NEMI: E' GIALLO SULLA TRASPARENZA

di Ivan Galea

Nemi (RM) – Più volte abbiamo posto l’attenzione sul fatto che ogni Amministrazione pubblica ha l’obbligo alla “trasparenza amministrativa “ e questo non perché lo diciamo noi o qualche cittadino che vorrebbe capirci qualcosa su come viene amministrato il proprio Comune, bensì perché lo prevede la normativa vigente, per l'esattezza la Legge 15/2005 che obbliga di rendere visibile e controllabile dall'esterno l'operato degli amministratori mediante pubblicazione sull’apposita sezione “trasparenza” del sito ufficiale del Comune.

Torniamo quindi ad occuparci del Comune di Nemi, avevamo già affrontato l'argomento trasparenza del piccolo paese delle fragole lo scorso 2 dicembre 2014 e purtroppo dobbiamo constatare che per gli attuali amministratori la “trasparenza” continua ad essere considerata un optional e non un obbligo imposto dalla Legge, oltre che un dovere verso i propri cittadini.

Ancora oggi l’attività dell’Amministrazione Bertucci continua quindi a "porte chiuse", non permettendo ai cittadini di essere partecipi, come spettatori, a tutte quelle decisioni o quei risultati che dovrebbero avere la giusta e legale “trasparenza”. E così, con buona pace del legislatore, alla voce "Amministrazione Trasparente" del sito istituzionale del Comune di Nemi non si trova nessun tipo di riscontro riguardo il “documento di programmazione” previsto per il “raggiungimento dell’obiettivo” e le “relazioni inerenti le valutazioni dei Responsabili dei Servizi” emesse dall’incaricato Nucleo di Valutazione.

Eppure la pubblicazione dei due documenti, oltre ad essere prevista da una Legge dello Stato, viene richiamata dallo stesso “Regolamento Comunale di disciplina della misurazione, valutazione, integrità e trasparenza delle performance delle posizioni organizzative”.

Questa volta abbiamo deciso di fare appello al nuovo Segretario del Comune di Nemi, anche in considerazione del fatto che ricopre la stessa carica nel vicino Comune di Lanuvio dove a differenza del paese delle fragole tutto viene chiaramente riportato nel sito istituzionale. Invitiamo quindi il rappresentante dello Stato presso l'ente locale affinché intenda far rispettare la Legge e concedere ai cittadini quello che di fatto è un loro diritto: essere informati su come viene gestita la "cosa pubblica".

Vogliamo citare un altro un esempio di mancanza di trasparenza da parte di questa gestione comunale: È passato già oltre un mese dalla festa più importante di Nemi, “la Sagra delle Fragole” e, a parte il manifesto che si trova affisso per le vie cittadine, che elogia il successo ottenuto con la manifestazione, non si trova nessun riscontro relativo il rendiconto di costi sostenuti per l’evento. Non c'e' traccia del verbale, che obbligatoriamente dovrebbe essere già stato stato già spedito al Prefetto di Roma con il rendiconto del numero dei biglietti venduti nella lotteria collegata alla festa ed eventualmente l’utilizzo del ricavato dalla vendita degli stessi. Ricordiamo che la comunicazione è prevista nel Regolamento della lotteria Sagra delle Fragole approvato con la Delibera di Giunta Comunale n° 73 del 21/05/2015.

E ancora, riguardo il trasferimento del maresciallo Filippo Merlonghi al Comune di Roma, troviamo singolare che dall’Amministrazione Comunale non ci sia stata una benché minima spiegazione alla cittadinanza. Merlonghi era un ottimo dipendente comunale, questo almeno era il chiaro messaggio che il Sindaco Alberto Bertucci fino a poco tempo fa lasciava intendere ai cittadini. Non spiegare i motivi che hanno portato al trasferimento di Merlonghi, ha lasciato molte persone perplesse, soprattutto per il fatto che una sorta di spiegazione ufficiale è stata resa nota da un comunicato stampa della Cisl in cui si spiegava che il Comune di Nemi aveva provveduto a ritirare tutti e 5 i provvedimenti disciplinari emessi contro il vigile in questione (e che di fatto sono all'origine della sua richiesta di trasferimento) prima della sentenza del Giudice del Lavoro al quale il dipendente si era rivolto contestandone la legittimità.
Perché Il Sindaco non chiarisce il perché di un simile cambio di rotta? Perché non viene spiegato di chi è la colpa di questo atteggiamento che oltre all'evidente danno di immagine sicuramente ha comportato un notevole costo per  l’Ente e di conseguenza per i tutti i cittadini di Nemi?

In tutto questo atipico contesto c'è stata poi la nomina di un nuovo Responsabile della Trasparenza identificato nella persona del Responsabile dell’Ufficio Tecnico, l'architetto Rosanna Galanti. Ci chiediamo: qual'è lo scopo della nomina se nonostante tutto non abbiamo ancora visto nessun cambiamento in merito? Probabilmente perché a qualcuno piace vedere coperte tutte le caselle, che per legge, vanno riempite senza analizzare o considerare ciò che poi realmente va fatto o perché serve solo a giustificare l’emissione della prossima “ottima pagella” con la successiva liquidazione del risultato ottenuto? Cosa che dovrebbe però essere impossibile, in quanto il mancato assolvimento degli obblighi di pubblicazione, secondo il D.lgs. n.150/2009, viene sanzionato con il divieto di erogazione della retribuzione di risultato ai dirigenti che sono preposti agli uffici coinvolti.

In conclusione: il nostro giornale continua nella richiesta di trasparenza estendendola anche alle opposizioni che potrebbero aver già ottenuto in forma privata quelle risposte che sia noi del giornale che molti cittadini di Nemi continuano ad attendere invano.




NEMI: A.A.A. CERCASI TRASPARENZA!

Redazione

Nemi (RM) – Un lettore ci ha inviato in forma anonima una missiva rivolta al sindaco di Nemi Alberto Bertucci e al nostro quotidiano per conoscenza definendosi "Nemese curioso e molto deluso della trasparenza offerta".  Il cittadino sostanzialmente denuncia la poca trasparenza del sito istituzionale di Nemi. Ovviamente la nostra redazione ha controllato e verificato le dichiarazioni effettuate e alla data odierna consultando il sito web del Comune. Per quanto riguarda  la Determina dell’Area Finanziaria n° 66 del 13/11/2014 rispetto alla quale il cittadino di fatto ha constatato una anomalia, facciamo presente di aver spiegato che l'inquadramento del Comune di Nemi in fascia B con popolazione dai 3000 ai 10000 abitanti è anche il prodotto della precedente convenzione tra Nemi e Poli (due Comuni che insieme raggiungono la soglia minima di popolazione necessaria per essere inquadrati in fascia B). Di fatto sarebbe stato opportuno che in tale determina venissero spiegati i motivi di tale inquadratura per permettere a chi legge di capire. Ecco la lettera ricevuta dal cittadino. 

Egregio Signor Sindaco Alberto Bertucci,

constato con amarezza diretta come Voi politici continuate incessantemente a predicare bene ma a quanto a fatti non c'è una diretta corrispondenza tra il dire e il fare. Mi spiego.

Soltanto pochi giorni fa, leggendo un articolo sull’Osservatore Laziale in merito al Consiglio Comunale del 26/11/14, sono rimasto colpito dai ringraziamenti che tutti i Consiglieri presenti rendevano al Segretario Comunale dimissionario, dott. Ivano Moreschini, e dall’elogio che Lei stesso indirizzava allo stesso definendolo un “ centravanti di sfondamento”.

Sinceramente confesso che sono rimasto colpito da tali complimenti e dispiaciuto dal fatto  che, anche se nemese, non avevo avuto il piacere di conoscerlo di persona, ho cercato di colmare questa lacuna andando ingenuamente a verificare sul sito istituzionale del Comune il curriculum ed eventualmente una foto dello stesso, certo che sulla base del D.Lgs. n° 33 del 2013 ( Legge sulla trasparenza ) mi sarei documentato in merito.

Entrato sul sito istituzionale del Comune di Nemi, ho cliccato sulla barra in alto su “Amministrazione Trasparente” ma il mio computer segnalava che la pagina non era disponibile.

Ho provato allora su “Uffici e Servizi” e dal menu’ aperto ho cliccato su “Segretario Generale” ed è apparsa una videata che indicava soltanto il nome del Dott. Ivano Moreschini con il solo n° di telefono e il numero di fax. 

Non riuscendo a colmare le mie lacune informative ho insistito cliccando allora su “Retribuzione e Curricula Dirigenti” e cliccando su “SEGRETARIO COMUNALE” è apparsa una videata con il curriculum vitae di Vincenzo Galluccio, completamente a me sconosciuto.

Incredulo, ma testardo, ho continuato cliccando su “RESPONSABILE SERVIZIO CONTABILE” e qui sono rimasto letteralmente senza parole quando è apparsa la videata riportante il “ Curriculum vitae e Retribuzione annuale di Lombardi Maria” che sò, conoscendola personalmente, era la precedente Responsabile dell’Area Contabile e che ormai da circa due anni si è trasferita al Comune di Genzano di Roma.

Sempre più incredulo ho cliccato su altri sottomenù degli Uffici e Servizi, per esempio “AREA VIGILANZA e VIABILITA’”, e alla faccia della trasparenza i dati erano per lo più non indicati, errati o carenti nella composizione dei componenti dei singoli uffici.

Sbalordito da tale inosservanza della legge, soprattutto da parte di chi dovrebbe dare l’esempio, e sempre più convinto di approfondire in qualche modo la mia conoscenza personale nei confronti del Segretario uscente, ho cliccato su “Albo Pretorio” e alla pubblicazione n° 1070, ho visualizzato la Determina dell’Area Finanziaria n° 66 del 13/11/2014, ed ho riscontrato una anomalia che ha dell’incredibile e della quale sono rimasto senza parole. Nella determina suindicata si dà atto che il Comune di Nemi è un Ente di livello B con una popolazione tra i 3000 ed i 10.000 abitanti e su questa tipologia di appartenenza, a seguito delle modifiche introdotte dalla Legge di stabilità 2014, veniva rideterminato il nuovo valore della retribuzione spettante al Segretario.

Personalmente non conosco il dott. Ivano Moreschini ma, certamente, sono a conoscenza che il paese di Nemi ha una popolazione oscillante intorno ai duemila abitanti e non come indicato ( erroneamente ? ) tra i tre ed i dieci mila.

Ed allora, caro Sindaco Bertucci, com’è realmente la situazione? C’è stato uno sbaglio nell’inserimento dei dati o c’è la classica fregatura che ricade nelle tasche di tutti i contribuenti di Nemi?

Aspetto di conoscere, almeno questa volta, nel rispetto della LEGGE sulla TRASPARENZA un’informazione certa ed inequivocabile in merito e che l’eventuale chiarimento venga pubblicato sul sito istituzionale del Comune in modo trasparente e di facile lettura.




NEMI: LA STAMPA INFORMA… AGLI ALTRI I FATTI

Secondo la prassi dei finanziamenti pubblici, era sufficiente informare la Regione, chiedere proroga dei termini ed avviare subito la procedura di appalto con bando pubblico.

 

di Angelo Parca

Nemi (RM) – Quando ci sono dei lettori come l'Avvocato Gerardo Spira che seguono con attenzione e rispondono ai nostri tabella con approfondimenti circostanziati e riscontrabili, allora ci si rende conto che il lavoro di informazione, di indagine giornalistica che stiamo portando avanti non è del tutto inutile.

Molte volte ci interroghiamo sul fatto se sia lecito o meno ciò che ci salta all'occhio, pur con la nostra limitata conoscenza che non è certo accostabile a quella di un ex segretario comunale come lo è Spira o un amministratore. Però la libertà di stampa ci permette ancora di interrogarci sostanzialmente sulle modalità di gestione dei soldi pubblici.

Ma veniamo ad un'altra graditissima nota di Spira, il quale ha analizzato nei particolari il precedente nostro articolo del 26 dicembre 2013 [ NEMI: FACCIATE DA 200 MILA EURO PRESE PER I CAPELLI ]  che ha parlato di una procedura negoziata per l'affidamento dei lavori di rifacimento delle facciate del centro storico di Nemi.

A noi è parsa una manovra antitetica al termine trasparenza: prima di tutto abbiamo messo in discussione l'affidamento in via urgente senza previa publicazione del bando di gara, mancando, a nostro avviso, i requisiti di somma urgenza e poi la quantomeno improvvisata retromarcia con l'annullamento in autotutela rispetto all'affidamento dell'appalto ad una società che è inciampata proceduralmente e di fatto non ha firmato la proposta.

Inizieremo dalla fine delle considerazioni dell'Avvocato Gerardo Spira il quale scrive: "I Vostri dubbi sono legittimi, specialmente quando si investono soldi pubblici. In questi casi la trasparenza deve essere un principio di assoluta garanzia. Vi consiglio di attendere gli eventi, perchè sicuramente l' articolo sarà finito nelle mani del Consip o dell'Autorità di vigilanza".

Ecco, nel caso a qualche cittadino di Nemi, Comitato o anche partito politico volesse avere chiarezza e certezza sul caso, potrebbe anche inviare queste somme informazioni alle Autorità preposte e chiedere se sia lecita o meno questa procedura negoziata producendo gli atti allegati al presente articolo. La stampa informa ma poi l'utilità della stessa potrebbe essere soddisfatta con delle azioni atte semplicemente a fare chiarezza su determinate vicende.

Intanto, è abbastanza chiaro che la "trasparenza" non è affatto un criterio che l'attuale amministrazione di Nemi persegue con frequenza. Questi episodi ne sono testimonianza ma anche altro. Infatti, secondo l'ultimo monitoraggio del 21 dicembre ore 23:22 effettuato dalla presidenza del Consiglio dei Ministri, Ministro per la Pubblica Amministrazione e la Semplificazione, il Comune di Nemi non soddisfa neppure uno dei 64 requisiti per la soddisfazione della trasparenza del sito web istituzionale.

Nota dell'Avvocato Gerardo Spira

I documenti indicati a margine dell'articolo sono : La determina n.253 del 5.12.2013, il verbale di espletamento nuova gara del 19 dicembre 2013 e determina n.276 dello stesso giorno. Negli atti manca la ricostruzione della storia della pratica che sembra iniziata nel 2011 ( G.C. n.60 del 6.4.2011). Vi è poi un vuoto fino al 27 settembre 2013, data in cui l'Amministrazione con nota prot.7568,pare abbia richiesto alla Regione disponibilità temporale dei fondi. In data 17.10.2013 con nota n.8155 la Regione ha comunicato la disponibilità, ma nella determina n.253 non è specificata la temporalità. Fino al 2 dicembre corrono altri termini per la rimodulazione del quadro economico del progetto.

In data 2 dicembre 2013 la G.C. con delibera n.140 ha approvato il nuovo quadro economico. In data 5 dicembre viene avviata la procedura di gara ai sensi del combinato disposto degli artt. 122 e 57 del D.Lvo n. 163/2006,come aggiornato, mediante procedura negoziata senza previa pubblicazione di bando di gara.

Vengono invitate 5 ditte e in data 16 dicembre viene espletata la gara. in data 18.12.2013 il responsabile dell'area tecnica con determina n.267,in aututela, ha annullato l'aggiudicazione alla impresa A.C.E srl. In data 19 dicembre la Commissione procede alla aggiudicazione provvisoria dei lavori all' impresa I.P.E.R srl con il ribasso dell'1%. La sequenza degli atti certamente non consente ad un comune cittadino di comprendere perchè l'Amministrazione ha deciso di scegliere il percorso abbreviato. Difetta infatti il procedimento amministrativo di trasparenza, che lascia dubbi e incertezze in chi legge. Veniamo alla normativa richiamata.

L'art 122 del D.Lvo 163/2006 recita "Ai contratti di lavori pubblici sotto soglia comunitaria non si applicano le norme del presente codice che prevedono obblighi di pubblicità e di comunicazione in ambito sovrannazionale….omissis “.

In sostanza la norma prevede solo la possibilità per i contratti di lavori sotto soglia di evitare la pubblicità secondo la normativa comunitaria.

Al comma 7 dello stesso articolo è stabilito ” I lavori di importo complessivo inferiore a un milione di euro possono essere affidati dalle stazioni appalti,a cura del responsabile del procedimento, nel rispetto dei principi di non discriminazione,parità di trattamento,proporzionalità e trasparenza, e secondo la procedura prevista dall'art. 57,comma 6. L'invito è rivolto per lavori di importo pari o superiore a 500.000 euro, ad almeno dieci soggetti,per lavori di importo inferiore a 500.000 euro, ad almeno cinque soggetti se sussistono aspiranti idonei in tali numeri. Omissis…….

L'art.57, al 1 comma detta”le stazioni appaltanti possono aggiudicare contratti pubblici mediante procedura negoziata senza previa pubblicazione di un bando di gara nelle ipotesi seguenti, dandone conto con adeguata motivazione nella delibera o determina a contrarre.

Il 2 comma stabilisce la procedura consentita per la lettera a, b e c.

Il responsabile ha richiamato l'art. 57 lett. C, a cui si può ricorrere per i casi ”nella misura stettamente necessaria, quando l'estrema urgenza, risultante da eventi imprevedibili per le stazioni appaltanti, non è compatibile con i termini imposti dalle procedure aperte, ristrette, o negoziate previa pubblicazione di un bando di gara. Le circostanze invocate a giustificazione della estrema urgenza non devono essere imputabili alle stazioni appaltanti”.
Le norme richiamate riguardano la pubblicità che può essere esclusa in ambito europeo, per gli importi sotto soglia comunitaria, mentre l'articolo 57 stabilisce limiti e modalità di gara con l'obbligo delle motivazioni e giustificazioni per il caso di somma urgenza.

Negli atti non sono state motivate e giustificate le ragioni della scelta del metodo di gara “a trattativa privata.

Infatti nella determina n.253 il responsabile dichiara che solo in data 27 settembre 2013 l'amministrazione ha scritto alla Regione sui limiti temporali del finanziamento. Quindi fino a quel momento nessuno si è preoccupato dei termini e non risulta chiarito e giustificato detto ritardo.

Quali iniziative ha assunto il responsabile della pratica? Perchè ha lasciato correre inutilmente il tempo? E' stata mera dimenticanza? E se tale, perchè non si è preoccupato di avviare le procedure normali, informando la Regione?

E perchè per una semplice rimodulazione del quadro economico del progetto si è fatto ricorso ad un tecnico esterno? Il tecnico del Comune non è in grado di farlo?

Perchè la circostanza non risulta verbalizzata e motivata, sempre a giustificazione dei termini correnti? Secondo la prassi dei finanziamenti pubblici, era sufficiente informare la Regione, chiedere proroga dei termini ed avviare subito la procedura di appalto con bando pubblico.

Infatti la Giurisprudenza per la procedura negoziata senza bando, intervenendo in materia ha ritenuto che “ il D.Lvo 163 del 2006 restringe il ricorso alla procedura negoziata, in particolare a quella senza bando, che non garantisce il rispetto dei principi di concorrenza e massima partecipazione, ad ipotesi in cui vi siano presupposti di fatto specifici che non rendano possibile e del tutto svantaggioso per l'amministrazione il ricorso alle procedure aperte o ristrette, presupposti dei quali la stazione appaltante deve dare espressamente atto nella determina a contrarre………

In base a tale norma l'estrema urgenza deve risultare da eventi imprevedibili per le stazioni appaltanti e le circostanze invocate a giustificazione della estrema urgenza non devono essere imputabili alle stazioni appaltanti. Ne deriva che la stazione appaltante non deve dare atto solo dell'urgenza ma deve specificae i presupposti di fatto dell'urgenza”. Il procedimento oltre che poco trasparente, risulta carente nella motivazione e non chiaro nella sequenza delle fasi. Infatti l'art. 57 c. 6 prevede che la stazione appaltante deve individuare gli operatri economici da consultare.Individuare vuol dire adottare criteri trasparenti, imparziali e indicati negli atti.

Nel caso di specie, risulta che le ditte sono state nominate e da Chi? E sulla base di quali criteri? Chi ha fatto i nomi e perchè non risulta negli atti? E ancora il responsabile, componente della Commissione ha annullato l'aggiudicazione fatta dalla Commissione. Invece, proceduralmente, accortasi dell'irregolarità, avrebbe dovuto segnalare alla commissione l'errore e invitare il Presidente alla riconvocazione della stessa per le determinazioni del caso. Di fatti la Commissione ha preso atto dell'annullamento ed ha proceduto a nuova aggiudicazione.

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