NEMI: A SCUOLA C’ERANO I RATTI ALTRO CHE I GATTI

La Asl ha ordinato al Comune di far effettuare la disinfezione e derattizzazione di tutto il plesso scolastico.

 

C. R.

Nemi (RM) –  E’ proprio così, la mattina del sette gennaio, rientro scolastico dopo le vacanze natalizie, la maleodorante sorpresa che hanno trovato gli studenti delle medie e delle elementari del plesso della scuola media di Nemi non si riferisce a della semplice pipì di gatto (che poi tanto semplice non è ) ma anche ad escrementi di ratto.

In effetti quando mi è stato dichiarato che sono entrati dei gatti (e non altri animali) e hanno fatto la pipi’ (perché non la pupu?) la prima domanda retorica è stata: ma come si fa ad escludere l’ipotesi che con delle finestre aperte non siano entrati anche dei topi a far baldoria e stare al riparo indisturbati? Ebbene, non è bastato certo un colpo di straccio e candeggina a riportare la condizione dei ragazzi e dei bambini alla normalità.

Il punto è che se si fosse chiusa subito la scuola, i bambini non sarebbero stati esposti a possibili infezioni che si auspica non li abbiano colpiti. Invece i topi, nel periodo che le finestre son rimaste aperte e anche subito dopo, hanno avuto il tempo di proliferare e diffondere al loro passaggio la loro carica batterica e gli agenti patogeni che portano sul pelo.
Ratti e topi rappresentano un rischio consistente per la salute umana, soprattutto per persone di salute cagionevole, persone anziane e bambini in tenera età. Come riferisce un recente studio pubblicato dall'OMS, ratti e topi sono bacini di riserva di malattie trasmesse dall’animale all’uomo, le cosiddette malattie zoonotiche. Il controllo dei roditori è assolutamente necessario perché i roditori diffondono malattie sia per diretto contatto sia fungendo da vettori per altri organismi.

Chi ha la responsabilità dell’incolumità dei cittadini (figuriamoci se si tratta poi di bambini) in presenza di una così grave questione avrebbe potuto, se non dovuto, optare per la soluzione forse più scomoda ma senza dubbio più sicura per la salute di tutti: chiudere, disinfestare e riaprire la scuola.

Invece la scuola è rimasta aperta nonostante il cattivo odore e gli escrementi trovati, è stato passato lo straccio e la temperatura dell’intero edificio è crollata drasticamente: bisognava arieggiare e quindi finestre aperte e cappotti indosso.

Come si sentiranno in questo momento i genitori che in buona fede hanno portato i figli a scuola credendo che fossero entrati solo i gatti dalle finestre? Era forse una festa esclusa ai roditori?

Noi non ci abbiamo mai creduto. Intanto, la prima determina dell’anno emessa dal Comune di Nemi ci dice che l’8 gennaio 2014 è stato effettuato un sopralluogo congiunto con personale dell’Azienda USL Roma – H “a seguito di una segnalazione da parte del corpo docente della Scuola media sita in via san Michele”. Anche se non sono mancate quelle di qualche genitore. La Asl ha ordinato al Comune di far effettuare la disinfezione e derattizzazione di tutto il plesso. E finalmente il Comune la farà fare al modico costo di 450 euro oltre Iva.

Ma non si poteva fare subito? E soprattutto, doveva essere la Asl a prescrivere una bella disinfestazione e deratterizzazione come prassi vuole in questi gravi casi?

LEGGI ANCHE:

17/01/2014 NEMI: A SCUOLA TRA RATTI, GATTI E FREDDO INTERVIENE LA ASL RMH
09/01/2014 NEMI, UNO DEI TANTI DILEMMI CHE ATTANAGLIANO MOLTI CITTADINI: PIPI' O POPO'?
07/01/2014 NEMI: RIENTRO A SCUOLA IN ODORE DI GATTO





NEMI: RIENTRO A SCUOLA IN ODORE DI GATTO

Redazione

Nemi (RM) – Ritorno a scuola abbastanza problematico per gli studenti delle medie ed elementari di Nemi. Alcune classi del plesso della scuola media De Santis in Via San Michele sono oggetto di pulizia: "Pare che gli operai abbiano lasciato delle finestre aperte nei giorni passati – ci riferisce il dirigente scolastico dell'Istituto Laura La Manna – e siano entrati dei gatti che come si può immaginare ha fatto i loro bisogni in qualche classe. Fortunatamente il sindaco Alberto Bertucci si è accorto subito della situazione e ha provveduto a far pulire". Il dirigente La Manna assicura che la scuola comunque è aperta e che al massimo sono state spostate alcune classi per permettere la pulizia. "Sappiamo che la pipì del gatto ha un odore molto forte – conclude il dirigente – e ci vorrà qualche giorno prima che vada via completamente. Qualche genitore ha ritenuto, dato il cattivo odore, di non lasciare i propri figli a scuola, ma ripeto l'attività didattica non è assolutamente stata sospesa". La Manna fa sapere che per la pipì di gatto non è prevista difinfestazione ma è sufficiente l'ordinaria pulizia delle superfici. 

Qualche giorno fa risultano essere stati cambiati degli infissi proprio in questo plesso. Saranno state lasciate le finestre aperte in quella occasione?

LEGGI ANCHE:

04/01/2014 NEMI: RITORNO AL FUTURO
03/01/2014 NEMI: INFISSI DA CAPOGIRO E FATTURE CHIAROVEGGENTI ALL'OMBRA DEI DEBITI FUORI BILANCIO



NEMI, COMPUTER NUOVI IN UNA SCUOLA CHE FA PAURA SOLO A GUARDARLA

Chiara Rai

Nemi (RM) – Ferri arrugginiti, impalcature, travi in legno buttate a terra, intonaco che cade a pezzi. Versa ancora in queste condizioni l’unica scuola del Comune di Nemi. Questa mattina, il sindaco di Nemi Alberto Bertucci ha inaugurato alcuni computer nuovi che sono stati acquistati dal Comune per le classi delle medie, che si trovano proprio attigue al corpo in cantiere, ormai in via di deterioramento.

Ai piedi di questo cantiere, c’è addirittura la palestra dove i ragazzi della scuola di Nemi si recano per fare educazione fisica. Un sito che ad occhio nudo appare inagibile ma che invece, sulla carta, risulta essere agibile: all’interno del cantiere mai finito, tra polveri e sporcizia e tanti di quei pericoli. Gli studenti più piccoli, quelli delle elementari devono addirittura uscire dal plesso e attraversare la strada. Ma il percorso non è affatto sicuro non solo perché in preda ai parcheggi selvaggi e un via vai di macchine, ma perché potrebbe cedere qualche impalcatura, qualche bambino potrebbe inciampare.

Allora ci si chiede se anziché comprare dei computer nuovi non fosse stata una priorità far ripartire il cantiere come promesso dal sindaco Alberto Bertucci in campagna elettorale. Voleva rivoluzionare la scuola ma per adesso ci sono dei computer nuovi dentro una struttura che fa paura solo a guardarla. Gli studenti sono sempre di meno. Ogni anno i ragazzi migrano altrove, dove possono trovare una struttura degna di questo nome.

Gli insegnanti della scuola di Nemi sono ottimi. C’è la preside Laura La Manna del plesso Marianna Dionigi di Lanuvio che risponde anche di quello di Nemi che da anni si batte per tenere aperta questa scuola, per incentivare le iscrizioni.

Ma se il Comune di Nemi non toglie di mezzo questo cantiere, per il quale i finanziamenti sono già stati stanziati, si parla di circa 1 milione di euro, la scuola finirà per morire e chiudere. Una scatola vecchia con dei terminali nuovi di zecca: chi farà informatica li dentro? E’ come voler indossare delle scarpe nuove con dei calzettoni bucati e sudici indosso. Non è un paradosso questo?

Allora nel mentre si è lieti dell’iniziativa del Comune di acquistare dei computer per le scuole medie di cui delle classi sono state già accorpate per carenza di studenti, si auspica che il sindaco Alberto Bertucci, che finora non è riuscito a riaprire neppure la ludoteca “spazio bimbi” proprio per mancanza di fondi, mantenga fede alle sue promesse elettorali e non faccia stare i ragazzi un cantiere che di fatto è un pugno in un occhio per chiunque non sia abituato a vederlo e si affacci dal belvedere di piazza Roma e del Crocifisso.




NEMI RISCALDAMENTI A SCUOLA: FUMATA BIANCA

Angelo Parca

Nemi (RM) – A quanto pare, dal grande fermento e lavoro della caldaia, comprendiamo che dopo la denuncia de L'osservatore laziale [ Art. del 02/02/2013 NEMI SCUOLA: ALUNNI LASCIATI AL FREDDO. TEMPERATURE CHE OSCILLANO TRA I 14 E I 17 GRADI ], che si è potuta effettuare solo grazie a coloro che hanno contribuito a fornire testimonianza e il materiale fotografico, la temperatura nell'edificio scolastico principale di Nemi (medie e elementari) è stata ulteriormente alzata rispetto ai 14 – 17 gradi che sono stati immortalati la settimana scorsa.

Avevamo segnalato che il lunedì era più freddo del solito e inaspettatamente, questa mattina (4 febbraio 2013), la grande fumata della caldaia ha sorpreso svariate persone nel paese. L'auspicio è che cotanto fumo corrisponda ad altrettanto calore. E ci auguriamo che la caldaia continui a funzionare a pieno regime  in questa maniera fino a che la primavera non si porti via questo rigido freddo. Di fatti a Nemi, stamane presto, la temperatura è scesa sotto lo zero. 

LEGGI ANCHE:

02/02/2013 NEMI SCUOLA: ALUNNI LASCIATI AL FREDDO. TEMPERATURE CHE OSCILLANO TRA I 14 E I 17 GRADI


 




NEMI SCUOLA: ALUNNI LASCIATI AL FREDDO. TEMPERATURE CHE OSCILLANO TRA I 14 E I 17 GRADI

Chiara Rai

Nemi (RM) – Tanto freddo da presentarsi a scuola con maglioni pesanti e bardati di giacconi, guanti e sciarpe rigorosamente indosso finché il calore di tutti gli studenti insieme risollevi le basse temperature che si trovano in classe durante il lungo orario scolastico.

Il lunedì è più dura degli altri giorni, soprattutto al piano inferiore dell’edificio  principale di Nemi, il primo che si incontra, quello, per capirci, dove ci sono le classi delle elementari e delle medie. Passato un mese, dall’inizio dell’anno scolastico, sono iniziate le lamentele e diverse rimostranze da parte di qualche genitore.

A Nemi, già a ottobre c’è un clima rigido, tanto che la cittadina rientra all’interno del decreto 412 del 93 che regolamenta tra l’altro, il riscaldamento da mantenere per legge negli edifici pubblici dei diversi Comuni italiani. Nemi addirittura è un caso a parte. Per la cittadina la classificazione climatica porta la lettera “E” che consente l’accensione dei riscaldamenti a partire dal 15 ottobre e per 14 ore al giorno con temperatura di venti gradi più due. Ciò al fine di garantire il benessere degli individui.

Il clima rigido di questi giorni e il freddo che persiste nelle classi è stato immortalato con delle fotografie che non lasciano spazio a dubbi di sorta: le temperature, in diverse ore della mattinata e in diversi giorni della settimana, variano dai 14 ai 15 gradi e raramente toccano i 17 gradi di temperatura.

Eppure prima delle rimostranze la scuola era una vera e propria ghiacciaia, le temperature erano ben al di sotto di quelle attuali. Ma ai piccoli studenti 14 o 15 gradi non sono sufficienti per stare a proprio agio nell’ambiente scolastico. Per questo è nata l’idea di fugare ogni dubbio, immortalando la rigidità di quei numeretti impressi nel display digitale. Se è vero che l’accensione dei termosifoni avviene alle 7 del mattino, com’è possibile che alle 9 e 17 minuti ci siano 14, 5 gradi all’interno del plesso?

Il dirigente scolastico Laura La Manna, raggiunta al telefono, ricorda di aver sollecitato la questione all’ufficio tecnico del Comune e al sindaco di Nemi tramite lettera datata 4 dicembre: “Ho scritto una lettera molto dettagliata e ferma – ha detto La Manna – dove ho chiesto che venissero rispettati i parametri imposti dalla legge riguardo le temperature, citando il decreto 412 del ‘93”. Il dirigente scolastico non ha ricevuto però, alcuna risposta scritta ne dall’ufficio tecnico e neppure dal sindaco. Il coordinatore scolastico del plesso di Nemi le ha però comunicato che di recente la temperatura è stata alzata rispetto ai mesi scorsi. Eppure questa settimana, si sono toccati addirittura i 14 gradi e i bambini battono ancora i denti.

Dispiace dover arrivare a denunciare un simile accaduto, se non fosse per il nutrito reportage di fotografie con impresse le temperature (date, giorni e addirittura il registro di classe) sicuramente non sarebbe stata una denuncia così incisiva, dispiace perché in realtà la scuola di Nemi al livello didattico organizzativo funziona. Non solo ma è diretta anche egregiamente con un team di docenti preparati e un dirigente scolastico vigile. Gli studenti sono costantemente seguiti, si fa informatica e attività sportiva. Insomma, basterebbe che il Comune controllasse nuovamente l’impianto  di riscaldamento e se quest’ultimo risultasse funzionante, cercare di capire il perché nonostante funzioni, non si riesca a raggiungere una temperatura più elevata rispetto ai gradi che compaiono nelle fotografie, autentiche testimonianze di queste ultime giornate di gennaio.

LEGGI ANCHE:

13/10/2012 NEMI, ELEZIONI RAPPRESENTANTI DI CLASSE: COLPO DI SCENA “ATTESO” NELLA SECONDA CLASSE



ALBANO, PARTE LA PROTESTA PER LA MENSA TROPPO CARA. CINQUE EURO A PASTO E I BAMBINI RESTERANNO A DIGIUNO FINO ALLE 16.

Normal 0 14 false false false MicrosoftInternetExplorer4

/* Style Definitions */ table.MsoNormalTable {mso-style-name:"Tabella normale"; mso-tstyle-rowband-size:0; mso-tstyle-colband-size:0; mso-style-noshow:yes; mso-style-parent:""; mso-padding-alt:0cm 5.4pt 0cm 5.4pt; mso-para-margin:0cm; mso-para-margin-bottom:.0001pt; mso-pagination:widow-orphan; font-size:10.0pt; mso-ansi-language:#0400; mso-fareast-language:#0400; mso-bidi-language:#0400;}

Alberto De Marchis

Fabio P., una voce da non ignorare, una voce che denuncia un aumento spropositato della mensa scolastica. Ecco cosa scrive su Fb e noi, egregio sindaco Nicola Marini, gradiremmo una risposta. Può dirci che la situazione non è questa, che il cittadino si sbaglia. Come redazione abbiamo appena pubblicato gli aumenti della mensa (comunicato stampa ufficiale del Comune), adesso, probabilmente questo cittadino apparterrà alla fascia Isee più “facoltosa” (si fa per dire, è ovvio), ma appare assurdo pagare addirittura 5 euro a pasto. Ecco il post del cittadino, attendiamo risposte.

“Qualcosa da rifare ad albano, sarebbe la mensa che porta i pasti ai bambini della scuola a Cancelliera in via Pantanelle di Albano laziale ogni pasto costa 5,00 euro e da lunedi 24 settembre per protesta, tutti i bambini porteranno il pranzo da casa, ma le maestre non fanno consumare pasti in classe, ma solo panini fuori dalla scuola accompagnati da un adulto e non si capisce il perché. In questo modo tutti i bambini rimarranno a digiuno fino alle 16:00. inoltre questa società che gestisce i pasti tale "Sirio" o chi per loro, a quanto pare se hai fatto una domanda mensa e non paghi ti manda Equitalia, anche se non arrivi a fine mese. Lunedi dunque aspettiamoci qualcosa. Ma chi può spiegarci meglio come stanno le cose realmente, se non sono queste descritte?".

tabella PRECEDENTI:

22/09/2012 ALBANO, AUMENTA LA MENSA SCOLASTICA
12/02/2012 NEMI SCUOLA, AZZURRA MARINELLI (SEL): “C’E’ UN REGOLAMENTO E VA’ RISPETTATO”
11/02/2012 NEMI SCUOLA, I BAMBINI DIGIUNANO. MARINELLI (SEL) COMMENTA SU FB DICHIARAZIONI COCCHI: "E' FACILE FARE DEMAGOGIA"
11/02/2012 NEMI SCUOLA, I BAMBINI DIGIUNANO. EX SINDACO COCCHI SU FB: "NON SI RISPARMIA SUL PASTO DEI BAMBINI, CI VUOLE PIU' CUORE"
09/02/2012 NEMI SCUOLA, BAMBINI DISGUSTATI DALLA MENSA.



NEMI SCUOLA, AZZURRA MARINELLI (SEL): “C’E’ UN REGOLAMENTO E VA’ RISPETTATO”

Chiara Rai

L’Osservatore Laziale ha chiesto ad Azzurra Marinelli, esponente Sel e genitore, come avrebbe gestito la questione del servizio di mensa scolastica che ad oggi, non è risolto e si rischia di far passare diversi giorni prima di venirne a capo.

Cosa farebbe o intende fare a proposito?

Innanzitutto bisogna individuare i soggetti: Ci sono dei rappresentanti di classe, c’è un regolamento della mensa e soprattutto ci sono de docenti ai quali affidiamo i nostri figli durante l’orario scolastico che per regolamento devono far parte della commissione mensa scolastica. Tanto premesso per dire che ci sono degli strumenti che ritengo dobbiamo e possiamo usare. Io stessa mi sono battuta e su questo ho trovato condivisione da parte dell’ex maggioranza, per stilare la bozza del regolamento, chiesi di poter sentire le mamme attraverso delle assemblee, se ne parlò insieme. Quindi ripeto c’è un regolamento da seguire per procedere nella legalità che ci garantisce il fatto di poter agire in maniera lecita e fare le nostre opposizioni di genitori in maniera condivisa e corretta.

Quindi come reputa il fatto che la preside sia venuta incontro alle famiglie, snellendo l’iter per l’istituzione della commissione?

Và contro il regolamento, l’istituzione della commissione prevede la presenza di uno o più docenti, i rappresentanti dei genitori, un funzionario Asl e uno del Comune. Quindi in questa occasione e se vogliamo “battaglia”, scuola e genitori devono stare insieme. La procedura è una e anche le insegnanti, sono certa, vorranno rispettare il regolamento in quanto la scuola è parte in causa e ognuno di noi deve assumersi le proprie responsabilità. La scuola è una cosa seria e il regolamento è altrettanto. E anche noi genitori non dovremmo sparpagliarci e andare ogni tanto a parlare col commissario Maurano in maniera disordinata e senza confrontarci prima insieme con i rappresentanti. Se agiamo in maniera compatta ecco che otteniamo senz’altro un risultato migliore.

Concretamente, cosa farebbe?

Io chiederei, anzi chiederò come genitore, un incontro con i rappresentanti di classe, la preside e le docenti affinché, come già detto si possa procedere, tutti insieme, come da regolamento.

Forse seguire le regole richiede una procedura più lunga, ma in questo momento soprattutto, la regola non guarda in faccia partiti o campagna elettorale e ritengo sia la migliore via da seguire.

Rispetto al tema scuola, è stata critica, anche nelle sue precedenti affermazioni riguardo l’ex amministrazione, non è così?

Sì, e lo si è visto da tanti servizi gestiti come fossero cosa privata e dall’eccessiva preoccupazione a fare presenzialismo anziché regolarizzare servizi come il pre scuola, gestito alla buona, appunto senza un regolamento. Mi sono accorta come genitore che il pre scuola consisteva nel fatto che le bidelle guardavano un’oretta prima i bambini. Per fortuna che è sempre andato tutto bene, ma questa gestione arbitraria è più che discutibile. Un amministratore è il primo che deve rispettare le regole ma in tanti anni non se ne è sentito il bisogno. E poi la dice tutta il fatto che il regolamento mensa, ripeto alla fine condiviso da maggioranza e opposizione, sia stato comunque istituito nel 2011 dal commissario Maurano. Di occasioni ce ne sarebbero state in dodici anni di amministrazione Biaggi – Cocchi.

Adesso non mi rivolgo a Marinelli genitore ma al rappresentante Sel: Quando uscirete con il vostro candidato? Ritengo che i cittadini dovrebbero iniziare a sapere quali sono i candidati anziché aspettare fino a pochi giorni dalle elezioni.

E’ giusto, è vero, è una questione di rispetto per i cittadini che devono sapere chi scegliere. A tal proposito manca davvero poco per dichiarare il nome di un candidato condiviso che possa perseguire il nostro obiettivo comune che è quello di evitare una risalita del centrodestra.

Avete chiuso con il Pd?

Abbiamo sempre mantenuto una buona intesa politica con il Pd col quale abbiamo un rapporto preferenziale.

E con l’Udc?

E’ molto poco probabile una intesa con l’Udc, anche perché fino a ieri era parte integrante della maggioranza.