NEMI ELEZIONI, IL COMIZIO DI CHIUSURA DI "PENSIERO CIVICO" SEL

Redazione

Il comizio di chiusura della campagna elettorale di "Pensiero Civico" Sel.

Buona visione




NEMI ELEZIONI, CINZIA COCCHI SCRIVE AI CITTADINI DI NEMI

Redazione


Riceviamo e pubblichiamo la lettera aperta ai cittadini di Nemi di Cinzia Cocchi

 

[PROGRAMMA POLITICO CONSULTABILE NELLE FOTO]

 

Cari concittadini,
eccomi qua a chiederVi di confermare la fiducia che, tre anni fa, mi avete concesso per diventare il Vostro Sindaco. Per me è stato un onore e un privilegio, che non sono stati minimamente intaccati da quanto avvenuto. Mi riferisco al tradimento, allo scioglimento del Consiglio Comunale ed al Commissariamento di Nemi, per la prima volta nella sua storia.
Siete stati costretti a subire un lungo anno di inerzia in ogni attività dell’Amministrazione Comunale, mentre i responsabili della caduta della Giunta, da Voi eletta, hanno continuato ad agitare le acque di un insulso protagonismo finalizzato all’ambizione sfrenata ed al culto della carriera personale. E, Come potete constatare quotidianamente,  sono le stesse persone che interpretano una campagna elettorale esasperata nei toni, densa di vuote promesse e di minacciosi proclami, ma priva di contenuti e di proposte per Nemi.
Come se nulla fosse accaduto! Anzi, tentano di rovesciare le responsabilità con il vittimismo!
Per quanto mi riguarda, non ho rimpianti e rifarei tutte le scelte fatte. La mia onestà mi indusse ad attivarmi per impedire, non appena ne ebbi la percezione, che si perpetrassero strane manovre che, solo oggi lo apprendiamo, sono sfociate in un procedimento penale a carico di uno dei candidati a Sindaco, al quale dovetti ritirare  le deleghe di Assessore.
Amaramente, ho dovuto prendere atto che avevo ragione e che il mio rispetto per la legalità aveva prodotto la vendetta e il tradimento di quel gruppo di consiglieri vicini a Bertucci. Sorpresi dalla fermezza e dal coraggio di una donna che, proprio perché donna, secondo loro doveva essere “manovrabile”, questi personaggi hanno voluto colpire me, senza curarsi di tradire spudoratamente il mandato elettorale che avevano ricevuto da Voi!
Altro che strategie politiche! Le mire di coloro che, insieme alla sinistra fecero cadere la mia Giunta, erano solamente interessi personali che anche oggi,  imperterriti tentano di coltivare. Uno di loro, per fortuna, ha finalmente ottenuto un posticino in un consiglio d’amministrazione. E’ stato il premio per aver fatto sciogliere il Consiglio comunale di Nemi, in pieno accordo con gli avversari politici di sempre? L’altro si è autocandidato a Sindaco, nascondendo a tutti i cittadini  di essere indagato, per un reato gravissimo contro il comune di Nemi che, in caso di rinvio a giudizio, lo costringerebbe, in ogni caso, a dimettersi da qualsiasi carica, anche solo per motivi di opportunità se non per obbligo di legge.
Confido che saprete punire politicamente questi traditori, che hanno la sfrontatezza di richiedere ancora il Vostro voto. Con quali garanzie per il futuro?
 Aggiungo che c’è il rischio concreto che ogni voto dato a loro si trasformi in un voto dato alla sinistra!
In questo lungo anno, mentre altri tentavano di sminuirmi offendendo il buon senso, la realtà e, di sovente, la mia dignità, sono stata zitta e non Vi nascondo che ho molto riflettuto prima di accettare la mia candidatura. Infatti, e ci tengo a precisarlo, non coltivo personali bramosie di potere e di carriera. Ho la mia famiglia, il mio lavoro, i miei amici e i miei interessi culturali e sociali che mi riempiono la vita, come capita a ognuno di Voi.
Ho capito però che dovevo tornare per Voi, che numerosissimi mi avevate dato fiducia e che ora, con affettuosa insistenza mi invitate a ripartire. E allora, Ripartiamo!.
Il senso attuale e profondo della mia candidatura è proprio questo. Il dovere di affermare, per Voi tutti , il diritto di ogni cittadino onesto di occuparsi della Cosa Pubblica, solo per mettersi al servizio del proprio Paese e dei propri concittadini. Senza pretendere nulla in cambio, se non la soddisfazione di dimostrare che si può amministrare il proprio Paese seguendo l’etica comune dell’onesto vivere.
Ecco, Vi voglio ribadire che da me avrete disponibilità, impegno e, prima di ogni cosa, onestà e garanzia di legalità.
La politica non si fa facendo favori agli “amici”, né interpretando il teatrino del vuoto protagonismo di piazza.
La Cosa Pubblica si amministra lavorando, onestamente e senza ostentazione. Rispondendo alle legittime istanze dei cittadini e privilegiando l’interesse generale, senza preferenze per gli “amici” di turno, per gli affaristi e i faccendieri.
In questo delicato passaggio della storia del nostro Paese, ove prevale la mancanza di fiducia nei politici a causa di ripetuti e clamorosi scandali che ne hanno minato la “credibilità”, ritengo che il primo segno del cambiamento debba partire esercitando il diritto di voto. Se si vuole una politica “credibile”, occorre scegliere i propri rappresentanti fra le persone serie ed oneste.
Per parte mia, penso di averVi mostrato il coraggio dell’onestà e la fermezza dei miei principi, oltre che delle mie idee. Sta a Voi privilegiare e premiare la “buona politica”, che credo di rappresentare con la necessaria sobrietà.
Ora però, voglio parlarVi solo del futuro!
Vorrei tornare a governare di nuovo Nemi, lavorare alacremente per  concludere tutto quanto iniziato, per proseguire nella realizzazione di tutti i lavori pubblici già finanziati dalla Regione, per tentare con decisione di recuperare i finanziamenti perduti. Per portare a buon fine tutti i progetti e le opportunità che avevo programmato come l’acquisto del Castello Ruspoli, che costituisce un obiettivo tanto ambizioso quanto fondamentale per dare un nuovo impulso al turismo, alla cultura  e all’economia dell’intero paese, e che l’amministrazione di sinistra di venti anni fa aveva avuto occasione propizia di acquistare, scegliendo un ottuso atteggiamento di  chiusura a un investimento tanto importante.
Per difendere Nemi da un’eventuale amministrazione di sinistra che, come sappiamo tutti, nei decenni scorsi, ha provocato solo danni irreparabili. Come l’errata individuazione della collocazione della scuola con un enorme spreco di risorse finanziarie e il risarcimento del danno stabilito dal TAR per il caso ILCESA, che obbligherà i cittadini di Nemi a rimborsare quell’imprenditore che è stato vittima di  comportamenti “vessatori e persecutori”, da parte dell’Amministrazione di sinistra, a causa delle varianti al piano regolatore, adottate a raffica.
Desidero che sia ben chiaro un concetto: ogni voto dato a Bertucci è assolutamente inutile per Nemi e costituisce un voto in più per la sinistra ancora capeggiata da Canterani e da Colazza.
Perché desidero contribuire concretamente allo sviluppo del paese dove mi onoro di essere nata, dove ho vissuto ed al quale sento di appartenere totalmente, come ogni altro nemese e come ogni altro cittadino che, comunque, si è innamorato del nostro territorio e della nostra storia.
Con rinnovato affetto!

Cinzia Cocchi
 




NEMI ELEZIONI, I NUMERI SONO CON CINZIA COCCHI CHE DOVRA’ VEDERSELA CON LA SINISTRA

Andrea Ronchi:  “Il voto di Nemi è il voto di tante realtà della nostra Italia, è il voto del ribaltone. Qui, stasera, c’è l’intero Pdl e chi viene a rappresentarlo fuori da qui è un abusivo. Ho avuto modo di analizzare queste vicende, fra qualche settimana qualche tribunale avrà modo di incontrare qualche personaggio".

 

Francesco Aracri: "In merito al signor Marco Mattei vorrei sottolineare che ci sono  nella Provincia e nella Regione 20 sindaci che hanno deliberato la volontà di occupare l’assessorato di Mattei, proprio perché latitante da due anni. Io funziono con due proverbi: “Dimmi con chi vai e ti dirò chi sei e i simili si accoppiano”.

 

Adriano Palozzi: "Nel corso di questa campagna elettorale ho saputo di persone, anche assessori regionali, che sono venuti a sponsorizzare altri candidati prendendo impegni che lasciano il tempo che trovano perché ovviamente, sulle problematiche di un territorio, decide una collegialità di persone e non certamente il singolo che viene qui a fare marchette elettorali."


 

Redazione

Una cena, ieri sera 3 maggio, con una rappresentanza del Pdl che ha ribadito a gran voce tutto il sostegno del partito al candidato Sindaco di “Insieme per Nemi” Cinzia Cocchi.

A introdurre il nutrito parterre di ospiti intervenuti a sostegno di Cocchi è stato l’ex Sindaco e candidato nella lista “Insieme per Nemi” Alessandro Biaggi il quale ha parlato di “percorso non facile”: “E’ stata ed è una campagna elettorale molto accesa ma guai se non fosse così – ha detto Biaggi – perché più chances si mettono in campo per far prevalere certe idee e certi valori e più forte sarà lunedì sera la gioia di tutti quanti quando verrà confermata la fiducia dei cittadini a Cinzia Cocchi”. Biaggi ha introdotto poi l’intervento del Sindaco di Marino e presidente Cotral Adriano Palozzi il quale ha, da subito, constatato quanto piena fosse la sala, con oltre 220 persone, accorse al ristorante Monte Arrtemisio per rinnovare ancora una volta la fiducia in Cinzia Cocchi. E’ stato infatti davvero singolare la sinergia e la partecipazione di uno schieramento di rappresentanti del Pdl, invitati, anche e soprattutto dall’ex Vicensidaco con la giunta Biaggi Vittorio Bevilacqua.

“Questa sera – ha detto Palozzi – noto con piacere che ci sono moltissime persone, un dato significativo per una città della grandezza di Nemi. Vorrei soltanto spendere poche ma ritengo importanti parole nei confronti di Cinzia Cocchi che è stato un buon Sindaco mandato ingiustamente a casa per colpa di un gesto infame, perché a Nemi c’era un amministrazione salda espressione di una continuità significativa rappresentata da Cinzia. La più bella soddisfazione sarà sicuramente quella che potremo toglierci lunedì, ma in queste ore, è importante continuare a riflettere e far riflettere più cittadini possibili sulla bontà di questo progetto politico, nonché sulle capacità di Cinzia e della sua squadra. Dobbiamo invece lasciare perdere coloro i quali vanno millantando opere e soluzioni impossibili e facendo promesse irrealizzabili. E’ importante invece, ai fini della salvaguardia e sviluppo del territorio garantire un amministrazione con persone che abbiano la giusta dose di esperienza per governare. E oggi governare è un atto di coraggio perché si fanno anche scelte impopolari, ma certamente non si prendono in giro le persone promettendo l’impossibile. Con la santa pazienza i Sindaci devono cercare soluzioni per i propri cittadini, Cinzia lo stava facendo ed è stato davvero un gesto vile e brutto mandarla a casa.  Nel corso di questa campagna elettorale ho saputo di persone, anche assessori regionali, che sono venuti a sponsorizzare altri candidati prendendo impegni che lasciano il tempo che trovano perché ovviamente, sulle problematiche di un territorio, decide una collegialità di persone e non certamente il singolo che viene qui a fare marchette elettorali. In qualità di presidente del Cotral – conclude il Sindaco di Marino –  sono qui a garantire serietà e impegno, insieme a Cinzia, per cercare una risoluzione concreta alle problematiche dei trasporti che interessano Nemi.

E’ stata poi la volta dell’onorevole del Pdl Francesco Aracri, appellato ironicamente da Biaggi “filosofo”: “fino ad oggi – ha detto Aracri – filoso non me l’aveva detto nessuno. In questa sede, vorrei rimarcare il fatto che il voto che ci accingiamo a dare è un voto che afferisce all’immediato presente e futuro le possibilità di sviluppo di questo territorio. Un’amministrazione precisa e puntuale come quella di Cinzia Cocchi deve poter avere la possibilità di tornare ad amministrare Nemi. E ricordo, che se ci troviamo ad andare a votare è perché delle persone hanno tradito la fiducia dei cittadini e lo hanno fatto sfiduciando la giunta per meri motivi di bottega e non mi sembra un caso che le cronache cittadine riportino le vicende della Magistratura che interessano un candidato, autore del tradimento. In merito al signor Marco Mattei vorrei sottolineare che ci sono  nella Provincia e nella Regione 20 sindaci che hanno deliberato la volontà di occupare l’assessorato di Mattei, proprio perché latitante da due anni. Io funziono con due proverbi: “Dimmi con chi vai e ti dirò chi sei e i simili si accoppiano”.

Incisivo l’intervento dell’ex Ministro (Pdl) Andrea Ronchi: “Il voto di Nemi è il voto di tante realtà della nostra Italia, è il voto del ribaltone. Qui, stasera, c’è l’intero Pdl e chi viene a rappresentarlo fuori da qui è un abusivo. Ho avuto modo di analizzare queste vicende, fra qualche settimana qualche tribunale avrà modo di incontrare qualche personaggio. Questa è una certezza e intendo ribadire con fermezza che il voto per Cinzia è il voto per la legalità. Se vogliamo continuare questa esperienza che è stata tradita alle spalle per via di interessi, dobbiamo far capire che non si può consegnare questa meravigliosa cittadina a chi ha fatto della speculazione politica il modo di fare politica. Le persone perbene possono e devono continuare ad amministrare nella legalità per il bene di tutti.

Acceso poi lo stringato intervento di Biaggi nell’introdurre Cinzia Cocchi: “Dobbiamo rimettere sulle spalle di Cinzia, quella fascia tricolore che gli è stata trafugata con un gesto vile!”.

Parole puntuali e piene di coraggio per Cinzia Cocchi: “ho avuto il piacere di essere accolta in tante case – ha detto il candidato Sindaco –  intanto cari amici e amiche voglio ringraziarvi ancora una volta per il sostegno e il coraggio che mi state trasmettendo. Non dobbiamo permettere che la sinistra torni a governare Nemi, perché i danni della sinistra sono sotto gli occhi di tutti, abbiamo una scuola realizzata in una buca che agli occhi dei visitatori appare come un parcheggio. Ma purtroppo lì non c’è un parcheggio, c’è un’opera incompiuta da anni, malfatta e alla quale non abbiamo potuto metter mano per cambiargli ubicazione, perché avremmo dovuto pagare oltre un miliardo di euro alla Regione e non l’avevamo. E che cosa è stato fatto a partire dal giorno dopo le elezioni? Si è lavorato per remare contro la volontà di operare per il bene di Nemi realizzando un programma elettorale condiviso dai cittadini.
Un sindaco si sfiducia in Consiglio comunale e ciò non è avvenuto e questo dimostra che quella vile  operazione portata a braccetto con la sinistra è stata mossa soltanto da interessi di poltrone e di potere personale. Confido che saprete punire politicamente questi traditori, che hanno la sfrontatezza di richiedere ancora il Vostro voto. Con quali garanzie per il futuro?
 Aggiungo che c’è il rischio concreto che ogni voto dato a loro si trasformi in un voto dato alla sinistra! Vorrei tornare a governare di nuovo Nemi, lavorare alacremente per  concludere tutto quanto iniziato, per proseguire nella realizzazione di tutti i lavori pubblici già finanziati dalla Regione, per tentare con decisione di recuperare i finanziamenti perduti. Per portare a buon fine tutti i progetti e le opportunità che avevo programmato come l’acquisto del Castello Ruspoli, che costituisce un obiettivo tanto ambizioso quanto fondamentale per dare un nuovo impulso al turismo, alla cultura  e all’economia dell’intero paese, e che l’amministrazione di sinistra di venti anni fa aveva avuto occasione propizia di acquistare, scegliendo un ottuso atteggiamento di  chiusura a un investimento tanto importante.
Per difendere Nemi da un’eventuale amministrazione di sinistra che voglio ribadire, come sappiamo tutti, nei decenni scorsi, ha provocato solo danni irreparabili. Come il risarcimento del danno stabilito dal TAR per il caso ILCESA, che obbligherà i cittadini di Nemi a rimborsare quell’imprenditore che è stato vittima di  comportamenti “vessatori e persecutori”, da parte dell’Amministrazione di sinistra, a causa delle varianti al piano regolatore, adottate a raffica.
Desidero che sia ben chiaro un concetto: ogni voto dato a Bertucci è assolutamente inutile per Nemi e costituisce un voto in più per la sinistra ancora capeggiata da Canterani e da Colazza.
 




NEMI ELEZIONI, NEL COMIZIO DI CHIUSURA STEFANIA OSMARI PONE FINE ALLE POLEMICHE E VUOLE PROTEGGERE I CITTADINI DA EQUITALIA

Redazione

Nota di "Partecipazione Democratica" per Stefania Osmari Sindaco

“Canterani assessore esterno? Non sarà assessore. Noi siamo la discontinuità nella continuità, il rinnovamento partendo dai valori delle ultime amministrazioni di centro sinistra”. Così si apre il comizio finale di Partecipazione Democratica. Parole di una serena e raggiante Stefania Osmari che risponde laconicamente alle polemiche e agli attacchi professionali ricevuti rivolgendo l'attenzione  a Nemi. Espone il programma in maniera ferma e convinta, con proposte su rifiuti (avvio della differenziata porta a porta), turismo (riqualificazione del centro storico, del Lago e dei suoi sentieri, oltre che il parcheggio), scuola (termine dei lavori per la struttura), ambiente (ripubblicizzazione dell'acqua e stop al consume del territorio) e Equitalia, cercando di fare chiarezza sulla posizione del comune in merito alla nuova tassa IMU e al rapporto con la società di riscossione dello Stato.
Pochi i riferimenti agli altri e tutti mirati a sottolineare l'incoerenza di chi ha già governato e che oggi vuole fare l'oppositore di sé stesso come Alberto Bertucci, alle decisioni scellerate di depauperamento turistico ed economico compiute da chi, lasciando l'umiliazione del commissariamento oggi si ripresenta come Cinzia Cocchi e rispondendo alle sterili polemiche di Beatrice Faina e SEL riportando dettagliatamente i fatti con tanto di relazione sulla loro cronologia, riportata anche dai giornali.
Ecco poi l'ultima, l'ennesima, proposta di Partecipazione Democratica, a dimostrazione di un lavoro incessante di studio che dà la dimensione di come l'interesse sia per Nemi e non per la poltrona. Seguendo le proteste e le indicazioni dell'ANCI (Associazione Nazionale Comuni Italiani) e sulla scia di quanto fatto o proposto da altri comuni e movimenti, Stefania Osmari dichiara:”Faremo di tutto per riuscire a escludere Equitalia dalla riscossione dei tributi locali come IMU e immondizia. Alcuni comuni, e anche la Regione Piemonte, lo hanno fatto e i benefici sarebbero enormi”: Un'azione del genere infatti consentirebbe un risparmio di migliaia di euro sugli oneri concessori dovuti a Equitalia. Ma è solo l'inizio. Gestire la riscossione internamente vorrebbe dire: evitare ai cittadini i pignoramenti folli; dare un punto di riferimento costante e presente; mettere nelle condizioni i contribuenti di pagare senza il fiato sul collo tenendo in considerazione il patrimonio e le condizioni economiche e sociali degli individui e conseguentemente poter studiare modalità di pagamento quasi personalizzate; evitare l'evasione fiscale.
“Nei limiti che ci impone il bilancio, non intendiamo tartassare i cittadini più di quanto non abbiano fatto i governi di centro destra. Io sono una cittadina tra i cittadini. Ci dobbiamo sentire tutti fortemente impegnati per il bene di Nemi”.
 




NEMI ELEZIONI, "PENSIERO CIVICO" E SEL: "LE TAPPE DEL MANCATO ACCORDO CON PD / FDS / "NEMI PER SEMPRE "

Redazione

Riceviamo e pubblichiamo la nota di "Pensiero Civico" e Sel dopo l'articolo de L'osservatore laziale di ieri 4 maggio (NEMI ELEZIONI, PARTECIPAZIONE DEMOCRATICA: “A PROPOSITO DI ONESTA’ INTELLETTUALE: CARTE ALLA MANO”)

Settembre 2011: Vairo Canterani, al tavolo di trattativa, presso il ristorante "La Pergola": «Propongo la candidatura a sindaco di Stefania Osmari». Sel esprime la sua perplessità in quanto alle precedenti elezioni, dopo aver PERSO le primarie, la sig.ra Osmari si è ritirata a vita privata piuttosto che collaborare con il
proprio partito e con Sel che l'aveva sostenuta. Nonostante ciò, SEL si dichiara disposta a convergere, qualora anche le altre due forze di coalizione fossero d'accordo, sul suo nome. Francesca Bertucci, segretaria del Pd Nemi, dichiara che la candidatura di Osmari potrebbe "spaccare" il partito.

Settembre 2011, stessa sera, stesso tavolo: Osmari: «Capisco di non essere condivisa, non accetto la proposta di candidatura».

Novembre/Dicembre 2011: Il Pd Nemi, al tavolo di trattativa nello studio di Carlo Testana, propone la candidatura a sindaco di Edoardo Middei, figlio della Osmari. Sel ribadisce l'intenzione di trovare una candidatura unanime per evitare le primarie, ma sembra proprio che non ci si possa spostare da quella famiglia. Davanti all'ultimatum "Middei o nulla", Sel propone le primarie ben consapevole degli oneri che queste comportano (Azzurra Marinelli le aveva già vissute sulla sua stessa pelle). Alla richiesta, il rifiuto totale da parte del Pd e di Vairo Canterani e, di conseguenza, l'uscita di Sel dalla coalizione.

Gennaio 2011: Sel apre alla società civile, senza cessare il dialogo con il Pd che nel frattempo, inspiegabilmente, ritira la candidatura di Edoardo Middei e lavora su altre proposte.

Gennaio 2011: Vairo Canterani: «Io non sono l’espressione di nessun partito, io sono “Nemi per Sempre” – continua Canterani – ho raccolto ben 600 consensi, eppure hanno ritenuto di voler correre senza di me. Ripeto, a me non interessa niente dei partiti e adesso questo piatto già condito proprio non lo mangio. “Il nuovo tavolo”, così è stato definito, si dirige verso il suicidio e vuoi sapere perché? Perché ci sono troppi “culi” per una sola poltrona. Circolano tre, quattro, cinque nomi”. "In un primo momento ho proposto la candidatura dell’insegnante Osmari, una candidata competitiva, vista bene da tutti. E cosa è successo? Prima
l’hanno appoggiata tutti e poi l’hanno fatta secca». ergo…

Febbraio 2011: il Pd cambia idea e converge su Stefania Osmari. La segretaria Francesca Bertucci incontra Sel e la costituenda lista civica in una riunione, proponendo di unirsi per "bilanciare" lo strapotere di Vairo. Lei stessa ammette di fronte a quell'assemblea che, in questa ottica, ha già detto di no alla
candidatura a consigliere di Libero Middei, troppo vicino a Canterani.

Febbraio 2011: Sel, anche in rappresentanza della costituenda lista civica, torna a confrontarsi con il Pd e Nemi per sempre. Dato che il candidato sindaco è già "stato deciso ed ufficializzato" e le primarie ovviamente dimenticate, chiede di vedere riconosciuta per sè e per il nuovo progetto politico che sta crescendo, la sua dignità ed il suo valore. Elisabetta Mannoni reclama per sè il diritto di ricoprire la carica di vicesindaco. Stefania Osmari propone che il vicesindaco sia attribuito a chi riceverà più preferenze. ecco le baronie: o sei il mio pupillo e ti giro i miei voti, oppure sei fuori. tanti voti li ha solo chi fa politica da 30 anni ed in questo modo si preclude la crescita di una nuova classe dirigente. il vaso e' colmo. rinunciamo definitivamente al dialogo con quella che fu la coalizione del vero rinnovamento!

Le citazioni sono state prese da tabella pubblicati nel corso dei mesi scorsi sul sito de L'Osservatore Laziale
 




NEMI ELEZIONI, PARTECIPAZIONE DEMOCRATICA: “A PROPOSITO DI ONESTA’ INTELLETTUALE: CARTE ALLA MANO”

Partecipazione Democratica: Mettiamo la parola fine ad una telenovela degna del peggior reality televisivo

Redazione

Riceviamo e pubblichiamo la nota di "Partecipazione Democratica" per Stefania Osmari Sindaco

"Vorremmo poter chiudere la speciosa e strumentale querelle di SEL contro Partecipazione Democratica riportando la cronaca di una telenovela annunciata, giunta finalmente al capolinea. Le carte da noi accumulate sono “fatti” e non “interpretazioni” fantasiose. Con imbarazzo ma con l’onestà intellettuale che tutti ci riconoscono, chiediamo ai nostri lettori e futuri elettori di leggere le seguenti righe per aiutarci a dire basta ad una operazione di antipolitica davvero sgradevole e sterile messa in piedi da una frangia incontrollata in salsa nemese di SEL…

1/11/2011: "La nostra parola d'ordine – dice Azzurra Marinelli, di Sel – è rinnovamento. C'è un grande fermento politico e sociale in paese e noi vogliamo dare spazio a queste forze fresche. Le primarie? Insieme al Pd del segretario Francesca Bertucci e alla Federazione della sinistra stiamo studiando la possibilità di individuare un candidato condiviso senza passare per le primarie. Crediamo fortemente nello strumento della partecipazione dell'elettorato, ma in una realtà così piccola non è un discorso semplice anche perché comporta un ampio impiego di risorse" (Il Mamilio).
Dicembre 2011: SEL esce dalla coalizione adducendo come motivazione la mancata accoglienza delle primarie, che vengono proposte solo quando dal PD emerge il nome di Edoardo Middei, accogliendo l’istanza di rinnovamento, volendo contrapporlo al nome di Azzurra Marinelli. Tale richiesta non poteva essere presa in considerazione in quanto le primarie avrebbero richiesto più di due esponenti della coalizione e la condivisione di tutte le sue componenti.
11/01/2012: “SEL non ha ancora definito una linea, è ancora in fase di evoluzione ma nelle prossime ore potrebbe uscire il nome di un candidato, forse “rosa” condiviso anche dal Pd” (Osservatore Laziale).
12/02/2012:  “…E’ giusto, è vero, è una questione di rispetto per i cittadini che devono sapere chi scegliere. A tal proposito manca davvero poco per dichiarare il nome di un candidato condiviso che possa perseguire il nostro obiettivo comune che è quello di evitare una risalita del centrodestra.”. “Avete chiuso con il Pd? Abbiamo sempre mantenuto una buona intesa politica con il Pd col quale abbiamo un rapporto preferenziale”  (intervista ad Azzurra Marinelli, Osservatore Laziale).
La segretaria del Pd dichiara che, nonostante la rottura di Sel a dicembre, si mantiene il dialogo e il confronto tra i due partiti, ritenendolo necessario e significativo per l’unità della sinistra, tanto attesa e auspicata dai cittadini. Tale dialogo si mantiene anche quando il PD tutto converge di nuovo sulla candidatura di Stefania Osmari, già considerata a settembre 2011 da tutta la coalizione. SEL si mostra disponibile ad accettare tale proposta tanto da partecipare alla riunione del 1° marzo u.s..
1/03/2012: SEL si siede al tavolo della coalizione con un candidato condiviso e ufficializzato. Nella prima parte si parla della strategia per condurre la campagna elettorale, nella seconda parte ci raggiunge un responsabile regionale di SEL. Cambia l’atmosfera e cambiano gli argomenti della discussione, in quanto viene posta quale “condizione irrinunciabile” la candidatura a vicesindaco di Azzurra Marinelli, senza lasciare nessun margine di discussione della condizione stessa.
Come dicevamo in apertura, questi i fatti. Ed è questa la dinamica di una scissione che ha prodotto una lacerazione nella sinistra di Nemi ma che, nonostante tutto, ha consentito alla sua componente istituzionalmente più matura e responsabile, cioè Partecipazione Democratica, di cicatrizzare una ferita ormai superata dinanzi ai gravosi impegni che la riguarderanno in caso di vittoria alle prossime comunali.
Senza tema di smentita, possiamo affermare che la malattia infantile di SEL a Nemi è il protagonismo personalistico e “controdipendente” di alcuni suoi esponenti di spicco. Non può spiegarsi altrimenti l’acrimonia, le illazioni, le volgarità, le ricostruzioni fantasiose ed offensive che siamo costretti a leggere sul web – ma anche su Facebook e in diversi scambi di mail personali – contro Partecipazione Democratica, il segretario del PD di Nemi, il candidato sindaco Stefania Osmari e alcuni suoi sostenitori.
Mettiamo la parola fine ad una telenovela degna del peggior reality televisivo e pensiamo a non far vincere il centro-destra nemese. Partecipazione Democratica ha le spalle abbastanza forti e un cuore maturo per sobbarcarsi il lutto per la separazione da SEL, avendo già ricostruito la casa di una sinistra unita e progressista. Non nutriamo rancori ma solo umana pietas per chi ha ancora la possibilità, se intelligente, di rimediare ai propri errori in questo scampolo di tempo prima delle votazioni. Perseverare sarebbe davvero diabolico!
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NEMI ELEZIONI, LA SINTESI DI ALESSANDRO BIAGGI

Redazione

Alessandro Biaggi ex Sindaco di Nemi e candidato nella lista civica “Insieme per Nemi “ Pdl che sostiene la candidatura a Sindaco di Cinzia Cocchi parla della questione de IL.CE.SA e spende alcune parole sulla campagna elettorale Nemese.
Buona visione
 




NEMI ELEZIONI: PASSEGGIANDO PER L'ECOMUSEO

Redazione

 

Riceviamo e pubblichiamo

“Ecco Nemi celato entro una conca….” Così Lord Byron scriveva nei primi anni dell’ottocento, ma celati ancora sono nel nostro territorio tanti sentieri e tante meraviglie. Proprio oggi ci siamo imbattuti in una di queste bellezze, un posto unico, magico, incantato, disperso tra il nulla di un’incuria sempre maggiore e l’incapacità delle vecchie amministrazioni comunali di valorizzare a pieno un patrimonio naturale, artistico e storico che ci appartiene ma che in pochi hanno la fortuna di conoscere ed apprezzare. L’idea promossa dalla lista “Partecipazione Democratica” è nata con lo scopo di percorrere e toccare con mano i territori che, secondo un progetto da noi delineato, costituiscono quello che sarà l’ECO MUSEO della Valle del Lago. Il gruppo di escursionisti, armato di comodi indumenti e scarpe da trekking, si è riunito in mattinata in Piazza Umberto I; il nostro punto di partenza; da qui, scendendo lungo il belvedere Dante Alighieri, abbiamo intrapreso il sentiero a sinistra, subito dopo il famoso “Arcu da Pete”. Immediatamente ai nostri occhi è risaltato lo stato di totale abbandono di quelli che anche storicamente sono stati sentieri sacri ai romani. Chissà cosa penserebbe la Dea Diana se sapesse che il suo limpido e cristallino specchio è contornato da una cornice consunta e logora che non rende certo lustro né al paese né tantomeno al lago stesso? Con difficoltà siamo riusciti a muoverci lungo il sentiero, inerpicandoci tra rovi e vecchie staccionate instabili e insicure. Grande è stata la soddisfazione nel trovarci di fronte al romitorio di san Michele Arcangelo.
Una lapide commemorativa del V secolo, insieme ai resti di sepolture cristiane a fossa, nella zona delle antiche mole presso la fonte Egeria, ci testimoniano che tale sito nemorense ha visto gli albori del cristianesimo. Piccolo gioiello di semplice fede e arte tra alberi silenti che ne conservano gelosi la sua storia millenaria.
Sulla strada del ritorno, dopo varie considerazioni teoriche e la stessa constatazione in loco, ci siamo resi conto di come un progetto di recupero possa essere fattibile senza altissimi costi da parte del Comune. La riqualificazione immediate di specifiche zone porterebbero al nostro paese un incremento turistico non indifferente, creando nuovo indotto per il commercio ed eventuali posti di lavoro per i giovani di Nemi. E’ davvero un peccato non poter apprezzare né disporre a pieno di tutte queste ricche risorse; poche sono le frecce rimaste nella faretra della nostra Dea Artemide e chissà cosa potrebbe scrivere un novello Lord Byron del nostro piccolo paese? Sicuramente i suoi occhi e la sua penna avrebbero molti spunti per decantare, in negativo, la decadenza di uno dei posti più belli del mondo.
 




NEMI ELEZIONI, CORRIERI (SEL): «SIAMO FORTEMENTE STUPITI DELLA MANCANZA DI ONESTÀ INTELLETTUALE DIMOSTRATA DA PARTECIPAZIONE DEMOCRATICA»

Redazione

Riceviamo e pubblichiamo:

«Sentiamo il dovere di venire in soccorso alla Signora Stefania Osmari la quale ha dichiarato ai cittadini di Nemi di non conoscere la ragione per cui SEL ha deciso di lasciare la coalizione di centrosinistra. Vorremmo aiutarla a superare la sua amnesia, affinché questa non si tramuti in un’amnesia collettiva». A dichiararlo è Patrizia Corrieri, segretaria SEL Nemi, dopo che la candidata di Partecipazione Democratica lo scorso sabato, durante il confronto tra i quattro candidati, ha affermato che «ancora non ha capito la ragione per la quale una parte della sinistra ha scelto di andare da sola alle amministrative».  
Per spiegarlo bisogna risalire a quando a settembre scorso Sel si è seduto al tavolo con Pd, Nemi Per Sempre e Federazione della Sinistra con l’intento di arrivare a un nome condiviso per il futuro candidato a sindaco del centro sinistra di Nemi. «Di fronte alla candidatura del giovane Edoardo Middei (figlio di osmari) SEL – spiega con evidente amarezza e stupore Patrizia Corrieri – ha invitato gli alleati di coalizione a ricorrere alle elezioni primarie perché non condivideva tale proposta. Alla nostra richiesta, il Signor Vairo Canterani ha risposto di NO, ed è per questa chiusura alle vie democratiche che le nostre strade si sono separate. Dunque è di una semplicità lampante, la motivazione, ed è facilissima da ricordare».  «C’è qualcuno, invece, che ricorda PERCHÉ non appena SEL è uscita dalla coalizione, si sia poi ritirata la candidatura di Edoardo, per convergere su quella di sua madre, la Signora Osmari? Il meccanismo che ha prodotto questa scelta non risulta altrettanto chiaro. E poi – afferma la segretaria di SEL -, PERCHE' quella candidatura "indiscutibile", neppure con le sacrosante primarie di coalizione, si è volatilizzata subito dopo la nostra rinuncia per fare spazio a quella dell'attuale aspirante Sindaco di Partecipazione Democratica? «Siamo venuti a conoscenza – conclude Patrizia Corrieri – del fatto che molti esponenti di Partecipazione Democratica tentano di convincere i cittadini del fatto che sia doveroso non disperdere i voti, tanto da parlare di “voto utile”. A pensarci bene, questo atteggiamento è uguale a quello del centro destra, con le lettere lasciate nelle cassette delle poste dove Cinzia Cocchi e Alberto Bertucci continuano a screditarsi a vicenda. Ribadiamo ancora una volta, così come insegna la politica di sinistra, che ogni voto ha pari dignità ed esprime fiducia e consenso dei cittadini alle idee. In questo caso, per una Nemi migliore di quella che ci hanno consegnato gli ultimi 30 anni di mala amministrazione dove, alternandosi al governo o all’opposizione, sono cambiati i ruoli ma i personaggi sono gli stessi di quelli che oggi vediamo scritti nelle altre tre liste».
 




NEMI ELEZIONI, MACIGNO SULLA CANDIDATURA DI ALBERTO BERTUCCI

ALLEGATA ALL'ARTICOLO LA RICHIESTA DI RINVIO A GIUDIZIO NEI CONFRONTI DI ALBERTO BERTUCCI E ALTRI TRE COIMPUTATI

 

Chiara Rai

Pende una richiesta di rinvio a giudizio sul candidato a sindaco di Nemi Alberto Bertucci imputato insieme ad altri tre soggetti, per turbativa d’asta e frode nelle pubbliche forniture. Quindi, se prima Bertucci era indagato solo per turbativa d’asta in concorso, adesso si è aggiunto un altro capo d’imputazione per frode nelle pubbliche forniture (art.356 del codice penale). Si aggrava la posizione del Bertucci nei confronti del quale non c’è una richiesta di archiviazione. Da indagato, Bertucci assume la qualifica di imputato, dal momento che il Pubblico Ministero ha richiesto nei suoi confronti e nei confronti di Gianpaolo Miglietta, Mauro Cesaretti e Riccardo Schiaffini il rinvio a giudizio.

L’udienza è fissata per il 6 giugno.

La richiesta di rinvio a giudizio è formulata dal Pubblico Ministero ogni qual volta egli ritiene che nel corso delle indagini preliminari siano stati raccolti elementi sufficienti a sostenere l'accusa nell'eventuale e successivo giudizio.

Eppure fu lo stesso Bertucci a dichiarare che le indagini si erano concluse “già da un anno e senza esito”. Invece l’esito c’è stato e non ha prodotto alcuna richiesta di archiviazione bensì nei confronti di Bertucci è aperto un procedimento penale. Nella richiesta di rinvio a giudizio che L’osservatore laziale allega al presente articolo viene chiaramente indicato tra le persone offese il Sindaco di Nemi.

Ricordiamo i fatti: Dopo aver bandito una gara per la procedura aperta per la fornitura di uno scuolabus, Miglietta, modificando la gara, formulava quattro richieste di offerta per la fornitura di uno scuolabus indirizzandole alle quattro ditte che Riccardo Schiaffini, titolare della ditta appaltatrice dei trasporti presso il Comune di Nemi, aveva indicato a Bertucci. Tra queste offerte Miglietta aggiudicava la gara alla ditta di Cesaretti al prezzo di euro 49 mila 950 Iva esclusa, sebbene tale prezzo fosse superiore a quello posto a base d’asta (euro 48 mila 126 iva inclusa). Dopo l’aggiudicazione, Cesaretti riduceva l’offerta ad euro 40 mila 105 iva esclusa ma consegnava presso il deposito dello Schiaffini un veicolo diverso da quello oggetto della gara perché avente solo 19 posti anziché i 30 indicati nell’atto di aggiudicazione.
 
L’articolo 356 del codice penale recita che chiunque commette frode nella esecuzione dei contratti di fornitura o nell'adempimento degli altri obblighi contrattuali indicati nell'articolo precedente, è punito con la reclusione da uno a cinque anni e con la multa non inferiore a milletrentradue euro . La pena è aumentata nei casi previsti dal primo capoverso dell'articolo precedente.

In questo caso “l’articolo precedente” risponde del delitto in esame, ad esempio, il dipendente di un ente pubblico che abbia assunto contrattualmente l'obbligo di fornire determinati prodotti a un altro ente pubblico.

Anche la giurisprudenza chiarisce che il termine frode si riferisce ad ogni adempimento che sia affetto da malafede contrattuale.
Il concetto di “frode” può essere inteso in tre diverse accezioni: come comportamento diretto ad abusare dell'altrui fiducia, contrariamente al principio di buona fede; come comportamento volto ad eludere norme giuridiche; come comportamento finalizzato a produrre un danno altrui.
 
Il Sostituto Procuratore della Repubblica Giuseppe Travaglini si è pronunciato. Certamente se la questione fosse stata “conclusa”, come si è sentito dire in questi giorni, sarebbe stata richiesta l’archiviazione. Così non è stato e fra pochi giorni si va al voto. Qualcuno andrà al voto con un grosso macigno da far digerire al proprio elettorato.

Una richiesta di rinvio a giudizio non ha bisogno di tanti commenti, questi verranno fatti in piazza dove, sicuramente, si cercherà di fuorviare la sacrosanta verità dei fatti. Non basteranno i giornalisti “amici” che cuciono la bocca ai giornalisti coscienziosi a fermare questo ciclone giudiziario.

I giornalisti "amici" addolciranno la pillola con interviste cucite ad hoc per "annacquare" un altro atto della Procura della Repubblica. Io (Chiara Rai) mi sono rifiutata di far parte della stretta cerchia degli "amici" dell'imputato. Preferisco rimanere una voce fuori dal coro perchè di "pennivendoli" ce ne sono abbastanza, ma non se ne troveranno mai in casa de L'osservatore laziale. I titoli d'effetto scritti dai giornalisti "amici" non serviranno, però, ad incantare gli elettori giudiziosi.

Non basterà calcare la scena nemese con baci e abbracci quotidiani a permettere una sana, doverosa e coscienziosa riflessione nelle urne elettorali.

Noi de L’osservatore laziale vorremmo soltanto ricordare ai lettori che sentiamo il peso di una grande responsabilità, che è quella di difendere con i denti l’articolo 54 della Costituzione, con il quale chiudiamo questo articolo giornalistico che ha la volontà di difendere il diritto dovere d’informazione.

Articolo 54 della Costituzione Italiana:
Tutti i cittadini hanno il dovere di essere fedeli alla Repubblica e di osservarne la Costituzione e le leggi.
I cittadini cui sono affidate funzioni pubbliche hanno il dovere di adempierle con disciplina ed onore, prestando giuramento nei casi stabiliti dalla legge.

ALTRI tabella:

10/04/2012 NEMI CASO BERTUCCI INDAGATO, BERTUCCI SI AUTOASSOLVE E GETTA FANGO SU CHI FA INFORMAZIONE. CHIARA RAI RISPONDE A BERTUCCI

06/04/2012 CASO BERTUCCI INDAGATO, BOTTA E RISPOSTA TRA GIOVANNI LIBANORI (UDC) E CHIARA RAI (L'OSSERVATORE LAZIALE)

05/04/2012 NEMI ELEZIONI, BUFERA SUL CANDIDATO SINDACO ALBERTO BERTUCCI


 




NEMI ELEZIONI, CLAUDIO COLAZZA SCRIVE AL DIRETTORE DE L'OSSERVATORE LAZIALE

Riceviamo e pubblichiamo

Caro direttore, cittadini e cittadine di Nemi, vorrei raccontarvi  cosa mi ha spinto a candidarmi con la lista Pensiero Civico e Sel.

Grazie alla mia, oramai, ex professione, visto che sono un lavoratore in mobilità, ho avuto la possibilità di entrare a stretto contatto ogni giorno con molte persone, con le quali ho sempre cercato di instaurare un rapporto umano basato sul rispetto e sulla fiducia. Ho capito che con forza di volontà e sani principi si può realmente cambiare qualcosa, basta avere la spinta giusta per superare le difficoltà e continuare a lottare per il “Bene comune”. Per me la politica non è una professione, non è fonte di privilegi, non è una mercanzia, come può essere per altri, ma impegno per affermare i giusti valori : dove i giovani non vogliono più vivere, un paese fantasma, senza futuro, un  paese in declino. Questo è un periodo difficile per Nemi e per l'Italia, e non è tempo di promesse idilliache, né c'è spazio per favori personali in cambio di qualche voto.

In questi giorni, recandoci da amici, conoscenti, cittadini per la diffusione del nostro programma , se devo trovare una parola che meglio di altre possa fare da comune denominatore alla condizione morale e psicologica di tante persone che abbiamo incontrato, utilizzerei la parola “SFIDUCIA”.

Quindi è il momento di essere concreti, onesti e disposti a lavorare duro per risollevare gli animi e le sorti di Nemi.