Nemi, caduta massi sulla via dei Laghi. Tersigni: “Il sindaco intervenga immediatamente”

NEMI (RM) – Pericolo per una caduta massi sulla via dei Laghi nel territorio comunale di Nemi. A segnalarlo il Consigliere Comunale della lista ‘Insieme per Nemi’ e Coordinatore Comunale e Dirigente Provinciale della ‘Lega Salvini’ Stefano Tersigni. “Venendo da Piazza Roma, sulla via dei laghi, poco prima della galleria sul costone destro insiste una situazione di potenziale forte pericolo per la quale chiediamo un immediato intervento. Sono caduti dall’alto del costone dei grossi massi che hanno rotto la rete di contenimento posta in quel punto e se dovessero franarne altri le rocce colpirebbero le macchine in sosta o peggio dei passanti”.

Tersigni ha quindi chiesto un intervento immediato da parte del primo cittadino al fine di verificare la situazione di potenziale pericolo per la pubblica incolumità quindi a far mettere in sicurezza la zona interessata dalla caduta dei massi.

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Nemi, chiusura via dei Laghi: togliete i new jersey… tanto passano tutti

NEMI (RM) – Praticamente è meglio togliere i new jersey che dovrebbero impedire l’accesso nel tratto interdetto, dalla Città Metropolitana di Roma Capitale, della via dei Laghi che va dalla rotatoria dove c’è il ristorante La Foresta fino alla via della Radiosa a Nemi, perché ostacolano la circolazione. Inutile tenere dei blocchi di cemento che dovrebbero limitare la circolazione: chiuso al traffico “escluso i residenti”.

Una indicazione che come si può vedere dal filmato è completamente ignorata perché auto e camion passano senza problemi e allora meglio togliere definitivamente quell’impiastro, tagliare gli alberi pericolanti e iniziare a pensare alle buche di via del Vivaro che stanno creando grossi disagi a residenti e turisti.




Nemi, task force della Città Metropolitana per chiudere la via dei Laghi

NEMI (RM) – “Già eravamo in ginocchio, ora con la chiusura della via dei Laghi stiamo proprio sdraiati”. Questo il commento a caldo di Luigi titolare della bottega orafa di Nemi dopo la chiusura della via dei Laghi avvenuta a seguito della caduta di due alberi. E dove un automobilista, grazie a una prontezza di riflessi non indifferente ha potuto evitare il peggio.

Dopo la chiusura della via dei Laghi avvenuta ieri con delle transenne, qualcuno durante la notte le aveva rimosse e questa mattina la provinciale risultava aperta agli automobilisti nonostante il divieto di transito. Così durante la giornata di oggi gli operatori della Città Metropolitana di Roma Capitale hanno provveduto a chiudere la strada con i new jersey, lasciando una piccola transenna mobile per consentire l’accesso esclusivamente per i residenti. Sul posto anche la polizia della Città Metropolitana.

Per poter rivedere aperta questa importante arteria viaria che collega tutti i paesi e cittadine dei Castelli Romani occorrerà attendere la relazione dell’agronomo. Dopo di che la Città Metropolitana di Roma Capitale dovrà provvedere a rimettere in sicurezza il tratto stradale. E al momento i tecnici dell’Ente sovracomunale, a riguardo, non si pronunciano riguardo la tempistica.

Stessa cosa anche per l’altra provinciale:

La Nemi lago è stata chiusa a seguito di una frana la scorsa settimana e rappresentava una valida alternativa per raggiungere la vicina Genzano, soprattutto per gli abitanti della zona valle del lago.

Il paese delle fragole è dunque accessibile, al momento per chi arriva da Roma, solo dalla via Nemorense

In pratica occorre prima recarsi a Genzano e poi dalla città dell’infiorata prendere la Nemorense per poter raggiungere Nemi.

E non solo disagi economici per le attività commerciali presenti nel piccolo borgo castellano

Anche vere e proprie peripezie stradali per quei lavoratori che provengono dalla zona di San Cesareo, che ora per raggiungere Nemi devono allungare almeno di 20/30 Km.

“Per raggiungere Nemi ieri ho impiegato quasi due ore” ha riferito una lavoratrice di un bar del paese.” La paura tra i commercianti e residenti è quella di dover attendere chissà quanto tempo prima di poter rivedere aperte due delle tre strade che portano a Nemi.




Nemi, chiusura via dei Laghi dopo tragedia sfiorata: transenne a terra e auto che sfrecciano sfidando il pericolo

NEMI (RM) – Ieri è stata sfiorata una tragedia sulla via dei Laghi, poco lontano da via dei Corsi a Nemi dove due alberi hanno colpito la parte posteriore di un fuoristrada. Il conducente è rimasto illeso ma poteva finire in tragedia come due anni fa quando, sulla stessa strada, è morto un conducente romano di 50 anni.

Ieri pomeriggio l’area è stata chiusa per un lungo tratto (da via dei Corsi fino alla rotatoria dove c’è il ristorante La Foresta) perché ci sarebbero altri due alberi da mettere in sicurezza però questa mattina tutte le transenne sono a terra e le macchine sfrecciano come se nulla fosse alla faccia del divieto imposto dalla Città Metropolitana.

Se malauguratamente dovesse cadere qualche altro albero di chi sarebbe la responsabilità? L’Ente sovracomunale, con tutta probabilità, provvederà a far installare i così detti new jersey nel corso della giornata di oggi al fine di chiudere la strada provinciale nel tratto interessato dall’ordinanza. Intanto ai Castelli Romani prosegue il maltempo e il rischio di dissesto idrogeologico resta alto.




Nemi, via dei Laghi: auto sbanda e fa crollare il muro

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di Ivan Galea


NEMI (RM)
– Brutto incidente oggi sulla via dei Laghi nel tratto sovrastante via De Sanctis a Nemi. Il conducente di un Ford Vignale ha perso il controllo dell'auto, per ragioni ancora da verificare, finendo sulla corsia opposta e urtando contro il muretto del ponte che si è sgretolato completamente, tanto che i massi e detriti si sono riversati nella sottostante via De Sanctis invadendo mezza corsia.

A bordo dell'auto quattro persone, compreso il conducente, rimaste leggermente ferite. Due di loro sono state trasportate dall’ambulanza all’ospedale di Velletri. L’incidente è avvenuto intorno alle 15:30. Sul posto sono intervenuti i Carabinieri della stazione di Nemi comandata dal Maresciallo capo Dario Riccio e la polizia municipale comandata dal dr. Gabriele Di Bella. Il conducente ha riportato escoriazioni sulle braccia a causa dell’airbag fuoriuscito per il forte impatto.

Secondo la ricostruzione della persona alla guida l’auto avrebbe sbandato a causa di una ruota che si sarebbe distaccata da sola. Di fatti a terra c’è la ruota poco distante dall’auto.. Le forze dell’ordine hanno chiamato i Vigili del Fuoco che dovranno provvedere alla messa in sicurezza del sito.




NEMI VIA DEI LAGHI 1: ABUSO, ABUSI E RIABUSO. LASCIA O RADDOPPIA?

di Angelo Parca

Nemi (RM) – A Nemi i proprietari del villino in via Dei Laghi al civico 1, rispettivamente Ballor Anna Paola, Brullo Gabriele e Brullo Giovanni, quest’ultimo appartenente alle Forze dell’Ordine, hanno ottemperato solo in minima parte all’ordinanza di remissione in pristino dello stato dei luoghi emessa dal Comune di Nemi il 17 ottobre 2012. Il Comune ha contestato i movimenti di terra finalizzati a terrazzamenti e inoltre la posa in opera di prato e nuove essenze arboree. E’ stato contestato anche un portico con pilastri in legno, pilastrini rompitratta. E anche il porticato, appoggiato ad una esistente struttura lignea già oggetto di accertamenti nel 2008. Ad oggi la situazione non è cambiata nella sostanza, anzi si sono aggiunti dei graziosi arredi da giardino. Il porticato è stato smantellato parzialmente e ricostruita, seppur in maniera diversa, la tettoia. Mentre non è stato ripristinato lo stato dei luoghi: sono ancora ben evidenziati i terrazzamenti abusivamente realizzati.

A quanto pare, ci sono ordinanze di messa in pristino come quella di Gino De Sanctis nella valle del lago di Nemi che sono state celermente ottemperate e altre ordinanze come questa in via dei Laghi civico 1 che invece sembra resistere agli “ordini” e al tempo che passa.

Infatti, il 21 settembre 2014 saranno passati due anni dalla segnalazione dell’abuso consumatosi nel villino in via dei Laghi al civico 1.

Il 21 settembre 2012 segnalavamo un evidente movimento di terreno boscato, con un andamento che seguiva la collina, che è stato completamente stravolto da terrazzamenti e muretti di contenimento.  I piani di campagna sono stati quindi rivoluzionati e inoltre risultavano essere stati smossi almeno mille metri cubi di terra. In quel villino vi sono stati dei lavori continui da giugno 2011 al 2012 in maniera più intensa e adesso i cambiamenti sono lenti mentre veloce è la vegetazione che cresce e che copre tutto lo scenario di cui si parla.

Tempo addietro, una  ruspa di piccole dimensioni ha smosso terreno, in un territorio protetto pieno di vincoli a partire da quello idrogeologico. Un telo scuro di recinzione ha incuriosito l’interesse de l’Osservatore d’Italia. Ci sono stati evidenti movimenti di terra come si evince dalle foto passate e recenti. C’è una parte di terreno ricoperta da vegetazione, arbusti compresi, che pian piano è stata sfoltita.  C’era una piccola tettoia di colore chiaro. Ci sono dei muretti, nel terreno, che prima non c’erano. C’era una recinzione con dei paletti in legno che è stata sostituita da un muro. E’ stato soltanto smantellato il porticato con tegole al seguito. Il materiale di risulta si trova, tra l’altro, ancora all’interno della proprietà e  quindi non  regolarmente smaltito presso discarica autorizzata come prevede la normativa vigente.

Ma permane la struttura lignea oggetto di accertamento nel 2008. I muretti ci sono ancora e ci sembra che non sia stato ripristinato l’originale stato dei luoghi. Anzi si sono messi a dimora, dopo l’emissione dell’ordinanza del Comune di Nemi,  degli ulivi di media grandezza. Quegli alberi non potranno essere più sradicati e così rimarranno nel tempo ben evidenziati i terrazzamenti abusivamente realizzati.

Ha verificato l’ufficio tecnico del Comune di Nemi che l’ordinanza, passati quasi due anni, sia stata correttamente ottemperata? E’ stata pagata la multa fatta dal Comune? L’ufficio tecnico è a conoscenza dell’ “abuso tris”? Ovvero, sa che è stata realizzata un’altra tettoia, seppur diversa, ex novo?
Il conto degli introiti che potrebbero risultare dalle sanzioni annunciate nelle ordinanze di ripristino e demolizione emesse dal Comune sale a vista d’occhio. Ci sono figli e figliastri?

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