NEMI: SCUOLA A SERIO RISCHIO CHIUSURA

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Chiara Rai

Nemi (RM) – Sembrerebbe che l'unica scuola di Nemi sia a rischio chiusura. Le medie, che negli ultimi anni hanno subito accorpamenti, non avrebbero raggiunto il numero minimo per poter formare classi. Il rischio c'è anche per le elementari.

Da sempre la scuola di Nemi si presenta come un cantiere incompleto e negli anni gli amministratori che si sono occupati della scuola non hanno fatto abbastanza per evitare questo lento decesso. Oltre a qualche corso collaterale, sport in odore di elezioni, gli interventi per la sicurezza e incolumità dei bambini non sono stati incisivi.

Basti pensare alle condizioni della palestra: non in sicurezza, umida e all'esterno incastonata in un cantiere oltretutto pieno d'immondizia. Solo dopo i controlli dei carabinieri e della Asl, è stato fatto qualche intervento. Il servizio di mensa scolastica ha suscitato polemiche su polemiche. Ma veramente ciò che ha contribuito maggiormente all'impoverimento del paese di una simile ricchezza è stata la strumentalizzazione politica. Ci spieghiamo meglio, ovvero è stato pensare che la scuola fosse un bacino di voti da cui attingere e quindi tutte le parti politiche o gli aspiranti politici vi hanno fatto campagna elettorale, tanto che la stessa moglie dell'attuale primo cittadino Alberto Bertucci non ha avuto il buon gusto di non candidarsi puntualmente ogni anno a genitore rappresentante d'Istituto, creando diversi malcontenti, talmente evidenti che c'è chi ha fatto fagotto e portato via i propri figli da Nemi a Genzano e molti altri lo faranno quest'anno.

Ogni anno, alle elezioni che hanno visto candidata Celestina Corcione, la scena era quella di vere e proprie elezioni amministrative: il marito che sulla rampa che porta alla scuola, bacia e saluta tutti e accompagna i suoi amici fino sull'uscio.

Sappiamo bene che qualche malpensante mette in giro le voci che il nostro giornale ha contribuito ad affondare l'istituzione scolastica grazie ad "tabella verità", ma è ben chiaro che ad affondarla è stata la sete di potere e di fare campagna elettorale dalla mensa, alla caldaia, agli infissi installati dagli amici del sindaco, ai gatti e ratti, alla scuola cantiere e ad elezioni degne di un celebre film tra i cui attori ricordiamo Robert De Niro e Al Pacino.

Chi è stato assessore alla Scuola è la stessa persona che indossa la fascia da Sindaco: parliamo di Alberto Bertucci che ha mosso i suoi primi passi di campagna elettorale proprio su quella rampa, dicendo che il malgoverno Cocchi stava facendo morire la Scuola e che solo lui sarebbe stato in grado di risollevare il Paese. Al nostro giornale sono arrivate denunce di genitori e di persone che non hanno voluto tacere rispetto a condizioni per nulla fantascientifiche.

Questo voler fare campagna elettorale nella scuola, si ricordi la spregevole missiva firmata da presunti genitori che affermavano che addirittura una docente facesse campagna elettorale in classe, ha distrutto la stessa Istituzione scolastica e adesso si cercano i colpevoli da mettere alla gogna mentre i responsabili sono coloro che siedono e si sono seduti in Comune che avevano la responsabilità così grande di far vivere un polmone fondamentale quale la cultura in un paese che invece pian piano diventa carente di servizi. La cultura è la linfa di ciascuna comunità, tagliata questa risorsa si tornerà al medioevo.

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Questo voler fare campagna elettorale nella scuola, si ricordi la spregevole missiva firmata da presunti genitori che affermavano che addirittura una docente facesse campagna elettorale in classe, ha distrutto la stessa Istituzione scolastica e adesso si cercano i colpevoli da mettere alla gogna mentre i responsabili sono coloro che siedono e si sono seduti in Comune che avevano la responsabilità così grande di far vivere un polmone fondamentale quale la cultura in un paese che invece pian piano diventa carente di servizi. La cultura è la linfa di ciascuna comunità, tagliata questa risorsa si tornerà al medioevo.

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NEMI, SCUOLA: TRA BUGIE, RESPONSABILITA' E SALUTE PUBBLICA

 

di Chiara Rai

Nemi (RM) – Mi piacerebbe dire francamente cosa penso di tutta questa storia della scuola, dei topi, dei gatti, della mensa e degli attori che vi sono ruotati intorno. Sicuramente se ne è parlato troppo e le responsabilità di tutto questo polverone, polemiche e rimpalli è da attribuirsi ai gestori principali di questa situazione. Le vecchie storie sono sempreverdi perché portatrici della “morale della favola”. Beh, in questo caso, la morale della favola fa chiaramente trasparire che la volontà di mentire sull’evidenza dei fatti fa ingigantire gli stessi episodi in maniera talmente tanto sproporzionata da ottenere l’effetto contrario dell’obiettivo che si voleva raggiungere.

Sarò ancora più esplicita: se si fosse ammesso un umano errore e chiuso prontamente il plesso per la dovuta derattizzazione (che poi c’è stata lo stesso) si sarebbero evitate le polemiche dei genitori, l’attenzione della stampa, la denuncia di un genitore ai carabinieri, il sopralluogo della Asl, le lamentele degli studenti costretti a studiare nel freddo e nella puzza e anche il boomerang mediatico che adesso sta giustamente restituendo ai pinocchio di turno tutte le ennesime bugie sparate ancora un’altra volta per far breccia negli animi di chi ignora e preferisce volgere il guardo altrove.

E’ inutile ripetere l’evidenza che è chiaramente emersa con l’accesso agli atti del consigliere Cocchi. I topi e i gatti hanno, pur nella loro travagliata convivenza, fatto sia la pipì che la popò all’interno della scuola. E devo dire che il sindaco di Nemi Alberto Bertucci, inizialmente, si è comportato in maniera impeccabile: ha fatto pulire prontamente le classi con la varecchina. Ma far permanere gli studenti nella puzza e con le correnti d’aria e temperature rigide durante le pulizie non è stata una gran pensata anche se volta a non far scomodare i genitori che si sarebbero visti costretti a prendere i propri figli anzitempo. Va bene pulire subito ma leggendo poi le segnalazioni di tre docenti che hanno rinvenuto gli escrementi di topo e quelli di gatto su banchi, sedie, nei bagni e per le scale l’unica cosa razionale e normale che doveva essere fatta a tutela della salute pubblica dei minori era proprio chiudere la mattina stessa del 7 gennaio e far fare una derattizzazione alla scuola. La storia finiva lì e il dirigente scolastico assieme al sindaco avrebbero avuto un comportamento davvero impeccabile.

Ma è normale che di fronte a un episodio del genere, vedendo una gestione piuttosto approssimativa dei fatti ne è nata una questione di stato che si è protratta dal 7 gennaio fino ad oggi. Questo capitolo è stato più che sviscerato, ma di fronte a pinocchi che dicono che si è trattato di un evento strumentalizzato dalla stampa è doveroso rispondere in maniera totalmente diversa rispetto alla frequenza di attività cerebrale che anima certe menti: che piaccia o no esiste ancora una stampa indipendente, libera di criticare e prendere posizione. In alto i cuori e la libertà di stampa e di pensiero. Amen.

Riguardo la dinamica del consiglio comunale è stato veramente un piatto cucinato di fretta da parte dell’allegra brigata di Uniti per Nemi e ne è venuto fuori un timballo stracciato e approssimativamente incommestibile. Un consigliere e tra l’altro ex sindaco (la storia la conosciamo bene tutti) capisce la gravità dei fatti e quanto sia delicato il tema della scuola che coinvolge i minori e si rivolge ad Alberto Bertucci chiedendo una seduta straordinaria e aperta ai cittadini di Nemi per chiarire tutte le vicende e fugare gli eventuali dubbi. E cosa fa il primo cittadino Alberto Bertucci? Indice un Consiglio comunale che parla di altro e tra gli altri punti ci mette in mezzo una mozione di vicinanza alla scuola rispetto a fatti che sarebbero stati strumentalizzati dalla stampa. Poi parla di corsi di giornalismo, basket e altri attività e liquida la vicenda con un “viva la scuola di Nemi che è un’eccellenza”.

E il bello che è che gli va dietro anche il docente e consigliere di opposizione Stefania Osmari, favorevole ai contenuti che la mozione esprime. Ma che maniera è? Si è mica cavalli ai quali gli si dà lo zuccherino quando invece chiedono la biada! Non ci sarebbe stato nulla di male a spiegare come sono andate le cose in una seduta partecipata, aperta, condivisa! Eppure siamo ancora in democrazia e a nessuno sarebbe venuto in mente di incolpare l’amministrazione per un episodio accidentale. Anche se è pur vero che gli edifici scolastici vanno controllati almeno cinque giorni prima la ripresa dell’attività didattica, proprio per evitare che si verifichino imprevisti. Ma comunque può succedere e sbagliare è umano. Ciò che non è plausibile è negare l’evidenza e “buttarla in caciara” pensando di prendersi gioco di genitori, docenti (almeno alcuni) e studenti asserendo che non è vero nulla. Il sopralluogo della Asl è avvenuto l’8 gennaio, dopo che è stato passato lo straccio con la varecchina. Gli escrementi sono stati segnalati il sette gennaio. Ma chi ha segnalato le deiezioni il giorno prima non era certamente uno svitato, fuori di testa! Si è trattato di persone che responsabilmente hanno preso carta e penna e pensato alla salute dei minori. Tutelare la salute pubblica non è mica un reato e bisogna avere un profondo rispetto nei confronti di chi fa bene il proprio lavoro. Il genitore che ha denunciato, la collaboratrice scolastica in questione e le docenti che hanno segnalato hanno fatto il loro dovere e vanno rispettate e ringraziate.

Ma invece si è detto che sono state tutte bugie! La prossima volta, dopo queste reazioni, sconvolgimenti e attenzione mediatica i genitori potranno essere certi che le segnalazioni verranno comunque fatte? E’ lecito che sorga il dubbio e che chi ha parlato possa pensare: “Ma chi me l’ha fatto fare!”. I minori vanno tutelati e anche ascoltati non messi a tacere con una mozione che dice “viva la scuola”.

La scuola la stanno facendo colare a picco. Sono oltre vent’anni che c’è un cantiere. Anziché pensare a mettere una caldaia nuova e a sbrigarsi con i lavori si è fatto altro. Incentivare le iscrizioni significa presentare un plesso che oltre ai corsi di giornalismo e di basket offre ambienti confortevoli e a norma.

Alberto Bertucci non è certo l’ultimo arrivato, se ci voltiamo indietro c’è sempre lui che prima ricopriva la carica di assessore alla Scuola. Non credo che bagni con impianto di areazione non funzionante, servizio igienico accessibile a portatori di handicap pieno di materiale ingombrante e quindi non fruibile, locale informatico privo di finestre e senza un impianto di areazione funzionante, cavi elettrici volanti, muffa sulle pareti e arredi danneggiati siano sinonimi di ambiente confortevole. Ma è l’elenco stilato dalla Asl rispetto a ciò che ha rilevato al momento del sopralluogo. Tant’è.

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NEMI: TUTTA LA VERITA’ SU GATTI E RATTI ALLA SCUOLA…. CARTE ALLA MANO

di Cinzia Cocchi – Consigliere di Opposizione "Insieme per Nemi"

Nemi (RM) – Non avrei mai pensato che si potesse scadere così in basso e mistificare totalmente la realtà di un episodio che ha coinvolto la salute pubblica di minorenni e frequentanti dell’unica scuola pubblica di Nemi.

Con rammarico dichiaro di aver ricevuto con estremo ritardo tutti gli atti che riguardano l’episodio di animali accidentalmente entrati nel plesso delle medie durante le festività natalizie. La mia richiesta di accesso agli atti, effettuata immediatamente dopo che gli episodi sono finiti sulle cronache e quindi portati a conoscenza della collettività, è stata esaudita soltanto il 20 febbraio 2014, dopo che si è tenuta una seduta di consiglio comunale dove si è parlato di tutto tranne che di quello di cui si doveva parlare: andavano doverosamente chiariti con i cittadini in seduta aperta e straordinaria gli episodi accaduti, con estrema sincerità, leggendo gli atti di cui adesso sono in possesso e che, con spirito di servizio alla cittadinanza, che ha sempre animato la mia attività e quella della squadra di Insieme per Nemi, metto a disposizione di tutti coloro che vorranno capire e conoscere lo stato reale dei fatti.

[ Cliccare qui per visionare il documento della ASL RMH relativo al sopralluogo effettuato in data 8 gennaio 2014 presso la scuola di Nemi ]

[ Cliccare qui per leggere un estratto delle lettere inviate da 3 docenti della scuola di Nemi alla dirigenza scolastica in cui si evidenzia la presenza di escrementi di topo e di gatto in data 7 gennaio 2014 ]

Il dato di fatto è che non vi è stata alcuna strumentalizzazione politica da parte mia in quanto nel plesso sono stati rinvenuti escrementi di topo da ben due docenti ed escrementi di gatto da un'altra docente che con spirito di servizio hanno tempestivamente segnalato l’accaduto il giorno 7 gennaio 2014, al rientro delle vacanze natalizie. La Asl, dal canto suo, ha effettuato il sopralluogo il giorno dopo (quindi l’8 gennaio 2014), dopo che il plesso è stato pulito con la candeggina. Questa tempestività del sindaco Alberto Bertucci nell’aver provveduto a far pulire la scuola è fortuitamente accaduta in quanto lo stesso si è trovato personalmente ad accompagnare i propri figli a scuola ed ha dunque constatato in prima persona le pessime condizioni igienico sanitarie del plesso a seguito dell’ingresso di gatti e di ratti all’interno dell’edificio così come comunicato dalle docenti al momento dell’ingresso nella scuola e così come testimoniano le numerose fotografie corredate di commenti che gli stessi studenti della scuola di Nemi hanno pubblicato su un noto social network, descrivendo una situazione ai limiti della realtà con un olezzo indescrivibile e i locali scolastici completamente sudici con le deiezioni degli animali su sedie, banchi e quant’altro.

Le “falsità” e la presunta “strumentalizzazione” di cui ha parlato il primo cittadino nella seduta di Consiglio accusando sostanzialmente la sottoscritta di non avere a cuore il bene della scuola di Nemi non sono altro che un mero, squallido, bieco tentativo di arrampicarsi sugli specchi e negare degli episodi realmente accaduti che hanno coinvolto sia i minori che le loro famiglie.

Un episodio sicuramente accidentale che avrebbe dovuto essere gestito sia dalla scuola che dal Comune in una maniera totalmente diversa: ci si sarebbe dovuti scusare per il disservizio, chiudere il plesso per uno o al massimo due giorni, effettuare prontamente la derattizzazione e riaprire il plesso di comune accordo con la dirigenza scolastica.

Invece, la Asl è intervenuta su sollecitazione dei Carabinieri di Nemi i quali hanno anche acquisito una denuncia di un genitore e la derattizzazione è stata prescritta dall’azienda sanitaria a seguito della constatazione delle segnalazioni dei docenti, i quali a loro firma e testimoniando la presenza di escrementi di topi, hanno chiesto e sollecitato opportuni interventi.

Adesso più che mai, dopo aver accertato lo stato dei fatti attraverso la lettura dei verbali e atti che riguardano l’episodio accaduto alla scuola di  Nemi, rivendico la mia contrarietà espressa in consiglio rispetto ad una mozione volta a testimoniare che nella scuola non era successo nulla e che il tutto era soltanto frutto di una mera strumentalizzazione politica.

In Consiglio Comunale ho dichiarato che su questa vicenda ci sono delle gravi responsabilità da parte degli attori principali che hanno gestito l’increscioso episodio. Adesso tutti nodi vengono al pettine. Un amministratore autentico che si comporta da buon padre di famiglia deve anche avere la determinazione di presentarsi di fronte ai cittadini che rappresenta e parlare anche di fatti come quello purtroppo accaduto alla scuola. Negare e mentire rispetto alla realtà dichiarando sulla stampa che non ci sono mai state deiezini di gatti e di ratti all’interno dell’edificio scolastico equivale a prendere in giro la collettività.

Elemento ancor più grave è non l’aver messo al corrente i cittadini di Nemi che l’edificio non gode di buona salute. Infatti la Asl, a seguito del sopralluogo, ha rilevato addirittura bagni con impianto di areazione non funzionante, servizio igienico accessibile a portatori di handicap pieno di materiale ingombrante e quindi non fruibile, il locale informatico privo di finestre e senza un impianto di areazione funzionante, cavi elettrici volanti, muffa sulle pareti e arredi danneggiati.

Adesso non si può far altro che prendere atto della pessima figura che ha fatto l’amministrazione di Alberto Bertucci.

Non vale la pena neppure commentare la condotta del consigliere di opposizione Stefania Osmari la quale, a conoscenza degli atti che rendo pubblici, ha addirittura votato una mozione proposta dalla giunta che attesta che vi è stata una strumentalizzazione rispetto all’intera vicenda.

Sicuramente Stefania Osmari, la quale ha preferito evitare di ammettere lo stato dei fatti, dovrà rendere conto alla sua coalizione e ai cittadini che l’hanno votata.

Non intendo specificare altro perché gli atti parlano da soli ma sicuramente segnalerò nelle sedi opportune il fatto che la mia richiesta di un consiglio straordinario e aperto sul tema scuola è stato totalmente eluso a favore di una seduta convocata in orario serale inopportuno per la partecipazione delle famiglie e con un ordine del giorno che è sembrato una presa in giro nei confronti dell’onesta intellettuale dei nemesi.

Infine ringrazio il sindaco per aver detto che sono una voce fuori dal coro. Almeno su questo ha detto la verità. Per fortuna le bugie hanno le gambe corte e il tempo sta restituendo tutto.

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NEMI, CONSIGLIO COMUNALE: "I PANNI SPORCHI" SI PROFUMANO CON UNA MOZIONE

Riceviamo e Pubblichiamo da "Insieme per Nemi"

Nemi (RM) – E pensare che poteva essere una cosa seria, anche se, oggettivamente, inusuale per l’Amministrazione di Alberto Bertucci.
Prima i fatti.
Il Consigliere Comunale di Opposizione di “Insieme per Nemi” Cinzia Cocchi, nonché ex – Sindaco e da lustri Consigliere Comunale, in forza di quanto previsto dal regolamento comunale e dalle leggi vigenti, aveva richiesto ufficialmente al Sindaco di indire una seduta del Consiglio straordinaria ed aperta al pubblico, considerata l’urgenza di un confronto dialettico sulla condizione della Scuola di Nemi, le cui profonde criticità sono apparse in crescita esponenziale dopo le recenti vacanze natalizie.
Le posizioni delle parti sono ben note a tutti i cittadini:
1) genitori e bambini lamentano il quotidiano verificarsi di gravi disservizi; primo fra tutti il pessimo funzionamento dell’impianto di riscaldamento; e, poi, ma non da ultima, la contingenza di uno stato di assoluto abbandono del plesso scolastico che ha causato il bivacco dei gatti e l’effluvio delle loro deiezioni…..ma non solo!
2) il Sindaco minimizza o nega, a seconda del momento, tenta di gettare fumo negli occhi e, peggio, si sforza di volgere il disagio generalizzato a proprio vantaggio, provando ad accreditarsi come salvatore della Patria, come quando ebbe a sfidare “i ratti uniti di tutta la zona”, ordinandone il genocidio mediante la determina di derattizzazione (determinazione n°10 del 16-01-2014), unita alla disinfezione dei locali.
3) il Corpo Docente nei riguardi della problematica è algido ed asettico nel disperato tentativo di dimostrarsi neutrale….. come la Svizzera. Perché, poi? Loro non lo hanno spiegato e nessuno può comprenderlo
Comunque sull’argomento scuola ci sono stati manifesti, polemiche, proteste: proprio come è giusto che sia quando un servizio primario, pagato dai contribuenti, non funziona, o funziona molto male. 

In questo contesto la richiesta del Consigliere Cocchi, oltre che essere ineccepibile sul piano formale, è stata più che opportuna per cercare verità e riportare serenità nell’ambiente e nei rapporti tra genitori e scuola, con l’unico scopo di migliorare il servizio.

Ma il Sindaco Alberto Bertucci ha disposto diversamente: si è limitato ad indire un Consiglio non come correttamente richiesto dall’Opposizione, ma con altri punti all’ordine del giorno, tra i quali, e solamente al quarto posto, l’argomento scuola, senza accennare in alcun modo all’istanza regolamentare del Consigliere di Opposizione Cocchi.
Questa condotta costituisce una vera e propria barbarie verso i principi della rappresentanza istituzionale; connota un profondo ed immotivato disprezzo verso i cittadini che, nonostante Bertucci e C., la Cocchi rappresenta; dimostra pochezza culturale, protervia ed arroganza inarginabili, nonché volpina furbizia. Una furbizia che ha mostrato tutta la sua ferina lucidità, oltre che nell’aver impedito di fatto ai genitori di intervenire nel Consiglio Comunale (Consiglio aperto, così come aveva richiesto la Cocchi), anche nella scelta dell’orario (inizio alle 18,30) fatto per di più slittare alle ore 19,00 in modo da essere sicuro che le mamme, a quell’ora, sarebbero state in casa per la cena.
Quindi il Consiglio Comunale si è risolto in una seduta senza genitori, senza personale della Scuola e senza gli Ispettori della ASL che avevano effettuato i sopralluoghi. Senza pertanto riscontri di verità.
Si doveva stabilire se, oltre ai gatti, la scuola ha ospitato anche i topi. Il Sindaco giura di no, ma su disposizione della ASL ha ordinato la derattizzazione e la disinfezione degli ambienti.
Qualcuno ha detto che è stato per zelo. Ma come mai questo scrupolo si è manifestato soltanto adesso e perché mai non è stato disposto anche negli altri anni?
Negare l’evidenza infastidisce ed inasprisce.

Sarebbe stato molto semplice, probabilmente, ammettere l’accidentalità dell’evento, chiedere scusa e tirare avanti.
Evidentemente non è stato possibile, poiché l’onestà intellettuale non trova ospitalità alcuna fra gli attuali illustri inquilini del Municipio di Nemi.
Per loro vale esercitare una sorta di oggettivamente impotente volontà di potenza che si appalesa anche negli imbarazzanti motteggi ed ammiccamenti che di sovente alcuni degli appartenenti alla maggioranza usano scambiarsi durante la seduta di Consiglio.
A fronte della lucida diagnosi della Cocchi e delle sue incalzanti argomentazioni nel silenzio assoluto degli altri Consiglieri di Maggioranza: il Sindaco non ha fornito spiegazione alcuna come sarebbe stato in suo dovere; il Consigliere Osmari è stata coerente nella sua linea di neutralità condita di soave accondiscendenza alle pur inesistenti argomentazioni del Bertucci; il sedicente Presidente del Consiglio Comunale è uscito per un istante dal meditabondo riserbo che spetta di diritto a tutte le eminenze grigie che si rispettino. Quando, poi, la seduta volgeva al termine, inaspettata è scoppiata la farsa: la Giunta propone al Consiglio di votare una mozione in favore della Scuola, come se qualcuno si fosse dichiarato contrario alla Scuola. È come se il Medico quando diagnostica una malattia dichiarasse Guerra alla vita del paziente.
È accaduto pertanto che la Maggioranza che appoggia Bertucci si è comportata come quelle dame che nel ‘600 e nel ‘700, invece di lavarsi, si limitavano a cospargersi di profumi…..illudendosi di coprire la puzza.
Meditiamo gente!…….Meditiamo

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NEMI: DOPO IL CONSIGLIO COMUNALE PARLA IL CONSIGLIERE DI OPPOSIZIONE STEFANIA OSMARI

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NEMI: DOPO IL CONSIGLIO COMUNALE PARLA IL CONSIGLIERE DI OPPOSIZIONE STEFANIA OSMARI

Angelo Parca

Nemi (RM) – Non si esauriscono ancora le argomentazioni affrontate nell’ultimo consiglio Comunale a Nemi che tra i punti affrontati ha proposto la votazione di una mozione a favore della Scuola per ribadire la vicinanza e solidarietà all’Istituzione Scolastica dopo le ultime vicende che hanno animato le cronache.

Il consigliere di opposizione di Partecipazione Democratica Stefania Osmari che al contempo è docente presso la scuola di Nemi ha inteso specificare la sua posizione nell’ultima seduta di Consiglio.

“La scuola di Nemi funziona – ha esordito Osmari – e questo fatto oggettivo non può essere eluso nelle sedi istituzionali. Una scuola che funziona contribuisce positivamente alla crescita della Comunità di Nemi ed è un valore aggiunto perché fornisce gli strumenti essenziali per gettare quelle che sono le basi di futuri cittadini e appunto membri di una Comunità dai solidi valori.

In veste di consigliere di opposizione di Partecipazione Democratica, prima che di docente, è stato un dovere per me e la forza politica che rappresento non disconoscere la vicinanza del Consiglio Comunale all’Istituzione Scolastica che proprio per la qualità di formazione e la vasta offerta di attività didattiche, formative e sportive collaterali, s’inquadra nel panorama dell’istruzione come una buona offerta che può essere vagliata dalle famiglie che risiedono a Nemi e dintorni.

Questo non significa – ha continuato il consigliere di Partepazione Democratica – che non ci siano altri aspetti da approfondire e che bisogna far necessariamente emergere per migliorare alcune problematiche maggiormente di carattere strutturale, note alla collettività.

Ma neppure è possibile permettere che certi episodi straordinari e per i quali c’è stato un oggettivo tempestivo intervento, anche da parte dell’Ente Locale, possano essere strumentalizzati politicamente.

Per quanto riguarda la costituzione di una commissione mensa, mi ripeterò per l’ennesima volta: in qualsiasi momento i genitori che si saranno fatti autorizzare dal Dirigente Scolastico una sola volta e per l’intero anno, possono accedere a scuola in qualsiasi momento, senza preavviso, al fine di accertare personalmente la qualità del cibo che viene somministrato ai bambini e ragazzi frequentanti.

Tengo comunque a specificare che il corpo docente, qualora dovessero verificarsi delle anomalie, è pronto a segnalarle tempestivamente e senza alcuna remora di sorta. E lo si fa a prescindere dalle possibili segnalazioni dei genitori.

In conclusione il mio votare a favore della mozione in Consiglio Comunale a sostegno della Scuola di Nemi è stato un atto doveroso nei confronti di un organo che esiste e opera nella corretta maniera offrendo una formazione d’eccellenza.
Le critiche, purtroppo, che sono state avanzate dal consigliere Cinzia Cocchi riguardo le carenze di materiale scolastico e per l’igiene che possono verificarsi anche nella scuola di Nemi, vanno avanzate a livelli più alti, ovvero ai responsabili, negli anni, delle riforme scolastiche ministeriali che hanno letteralmente impoverito e svuotato l’Istituzione Scuola con la maiuscola.

Ciò ha provocato il verificarsi di richieste facoltative alle famiglie di materiale didattico o per l’igiene da adoperarsi durante l’orario scolastico.

Il dirigente scolastico e il personale docente – ha concluso Stefania Osmari – sono inoltre sempre disponibili a raccogliere segnalazioni, lusinghe e lamentele tutti i giorni della settimana”.

La posizione di partito di opposizione in Consiglio Comunale resta dunque ferma e ben distinta rispetto alla linea politica dell’attuale maggioranza ma riguardo a temi come la scuola si pronuncia con il dovuto senzo di responsabilità e civico a tutela della comunità nemese.

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NEMI, CONSIGLIO COMUNALE: CRONACA DI UNA SEDUTA IN VESPRO

di Maurizio Costa

Nemi (RM) – Il Consiglio Comunale che si è tenuto ieri pomeriggio al Comune di Nemi ha trattato, tra gli altri punti all’ordine del giorno, un tema fondamentale: la scuola del paese.

Dopo le numerose lamentele dei genitori e le accuse verso l’Amministrazione Comunale, il Sindaco, Alberto Bertucci, ha deciso di affrontare questo tema scottante in un orario un po’ insolito per un argomento così delicato: infatti la seduta è iniziata verso le 19.30, orario che ha portato fisiologicamente molti cittadini a non essere presenti, vista la vicinanza con l’ora di cena e il pomeriggio trascorso, per molti genitori, a ritirare le pagelle scolastiche dei propri figli.

Sorprendentemente il primo cittadino, anziché snocciolare analiticamente i problemi che hanno interessato la scuola di Nemi, ha proposto una mozione per esprimere tutta la vicinanza dell’Amministrazione al problema della scuola: “Siamo molto vicini a questa problematica. La scuola di Nemi è stata oggetto di attacchi non reali da parte della stampa. Inoltre – ha continuato Bertucci – l’ASL RMH ha reputato idonea la struttura, dopo aver fatto un sopralluogo”. Ma era di questo che si sarebbe dovuto discutere?

La mozione è stata votata con sei sì e solamente un no, quello della Consigliera Comunale Cinzia Cocchi la quale non ha potuto essere d'accordo sul fatto che a scuola non sia successo nulla e che gli episodi avvenuti siano stati frutto di una mera strumentalizzazione.

Infatti, Cocchi, era munita di fotografie e commenti degli stessi studenti della scuola che sul noto social network lamentavano in maniera molto pesante i gravi accadimenti del giorno 7 gennaio 2014, quando degli animali sono entrati nelle classi e hanno fatto i loro bisogni a causa di una o più finestre lasciate distrattamente aperte nel periodo di festività natalizie.

La notizia che ha lasciato sorpreso più di qualcuno è che la Consigliera di opposizione Stefania Osmari, insegnante dello stesso Istituto, responsabile della sicurezza e protagonista assieme agli studenti e gli altri docenti di sopralluoghi Asl ed episodi vari tra polemiche sulla mensa e caldaia mal funzionante, abbia votato positivamente alla mozione.

Lo stesso Sindaco ha poi affermato che: “La scuola merita di essere tutelata e migliorata, non limitandoci solamente a dire che è importante per la collettività, e soprattutto non deve essere oggetto di strumentalizzazione.”

La Consigliera Osmari, quindi, ha preso la parola: “La scuola è fondamentale per crescere i futuri cittadini. Parlando da insegnante dico che bisogna creare delle sinergie per evitare di stare sempre nell’occhio del ciclone.” Riguardo alle foto che ritraevano un gatto poggiato sui contenitori dei vassoi della mensa dell’Istituto, la Consigliera ha puntualizzato che: “Il gatto non si trova direttamente sui vassoi, ma sui contenitori esterni. Non doveva starci, ma comunque è stato un caso. Molte cose sono state montate intorno ad un evento.”

A questo punto la Consigliera Cocchi ha preso la parola: “Io ho presentato al Sindaco una richiesta per poter organizzare un Consiglio Comunale aperto e straordinario, di modo che le stesse mamme potessero partecipare alla riunione e poter dire la loro sulla condizione della scuola. Bertucci, però, non ha preso in considerazione la richiesta”. Riguardo alla situazione della scuola la Cocchi è stata chiara: “Bisognava chiuderla, pulirla con dei volontari e riaprirla il giorno dopo. All’interno della scuola si fanno corsi di yoga, di scacchi e di minibasket, tutte cose molto buone, ma prima bisognerebbe pensare a comprare beni primari, che molte volte devono essere acquistati dai genitori stessi.”


Anche il Consigliere Giovanni Libanori ha voluto dire la sua, visibilmente alterato tanto che non ha risparmiato qualche pugnetto sbattutto sul tavolo: “La posizione della Cocchi è bieca e subdola, atteggiamento che si sposa bene con la sua strumentalizzazione da parte della stampa. In tutta questa storia si è giocato molto sull’aspetto emotivo e soprattutto in un periodo di iscrizioni scolastiche.” Riguardo all’accusa della Cocchi, secondo la quale alcuni genitori non parlerebbero perché impauriti, Libanori ha affermato che: “I genitori non parlano perché sono intelligenti e non si fanno strumentalizzare.”
A questo punto Bertucci, dopo aver ringraziato la Cocchi per essersi risparmiata un altro discorso riguardante la caldaia della scuola, ha dato il via alla votazione per la mozione che esprimeva la vicinanza del Consiglio all’Istituto.

E’ stato un Consiglio Comunale molto movimentato: la Cocchi, dopo aver sottolineato che c'è un chiaro conflitto d'interessi in quanto la rappresentante dei genitori dell’Istituto è la moglie del Sindaco Bertucci e che quindi difficilmente può essere una portavoce superpartes dei bisgoni dei genitori e studenti, ha terminato il suo discorso con evidente sollievo della maggioranza e del Sindaco ma affatto soddisfatta. Speriamo che questa vicenda non sia solo parole e che presto si passi ai fatti.

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NEMI, DEIEZIONI ANIMALI A SCUOLA: COCCHI CHIEDE SEDUTA STRAORDINARIA E APERTA. IL SINDACO PREPARA TUTT'ALTRO

Chissà cosa dirà il Consigliere di opposizione Stefania Osmari di "Partecipazione Democratica" la quale è al contempo docente alla scuola di Nemi.

 

di Angelo Parca

Nemi (RM) – Arrivano dei segnali rispetto alla richiesta avanzata dal consigliere comunale di "Insieme per Nemi" Cinzia Cocchi di un consiglio comunale urgente ed aperto inerente gli ultimi episodi che hanno interessato la scuola di Nemi.

“Il 13 febbraio alle ore 18:30 – fa sapere Cocchi – è convocato un consiglio comunale non esclusivamente incentrato sulle problematiche scolastiche emerse in questi ultimi tempi ma bensì una seduta dove ci saranno altri punti all'ordine del giorno e solo al quarto punto ci sarà "Scuola di Nemi una risorsa per la nostra comunità".

Il titolo non lascia presagire una volontà di affrontare e superare insieme le problematiche nell’ambito della scuola per offrire servizi migliori alle famiglie e soprattutto agli studenti ma probabilmente, dato il titolo del punto, sarà un inno alle iniziative che tutte le scuole d’Italia portano avanti ma senza sbandierarlo in manifesti politici o sedute di consiglio comunale.

“Nella mia richiesta – prosegue Cinzia Cocchi – i punti all'ordine del giorno erano: 'Chiarimenti, discussione e provvedimenti da adottare al fine di risolvere le criticità che hanno interessato negli ultimi giorni la scuola di Nemi e costituzione di una commissione avente funzione di controllo e garanzia'. Chiedevo inoltre una seduta del consiglio Aperto, dove tutti i cittadini avrebbero potuto prendere la parola ed avanzare proposte”.

E’ palese che i punti all’ordine del giorno non rispecchiano le richieste avanzate dal consigliere di opposizione Cocchi ed è altrettanto chiaro che non si terrà alcuna seduta aperta dove tutti i cittadini possano partecipare e prendere la parola avanzando proposte.

“E' ovvio, che la mia richiesta – dice Cinzia Cocchi – ha indotto Alberto Bertucci a trovare la soluzione migliore per provare ad uscire fuori da un palese fallimento di gestione delle gravi vicende che hanno colpito l’istituto scolastico. Vorrà comunicare tutte le iniziative, comprese quelle nuove come la scuola di scacchi e dei corsi di yoga, sciorinerà tutte le altre attività, basket, scuola di giornalismo, canto, etc, etc, per concludere alla solita maniera che ormai conosciamo. Insomma, vorrà imbandire una tavola con il servizio di cristallo e le posate d'argento, dentro una baracca. Inoltre ha valutato bene anche l'orario, infatti se il consiglio inizierà alle 18:30, si arriverà a parlare della scuola, sicuramente dopo le 19:00, orario in cui tante mamme, ahimè, non potranno più partecipare! In questo modo, non rispetta quanto previsto dalle norme, prevarica il diritto del consigliere di minoranza, ma soprattutto prende in giro i cittadini”.

Insomma, si è capito che sta per andare in onda la solita messa in scena con una seduta di Consiglio comunale pari ad una fiction dove il regista avrà studiato tutto nei minimi particolari per far sì che uscendo dal Comune si dica, “abbiamo una scuola come la Oxford University”. Peccato che stia cadendo a pezzi. Peccato che si siano verificati episodi molto gravi come un felino sui vassoi della mensa, come la caldaia malfunzionante e come animali che lasciano deiezioni per l’istituto scolastico. Ma tutto ciò non sarebbe vero. Sarebbero tutte bugie e molti cittadini nemesi si sarebbero inventati tutto.

Già si può immaginare la scena: si leggerà la lettera del funzionario Asl che dice tutto e non dice niente e soprattutto non nega la presenza di ratti e gatti all’interno dell’istituto all’indomani del 6 gennaio 2014. Ma scarica tutto sulle docenti che avrebbero segnalato. L’opposizione di Cinzia Cocchi cercherà in tutti i modi di controbattere, disturbata dai pugni sul tavolo e dalle parole in libertà dell’ex aspirante presidente del consiglio comunale e dei ”vergogna” strascico su facebook subito dopo e dei riferimenti a chi cerca di fare informazione.

Chissà cosa dirà il Consigliere di opposizione Stefania Osmari di "Partecipazione Democratica" la quale è al contempo docente alla scuola di Nemi. 

Ma allora perché non diciamo che sulle sedie di scuola c’erano delle violette profumate germogliate grazie al clima propizio miscelato dalla corrente di una mezza finestra lasciata aperta. Anzi, facciamo così. Sono tutte bugie, le finestre erano chiuse e le deiezioni di animali erano degli ologrammi. 

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NEMI: RICHIESTO UN CONSIGLIO STRAORDINARIO APERTO ED URGENTE SUL CASO SCUOLA E MENSA SCOLASTICA

Angelo Parca

Nemi (RM) – Sugli ultimi episodi che hanno interessato la scuola di Nemi al centro di un episodio straordinario: gatti e ratti sono entrati a causa di finestre lasciate aperte e a seguito di questo evento è intervenuta la Asl RmH con delle prescrizioni alla struttura. Poi, la mamma di uno studente ci ha inviato una fotografia dove è immortalato un gatto sopra, presumiamo con tutta probabilità, i vassoi della mensa dei bambini. Non è la prima volta che la mensa è al centro di polemiche a Nemi. Su questo e altri temi riguardanti la scuola, dovrebbe rendersi necessaria la convocazione di un consiglio straordinario urgente da parte del sindaco Alberto Bertucci, su richiesta del consigliere di opposizione Cinzia Cocchi. Staremo a vedere come proseguirà ad essere trattato questo delicatissimo tema della scuola che al momento non è stato oggetto ne di assemblea cittadina e neppure di conferenza stampa da parte del sindaco. Per altri temi, ricordiamo, l’amministrazione ha ritenuto di dare adeguati spazi in consiglio comunale come ad esempio per il caso ILCESA. Molti cittadini attendono delle risposte.
Cinzia Cocchi a nome del gruppo consiliare Insieme per Nemi, ha richiesto a norma degli artt. 14 bis co. 6 lett. c) e 39 co. 2 dello Statuto comunale e dell’art. 13 co. 4 del Regolamento per il funzionamento del Consiglio Comunale, la convocazione di un Consiglio Comunale Aperto in seduta straordinaria ed urgente con il seguente ordine del giorno:
Chiarimenti, discussione e provvedimenti da adottare al fine di risolvere le criticità che hanno interessato negli ultimi giorni, la scuola di Nemi.
Costituzione di una Commissione avente funzione di controllo e garanzia.
“Per permettere una discussione basata su dati di fatto e sulla situazione reale – scrive Cocchi nella richiesta di consiglio straordinario – si suggerisce che al Consiglio Comunale vengano invitati, da parte della amministrazione comunale ad aprire la seduta, gli Organi competenti della Scuola e della AUSL RM H. Visto inoltre, l’allarme sociale che ha avuto una giusta enfasi sugli organi di informazione, si chiede che la convocazione di tale seduta straordinaria del Consiglio Comunale, sia fatta in tempi brevi, pur consapevole dei tempi previsti dai succitati artt.14 bis e 39 dello statuto comunale e dell’art. 13 co. 4 del Regolamento per il funzionamento del Consiglio Comunale”.

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NEMI: GATTI E MENSA SCOLASTICA. CHI VIGILA SULL'IGIENE PUBBLICA?

di Angelo Parca

Nemi (RM) Circa sette contenitori che con tutta probabilità sono le vasche che contengono i pasti della mensa dei bambini della scuola di Nemi sono accatastati per terra, proprio di fronte il plesso dell’Infanzia e di alcune sezioni delle elementari, e sopra c’è addirittura un gatto. I gatti, come del resto tutti gli animali, sono attratti dall’odore del cibo. Vicino ai contenitori si intravede un camioncino bianco che sembra essere proprio il mezzo che trasporta i pasti presso la scuola di Nemi.

I sentimenti che possono provare i genitori dei bambini che frequentano la scuola di Nemi sono indescrivibili. Gli interrogativi sono tanti: Se il gatto ha avuto il tempo di stazionare sopra quei contenitori, allora significa che questi erano incustoditi. E se il felino avesse fatto la pipì li sopra? E’ questa la prassi adoperata dalla ditta che fornisce i pasti per la mensa scolastica della scuola di Nemi?

Chi dovrebbe vigilare sulla condotta della ditta che ha preso in appalto la mensa scolastica? Verranno presi dei provvedimenti o finirà tutto nel dimenticatoio?

La fotografia è stata fornita al direttore del nostro giornale dal genitore di uno studente che frequenta il plesso e comunque il tam tam su facebook dei genitori e dei ragazzi è iniziato da almeno due giorni.

Intanto il consigliere d’opposizione Cinzia Cocchi chiede che si faccia chiarezza sulla questione: “La tutela dei bambini e il futuro di questa scuola, interessa a qualcuno? – dice Cocchi – genitori, nonni, insegnanti, associazioni, cittadini tutti, rompiamo una volta per tutte, questo silenzio incomprensibilmente assordante. E’ necessario che si faccia chiarezza”.


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NEMI: A SCUOLA TRA RATTI, GATTI E FREDDO INTERVIENE LA ASL RMH

di Chiara Rai

Nemi (RM) – Per fugare ogni dubbio e non allarmare i genitori che mandano i propri figli a scuola a Nemi abbiamo voluto sentire direttamente il responsabile del dipartimento Asl che ha effettuato un sopralluogo l'8 gennaio, il giorno dopo la scoperta che animali erano entrati nella scuola a causa di due finestre lasciate distrattamente aperte durante il periodo delle vacanze natalizie. Il plesso della scuola media di Nemi è allo stato agibile. A verificare l’agibilità è stato il dipartimento di Prevenzione, Servizio Igiene e Sanità Pubblica della Asl RmH a seguito dell’episodio rilevato il 7 gennaio, quando, come già detto, sono entrati degli animali nella scuola e hanno defecato all’interno dell’edificio: “Quando siamo arrivati per il sopralluogo al fine di verificare l’agibilità del plesso – dichiara il dottor Daniele Gentile della Asl RmH – molto era stato già prontamente pulito con la candeggina. Abbiamo comunque rilevato la presenza di feci di ratto presenti nell'edificio a causa di questo evento straordinario. E’ naturale che se distrattamente, e questo può umanamente accadere, vengono lasciate le finestre aperte, gli animali entrano e lasciano escrementi ovunque. E in questo caso erano presenti anche feci di ratti. Comunque – conclude – ci sono delle prescrizioni strutturali della Asl rispetto la scuola media di Nemi. C’è anche il problema della caldaia mal funzionante che preoccupa forse di più di un evento episodico come quello dell’ingresso degli animali nel plesso e infine abbiamo indicato la necessità di un intervento di derattizzazione ai fini preventivi”.

Il problema della caldaia lo abbiamo iniziato a segnalare il 2 febbraio 2013 quando denunciavamo il fatto che gli alunni facevano lezione in classe sopportando temperature molto rigide che oscillavano tra i 14 e i 17 gradi, allegando addirittura delle fotografie con i gradi rilevati all'interno dell'edificio scolastico. Addirittura il 24 febbraio 2013 abbiamo denunciato che i seggi elettorali presso l'edificio scolastico di Nemi erano ghiacciati e gli agenti di polizia che hanno vigilato i seggi, hanno passato l'intera notte all'agghiaccio.

Adesso, ciò che si rileva è il fatto che la scuola di Nemi sembra avere bisogno di un maggiore monitoraggio. I problemi sono svariati ma vanno risolti sia per garantire l'incolumità dei bambini che la frequentano sia perché non dev'essere un luogo dal quale fuggire ma un istituto scolastico dove poter mandare i propri figli in sicurezza.

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