NEMI MOUNTAIN BIKE, INCIDENTE VIA PERINO: I 5 STELLE UN MESE FA SEGNALARONO LO STATO DI DISSESTO

A cura del MoVimento 5 Stelle – Genzano di Roma

Nemi / Genzano di Roma (RM) – Da anni ci battiamo per la salvaguardia del nostro territorio e soprattutto del Lago di Nemi, segnalando costantemente degrado e incuria, abusi edilizi, discariche a cielo aperto, scarichi irregolari, dissesto stradale, presenza di eternit.
Tutte le nostre iniziative sono documentate con video e foto che ogni volta inviamo all'amministrazione comunale affinché prenda provvedimenti, spesso senza ottenere risposta.
A novembre 2012 pubblicavamo una serie di fotografie che mostravano il degrado di Via Perino (https://www.facebook.com/media/set/?set=a.394186903995031.92936.100002111731091) e sulla stessa, una volta tornati, ne denunciavamo con nostro comunicato del gennaio 2013, lo stato di abbandono persistente e la totale mancanza di controlli.
A questo comunicato se ne sono aggiunti tanti altri. Uno, quello intitolato “Non vedo, non sento, non parlo”, (http://www.beppegrillo.it/listeciviche/liste/genzanodiroma/2013/12/non-vedo-non-sento-non-parlo-abusivismo-lago-di-nemi.html) addirittura ricevette attestati di indignazione da parte della classe dirigente di Genzano di Roma.

A dicembre 2013 denunciammo alle autorità la presenza per l'ennesima volta di eternit e di uno scarico abusivo, mentre non più di un mese fa allertavano l’amministrazione comunale di Genzano e di Nemi per la presenza di situazioni di pericolo ( frane, alberi inclinati, ecc. ) proprio lungo Via Perino. Inascoltati!

Oltre ai rilievi fatti direttamente al Comune e quelli fatti a mezzo stampa, ci siamo mossi anche istituzionalmente con interrogazioni parlamentari e una mozione regionale ( https://db.tt/bJJUyK2S). Tutte queste azioni hanno suscitato, oltre l'indignazione, un muro contro muro da parte dell'amministrazione che ha avuto come epilogo lo spiacevole incidente di domenica scorsa occorso a un ciclista sulla via in questione.

Un atteggiamento che ha portato alla sola rimozione dell'eternit fatta in maniera superficiale e poco ortodossa (non esiste sul sito del Comune alcuna traccia di assegnazione dei lavori di rimozione a ditta specializzata) e niente più.
Il minimo indispensabile per mettere una bandierina politica.
Peccato che, in una zona che dovrebbe essere pedonale ma rimane stranamente aperta alla circolazione, i vecchi rifiuti vengono sostituiti da nuovi sversamenti.
Abbiamo quindi proposto di mettere sbarre all'inizio e alla fine di via Perino a nostre spese per evitare tali sversamenti abusivi. Ma non c'è peggior sordo di chi non vuol sentire. Il nulla assoluto.

Domenica scorsa poi l'incidente che è costato 40 giorni di ospedale ad un ciclista che ha sbattuto proprio su uno dei tronchi che avevamo segnalato in mezzo alla carreggiata. Allora a cosa è servito questo atteggiamento? Le nostre azioni sono volte alla salvaguardia del territorio, quella del governo cittadino a cosa invece? L'incidente poteva essere ben più grave e l'intervento dell'eliambulanza lasciava presagire danni ben peggiori. Dobbiamo arrivare a questo per essere ascoltati?

Il rapporto con l'amministrazione di Genzano è diventato paradossale, ai limiti dell'assurdo. Un rifiuto all'ascolto dettato dalla paura di perdere consensi, per la sola volontà di mettere un cappello politico su tutto e di fronte a tutto, senza l'umiltà di dire di aver sbagliato. Diciamo questo con cognizione di causa.
Solo due settimane fa, l'amministrazione ha inviato una richiesta di intervento per alcuni RSU delle scuole genzanesi alla nostra portavoce in Senato Elena Fattori che si è immediatamente attivata proponendo un'interrogazione parlamentare e indagando su cosa stesse facendo il Governo, emettendo poi un comunicato stampa dove si apprezzava la richiesta da parte del Comune. In tutta risposta non una parola da parte del Primo cittadino o di qualsiasi altro assessore preposto, ma anzi un comunicato stampa dove si ergevano a paladini della giustizia con una lettera aperta a Renzi che immaginiamo che seguito abbia avuto. 

Ormai ci hanno abituato a questo scambio epistolare inutile ( ricordate Grasso prima, poi Alfano e in ultimo Renzi?) come anche a una chiusura immotivata e, oggi, diventata pericolosa. Mai l'assunzione di una responsabilità, come nel caso TARSU dove la colpa era interamente dell'azienda cui è stata data la concessione, o delle scuse ai cittadini come nel caso di una raccolta differenziata che parte oggi con tre anni di ritardo ma che diventerà un fiore all'occhiello. Un fiore appassito però.

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NEMI MOUNTAIN BIKE: TUTTO PRONTO PER LA GARA DI DOMANI

di Angelo Parca

Nemi (RM) – Tutto pronto per la gara di Mountain Bike "XVII Marathon dei Colli Albani “La Via Sacra” che si terrà a Nemi domani 11 maggio 2014.  L'evento è organizzato da ASD IL BICICLO TEAM NEW LIMITS coadiuvata da ASD CIVITA BIKE, ASD ROCCA BIKE, ASD NEMI BIKE, con la collaborazione di ASD MARATHON LAZIO CONSORZIO. Il programma prevede l'apertura consegna pacchi gara, chip Krono Service e controllo tessere dal sabato (ore 15,00-19,30) presso i Vivai del Lazio km 13.900 della Via dei Laghi, i corridori che avranno ritirato il chip ed il pacco gara il sabato potranno recarsi in griglia direttamente.

La mattina della gara presso il Castello Ruspoli dalle 7.20 alle 8.50, con ingresso in griglia dalle ore 8.50 alle 9.20. La premiazione dei primi tre assoluti dei percorsi avverrà davanti al Castello Ruspoli.

Tutta la logistica post gara con le premiazioni delle categorie, il pasta party, le docce ecc, sarà all'interno dei Vivai del Lazio.

Le aree di parcheggio sono tutte concentrate intorno ai Vivai del Lazio (i parcheggi all'interno sono però a pagamento -2 euro- per un max di 100 auto); sempre ai Vivai del Lazio saranno posizionati gli stand dei team (5 euro per un gazebo 3mx3m e 5 euro per un furgone).

Per i team ci sarà anche un'area gratuita in Piazza Roma a Nemi, per i Camper il parcheggio sarà al Campo Sportivo.Per gli accompagnatori è previsto un servizio Navetta della Schiaffini che collegherà la parte alta sulla Via dei Laghi al centro del paese.

Intanto migliorano le condizioni del ciclista che l'altro giorno ha avuto un incidente in via del Perino a Nemi, strada che comunque non fa parte del circuito della gara.  

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NEMI MOUNTAIN BIKE: UN FERITO GRAVE IN VIA DEL PERINO

di A. P.

Nemi (RM) – Un ciclista è rimasto gravemente ferito al cranio dopo aver sbattuto violentemente contro un albero in via del Perino a Nemi.

Lo sportivo è stato trasportato d'urgenza in elicottero a Roma presso l'ospedale San Camillo. Le condizioni sono gravi ma l'uomo non sarebbe in pericolo di vita. Per ora i medici gli hanno prescritto 40 giorni di prognosi.

Solo qualche giorno fa pubblicavamo la nota di una nostra lettrice, esperta di mountain bike, la quale segnalava il fatto che ignoti avevano tolto due cartelli di pericolo in un tratto molto delicato del percorso ciclistico. L’assenza di questa fondamentale segnaletica può senza dubbio indurre i ciclisti a procedere la corsa con evidente minore attenzione rispetto invece ad un “avvertimento” di pericolo.

Chiaramente l’aver pubblicizzato su internet, con largo anticipo, l’itinerario  della gara, ha portato numerosi ciclisti amatoriali a tentare il percorso spontaneamente ed in autonomia in qualsiasi ora ed in qualsiasi momento della giornata, esponendo la propria persona ad un alto rischio di incidente come quello avvenuto nella giornata di giovedì 8 maggio 2014.  

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NEMI MOUNTAIN BIKE: CICLISTI ESPOSTI A RISCHIO. IGNOTO TOGLIE DUE CARTELLI DI PERICOLO

Redazione

Nemi (RM) – E' importante l'azione intrapresa dall'associazione Biciclo Team New Limits che ha organizzato a Nemi una gara nazionale di mountain bike. L'associazione si è rivolta ai carabinieri in quanto ignoti hanno tolto due cartelli di pericolo in un tratto molto delicato del percorso. Ciò espone a rischi maggiori di caduta i ciclisti che senza segnaletica di pericolo possono essere indotti a pensare che sul tracciato non vi sia alcuna difficoltà.

Il nostro giornale, visti i precedenti episodi, è molto lieto di sapere che al termine della gara nazionale, verrà effettuata una ricognizione, ai fini della pulizia dell'ambiente, dell'associazione assieme agli operatori del Parco Regionale dei Castelli Romani. Auspichiamo che il dare notizia dell'assenza di questa segnaletica di pericolo possa aiutare i ciclisti a conoscere lo stato dei fatti.

Ecco la nota pervenuta da Alice Galloppa

Gentile direttore,

le scrivo innanzitutto come ciclista (pratico da 15 anni la mtb) e poi come socia dell'associazione Il Biciclo Team New Limits che sta organizzando la Marathon "La Via Sacra", gara nazionale di mountain bike FCI che si terrà il prossimo 11 maggio nei boschi di Monte Cavo e dell'Artemisio, con partenza e arrivo a Nemi.

Premetto subito che la manifestazione ha ottenuto tutti i permessi necessari e che dopo la pulizia finale, il Parco – Ente Parco Regionale dei Castelli Romani – svolgerà con noi la ricognizione del percorso per verificare che tutto sia a posto. In questi giorni abbiamo completato il posizionamento della segnaletica sul tracciato e oggi, durante un sopralluogo ci siamo accorti che sulla discesa finale che conduce a Nemi sono stati tolti due cartelli di pericolo: si tratta di un tratto tecnico con sassi che può essere introdotto in una gara di mtb, ma che deve ovviamente essere segnalato.

Mi lasci esprimere tutta la mia indignazione per il fatto verificatosi: non credo si tratti di uno scherzo, penso più al gesto di qualche persona che evidentemente non apprezza la nostra manifestazione. Mi lasci dire, però, che si tratta di un gesto da sconsiderati: la mia squadra controlla il percorso in modo assiduo, ma togliere un cartello di pericolo significa esporre i ciclisti al rischio di farsi veramente male.

Da parte nostra, non abbiamo potuto fare a meno di recarci dai carabinieri e sporgere denuncia contro ignoti.
Se fosse possibile, mi piacerebbe che il suo giornale segnalasse l'accaduto: sono infatti convinta che soltanto vivendo il bosco in modo eco-compatibile si possano combattere alcuni fenomeni tristemente presenti nel nostro Parco, primi tra tutti le discariche e i tagli abusivi, la prostituzione. La mia squadra è impegnata attivamente nella conservazione del bosco: in occasione di ogni gara il percorso viene pulito due volte: prima si toglie la sporcizia, specialmente plastica e vetro, poi si tolgono i nastri e i cartelli usati per le segnalazioni nonché eventuali residui delle barrette e degli integratori usati dai ciclisti.

Anche in occasione della gara di domenica 11 maggio stiamo svolgendo lo stesso lavoro: credo che chi passeggia a cavallo e a piedi se ne sia accorto, perchè sono sparite le bottiglie di plastica e di vetro (e molto altro), dai sentieri di Monte Cavo. Certo, non è stato possibile ripulire tutti gli 80 km del percorso della gara, ma confidiamo che un pò per volta la situazione possa migliorare ed in questo senso vogliamo esprimere il nostro ringraziamento ai Comuni del territorio che ci stanno dando una mano.

Per il futuro auspico una sempre più stretta collaborazione tra chi desidera vivere il bosco nel rispetto del territorio, ma soprattutto nel rispetto di chi pratica attività diverse dalla propria e in questo senso credo che il suo giornale possa svolgere una preziosa opera di sensibilizzazione.

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NEMI, GARA CROSS COUNTRY: I VERDI INTERPELLANO IL CORPO FORESTALE DELLO STATO

Chiara Rai

Nemi (RM) – Bufera sulla gara di mountain bike che si tiene oggi e domani a Nemi, con un itinerario che tocca punti di rilievo storico archeologico come Fontan Tempesta, Pontecchio, Vallone e un lungo tratto lastricato della via Sacra.

Il presidente dei Verdi Lazio Nando Bonessio intende rivolgersi  al Comando Provinciale della Forestale per sapere se siano state seguite le procedure corrette nelle autorizzazioni, se è previsto il ripristino dei luoghi e se esiste una copertura assicurativa per eventuali danni.

Insomma circa 1.500 mountain bike e un migliaio di visitatori al seguito, sostengono i Verdi, potrebbero compromettere questi micro-ecosistemi con equilibri estremamente precari, “per questo – aggiunge Bonessio – siamo rimasti stupiti dalla “leggerezza” con cui le autorità preposte, Ente Parco in primis, sembra abbiano concesso le autorizzazioni alla manifestazione”.

Sempre Bonessio ha così concluso: “Ci rivolgeremo al Comando Provinciale del Corpo Forestale dello Stato e diffonderemo immediatamente le risposte che otterremo. –  conclude il presidente dei Verdi Lazio – Non siamo assolutamente contro le manifestazioni sportive, ma riteniamo che si sarebbe potuto procedere con più cautela, magari proponendo un percorso diverso ed organizzando al latere della manifestazione una “visita guidata” a quelle che sono le grandi risorse del territorio di Nemi: la sua natura e le sue vestigia storico-archeologiche.” Dunque anche i Verdi, pur non entrando nel merito dell’attività sportiva in se stessa, ritengono poco opportuna la scelta del percorso.  

Nel frattempo il nostro quotidiano ha verificato i nulla osta pubblicati online dall’Ente Regionale Parco dei Castelli Romani e non risulta esserci quello rilasciato agli organizzatori della manifestazione. Contattata telefonicamente la sede dell’Ente, abbiamo chiesto se fosse reperibile o meno l’atto ma ci è stato risposto che “sono tutti in vacanza”. Il fato ha voluto che nessuno fosse presente ma torneremo a chiedere spiegazioni.

Intanto un ciclista è caduto ieri durante la pratica del percorso, finendo in mezzo al bosco e procurandosi la rottura di una gamba. Intervenuti i Carabinieri di Nemi, l’atleta è stato portato in elicottero al pronto soccorso. 

E su Facebook si è accesa una piccola polemica da parte di qualcuno che non ha compreso che non sono le biciclette l’oggetto di critica quanto la scelta del percorso. Parlano di immondizia e pongono interrogativi scontati per qualsiasi persona che abbia un know how di come vada trattato un ambiente protetto. La domanda è questa: 1.500 ciclisti e un migliaio di visitatori non lasciano neppure una cartaccia o bottiglia in plastica a terra? 

E poi non è una bicicletta a provocare eventuali danni ma come sottolineato anche dai Verdi, sono 1.500 biciclette da corsa pari a 3 mila ruote che nel giro di 48 ore avranno un impatto su questi micro – ecosistemi dall’equilibrio già precario. Studi scientifici per ora non ne pubblichiamo, ma sicuramente torneremo sull’argomento. 

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NEMI, IL SINDACO ALBERTO BERTUCCI ORGOGLIOSO DI OSPITARE IL BIKE TEST DELLA MARCA SCOTT

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Nemi (RM) – È stata scelta la città di Nemi, ai Castelli Romani, come vetrina per la presentazione dell'attività agonistica 2013 della Scott Rc-New Limits. Sabato 12 e domenica 13 gennaio infatti la società americana Scott, leader mondiale nella produzione di biciclette, sarà presente in piazza Roma a Nemi dando la possibilità a tutti coloro che nella mattinata si presenteranno agli stand, di testare le mountain bike sul percorso teatro dei prossimi campionati italiani assoluti di cross country che si svolgeranno il 21 luglio. Alle 18 di sabato poi si terrà la presentazione dell'attività agonistica presso Palazzo Ruspoli a seguito della quale verrà anche ufficializzato il Comitato organizzatore del Campionato Italiano Xco Nemi 2013. Si dice orgoglioso il Sindaco di Nemi Alberto Bertucci di «ospitare l'azienda americana Scott e di poter testare in questa occasione il circuito tracciato all'interno del territorio comunale del Campionato Italiano cross country Mountain Bike 2013. La giornata di sabato – aggiunge il Sindaco – è un altro evento di portata nazionale che proietta il nome del Comune di Nemi sempre più in alto». Si prevede infatti l'arrivo per il prossimo weekend di centinaia di persone, professionisti e non, e «questo – conclude il primo cittadino – fa parte della volontà di promuovere il turismo come risorsa per il territorio».

tabella PRECEDENTI:

08/01/2013 NEMI, AL VIA IL BIKE TEST SUL PERCORSO DEI PROSSIMI CAMPIONATI ITALIANI ASSOLUTI DI CROSS COUNTRY