunge Canterani –  il presidente del Consiglio sei tu, perché dai e togli la parola a tuo piacimento”. E poi lo invita a ricordarsi di tutte le promesse mancate, in primis la commissione edilizia che avrebbe dovuto costituire nelle primissime sedute di Consiglio e non l’ha fatto: “La commissione edilizia non l’hai fatta più – dice il leader di Nemi per Sempre –  perché vuoi gestire tutto da solo, caro podestà.

Tu ti dovresti dimettere perché non puoi rappresentare un Ente che hai danneggiato, caro inquisito Bertucci. La morale per gli uomini perbene viene prima del diritto. Ma tu sei troppo legato alla poltrona e questo l’hanno capito anche i selci. Piantala perché ho sentito delle parole brutte da qualcuno e fai attenzione perché stai creando il mostro e se dovesse accadere qualcosa ne porterai il peso delle responsabilità”.  Poi Canterani, si è anche soffermato a spiegare la presunta “colpa” di aver costruito la scuola in piazza Roma, una struttura trionfalistica a dire del sindaco, mal ubicata. Prima del cantiere della scuola ancora non terminato c’era un’altra scuola ha spiegato l’ex sindaco. Un parallelepipedo di quattro piani che impediva la visuale del corso e del panorama circostante”. A causa di calamità naturali accadute, la scuola ne uscì deteriorata, quasi distrutta e l’allora sindaco Canterani, a sua detta, non fece altro che far ricostruire lì un’altra scuola (perché quello era il suo “dovere”) ma più bassa e con criteri moderni e spaziosa come dovrebbe essere un edificio scolastico che si rispetta.

“Caro cattolico Bertucci, caro cattolico Libanori – conclude Canterani –  fate odiare la gente onesta dai cittadini, avete creato un capro espiatorio a vostro piacimento per coprire le vostre incapacità”. Diversi altri temi sono stati affrontati da Canterani e possono essere visionati nel filmato.  [ PER VEDERE IL VIDEO DIRETTAMENTE SU YOU TUBE CLICCARE QUI ]

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NEMI, CON UNA NOTA IL COMUNE RIBADISCE IL DIVIETO DI RIPRESE AUDIOVISIVE… E DICE CHE IL SUO AGIRE E' CORRETTO E TRASPARENTE

Redazione

Il Comune di Nemi precisa che, le riprese audiovisive sono vietate durante le sedute del consiglio comunale in base all'art. 19 del Regolamento, approvato dalla precedente amministrazione guidata dall'ex Sindaco Cinzia Cocchi, con delibera 11 del 16 aprile 2010. Ai sensi del citato Regolamento,  potranno essere concesse eventuali deroghe, a discrezione del Presidente del consiglio comunale o di chi ne fa le veci, previa richiesta da presentarsi almeno 48 ore prima dello svolgimento della seduta. L'amministrazione comunale intende sottolineare che far rispettare l'art. 19 del Regolamento in questione, fa parte dei suoi doveri a cui non può e non vuole sottrarsi. Inoltre, essendo il suo agire improntato alla totale correttezza e trasparenza, a partire dal prossimo consiglio comunale, tutte le sedute saranno accessibili tramite
media audiovisivi dedicati.
 




NEMI CONSIGLIO COMUNALE, BIAGGI: "NON SOLO CHIACCHIERE E DISTINTIVI MA ANCHE 'IGNORANTIA' ED ARROGANZA"

Biaggi: "Se paragonassimo una seduta di Consiglio Comunale al Presepe, lo scenario sarebbe il seguente: Sacra Famiglia…. assente; presenti… bue, asinello, pecorelle e qualche pastore immortalato durante la siesta; Re Magi e stella cometa in viaggio con doni e agognati auspici. O forse sarebbe più giusto scomodare Collodi…. e allora viene in mente un carro in corsa verso il Paese dei Balocchi sovraccarico di illusi vincitori, ubriachi di nulla, ma, con Pinocchio e Lucignolo in cassetta, ipercinetici e spiritati nella loro effimera autoreferenzialità."

 

Redazione

Riceviamo e pubblichiamo:

"Caro direttore,
ho un grande rammarico: per la prima volta da ben tredici anni a questa parte, mio malgrado, non sono stato presente al Consiglio Comunale di Nemi, quello ultimo del 10 settembre.


Mi sono stati però riportati:

1 L’affronto da te subito;

2 Lo sfrenato delirio di onnipotenza che ha affannato i possenti petti di "Castore – Bertucci" e di "Polluce – Libanori";

3 Il clima di sfacelo e di disagio che si percepisce durante le sedute di Consiglio Comunale.

Mai stato! Mai visto! Mai dovrebbe essere!

1 Nei tuoi confronti, caro direttore, è stata consumata una palese violenza privata perpetrata in un clima di abuso di autorità inaccettabile. Ma quando mai si è visto, o si può pensare di farlo, che un Sindaco in seduta ordini una verifica di polizia che ha il gusto amaro di una vera e propria perquisizione personale per dare sfogo….a che cosa poi? …a un sospetto? Ad una curiosità? Sappiano che in Consiglio Comunale non è vietato servirsi dell’IPhone che come è noto offre una pluralità di servizi ai quali nessun estraneo non può e non deve accedere, soprattutto per la tutela dei dati personali sensibili che nessuno può violare, ne il Sindaco, ne l’agente della Polizia Locale oltre che per buona educazione anche per la vigenza di legge.

2 Il Consiglio Comunale è il sacro luogo dove si lavora per la democrazia e non può e non deve essere sporcato dal pettegolezzo, dalla smania di rivalsa, dalla rabbia incontrollata, dalla trattazione sbracata di argomenti estranei all’ordine del giorno e dalle insinuazioni e soprattutto quando vengono dal primo cittadino o dal suo valoroso “braccio destro”. Sì…. proprio il cantore accorato delle gesta eroiche del Sindaco, quel fido e fedele depositario dei suoi segreti e dei suoi sogni più reconditi, quello stantio e stracco affabulatore dei renitenti che non si vogliono piegare al pensiero unico; il fustigatore dei reprobi….. l’impavido cavaliere di cavalli a vapore normodotato di autista.

3 Il clima è pessimo, se diciamo da “dilettanti allo sbaraglio”, faremmo un grave torto a quei volenterosi galantuomini che calcano il palcoscenico della “Corrida”. Se paragonassimo una seduta di Consiglio Comunale al Presepe, lo scenario sarebbe il seguente: Sacra Famiglia…. assente; presenti… bue, asinello, pecorelle e qualche pastore immortalato durante la siesta; Re Magi e stella cometa in viaggio con doni e agognati auspici. O forse sarebbe più giusto scomodare Collodi…. e allora viene in mente un carro in corsa verso il Paese dei Balocchi sovraccarico di illusi vincitori, ubriachi di nulla, ma, con Pinocchio e Lucignolo in cassetta, ipercinetici e spiritati nella loro effimera autoreferenzialità. …e il bene del paese tanto decantato…dove sta? Non ora, caro direttore,  e non qui, in questo territorio divenuto di conquista e per qualcuno, forse, di sognato malaffare. Non prevalebunt! Grazie della tua ospitalità per queste poche righe di ironia e di doverosa critica politica
Avvocato Alessandro Biaggi"
 




NEMI CONSIGLIO COMUNALE SUL BILANCIO… CHIUSO IN PAREGGIO

Osmari invece ha sottolineato che ci sono Comuni virtuosi che addirittura intendono abbassare l’Imu al 2 per mille come Frascati e anche Cocchi ha elencato almeno tre Comuni dei Castelli Romani che a differenza di quello di Nemi hanno deciso di non alzare l’aliquota sulla prima casa.

Paradossale l’esternazione del sindaco sulle fonti “poco attendibili” che hanno riportato che l’ufficio Anagrafe in data 2 luglio mattina fosse sguarnito di un responsabile che firmasse i certificati, tanto che gli stessi sono stati firmati dal primo cittadino. A riportare la notizia è stato L’osservatore laziale che di fronte a tanti testimoni ha atteso due ore per un certificato la mattina del due luglio. Invitiamo pertanto il sindaco a querelarci per aver dichiarato il falso, nonostante lui stesso in persona abbia firmato il certificato di residenza in nostro possesso.

Non essendo autorizzati a scattare fotografie durante il Consiglio comunale, abbiamo immortalato i consiglieri all’uscita del Municipio, tra sguardi minacciosi della maggioranza e disappunto.

 

 

Chiara Rai

Consiglio comunale incentrato sul bilancio quello che si è tenuto ieri a Nemi. Un bilancio chiuso in pareggio con tutte le difficoltà che sopravvengono quando si devono far quadrare i conti con pochi fondi sovracomunali a disposizione. Un lavoro, comunque, avviato dal commissario Fabio Maurano e che riprende in alcuni tratti le fila della precedente amministrazione. Così come il piano triennale per le opere pubbliche nel quale, come osservato anche dal consigliere di opposizione Cocchi, si reiterano le richieste avanzate dalla precedente giunta. Difatti il sindaco stesso ha dichiarato che dev’essere interpretato come positivo il fatto che venga “valorizzato il lavoro fatto in precedenza”. Tutta un’altra storia rispetto alle dichiarazioni fatte dal sindaco al precedente Consiglio comunale e durante la campagna elettorale. Inoltre il primo cittadino ha concluso il passaggio dicendo: “Avremmo voluto fare di più sulla carta ma ci accontentiamo lo stesso”.  Vivace l’opposizione sia del Consigliere Osmari che di Cocchi le quali hanno controbattuto tema dopo tema non favorendo alcun punto messo a votazione.

Riguardo l’aliquota Imu approvata, il 4,5 per mille sulla prima casa e il  9,7 sugli altri immobili, è stata singolare l’affermazione di Bertucci il quale ha testualmente detto che “gli altri Comuni limitrofi ci rimproverano perché gli abbiamo fatto fare una brutta figura approvando delle aliquote così basse”. Osmari invece ha sottolineato che ci sono Comuni virtuosi che addirittura intendono abbassare l’Imu al 2 per mille come Frascati e anche Cocchi ha elencato almeno tre Comuni dei Castelli Romani che a differenza di quello di Nemi hanno deciso di non alzare l’aliquota sulla prima casa. Puntuale la considerazione del consigliere Stefania Osmari la quale, dopo aver ascoltato l’invito del primo cittadino a votare a favore dell’aliquota Imu decisa con “l’impegno di abbassarla in seguito” , ha dichiarato: “Non si può votare sulla futura intenzione, si vota ciò che è stato stabilito adesso”.

Botta e risposta, inoltre, tra Cocchi e Bertucci sul tema dell’apertura del campetto dei Frati, la prima ne ha rivendicato la paternità mentre l’altro ha attribuito gli interi meriti al commissario. Puntualizzazioni anche su altri punti: nonostante Nemi sia aderente al sistema bibliotecario dei Castelli, in paese non c’è ancora una biblioteca perché di fatto ci sono delle carenze strutturali quali la mancanza di un ascensore esterno e l’abbattimento delle barriere architettoniche. E per continuare il mancato decollo della raccolta differenziata e individuazione dell’isola ecologica, la mancata pubblicazione dell’albo degli avvocati e il mancato aggiornamento del sito internet istituzionale. E l’assenza di tante iniziative elencate e promosse in campagna elettorale come la gara di mountain bike e tutta una sfilza di attività sportive che ancora non sono state annunciate nei tempi previsti e che,  per il momento, non hanno avuto luogo.

Questa la sintesi di un bilancio che come detto più volte dall’opposizione si è rivelato “sofferente” con un decremento del 20 per cento sul sociale rispetto gli anni precedenti, con pochi fondi dedicati alla cultura e al turismo (per la Cultura nel 2012 circa 28 mila euro). Su questo passaggio, Cocchi ha sottolineato come, di fatto, la giunta non abbia lavorato affatto producendo “niente di nuovo”.

Meritevole di considerazione un concetto espresso dall’insegnante Osmari quando ha rimarcato che il bilancio è la traduzione “numerica” delle intenzioni della maggioranza e sostanzialmente si contrapponga in netto contrasto con le intenzioni di “Partecipazione Democratica” che promuove il bilancio partecipato con la cittadinanza. E invece lo specchio della giunta Bertucci appare tutt’altro. Dal divieto di fare fotografie durante il Consiglio Comunale, agli uffici comunali sguarniti.

In chiusura seduta il sindaco Bertucci ha annunciato l’imminente riapertura della via del Lago chiusa dal 2008 a causa di una frana che ha compromesso la stabilità dei costoni. Un’apertura che vede luce grazie all’impegno della Regione Lazio.

Paradossale l’esternazione del sindaco sulle fonti “poco attendibili” che hanno riportato che l’ufficio Anagrafe in data 2 luglio mattina fosse sguarnito di un responsabile che firmasse i certificati, tanto che gli stessi sono stati firmati dal primo cittadino. A riportare la notizia è stato L’osservatore laziale che di fronte a tanti testimoni ha atteso due ore per un certificato la mattina del due luglio. Invitiamo pertanto il sindaco a querelarci per aver dichiarato il falso, nonostante lui stesso in persona abbia firmato il certificato di residenza in nostro possesso. D’altro canto, il primo cittadino, non avrebbe potuto fare esternazioni differenti da quelle fatte: siamo l’unico giornale che ha sempre seguito da vicino la sua posizione penale pendente rispetto all’Ente che amministra (ricordiamo che il vicesindaco Edy Palazzi è stato nominato dal giudice Commissario ad Acta per prendere decisioni che riguardano il caso penale di Bertucci). E non ci stupisce che Bertucci che nella storia del Comune di Nemi sia riuscito a produrre un conflitto d’interessi con il Comune stesso (perché imputato per i reati di turbativa d’asta e frode nelle gare pubbliche), dichiari inattendibile una fonte fondata proprio su un atto (certificato di residenza) firmato da lui stesso perché l’ufficio anagrafe il 2 luglio era sguarnito di un responsabile. Reitera dunque nel voler contrapporre “Bertucci contro Bertucci”.

Infine, non essendo autorizzati a scattare fotografie durante il Consiglio comunale, abbiamo immortalato i consiglieri all’uscita del Municipio, tra sguardi minacciosi della maggioranza e disappunto.

tabella PRECEDENTI:

03/07/2012 NEMI: UNA VOCE PIU' CHE DEMOCRATICA: "VIETATO FARE FOTO ANCHE PER IL PROSSIMO CONSIGLIO COMUNALE"
02/07/2012 NEMI CONSIGLIO COMUNALE DEL 27 GIUGNO: “C’E’ CHI GIURA DI AVER SENTITO RUGGIRE UN CONIGLIO”
02/07/2012 NEMI UFFICIO ANAGRAFE, L’OSSERVATORE LAZIALE AL COMUNE DI NEMI: UN’ODISSEA PER AVERE UN CERTIFICATO
28/06/2012 NEMI CONSIGLIO COMUNALE STRAORDINARIO, NAUFRAGA ANCHE QUESTA SEDUTA…. SALVAGENTI A LARGO: VIETATO CONOSCERE LO STATUTO COMUNALE
28/06/2012 NEMI, LA SINDROME DEL "CONIGLIO MANNARO" STUPISCE UN CITTADINO DEL LAZIO
27/06/2012 NEMI, CONFLITTO D'INTERESSI TRA ENTE E SINDACO E ACQUISTO FIAT PANDA: COCCHI PRESENTA DUE INTERROGAZIONI
26/06/2012 NEMI, DOPO LA "PROVA GENERALE" DOMANI SI BISSA COL CONSIGLIO COMUNALE: BUONA LA SECONDA….FORSE!
24/06/2012 LAZIO, GIOVANNI LIBANORI (UDC) E LA SINDROME DEL "CONIGLIO MANNARO"
06/06/2012 NEMI, BERTUCCI SINDACO CONTRO BERTUCCI IMPUTATO
30/04/2012 NEMI ELEZIONI, MACIGNO SULLA CANDIDATURA DI ALBERTO BERTUCCI


 




NEMI: UNA VOCE PIU' CHE DEMOCRATICA: "VIETATO FARE FOTO ANCHE PER IL PROSSIMO CONSIGLIO COMUNALE"

Rai: "Ecco adesso mi aspetterei dai miei colleghi imparziali, qualcuno dei quali ci ha tenuto a riferirmi che non edulcora alcuna pillola, un gesto di solidarietà e magari una proposizione di iniziativa per protestare contro questa indubbia manifestazione dittatoriale e poco intelligente (sempre a mio personale parere) di divieto di fare il proprio lavoro, divieto di manifestare la propria volontà di pensiero."


[LETTERA DEL COMUNE DI NEMI DI NON AUTORIZZAZIONE A FARE FOTOGRAFIE DURANTE IL CONSIGLIO COMUNALE DEL 4 LUGLIO 2012]

Chiara Rai

Viaggiando sulle ali “della democrazia” che certi “conigli mannari”  invocano e sconsacrano nelle sale del palazzo comunale di Nemi, ci è giunta una missiva siglata direttamente da chi per primo dovrebbe tutelare i diritti dei propri cittadini: il sindaco di Nemi. Il Bertucci.Un uomo che è stato eletto dal popolo affinché amministri la cosa pubblica con lo spirito e le leggi morali del buon padre di famiglia. La missiva siglata dal sindaco ci nega qualsiasi riproduzione audio o visiva del Consiglio comunale. Il divieto arriva dopo una puntuale richiesta scritta da parte del nostro quotidiano di poter fare fotografie (solo fotografie e non riprese video) della seduta di Consiglio del 4 luglio. Come volevasi dimostrare, un atto antidemocratico che viola la libertà di manifestazione del pensiero sancito non solo dalla Costituzione Italiana ma anche dalla dichiarazione universale dei diritti dell’uomo del 1948 e altre. Siamo vicini alla resa dei conti. Quello che ho sempre gridato in campagna elettorale, con qualche seguito, molte critiche, ma anche numerosi consensi nonostante il nefasto (a mio parere) esito finale elettorale, si sta realizzando sotto gli occhi di tutte quelle persone che vogliono vedere. Prima baci e abbracci per più di due anni consecutivi, adesso qualche sorriso, delle rassicurazioni, un po’ di petto rigonfio quando qualche fortuita coincidenza temporale attribuisce dei meriti che non sono della cicala che si è appena fasciata il petto d’orgoglio, ma delle formiche che hanno lavorato in silenzio e sono state anche “mazziate”. Ma la comunicazione è tutto e mentre l’allora anonimo Bertucci, oggi primo cittadino imputato per due reati penali, ha potuto manifestarsi e proporsi in lungo e in largo elargendo e spandendo, promettendo e augurando…..il nostro quotidiano non può fare foto durante un Consiglio comunale (seduta a pubblica partecipazione). Ancora oggi mi ricordo quante volte il “faccione” del Bertucci passava avanti e indietro con le vele elettorali. Ce n’erano più d’una, fotografie su fotografie con Raul Bova, sul belvedere, ce n’era una addirittura dietro la scrivania del sindaco! Se non altro gli è servita di buon auspicio, chissà quando se la sarà fatta scattare? Mentre gli altri ex amministratori lavoravano? Ma adesso il bello lo fa lui! Anche chi non l’ha votato come me, ha dovuto subire un martellamento mediatico di foto e trionfalismi e poi… proprio l’autore di una “comunicazione tormentone” dà il divieto agli altri di fare fotografie? Ah ecco! Probabilmente non vuole stare per l’intera seduta in bella posa e ha paura di finire immortalato con la sua espressione naturale. Non è che il “coniglio mannaro” sia figura più elevata! Ecco adesso mi aspetterei dai miei colleghi imparziali, qualcuno dei quali ci ha tenuto a riferirmi che non edulcora alcuna pillola, un gesto di solidarietà e magari una proposizione di iniziativa per protestare contro questa indubbia manifestazione dittatoriale e poco intelligente (sempre a mio personale parere) di divieto di fare il proprio lavoro, divieto di manifestare la propria volontà di pensiero. Mi auguro di avere questa solidarietà ma al contempo mi preparo alla seduta di domani che probabilmente farò in solitario. Chissà se altri miei colleghi avranno lo stesso diniego che ho avuto io. Evviva la democrazia, quella vera! Coincidenza vuole che mi sia appena arrivata una mail da una cittadina che mi fa i complimenti per la mia per la mia “voce forte e chiara, un punto di forza che fa risaltare ancor più la debolezza di certa informazione nostrana”. Beh, ecco cosa mi gratifica in tutta questa torbida e ridicola storia! I cittadini senza bavaglio e senza opinioni inculcate, i cittadini che ancora oggi s’indignano quando sentono la storia di un soggetto imputato per turbativa d’asta e frode nei pubblici incanti che è diventato sindaco dello stesso Comune rispetto al quale avrebbe commesso i due reati penali. E bravo Bertucci!

 

La libertà di manifestazione del pensiero è riconosciuta da tutte le moderne costituzioni. Ad essa sono inoltre dedicati due tabella della Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo del 1948:

 

    Art. 21: Ogni individuo ha il diritto alla libertà di opinione e di espressione, incluso il diritto di non essere molestato per la propria opinione e quello di cercare, ricevere e diffondere informazioni e idee attraverso ogni mezzo e senza riguardo a frontiere.

 

Una definizione della libertà di manifestazione del pensiero è inclusa nel primo comma dell'art. 5 della Costituzione della Repubblica federale di Germania del 1949:

 

    "Ognuno ha diritto di esprimere e diffondere liberamente le sue opinioni con parole, scritti e immagini, e di informarsi senza impedimento da fonti accessibili a tutti. Sono garantite la libertà di stampa e d'informazione mediante la radio e il cinematografo. Non si può stabilire alcuna censura.".

 

La libertà di espressione è sancita anche dall'art. 10 della Convenzione europea per la salvaguardia dei diritti dell'uomo e delle libertà fondamentali ratificata dall'Italia con l. 4 agosto 1955, n. 848:

 

    1. Ogni individuo ha diritto alla libertà di espressione. Tale diritto include la libertà di opinione e la libertà di ricevere o di comunicare informazioni o idee senza che vi possa essere ingerenza da parte delle autorità pubbliche e senza limiti di frontiera.

    2. La libertà dei media e il loro pluralismo sono rispettati.

 

La violazione del citato art. 10 della Convenzione europea legittima il cittadino a proporre ricorso alla Corte Europea dei Diritti dell'Uomo contro lo Stato Italiano, per ottenere il ristoro dei danni subiti

tabella PRECEDENTI:

02/07/2012 NEMI CONSIGLIO COMUNALE DEL 27 GIUGNO: “C’E’ CHI GIURA DI AVER SENTITO RUGGIRE UN CONIGLIO”
02/07/2012 NEMI UFFICIO ANAGRAFE, L’OSSERVATORE LAZIALE AL COMUNE DI NEMI: UN’ODISSEA PER AVERE UN CERTIFICATO
28/06/2012 NEMI CONSIGLIO COMUNALE STRAORDINARIO, NAUFRAGA ANCHE QUESTA SEDUTA…. SALVAGENTI A LARGO: VIETATO CONOSCERE LO STATUTO COMUNALE
28/06/2012 NEMI, LA SINDROME DEL "CONIGLIO MANNARO" STUPISCE UN CITTADINO DEL LAZIO
27/06/2012 NEMI, CONFLITTO D'INTERESSI TRA ENTE E SINDACO E ACQUISTO FIAT PANDA: COCCHI PRESENTA DUE INTERROGAZIONI
26/06/2012 NEMI, DOPO LA "PROVA GENERALE" DOMANI SI BISSA COL CONSIGLIO COMUNALE: BUONA LA SECONDA….FORSE!
24/06/2012 LAZIO, GIOVANNI LIBANORI (UDC) E LA SINDROME DEL "CONIGLIO MANNARO"
06/06/2012 NEMI, BERTUCCI SINDACO CONTRO BERTUCCI IMPUTATO
30/04/2012 NEMI ELEZIONI, MACIGNO SULLA CANDIDATURA DI ALBERTO BERTUCCI



NEMI CONSIGLIO COMUNALE DEL 27 GIUGNO: “C’E’ CHI GIURA DI AVER SENTITO RUGGIRE UN CONIGLIO”

Biaggi: "Quando il Vice – Sindaco ha presieduto i lavori del Consiglio, dovendo sostituire il Sindaco che si era dovuto allontanare per la questione del suo carico penale pendente, ha dato l’impressione di essere capitata lì per caso"

"Mentre parlava la Cocchi, egli si dimenava sullo scranno, si metteva le mani nei capelli, fingeva di essere disperato, è arrivato ad affermare “che gli veniva da piangere” e giustamente è stato invitato ad andarlo a fare in bagno."

 

Redazione

Riceviamo e pubblichiamo la lettera di Alessandro Biaggi

"Caro Direttore,
La seduta di Consiglio del 27/6, secondo della consigliatura Bertucci, è meritevole di grande attenzione in quanto paradigmatica della dimensione socio – culturale nella quale il piccolo pianeta Nemi è stato proiettato.
Ti dico subito che non ho desiderio di innescare alcuna polemica, neppure a distanza, con gli interpreti di uno spettacolo più che deprimente che è stato. Solo in parte, riscattato dalla sussistenza di tre fattori:
a)      L’azione incisiva, incalzante e altamente professionale del Consigliere di opposizione Cinzia Cocchi
b)      La presenza di un pubblico folto, attento, in parte molto informato e per altra parte curioso e voglioso di essere informato
c)       La cornice di un pomeriggio splendidamente estivo, di cielo e dei tetti del borgo antico.
Tutto il resto potrebbe essere archiviato con una fragorosa risata come quelle che “le comiche finali” ti strapazzano dal cuore come se avessi ricevuto un colpo al plesso solare ma il bernoccolo del cronista che in qualche modo fa capolino nell’animo di tutti noi, bracca e s’impone.
Dal punto di vista antropologico i Consiglieri di opposizione sono apparsi tranquilli, motivati, efficienti, informati e sempre all’altezza della situazione.
Tre dei Consiglieri di maggioranza per tutta la durata della seduta, hanno mantenuto un dignitosissimo riserbo, senza alcuna apparente emozione, statici come convitati, anche se davano l’impressione che alcuni argomenti trattati non fossero a loro conoscenza e che ne avessero contezza solo in quel momento.
Differente è stato il giudizio del pubblico per il Sindaco, per il Vice – Sindaco e per il Consigliere incaricato dell’Ufficio Stampa del Comune.
Si sono mostrati molto ma molto nervosi, imbarazzati ed insofferenti oltre ogni limite.
Quando il Vice – Sindaco ha presieduto i lavori del Consiglio, dovendo sostituire il Sindaco che si era dovuto allontanare per la questione del suo carico penale pendente, ha dato l’impressione di essere capitata lì per caso, pur non mancando, puntualmente, di pasticciare con un intrigo inestricabile di congiuntivi e condizionali, strangolati da una raffica di avverbi in concorrenza tra di loro. Tra l’altro, ha riferito di “essere rimasta molto male!” ….sapesse gli altri!
Sempre il Vice – Sindaco, dimenticando di avere il dovere di condurre il dibattito dell’assemblea, interrompeva continuamente il Consigliere Cocchi, fino a dover essere richiamata energicamente da quest’ultima al rispetto del regolamento e della buona educazione. Tutto questo si consumava in un clima di disagio nel quale tutti gli attori di questa pantomima mostravano tutta la loro inadeguatezza, come quando la maggioranza veniva colta in fallo sulla questione della “ratifica”, del pasticciaccio verificatosi sulla mancata votazione per l’eleggibilità dei Consiglieri. Sbandata generale, ancora imbarazzo e disagio tra i Consiglieri di maggioranza e poi gelo, dopo qualche scoppiettio di arroganza. Non sapevano più a quale santo rivolgere le loro preci. Si è verificato di tutto, compresa l’interruzione dei lavori per urgenti consultazioni, peraltro non disposte dal Sindaco ma da un Consigliere semplice, addetto all’Ufficio Stampa del Comune, che invia le notizie a macchia di leopardo…. e di coniglio.
Il sommo Consigliere si è mostrato strafottente e arrogante. E mentre manifestava intolleranza senza limite, affermava di trattare gli argomenti “dall’alto della sua grande disponibilità democratica”, scambiando il merito presunto di una corretta interpretazione istituzionale degli eventi, con una effettiva e asfissiante autoreferenzialità, a conferma dello spessore intellettuale del Consigliere in questione, addetto all’Ufficio Stampa del Comune.
Ma si vedeva benissimo che non era in grado di reggere il confronto, ne sul piano dialettico e neppure su quello emotivo.
Mentre parlava la Cocchi, egli si dimenava sullo scranno, si metteva le mani nei capelli, fingeva di essere disperato, è arrivato ad affermare “che gli veniva da piangere” e giustamente è stato invitato ad andarlo a fare in bagno.
Commentava ad alta voce le argomentazioni del Consigliere Cocchi dicendo “che vergogna!” ma in realtà era consapevole di non avere argomenti validi… tentava, come qualche volta può dirsi, a “buttarla in caciara!”.
Debolezza, insicurezza, inconsapevolezza, stress. Una miscela esplosiva, tanto che, a fine seduta, si scagliava contro uno del pubblico, inseguendolo lungo le scale del Municipio tanto da dover essere placcato dall’invitto intervento della Polizia locale.
Risaliva, poi, sbruffando come una locomotiva, in preda ad un furore degno di Achille “piè veloce” ….. tanto veloce che di lì a pochi minuti riprendeva a scaricare la propria ira nelle stanze di facebook, che però lo debbono aver rinfrescato, atteso che poi cancellava gli insulti, apparentemente rivolti al cielo, ma in realtà chiaramente rivolti ad un bersaglio preciso.
Sì caro Direttore, è vero e te lo riporto per dovere di cronaca, qualcuno del pubblico colpito da questo deprimente spettacolo ha detto: “mi è sembrato di aver sentito il ruggito di un coniglio!”.
Però non ho capito con chi ce l’avesse!
Mah!!!
Grazie Direttore, a presto
                    Alessandro Biaggi"

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02/07/2012 NEMI UFFICIO ANAGRAFE, L’OSSERVATORE LAZIALE AL COMUNE DI NEMI: UN’ODISSEA PER AVERE UN CERTIFICATO
28/06/2012 NEMI CONSIGLIO COMUNALE STRAORDINARIO, NAUFRAGA ANCHE QUESTA SEDUTA…. SALVAGENTI A LARGO: VIETATO CONOSCERE LO STATUTO COMUNALE
28/06/2012 NEMI, LA SINDROME DEL "CONIGLIO MANNARO" STUPISCE UN CITTADINO DEL LAZIO
27/06/2012 NEMI, CONFLITTO D'INTERESSI TRA ENTE E SINDACO E ACQUISTO FIAT PANDA: COCCHI PRESENTA DUE INTERROGAZIONI
26/06/2012 NEMI, DOPO LA "PROVA GENERALE" DOMANI SI BISSA COL CONSIGLIO COMUNALE: BUONA LA SECONDA….FORSE!
26/06/2012 LAZIO, LA SINDROME DEL "CONIGLIO MANNARO" E GIOVANNI LIBANORI (UDC)
24/06/2012 LAZIO, GIOVANNI LIBANORI (UDC) E LA SINDROME DEL "CONIGLIO MANNARO"
06/06/2012 NEMI, BERTUCCI SINDACO CONTRO BERTUCCI IMPUTATO
30/04/2012 NEMI ELEZIONI, MACIGNO SULLA CANDIDATURA DI ALBERTO BERTUCCI


 




NEMI CONSIGLIO COMUNALE STRAORDINARIO, NAUFRAGA ANCHE QUESTA SEDUTA…. SALVAGENTI A LARGO: VIETATO CONOSCERE LO STATUTO COMUNALE

Chiara Rai

Noi de L’osservatore laziale avremmo voluto non infierire, almeno per questa volta. Eravamo indecisi anche se scrivere un articolo, ma purtroppo la cronaca riportata da altri giornali online (i cui giornalisti non erano presenti ieri sera in Consiglio comunale), frutto di una telefonata più bicchiere d’acqua e pillola dolce, ci ha spinti ad imbarcarci nell’apertura dei fuochi sulla croce rossa.
Appena si è aperto il Consiglio la preoccupazione del sindaco Bertucci è stata di leggere lo statuto al punto in cui si specifica il divieto di fotografare e riprendere il consiglio comunale ricordando altresì che bisogna chiedere l’autorizzazione almeno 48 ore prima. In aula era presente una sola giornalista: la sottoscritta.  Noi de L’osservatore laziale l’autorizzazione ci eravamo preoccupati di chiederla immediatamente in occasione della prima seduta, ma purtroppo verbalmente, a Giovanni Libanori di fronte al segretario comunale, e lo stesso Libanori mi disse (a me Chiara Rai) “non ti preoccupare” e rivolgendosi al segretario comunale disse: “ci pensi tu per la prossima volta? Grazie”. Insegnamento di vita: mai fidarsi delle promesse. La prossima volta faremo richiesta scritta, sicuri che ci verrà accolta. Il sindaco avrebbe potuto dimostrare più “savoir faire” ma non si può chiedere ad un anatroccolo di sembrare un cigno.

Sproloqui di Libanori durante il Consiglio e per le scale a fine seduta, frasi inopportune dell’attuale vicesindaco che 9 volte su 10 ha sbagliato i verbi dimenticando i congiuntivi e utilizzando per successiva approssimazione verbi surrogati e mal accostati, mutismo dei consiglieri di maggioranza (Frison, Ibba e Pazienza), mancanza di professionalità e conduzione corretta della seduta hanno reso il Consiglio Comunale un’approssimazione inidonea e casereccia di ciò che potrebbe apparire uno spettacolo di animazione turistica di ultima categoria.

In primo luogo di fatto a Nemi non c’è ancora un presidente di Consiglio comunale e vicepresidente. All’unanimità e senza batter ciglio i consiglieri hanno votato il ritiro all’ordine del giorno “ratifica della nomina del presidente e nomina del vicepresidente del Consiglio Comunale” proposto dal consigliere Cocchi.
A dare lezione di come si guida un consiglio comunale è stato infatti l’ex sindaco e attuale consigliere d’opposizione Cinzia Cocchi, la quale ha giustamente ravvisato che, dato che nella prima seduta (insediamento) non si sono raggiunti i due terzi di sette (e per di più il sindaco non ha voluto ascoltare l’eccezione della Cocchi di eleggere un vicepresidente), nel consiglio straordinario di ieri sera, si sarebbe dovuto riportare l’ordine del giorno tale e quale al primo, cioè “elezione del presidente del Consiglio comunale e del vicepresidente”. Perché si sarebbe dovuto ratificare un'elezione che non si è consumata? Ancora fumata nera, dunque, per Giovanni Libanori che non è riuscito ad essere eletto (lui stesso si è reso per primo favorevole a ritirare il punto e riproporlo testé come dettato dalla veterana Cocchi). Intanto il sindaco ha espresso il “fortissimo e democraticissimo” desiderio di eleggere vicepresidente l’insegnante Stefania Osmari che onestamente (e non me ne vorrà per questo, perché siamo osservatori) non ha condotto una dura opposizione in occasione della seduta di ieri sera, bensì si è dimostrata pacata, puntuale e forse un po’ acerba come consigliere d’opposizione, nonostante gli si debba dare atto che abbia argomentato diversi “contrario”.

Secondo fatto: Il Comune non si costituirà parte civile nella causa che vede imputato il proprio attuale sindaco Alberto Bertucci per turbativa d’asta e frode nelle gare pubbliche. Quindi ricordando che il giudice ha ravvisato un conflitto di interessi tra sindaco e Ente e per questo ha nominato un commissario ad Acta (Edy Palazzi ) che prendesse decisioni al posto del sindaco su questo caso penale, purtroppo dobbiamo prendere atto che il commissario ad acta non ha preso una decisione in favore della tutela dell’immagine dell’Ente, ma in accordo con la giunta, ha deliberato la non costituzione civile dando la seguente motivazione: il parere legale dell’avvocato Alessandra Capozzi, in occasione della sua perizia giurata, avrebbe evidenziato che non si sarebbero verificate ipotesi concrete di danno per l’Ente e comunque il Comune non perde alcun diritto e può costituirsi parte civile in qualsiasi momento.

Osmari ha precisato che nulla osta nel dare parere favorevole all’eleggibilità del sindaco ma per quanto riguarda la sua situazione giudiziaria “apre una pagina nella storia del Comune di Nemi” un po’ particolare.

Cocchi ha detto: “Mi sembra che in questa sede il Consiglio comunale voglia sostituirsi al Tribunale, lasciamo che la Magistratura faccia il suo corso e comunque tanto per essere precisi il PM ha ravvisato che si sono consumati due reati prima della procedura di affidamento del pulmino.

A questo punto Edy Palazzi ha iniziato a mantenere un comportamento poco consono alla sua veste facendo una digressione rispetto alle modalità che avrebbero portato i carabinieri al sequestro del fascicolo ecc..Palazzi si è giustificata dicendo a Cocchi. “E’ che ce so' rimasta male!”. Questo perché nell’immaginario l’attuale gruppo di maggioranza forse pensa o crede che se “in casa” succede qualcosa di poco chiaro, le persone pulite devono rimanere silenti e conniventi rispetto ad un presunto torbidume che poi ha portato ad una richiesta di rinvio a giudizio a carico dell’attuale sindaco. 

Anche Libanori, secondo il parere de L’osservatore, è andato fuori tema come la Palazzi iniziando a parlare di altri fatti che assolutamente non riguardavano i punti all’ordine del giorno. Addirittura lo stesso Libanori, rivolgendosi al segretario comunale ha detto: “non sapevo che fosse avvocato”.

L’unica cosa che ha fatto il sindaco è proporre una mozione (lo spirito dell’iniziativa è positivo) per promuovere la scuola di Nemi in quanto istituzione essenziale che deve continuare ad esercitare e salvaguardare la sua funzione nonostante si sia verificato un accorpamento tra le classi prima e seconda media. Bertucci però, dimenticando di essere stato assessore alla Scuola per sette anni consecutivi, ha attribuito tutte le colpe dell’accorpamento e pluriclasse all’ex sindaco che in due mesi circa avrebbe fatto definitivamente colare a picco la scuola. A ricordare al sindaco Bertucci il suo trascorso di assessore alla Scuola è stato ancora una volta il consigliere Cocchi che ha giustamente rivendicato la paternità della mozione presentata sotto la sua legislatura, tal quale, senza che Bertucci ne avesse modificato neppure l’incipit.

C’è sempre una prima volta, ma purtroppo come giustamente sottolineato da un cittadino in un altro articolo siamo in balia di soggetti che s’improvvisano e si reinventano e che alle spalle non hanno un trascorso professionale e lavorativo da poter raccontare sul sito istituzionale del Comune. 

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26/06/2012 NEMI, DOPO LA "PROVA GENERALE" DOMANI SI BISSA COL CONSIGLIO COMUNALE: BUONA LA SECONDA….FORSE!
06/06/2012 NEMI, BERTUCCI SINDACO CONTRO BERTUCCI IMPUTATO
04/05/2012 A PROPOSITO DI “PENNIVENDOLI”, IMPUTATI E….GIORNALISTI
30/04/2012 NEMI ELEZIONI, MACIGNO SULLA CANDIDATURA DI ALBERTO BERTUCCI
10/04/2012 NEMI CASO BERTUCCI INDAGATO, BERTUCCI SI AUTOASSOLVE E GETTA FANGO SU CHI FA INFORMAZIONE. CHIARA RAI RISPONDE A BERTUCCI
06/04/2012 CASO BERTUCCI INDAGATO, BOTTA E RISPOSTA TRA GIOVANNI LIBANORI (UDC) E CHIARA RAI (L'OSSERVATORE LAZIALE)
05/04/2012 NEMI ELEZIONI, BUFERA SUL CANDIDATO SINDACO ALBERTO BERTUCCI
 

 




NEMI, LA SINDROME DEL "CONIGLIO MANNARO" STUPISCE UN CITTADINO DEL LAZIO

Può un Ente pubblico decidere di favorire  una sola parte della stampa inviando alla parte prescelta, come dice l’addetto del Comune di Nemi, comunicati che riguardano le “loro” iniziative, mentre lascia all’oscuro un’altra stampa?

Scicluna: "Nel portale ufficiale del Comune non si dice nulla riguardo chi è il Sindaco, qual è la sua professione, le sue esperienze professionali oppure lavorative. Niente! Confesso di non aver capito più di tanto."

 

Redazione

Riceviamo e pubblichiamo la lettera di Saverio Scicluna:

"Caro Direttore,

sto seguendo con interesse la telenovelas relativa la “chicca giornalistica”, come l’ha definita l’avv. Biaggi. Telenovelas ambientata all’ufficio Stampa del Comune di Nemi con protagonista un non meglio identificato “coniglio mannaro”.  Ho perso il conto riguardo il numero delle puntate, credo che siamo alla quarta e confesso che sono impaziente di leggere la prossima. Non sono residente a Nemi e per questo sono stato indeciso fino ad ora se scriverle o meno. Per conoscere meglio il Comune, la prima cosa che ho fatto è stata quella di andare a visitarne il Portale Istituzionale. Incuriosito di conoscere meglio la persona del primo cittadino ho cliccato sulla voce “Sindaco”ed è apparsa la seguente dicitura: “Alle elezioni del 6 e 7 maggio 2012 Alberto Bertucci candidato a primo cittadino con la lista Civica “Uniti per Nemi!” viene eletto con una larga maggioranza e proclamato a sezioni riunite Sindaco di Nemi”.  Un proprio manifesto elettorale che stona con quanto esposto nel portale ufficiale del Comune e che soprattutto non dice nulla riguardo chi è il Sindaco, qual è la sua professione, le sue esperienze professionali oppure lavorative. Niente! Confesso di non aver capito più di tanto. Caro Direttore, se i comunicati stampa del Comune sono così parchi di informazioni come quelle riportate sul portale dell’Ente riguardo il  primo cittadino, dei manifesti ne può fare pure a meno. Termino con una  riflessione che pongo a me stesso e a chi mi vorrà eventualmente seguire: Può un Ente pubblico decidere di favorire  una sola parte della stampa inviando alla parte prescelta, come dice l’addetto del Comune di Nemi, comunicati che riguardano le “loro” iniziative, mentre lascia all’oscuro un’altra stampa?  Se così fosse mi fa rimembrar le famose veline di passata memoria. Ringrazio per lo spazio che mi vorrà riservare.
Cordiali saluti.
Saverio Scicluna"

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26/06/2012 LAZIO, LA SINDROME DEL "CONIGLIO MANNARO" E GIOVANNI LIBANORI (UDC)
24/06/2012 LAZIO, GIOVANNI LIBANORI (UDC) E LA SINDROME DEL "CONIGLIO MANNARO"
22/03/2012 NEMI ELEZIONI, BIAGGI: “NELL’UNO …….. NELL’ALTRO” DELIZIOSO QUADRETTO DI ………..
 
20/03/2012 NEMI ELEZIONI, LIBANORI COMMENTA LA LETTERA DI BIAGGI



NEMI, ALESSANDRO BIAGGI: "UN CONTRIBUTO DI RIFLESSIONE SINCERA AI LETTORI E CITTADINI"

Redazione

Riceviamo e pubblichiamo la lettera di Alessandro Biaggi

Caro Direttore,
ho letto con interesse vivissimo la lettera inviata al Tuo giornale dalle due lettrici, Laura e Gemma, che, reduci da serrati confronti elettorali su FACEBOOK, hanno redatto una sintesi, corposa quanto illuminata, dei recenti fatti elettorali che hanno occupato Nemi e la sua popolazione.
Nel condividere sostanzialmente la loro acuta analisi, “mi punge” il desiderio di collegarmi ad essa per offrire ai lettori ed ai cittadini un mio contributo di riflessione aperto e sincero.
Mettendo idealmente in rete gli eventi pre-elettorali, la campagna svolta da qualcuno dei candidati, il contrasto tra il diverso personale stile dei contendenti ed i mezzi profusi in campo, con l’esordio della Consiliatura Bertucci, ho pensato che a Nemi è in atto una vera e propria “RIVOLUZIONE COLTURALE”.
Mi spiego meglio, prima che mi interroghi con aria accigliata!
Se subito prima o immediatamente dopo del sei e sette di maggio avessimo visto schiere di guardie rosse, inneggianti, sfilare sotto lo sfavillio del fatidico libretto, custode mediatico del MAOTSETUNGPENSIERO; se avessimo ammirato qualche impavido neo-eletto solcare a nuoto le acque tenebrose del lago, caro a Byron, tra schiere di sostenitori, non avremmo avuto dubbio alcuno: di “RIVOLUZIONE CULTURALE” si sarebbe trattato.
Eh si, e faccio mio, il timore di Laura e di Gemma: “Se così fosse stato saremmo stati sicuramente male, ma se così non è, molto peggio staremo”.
Le vele semi-mobili, poi appostate occhiutamente nei luoghi strategici scelti presso il confine territoriale del Comune; gli striscioni ostentati nella palese e dolosa volontà di violare la legge; il pressing forsennato, reiterato ed asfissiante esercitato sugli elettori con la protervia e l’arroganza di chi a volte, dimentico di ogni pur necessario rispetto, è consapevole che “GUTTA CAVAT LAPIDEM”, nel senso che la goccia, quando cade e batte incessantemente, è capace di scavare anche la roccia e quindi di far penetrare il messaggio messianico nella ”capoccia” dei cittadini, anche di quelli più disattenti e, magari, non disposti ad ascoltare la novella del “verboso messaggiatore”.
È poi l’uovo, le fave, il pecorino, i gadget, le spallette, e qualt’altro, sono apparsi come la metafora facilmente riconoscibile di una sorta di “datio”, cioè di un dare, secondo la tradizione romano-antica della “sportula” piena di cibarie che i potenti predisponevano per i “clientes”, oggi equiparabili a molti cittadini ed elettori.
E poi: fior di presenze illustri, incliti personaggi paludati che, di norma, scendono raramente dall’Olimpo, proprio come usava il mitologico Zeus Tonante, o, nel nostro caso, più modestamente come quel Giove Laziale che, come è noto, abitava a Monte Cavo.
Eppure qui sono stati presenti ed onnipresenti, non senza (ma non poteva non essere d’obbligo) qualche ballerina e svariati nani.
Potevano mancare faccendieri di ogni sorta ed estrazione?
No ci sono stati, e ci sono, anche questi!
Quindi caro direttore, non “RIVOLUZIONE CULTURALE” (…brivido!) ma “RIVOLUZIONE COLTURALE” (doppio brivido con rischio di perdita dei sensi!).
La conferma di questo processo degenerativo in atto è stata fornita ai cittadini dai siparietti da avanspettacolo improvvisati nel corso della riunione del neo-eletto Consiglio Comunale.
Ecco il primo incaglio. Si trattava di stabilire se il punto all’ordine del giorno, riguardante la eleggibilità dei Consiglieri e del Sindaco, fosse una semplice presa d’atto o se, invece, si dovesse votare.
Panico! Il Segretario Comunale, dopo aver, seraficamente ed incomprensibilmente, detto di si ad entrambe le soluzioni, riferiva di aver predisposto una “autocertificazione”, peraltro restata ignota ai consiglieri, e di aver richiesto il “certificato del casellario giudiziario”, come se l’ipotetica causa di ineleggibilità alla carica pubblica fosse soltanto la pendenza di un procedimento penale. Tutti sappiamo che non è così, ma allora perché, come a tutti è sembrato, solo al Segretario Comunale ed al Sindaco tutto ciò era ignoto?
Sta di fatto che il Consiglio non ha votato un bel nulla. Ad un consigliere di opposizione non è stato concesso di prendere la parola, né di mettere a verbale una sua dichiarazione.
Aspettiamo con trepidazione, curiosità, e con una incontenibile ed inevitabile carica di sarcasmo, la pubblicazione del deliberato del Consiglio Comunale. Poi vedremo.
Seconda falla!
Si tratta di eleggere il Presidente del Consiglio Comunale ed il Vice – Presidente.
Quorum previsto dallo Statuto è quello dei due terzi dei sei Consiglieri più il Sindaco.
Quindi: due terzi di 7, è pari a 4,66, che deve essere arrotondato a 5, per eccesso.
Il Consiglio vota: 4 favorevoli e 3 astenuti. FLOP! Panico!
Il Sindaco annulla la votazione (Sic!) e la fa ripetere, ottenendo lo stesso identico risultato. Nonostante l’aberrazione, i lavori del Consiglio vanno avanti con una perla di ritorsione. Il Sindaco non consente l’elezione del Vice-Presidente del Consiglio Comunale, affermando testualmente che “questa carica non è obbligatoria” e che, pertanto, se ne può fare a meno! Con ciò dimenticando il disposto dell’art.14 bis del vigente Statuto Comunale, stracciato e gettato nel cestino, suscitando stupore ed indignazione tra i presenti.
A quel punto mi ha assalito una malinconia profonda ed incontenibile, ed ho immaginato di ascoltare un coro a bocca chiusa, proprio come quello dei soldati austriaci nella manzoniana chiesa di S. Ambrogio, che mormorava, dapprima piano piano e poi sempre più forte, un sostantivo: “Legalità…legalità!”, che si diffondeva  nell’aria e tra tutti i presenti.
Gli Amministratori Pubblici debbono avere il culto della Legalità anche perché, e soprattutto in questo momento storico, la gente ha fame e sete di legalità. Ma i sintomi non sono buoni ed il mattino di questa neo-eletta Consiliatura non è radioso di sole ma carico di nuvole procellose.
Speriamo di cavarcela, caro Direttore!

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31/05/2012 NEMI POST-ELEZIONI, LETTERA AL GIORNALE

 




NEMI, LA CONOSCENZA DEI FATTI È ALLA BASE DELL’OPERATO DI UN SINDACO.

Testana: "Ho digitato su Google, Alberto Bertucci, ed ho appreso due cose: la prima riguarda il prestigioso incarico di primo cittadino di Nemi con un programma che se portato a termine, è ambizioso e qualificante, la seconda è una imbarazzante posizione giuridica per la quale auguro la migliore delle conclusioni. Digitando il mio nome troverà molte notizie, condivisibili o meno sul piano culturale e professionale, ma nessuna posizione imbarazzante che possa creare danni."

Redazione

Riceviamo e pubblichiamo da Carlo Testana

Ho seguito il primo Consiglio Comunale di Nemi l’altro giorno con la curiosità del cittadino a cui stanno a cuore i problemi di un paese che ama. Passata la campagna elettorale, smorzati, ma non sopiti, i toni più accesi del dibattito politico, volevo conoscere le intenzioni del nuovo sindaco, la sua squadra di governo ed il suo programma reale. Pace! Pensiamo al futuro di Nemi, ho detto. Avevo in mente di omaggiare il nuovo sindaco offrendogli in regalo il mio ultimo libro su Nemi, frutto di quattro anni di ricerca presso l’Università “La Sapienza”. Ma il dibattito, anzi il nervoso monologo, del nuovo Sindaco si è presto diretto verso l’insulto nei confronti dei “Tecnici”. “…Sia vent’anni fa, che nel recente passato, non si contano i danni provocati da queste figure professionali venute a Nemi…” ha tuonato Bertucci nel rispondere ad una domanda della consigliera Osmari preoccupata che la delega della materia urbanistica data alla signora Palazzi fosse impegno assai gravoso. Ora qui non voglio soffermarmi sull’operato di Ingegneri ed architetti  che hanno lavorato per il Comune di Nemi nel “recente passato”, cioè con le amministrazioni di centrodestra, mi fido del giudizio di Bertucci che li ha avuti a fianco, ma qualcosa posso dire di quel che accadde circa vent’anni fa quando fui chiamato dall’allora sindaco Vairo Canterani ad occuparmi di Urbanistica e lavori pubblici a Nemi fatti che evidentemente Bertucci non conosce a fondo.

Esperienza breve (quattro anni 1995-1999) ma intensa.
Trovai una vera e propria rivoluzione sul piano ecologico, ambientale, politico, urbanistico, proiettata in avanti rispetto ai tempi e fortemente indirizzata alla gestione ed al mantenimen-to dei beni comuni tra cui l’archeologia, il paesaggio, i boschi, il lago e l’idrografia, il centro storico e tutte le risorse culturali ed architettoniche di cui è ricco il Bacino del lago di Nemi. Lo stop al consumo del suolo, il bene pubblico al di sopra dell’interesse privato (concetto ribadito poche settimane fa dal Pontefice  Benedetto XVI ad Arezzo “…non guardare a sé, ma al bene comune..”), il recupero dell’esistente invece delle espansioni edilizie.
Ne restai affascinato. Un rarissimo esempio di buona amministrazione i cui frutti evidenti so-no ancora oggi sotto gli occhi, a dire il vero un po’ appannati, di tutti.

Un po’ di storia.
Il P.R.G. degli anni settanta (Democristiano)  prevedeva  previsioni ciclopiche di costruzioni entro tutto il bacino del lago; dalle Piagge a Pontecchio, da Montecanino all’Appia, da Caiano alla via dei Laghi, lungo tutta la Nemorense, ogni angolo del territorio libero di Nemi, era gra-vato da piani di lottizzazione ed espansione edilizia. Una catastrofe visibile oggi nei comuni limitrofi che hanno sciaguratamente urbanizzato gran parte del loro territorio e si stanno accorgendo solo ora del patrimonio dilapidato. Canterani e la sua squadra ricorsero ad una Variante di Salvaguardia per fermare le ruspe dei costruttori già accese.  “Garantire e tutelare le risorse territoriali per dare un futuro alle nuove generazioni” era in estrema sintesi il programma politico di allora. Ne parlarono tutti i giornali anche di livello nazionale, arrivarono prestigiosi riconoscimenti ed attestati di stima da fondazioni culturali ed associazioni ambientaliste anche fuori d’Italia. Il gesto di Canterani non è stato ancora compreso. Chi osserva dalla piazza il verde dei boschi, il lago risanato dai liquami, il paesaggio ancora intatto pensa forse ad un miracolo della provvidenza? C’è qualcuno dietro questo miracolo. Qualcuno a cui  oggi viene detto: “hai danneggiato Nemi”.

La vicenda ILCESA
Iniziò dopo il fermo delle ruspe, negli anni ottanta del secolo passato, una cruenta battaglia legale da parte di una sola impresa che aveva comprato dei terreni agricoli a pochi spiccioli, trasformati dal vecchio PRG in appetitosi piani di lottizzazione, ma azzerati dalla Variante di Canterani.
Troppo in avanti era il pensiero della “crescita zero” di cui si inizia a parlare solo oggi in altre parti d’Italia (Comune di Cassinetta di Lugagnano) di fronte ai disastri  di certa pianificazione convenzionale concordata, con le  deroghe, con i patti territoriali, con gli accordi di program-ma, con i condoni, e mille altre fantasie cementizie che hanno devastato l’ Italia. Troppo in avanti rispetto all’arretrata legislazione urbanistica Italiana ed alla cultura del “bene comune” che si affaccia solo da pochi anni nel nostro paese sospinta però dai movimenti dei cittadini e non dalla politica. L’ILCESA, forse ben guidata da qualcuno, ha vinto ed ottenuto il riconoscimento di un danno perché non ha potuto costruire in aree archeologiche e dentro il Parco dei Castelli Romani: il Comune di Nemi di quegli anni glielo ha impedito. Ora quei boschi, quelle aree archeologiche, quei prati, sono liberi, quanto valgono? Quale sarebbe stato il danno per la collettività? Il peso dei servizi?
Nessuno ha fatto mai il conto. Azzardo una relazione: se il danno al privato fosse 100 il beneficio pubblico per la mancata lottizzazione (voluta fortemante da Canterani) di quei terreni e di tutti gli altri entro il bacino del lago di Nemi è un milione di volte superiore, o forse molto, molto di più. La somma algebrica è nettamente e spropositatamente a vantaggio della collettività. Dove sono i danni?


Se quindi il sindaco Bertucci si riferisce a quel tipo di disastri (cioè aver fermato lo scempio del paese e impedito il controllo del territorio ai costruttori) , sono orgoglioso di aver partecipato  e lo considero un vanto.
Per il resto basta guardare negli archivi comunali di quegli anni per trovare richieste esaudite di cospicui finanziamenti per opere pubbliche che le successive amministrazioni di centrodestra non hanno mai concluso né valorizzato (si vedano la scuola e i sentieri).
Per saperne di più sul nuovo sindaco  non mi sono basato sulle “chiacchiere di paese” ho digitato su Google, Alberto Bertucci, ed ho appreso due cose: la prima riguarda il prestigioso incarico di primo cittadino di Nemi con un programma che se portato a termine, è ambizioso e qualificante, la seconda è una imbarazzante posizione giuridica per la quale auguro la migliore delle conclusioni. Faccia altrettanto con me, il neo sindaco, si documenti sulla rete; non ascolti le litanie di Biaggi, che gli sono costate il tracollo politico. Digitando il mio nome troverà molte notizie, condivisibili o meno sul piano culturale e professionale, ma nessuna posizione imbarazzante che possa creare danni.
Architetto Carlo Testana.

tabella PRECEDENTI:

22/05/2012 NEMI, PRIMO CONSIGLIO COMUNALE PER IL SIGNOR SINDACO ALBERTO BERTUCCI