Nemi, ancora un’udienza per “Elvis”

NEMI (RM) – È stata rinviata al prossimo 2 novembre 2020 l’udienza che vede imputato Giacomo Cavalieri, detto Elvis, per un altro processo relativo il reato di danneggiamento. Cavalieri in un precedente processo ha ammesso di essere stato il mandante degli incendi di tre auto in uso a Franco Nicoletti detto Cricchetto, riconosciuto quest’ultimo parte offesa.

Si è arrivati dunque a un secondo capitolo di atti ai danni di Nicoletti

Tra i testimoni S. F. in quanto una delle auto incendiate è stata data in prestito dallo stesso a Nicoletti e L. B., conoscente e amica di Nicoletti, la quale in più occasioni ha chiesto all’anziano di essere accompagnata a casa o comunque non lasciata da sola in presenza di Elvis che spesso l’avrebbe importunata.

Tra i testimoni è stata chiamata anche S. I. che però non era presente in Aula. I testimoni dovranno presentarsi all’udienza del prossimo 2 novembre.

Il detenuto Giacomo Cavalieri, che si trova in carcere a Velletri, non era presente in Aula questa mattina. Pertanto l’udienza è stata rinviata a novembre.




Nemi, 4 anni e sei mesi per “Elvis”: le accuse e il quadro psicologico

NEMI (RM) – Quattro anni e sei mesi di carcere per Giacomo Cavalieri, da tutti conosciuto a Nemi come Elvis, per via del suo look ispirato al re del rock and roll. Cavalieri, attualmente recluso al carcere di Velletri dopo essere evaso dai domiciliari lo scorso 6 giugno, è stato condannato per stalking e per aver commissionato l’incendio di un’autovettura.

L’arresto di Giacomo Cavalieri

“Elvis” lavorava come cameriere nel ristorante di famiglia a Nemi ed è stato arrestato circa cinque mesi fa dai carabinieri di Nemi diretti dal maresciallo Dario Riccio dopo l’incendio all’auto di Franco Nicoletti, quest’ultimo conosciuto come “Cricchetto”, un anziano molto amato dalla comunità del paese delle fragole.

Nemi: arrestato “Elvis”

Le indagini dei carabinieri di Nemi

Attraverso le indagini i militari hanno capito che dietro l’episodio c’era “Elvis” che aveva pagato la somma di 400 euro ad un pregiudicato albanese di 25 anni per dare fuoco all’auto. “Cricchetto” era stato preso di mira da Giacomo Cavalieri perché più volte aveva preso le difese delle donne vittime dello stalker. Tant’è che all’anziano sono state incendiate quattro auto.

Nemi, bomba incendiaria: carbonizza la macchina di “Cricchetto”. Un arresto

Il Gup ha riconosciuto tutti i reati dell’impianto accusatorio

Lo scorso lunedì nell’udienza in camera di consiglio al Tribunale di Velletri era presente una sola vittima su sei. Tra queste ci sono anche due minori. L’impianto accusatorio della Pm Cristiana Macchiusi ha retto a tal punto che il Gup Emiliano Picca ha riconosciuto tutti reati di cui è accusato Cavalieri con il “vincolo della continuazione”.

Cavalieri ha perseguitato alcune donne anche per 14 anni

Seguiva le vittime sia di giorno che di notte, le insultava in pubblico. Le donne perseguitate erano costrette ad essere accompagnate ovunque, ormai avevano perso la loro autonomia. Era anche violento: le palpeggiava, manometteva i freni delle auto, ha distrutto la vetrina di un negozio dove una di loro lavorava.

Il profilo psicologico di “Elvis” emerso dalle intercettazioni e dai racconti delle vittime

Dalle intercettazioni e dai racconti delle vittime è emerso il suo profilo psicologico, descritto nei particolari dall’accusa anche in udienza: l’uomo guarda con ammirazione la mafia siciliana, si reputa un boss con una macchina e atteggiamento da boss e stava creando un clan di minorenni e giovani che pagava per eseguire piccole “commissioni” come rovinare le reputazioni delle donne che perseguitava mettendo in giro voci e falsità che arrivavano ai mariti. A un giovane ad esempio, ha chiesto di reclutare donne a pagamento, sia minori che adulte. Cavalieri si faceva prestare il cellulare dai suoi ragazzi di fiducia per guardare film porno.




Nemi, rigettati i domiciliari per Elvis

NEMI (RM) – Il GIP Ilaria Tarantino del Tribunale di Velletri ha rigettato le misure cautelari dei domiciliari richieste per il 35enne di Nemi Giacomo Cavalieri detto Elvis per via del suo look e della sua passione per il re del rock and roll.

L’uomo è finito in manette per atti persecutori perpetrati nel tempo nei confronti di diverse donne del paese, di cui cinque lo hanno denunciato. E la mattina dello scorso 20 gennaio sono scattate le manette per Elvis quando i militari della stazione dei Carabinieri di Nemi diretti dal Maresciallo Dario Riccio lo hanno arrestato.




Nemi, Elvis: oggi attesa la decisione del Gip

NEMI (RM) – Oggi con tutta probabilità il GIP Ilaria Tarantino del Tribunale di Velletri deciderà se concedere o meno le misure cautelari dei domiciliari per il 35enne Giacomo Cavalieri detto Elvis.

Cavalieri è accusato di diversi episodi di stalking nei confronti di alcune donne del paese

Il giorno prima dell’arresto di Cavalieri a Nemi si è verificato il quarto episodio incendiario alla vettura di Franco Nicoletti detto Cricchetto e nella stessa giornata è stato arrestato un 25enne albanese residente a Pomezia, finito in una scarpata dopo aver sbandato con l’auto a tutta velocità sulla via Nemorense poco più lontano l’autovettura di Nicoletti. Anche su questo episodio, nelle prossime ore dovrebbero esserci maggiori delucidazioni da parte degli inquirenti.

Ad arrestare sia Giacomo Cavalieri che il 25enne albanese sono stati i militari della stazione dei carabinieri di Nemi comandati dal Maresciallo Dario Riccio. Intanto ieri in piazza delle Colombe nella zona alta della cittadina è comparso uno striscione con su scritto “Elvis libero”. L’appello ha destato soltanto poche reazioni in quanto è stato tempestivamente rimosso dagli agenti della polizia locale di Nemi diretti dal comandante Gabriele Di Bella.




Nemi, bomba incendiaria: carbonizza la macchina di “Cricchetto”. Un arresto

NEMI (RM) – Quarto incendio da settembre ad oggi per lo storico “Cricchetto” di Nemi a cui ieri sera intorno alle 21:30 hanno carbonizzato la macchina. Questa volta sembrerebbe sia stato preso l’autore esecutivo dell’incendio. Dai carabinieri di Nemi, almeno per il momento, non trapela alcuna notizia. Da alcune indiscrezioni di residenti, sembrerebbe che la persona tratta in arresto non sia un residente di Nemi.




NEMI MAXI RISSA: "ELVIS" E I RETROSCENA

di Angelo Parca

Nemi (RM) – Slitta ad ottobre l’udienza in occasione della quale verrà decisa la pena per i 10 arrestati attori della maxi rissa avvenuta a Nemi la notte dell’8 luglio scorso in piazza Umberto I.

Il 9 luglio il Giudice ha convalidato l'arresto a carico delle 10 persone applicando per il gruppo di Nemi la misura di divieto di dimora nel territorio di Rocca di Papa e per il gruppo di rocchegiano la misura di divieto di dimora nel territorio di Nemi.

Sembrerebbe che i ragazzi di Rocca di Papa, almeno una decina, siano partiti in una vera e propria “spedizione punitiva” nei confronti di “Elvis”, così è soprannominato Giacomo Cavalieri, un ragazzo nemese di bell’aspetto che gira sempre su una motocicletta e diciamo che è conosciuto per la sua fama di Latin Lover.

Insomma Giacomo, con la passione per il cinema e il grande rock di Presley, è un personaggio nel vero senso della parola, non passa inosservato e sembra uscito dal cinema americano degli anni ’60, tant’è che ha anche partecipato come attore in diversi films italiani. Infatti, da voci di corridoio, pare che fosse più di un anno che Elvis era vittima di bullismo, insulti e minacce da parte di un personaggio della “Rocca” tale A.F. che sostanzialmente lo aveva preso di mira proprio a causa dell’aspetto di Elvis e del suo comportamento stravagante che aveva attirato probabilmente le attenzioni di una ragazza sostanzialmente contesa da entrambi.

Insomma “Elvis” era probabilmente un soggetto da “punire” perché forse dava “fastidio” sulla piazza di Rocca di Papa. “L’affronto” è invece avvenuto con la carica di difesa al seguito. A.F. e Giacomo si sono sentiti nelle ore prima della rissa. Sembrerebbe che A.F. abbia detto a Giacomo di voler chiarire gli attriti fra di loro e per questo lo avrebbe raggiunto a Nemi. Solo che A.F. all’appuntamento si è presentato con una decina di suoi amici al seguito e quando Giacomo gli allungato la mano per una stretta in segno di riappacificazione è partito il cazzotto di A.F. e in rinforzo sono arrivati gli amici con bastoni, roncole e spranghe. Ciononostante Elvis aiutato da suo fratello è riuscito a tenerli a bada fin quando non sono intervenuti i carabinieri di Velletri e la rissa si è placata. Certo, questi episodi da “Gioventù Bruciata” andrebbero assolutamente evitati. Adesso ci sono dieci ragazzi in attesa di giudizio.

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NEMI, BANDE RIVALI: UNA RISSA ANNUNCIATA

di Chiara Rai

Nemi (RM) – Poteva sembrare una scena da Far West. Nemi si è prestata come scenario naturale di una rissa che forse non si era mai verificata in queste dimensioni. Il fatto è che chi adesso si trova agli arresti domiciliari, parliamo del gruppo di Nemi, si aspettava presumibilmente un episodio del genere, in quanto, da indiscrezioni pare che i tre fratelli Cavalieri, armati di coltelli si fossero nascosti in piazza pronti ad intervenire contro il gruppo di ragazzi Rocca di Papa.

E così, come già detto, si è consumata una maxi rissa a Nemi in piazza Umberto I a suon di spranghe e coltellate tra nemesi e roccheggiani la notte appena trascorsa. Il bilancio è di 10 arresti per rissa aggravata, operati dai carabinieri della compagnia di Velletri diretti dal Capitano Davide Occhiogrosso, compresi i militari della stazione di Nemi guidati dal Maresciallo Capo Fabio Adinolfi. Sei sono i feriti di cui due sono stati trasportati all'ospedale di Albano e quattro alla vicina Velletri.

Le ferite sono state causate dai coltelli: tra i più gravi una lesione alla coscia ( al malcapitato sono stati cuciti venti punti e un'altra ad una mano). Tra le persone arrestate anche Giacomo Cavalieri insieme ai suoi due fratelli. Giacomo è conosciuto a Nemi con il soprannome di "Elvis" noto per avere un debole per le belle donne e per la sua stravaganza di look: sempre in moto, vestito in nero con lunghe basette alla "Elvis". L'uomo, sulla trentina, avrebbe già un grave precedente alle spalle per aver dato una sprangata in testa ad un giovane. E sembrerebbe anche che sullo stesso pesi una accusa di stalking ai danni di una donna del paese delle fragole.

La rissa si è animata intorno alla mezzanotte, orario esatto in cui è arrivata la prima segnalazione ai carabinieri. Le pattuglie sono arrivate sul posto intorno alle 24 e 10 minuti, giusto il tempo di raggiungere piazza Umberto I. Poi sono arrivati i rinforzi. La polizia di Genzano è intervenuta nella prima fase della violenta zuffa. I bastoni sono stati sequestrati mentre i coltelli non sono stati ancora trovati sebbene sia certo l'utilizzo da parte degli attori della rissa.

Gli investigatori ancora devono accertare il movente, c'è chi parla di vecchi rancori o addirittura di una ragazza che avrebbe fatto esplodere la rabbia tra i due gruppi opposti. Secondo fonti non ufficiali però, sembrerebbe che un personaggio del gruppo di Nemi, forse proprio Elvis ma non vi è certezza, avesse preso una cotta per una ragazza di Rocca di Papa e che questa si sentisse infastidita in maniera pesante da questo personaggio. Gli amici di Rocca di Papa, all'ennesimo episodio sgradevole di costui nei confronti della ragazza, sarebbero partiti per una "spedizione" punitiva a Nemi, dove ad aspettarli erano già pronti amici e parenti nemesi di questo personaggio nascosti con roncole e coltelli e pronti ad uscire allo scoperto. Durante la rissa sono state letteralmente distrutte due automobili appartenenti sempre a due persone coinvolte nella zuffa che alla vista del sangue degli amici sarebbero scappati a gambe levate lasciando due automobili vicino la piazza. I dieci arrestati adesso si trovano ai domiciliari in attesa del rito per direttissima che si terrà nelle prossime ore. 

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