Nemi, fiaccolata su strada del lago chiusa al transito: Marinelli (Pd) punta il dito sulla sicurezza

NEMI (RM) – E’ polemica a Nemi per il fatto che sull’Albo Pretorio online del Comune non si trovi nessun atto ufficiale relativo l’autorizzazione al transito pedonale su via Tempio di Diana, meglio nota come Nemi Lago, per la fiaccolata che si è tenuta lo scorso mese di agosto e che ha visto sfilare oltre mille persone da Piazza Umberto primo a Nemi fino a Genzano transitando per via Tempio di Diana e via delle Navi di Tiberio.

A sollevare il caso la segretaria del Pd Azzurra Marinelli dopo che la strada Nemi Lago è stata interdetta al traffico veicolare e pedonale a febbraio 2018 con un’ordinanza del Comandante del Corpo di Polizia Municipale di Nemi, per il tratto che va dall’altezza di Belvedere Dante Alighieri fino all’altezza di via delle Navi di Tiberio, a seguito di una grossa frana del febbraio 2018 che ne ha compromesso la stabilità del costone al lato della strada dove sono crollate diverse alberature, massi di notevoli dimensioni oltre a vari detriti.

“E’ stata aperta in sicurezza? Da chi? E’ chiusa? Da chi?” Questo quanto ha puntualizzato Marinelli che ha fatto sapere che porterà la questione in Città Metropolitana.

Il divieto di transito, oltre a quello disposto dal Comune di Nemi, è stato ordinato, con successivo atto, anche dalla Città Metropolitana di Roma Capitale che ha la competenza sulla strada in questione.

Gli interrogativi sollevati da Marinelli punterebbero dunque i fari su una presunta mancanza di tutela della pubblica sicurezza da parte degli amministratori locali qualora dovesse risultare che le persone che hanno transitato lungo il percorso lo abbiano fatto nonostante esistesse una esplicita ordinanza di divieto firmata dal Capo della Polizia Municipale e dalla Città Metropolitana di Roma Capitale e che non risulti nessun atto autorizzativo da parte dell’Ente locale e di quello sovracomunale.

L’evento “Magica fiaccolata” risulta comunque organizzato dal Comune di Nemi in collaborazione con il Comune di Genzano di Roma e ora ci si chiede se la Città Metropolitana di Roma Capitale fosse al corrente di questa iniziativa.