NEMI, PROLIFERANO GLI IMPUTATI NELL'ESERCIZIO DI PUBBLICHE FUNZIONI: FILIPPO MERLONGHI IMPEGNATO IN UN PROCESSO PENALE

[ DELIBERA DI GIUNTA 128 DEL 14/11/2012 – Al Punto d) si stabilisce: cessazione Comando parziale presso la Procura di Velletri per 18 ore e quindi reintegro a tempo pieno in organico dell’ente di un agente di polizia municipale cat C4; ]

 

Perché proprio in questo momento di fervente attività da parte della Polizia Giudiziaria e Carabinieri assieme all’ufficio Tecnico comunale spunta una delibera di Giunta comunale dove viene tolto il Comando a tempo parziale, cioè di diciotto ore settimanali presso la Procura di Velletri, ad un vigile urbano di Nemi (non Merlonghi)?


Chiara Rai

Nemi (RM) – E’ pervenuta in forma anonima alla nostra redazione della documentazione attestante una situazione giudiziaria che pende su Filippo Merlonghi, Vigile Urbano di Nemi, considerato nei fatti il Comandante dei vigili anche se non ha i requisiti per essere investito di tale carica.

Filippo Merlonghi è imputato in un processo in dibattimento al Tribunale di Albano. Dunque Merlonghi è stato anch’egli rinviato a giudizio. Diciamo anch’egli perché il Comune di Nemi, purtroppo, ha un sindaco rinviato a giudizio per frode nelle pubbliche forniture dello stesso Comune che amministra.

E nella rosa dei vigili urbani che godono della massima fiducia del primo cittadino, capo della vigilanza, c’è un vigile urbano rinviato a giudizio, indagato del reato di cui all’articolo 490 del codice penale “soppressione, distruzione e occultamento di atti veri”. E poi imputato ai sensi del Dlgs N° 209 del 2003 Art.13 e del Dlgs N° 152 del 2006 Art.252 – 137. Ci sono amici di serie A e cittadini di serie Z?

Nei fatti, in maniera arbitraria il Merlonghi avrebbe deciso di sopprimere un verbale. Insieme a lui sono state indagate altre sei persone. L’apertura del fascicolo risale al 29 Aprile del 2008. Intorno al 2009 è arrivato il rinvio a giudizio per Merlonghi. Il processo è tutt’ora in corso presso il Tribunale di Albano.

L’ultima udienza si è tenuta il 6 marzo scorso e la prossima, fato vuole, si terrà il 12 febbraio al Tribunale di Albano.

Una data, quella del 12 febbraio, che al contempo apre il processo per Alberto Bertucci, in dibattimento al Tribunale di Velletri. Certamente non è edificante avere un vigile urbano e un sindaco dello stesso Comune alle prese con due processi penali con capi d’imputazione gravi e squalificanti per il comune stesso. Tanto è vero che si è anche configurato, nel caso Bertucci, un conflitto d’interessi: Bertucci risulta essere contemporaneamente imputato e, come sindaco,  parte lesa. E poi, qualora nei vari gradi di  giudizio le accuse venissero confermate, il Comune di Nemi, non potrebbe neanche essere risarcito dell’eventuale danno procurato all’Ente, poiché l’attuale Amministrazione, attraverso il Vice sindaco Edy Palazzi, ha rinunciato, almeno per il momento, a costituirsi parte civile.

Oltre al danno e alla vergogna di avere un primo cittadino indagato e poi imputato per Turbativa d’asta e frode nei pubblici incanti e un vigile urbano anch’esso indagato e imputato in un processo con l’accusa di soppressione, distruzione e occultamento di atti veri, c’è anche la beffa di dover vedere sul sito istituzionale del Comune di Nemi, che equivale al biglietto da visita della cittadinanza, una foto del sindaco rinviato a giudizio che stringe la mano al Procuratore Capo Nazionale antimafia Pietro Grasso, in occasione di un evento che si è tenuto ad Albano Laziale dove si è parlato, sempre fato vuole, proprio della diffusione della cultura della legalità.

Perché l’esigenza di mettere proprio ad apertura del sito del Comune una foto simbolo di legalità? Quale sindaco ha aperto il sito del suo Comune con una foto del genere? Neppure il Comune ospitante (Albano).

Ancora più sconcertante appare il fatto che da giugno a questa parte, sono stati operati numerosi sequestri per abusi di carattere edilizio ed ambientale a Nemi, ciò significa che c’è stato un incessante lavoro da parte della Polizia Giudiziaria e Carabinieri assieme all’ufficio Tecnico comunale.

Domanda: perché proprio in questo momento di fervente attività spunta una delibera di Giunta comunale dove viene tolto il Comando a tempo parziale, cioè di diciotto ore settimanali presso la Procura di Velletri, ad un vigile urbano di Nemi (non Merlonghi)?

Sarà pur vero che alla luce del doveroso risparmio il Comune è costretto a tagliare le spese, ma appare inopportuno questo taglio per due motivi: Sia alla luce della volontà da parte del Sindaco Bertucci di perseguire la legalità, sia alla luce di questa intensa proliferazione di abusivismo che continua ad essere arginata proprio grazie al lavoro incessante delle forze dell’ordine. Avendo tagliato l’attività di un vigile urbano di Nemi presso la Procura della Repubblica a tempo parziale, si è interrotto un filo diretto davvero fondamentale.  

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