NETTUNO, NASCONDEVA TUTTO IN CAMERA DA LETTO PER UN " COCA PIAGIAMA PARTY": ARRESTATO DALLA POLIZIA

Redazione 

E’ stato arrestato per detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente, dagli investigatori del Commissariato di Anzio, diretto dal dr. Fabrizio Mancini.

R.G. 29enne originario della provincia di Salerno, aveva preso in affitto una stanza in un appartamento in via Collalto Sabino, a Nettuno.

Sicuro di riuscire a gestire in tranquillità i suoi “loschi” traffici perché incensurato, aveva messo su una fiorente attività per lo spaccio di sostanze stupefacenti.

Dopo aver notato un certo via vai di giovani diretti all’appartamento in uso al 29enne, nella giornata di ieri gli agenti della Polizia hanno deciso di intervenire.

Nascosto in un borsone nella camera da letto, i poliziotti hanno trovato 433 grammi di cocaina, due bilancini di precisione e materiale per il confezionamento delle dosi.

Sopra un mobile in un altro appartamento sempre nella disponibilità di R.G., gli agenti hanno trovato un quaderno contenente nomi, cifre e numeri di telefono, riconducibili all’attività di spaccio e sul quale sono in corso indagini.

Accompagnato negli uffici del Commissariato, per il 29enne sono scattate le manette.

 




ALBANO LAZIALE E NETTUNO: L'UDC TRA ANARCHIA, MAL DI PANCIA E BUON SENSO

Chiara Rai

La storia degli episodi di “anarchia” da parte di alcuni esponenti dell’Udc, si ripete anche ad Albano, dopo la vicenda di Nettuno dove i centristi mirano all’ingresso in maggioranza e preparano un possibile accordo politico per le prossime amministrative. Nella città castellana governata dal centrosinistra, i mal di pancia degli esponenti provinciali non fanno altro che accendere nuove polemiche. Ieri il capogruppo Udc alla provincia di Roma Mario Ferrante ha chiesto agli organi provinciali del partito di commissariare l’Udc di Albano a seguito della situazione d’immobilismo che si sarebbe venuta a creare dopo la defenestrazione dalla giunta dell’ex assessore al Bilancio Andrea Marconi (Udc). Chi pensa che invece i “nervi debbano essere messi da parte” è il consigliere regionale Udc Pietro Sbardella, il quale, ammonisce “gli pseudo dirigenti provinciali e regionali – dice il consigliere regionale –   che, da irresponsabili  danno copertura a queste manovre. Da una parte c'e' chi tenta di tenere unito il partito e di farlo crescere, mentre dall'altra c'e' chi tenta le furbatine e si agita in preda a piccole crisi isteriche”. Riguardo Albano, anche Sbardella non nega che la dialettica interna alle forze di maggioranza sia complicata, ma rinnova a tutti gli amici di partito la linea dell’intesa comune per decidere una linea unitaria ricordando a Casini il bisogno di dare luogo al congresso provinciale che potrebbe tenersi il 12 febbraio, “il commissariamento avrebbe il sapore di un piccolo dispetto – conclude il consigliere regionale Udc – e non fa onore a chi lo propone''. Intanto arriva l’ammonizione alle dichiarazioni di Ferrante anche da parte dell’Udc locale. Il coordinatore Stefano Casciotti e il consigliere, Fabio Sannibale considerano un caso isolato l’estromissione di Marconi e ritengono che le uscite di Ferrante siano “inopportune e inadeguate rispetto al ruolo che ricopre”.