NEMI ELEZIONI, LIBANORI: “…QUANDO LA CULTURA NON E' ACQUA…"

Riceviamo e pubblichiamo la lettera di Giovanni Libanori al nostro direttore Chiara Rai

Carissimo direttore,
…sono costretto a chiederTi  un piccolo spazio sul Tuo giornale per rispondere – per l’ultima volta – al dott. Biaggi dopo aver letto il Suo commento sul mio precedente intervento.
Faccio ricorso al Suo titolo accademico in quanto, all’esito della lettura detta, emerge nel dott. Biaggi una Sua profonda conoscenza della sintassi e della grammatica italiana ed un qualche riferimento a latinismi (…la conoscenza del latino è altra cosa) che sicuramente è frutto degli studi universitari del nostro caro ex Sindaco.
…chiedo scusa a tutti i lettori per i miei errori … non posso che riconoscere l’errore evidenziato a me esclusivamente imputabile ….
Per “provare” a restare sugli elevati livelli dell’eloquio del dott. Biaggi osservo che la responsabilità talvolta è addebitale in via oggettiva e solidale ad alcuni soggetti, la tua persona esclusa, indipendentemente dall’autore del fatto pregiudizievole…questo è uno di quei casi…e per tale increscioso (…ma innocuo e comunque comprensibile a tutti) motivo rinnovo ai lettori le mie scuse.
Non posso, tuttavia, esimermi dallo svolgimento di un’altra considerazione: la retorica antica conosce il cosiddetto “argomentum ad hominem”.
Esso è uno strumento utilizzato da un contraddittore che trovatosi in difficoltà in un confronto con altro contendente sposta il livello della contesa dall’oggetto di essa al soggetto proponente la tesi prevalente.
All’esito della lettura dell’articolo che si commenta non può che rivolgersi un invidiato (forse…) applauso al dott. Biaggi, che a differenza di me, oltre ad avere avuto bravi insegnanti molto si è applicato …forse troppo …ed infatti deborda: …egli è un maestro nell’uso dello strumento dialettico testè citato….(sono sicuro che questa mia ultima espressione molto sarà apprezzata dal dott. Biaggi …me ne compiaccio con anticipo).
…???…ma sui contenuti della nostra ultima contesa però il dott. Biaggi nulla ha detto….
…arrivederci a presto…

P.S.
Caro direttore,
mia zia sessantenne mi ha chiesto cosa significa “Vox populi” e chi era Lord Byron. Puoi chiedere al dott. Biaggi di spiegarglielo…non voglio sottrargli questo piacere. Mia zia ha bisogno di tali spiegazioni in quanto nella vita non ha potuto dedicarsi agli studi …è rimasta orfana di guerra e, dopo il matrimonio e 3 figli è, altresì, rimasta vedova. La vita è stata con lei avara …oggi ha un lavoro precario. Malgrado i suoi …non studi …mi ha però assicurato che aveva ben capito il concetto malevolmente espresso nel mio precedente articolo…

 




NEMI ELEZIONI, BIAGGI: “NELL’UNO …….. NELL’ALTRO” DELIZIOSO QUADRETTO DI ………..

Riceviamo e pubblichiamo la lettera di Alessandro Biaggi al nostro direttore Chiara Rai

Caro Direttore,
scorrendo la dottissima risposta di Giovanni Libanori alla mia precedente missiva, inviata ai Lettori per il Tuo tramite, prima di essere colpito dalla filosofica dissertazione sulle radici della democrazia rappresentativa e sulla facoltà, in politica, di scegliersi l’interlocutore, sono rimasto folgorato da una perla preziosa, rimasta impigliata tra le righe di tanto Verbo.
Non credevo ai miei occhi! ….Ma sì! Proprio così! …era scritto: “Nell’uno nell’altro”, e non per indicare uno stato in luogo, una condizione logistica, una appartenenza, che so, così “intima” da connotare una entità dove si può supporre l’esistenza di un “contenuto” e di un “contenitore” che, normalmente, stanno uno nell’altro!
E’ stata dura, ma poi ho capito che la “Vox populi” intendeva semplicemente dire che Biaggi non è candidato Sindaco e non è il responsabile del Circolo PDL e quindi non è “né l’uno ……né l’altro”, perché così va scritto e non “nell’uno nell’altro”.
Sono certo che il Maestro alle Elementari fece il suo dovere ma in questo caso la responsabilità è sicuramente dell’alunno, bravo ed intelligente, sicuramente, ma, come dire, non ebbe ad applicarsi abbastanza.
Per quanto attiene al contenuto, se volessi fare un po’ di facile ironia, con un pizzico di sarcasmo (come la goccia di angostura nel bacardi), mi verrebbe da rispondere parafrasando il dialogo di un noto film: “Becero è chi il becero fa! ….ma non lo faccio !
Sulla sbandierata e goffa facoltà di scegliersi l’interlocutore in politica sono stati impiegati fiumi di inchiostro in quei tempi lontani, sfociati poi nei tragici anni di piombo. Oggi, per sintesi condivisa, la democrazia ha bisogno della interlocuzione, anche serrata ed impietosa se necessario,  e non più degli steccati impastati di arroganza, di intolleranza e di povertà di idee.
E poi, viene da chiedersi perché e da quando “Vox Populi” ha cambiato idea sugli interlocutori che intende scegliere solo tra i suoi pari, “manco” fosse Lord Byron, atteso che nella sua inclita intervista aveva indicato Biaggi in tutti i modi: come boss, come protettore di funzionari ed ispiratore di candidature.
In quel momento Biaggi godeva ancora dei favori dialettici di Libanori – vox populi, e quindi poteva essere uno dei suoi interlocutori.
Evidentemente ha cambiato idea dopo la risposta ricevuta! Chissà perché!
Infine un solo concetto espresso da Libanori condivido e riguarda la sua ostentata, dichiarata e quasi gridata diversità dal sottoscritto.
Sono perfettamente d’accordo, e, purtroppo per lui, non sono il solo a pensarlo!
Sempre tuo
Alessandro Biaggi

 

20/03/2012 NEMI ELEZIONI, LIBANORI COMMENTA LA LETTERA DI BIAGGI
16/03/2012 NEMI ELEZIONI, BIAGGI SCRIVE AL DIRETTORE DELL'OSSERVATORE LAZIALE