COTRAL APRIAMO IL VASO DI PANDORA: PIU' SIAMO E PIU' LA NEBULOSA SUI TRASPORTI DEL LAZIO SI SCHIARISCE

di Chiara Rai

Roma – Il consigliere regionale del Lazio Fabrizio Santori, anche sulla scia dell’inchiesta Cotral che il nostro quotidiano ha avviato, ha presentato una ulteriore interrogazione in Regione che si aggiunge alle altre numerosi interrogazioni che riguardano Cotral e che non hanno però avuto, finora, risposte esaustive.

In questa ultima interrogazione, [ CLICCARE QUI PER LEGGERE L'INTERROGAZIONE A NICOLA ZINGARETTI E MICHELE CIVITA ] Santori chiede sostanzialmente se la Regione sia a conoscenza o meno che, nonostante Cotral disponga di officine proprie e di operatori qualificati, l’Azienda si rivolga, sovente, a soggetti esterni per la manutenzione ordinaria e straordinaria dei propri mezzi, con un’evidente aggravio di spesa. Fotografie e video immortalano diversi mezzi Cotral sostare, oltre che entrare e uscire, da officine private. Che cosa fanno tutti quei mezzi Cotral lì dentro?

Relativamente ai meccanici in organico, Santori chiede se corrisponda al vero che a seguito del parziale inutilizzo dei meccanici in pianta organica, un discreto numero degli stessi sia stato chiamato a lavorare presso la sede di Via Bernardino Alimena. E poi, ancora Santori, ricerca dei numeri concreti per sapere più o meno quanto i cittadini “pagano” di extra rispetto ad una gestione che potrebbe essere razionalizzata, ovvero, l’ammontare dei costi complessivi sostenuti da Cotral per gli appalti esterni, l’ammontare dei costi annui sostenuti per la locazione dei 64 immobili tra officine, magazzini, depositi ed uffici. Inoltre sarebbe interessante sapere quali interventi sono stati studiati per Cotral Patrimonio e se esiste uno specifico piano per la riorganizzazione e l’efficientamento dei servizi (stesse evidenze sollevate da L’OSSERVATORE D’ITALIA) oltre all’ottimizzazione degli immobili e delle sedi prese in locazione dall’Azienda, così come previsto dalla normativa nazionale nell’ambito del piano di riparto su base regionale dei fondi destinati al TPL.

Finora sono arrivate, si e no un paio di risposte parziali alle interrogazioni, ma, ribadiamo, non certamente esaustive: “Abbiamo chiesto – dice Santori – un consiglio straordinario sui trasporti che in realtà è stato anche messo all’ordine del giorno ma che poi, però non si è più tenuto per nebulosi e sconosciuti motivi”. Trattasi del famoso "fato" che ci mette lo zampino che ogni tanto ritorna in auge sulle nostre cronache.

Insomma il consigliere regionale Fabrizio Santori parla di un vero e proprio “velo oscuro” sui trasporti su gomma del Lazio e quindi su Cotral e di una difficoltà oggettiva nell’avere un quadro esatto delle problematiche Cotral nonostante Santori stesso sia membro della commissione mobilità.

Interessante è anche il dato fornito nella interrogazione del consigliere che riguarda l’impianto di Villa Santa Lucia, a tutt’oggi in affitto, che dista soli 20 km dal deposito di proprietà di Pontecorvo (FR) che, tramite un’oculata gestione, potrebbe da solo assolvere alle funzioni di entrambi gli impianti. Ma torneremo sopra questi argomenti nelle prossime puntate della nostra inchiesta.

Ci sono ancora tanti punti da chiarire oltre, naturalmente, alle nove domande rivolte all’assessore regionale ai trasporti del Lazio Michele Civita.

Ne riportiamo degli altri, auspicando che a presentare interrogazioni siano sempre più numerosi rappresentanti politici al fine di portare chi di dovere a rispondere su temi che riguardano direttamente le tasche dei cittadini: Il fenomeno dell’evasione tariffaria per Cotral, avrebbe raggiunto livelli superiori al 50 per cento negli ultimi tempi e ciò provoca ingenti danni alle casse aziendali. Che si fa per questo? Ci si affida ancora a ditte esterne? Quali risultati producono?

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FORMIA, NICOLA ZINGARETTI E SANDRO BARTOLOMEO: PROSSIMA MISSION INSIEME AL MINISTERO PER PARLARE DI VILLA RUBINO

Redazione

Formia (LT) – Un doppio sopralluogo. I primo al cantiere della villa comunale, il secondo allo scavo archeologico di Caposele: due dei più importanti lavori avviati dal Comune di Formia nell’ambito del Plus “Appia via del mare”, il progetto di valorizzazione del waterfront finanziato dalla Regione con fondi europei. Un caldo sole primaverile ha accompagnato il Presidente Nicola Zingaretti nel breve tour per la città effettuato in compagnia del Sindaco Sandro Bartolomeo.
Il governatore è giunto a Formia pochi minuti prima delle 15. Ha vagliato lo stato di avanzamento dei lavori di manutenzione e messa in sicurezza della Villa Comunale, destinataria di un finanziamento di 800 mila euro. Dalla terrazza sul mare ha visionato l’area del porto su cui insiste un altro Plus da 2 milioni e 300 mila euro per la realizzazione di una nuova piattaforma di sbarco dei passeggeri, destinata anche al carico e scarico merci e capace di ospitare navi da crociera. Il progetto prevede anche la sistemazione delle banchine e l’allestimento di nuovi edifici in grado di ospitare uffici al servizio dei turisti.
La visita è poi proseguita a Vindicio dove Zingaretti ha incontrato una delegazione di lavoratori di “Sorriso sul Mare” e “Pozzi Ginori”.
Con Bartolomeo ha poi visitato lo scavo archeologico di Caposele, finanziato dalla Regione con un contributo di un milione e mezzo di euro. I due hanno potuto fruire di una “guida” d’eccellenza: la Soprintendente ai Beni Archeologici Nicoletta Cassieri che ha illustrato le varie aree di cui il sito si compone. Quella anteriore, fronte mare, dove gli scavi hanno fatto riemergere una piscina, in tutta probabilità annessa ad una villa di età tardo repubblicana; e quella posteriore, lato monte, dove insistono i criptoportici. Nello spazio compreso tra il fronte meridionale e il muro di cinta che delimita il sito verso sud-sud est, accanto alle nuove scoperte archeologiche, sarà realizzata una pavimentazione gradonata che costituirà una sorta di “cavea” destinata ad ospitare manifestazioni culturali all’aperto.
La visita si è conclusa sul molo del porticciolo Caposele dove il Sindaco ha mostrato al Presidente lo scorcio di Villa Rubino. Il sogno, o meglio, il grande obiettivo della sua amministrazione. Su quello sfondo, naturale e simbolico, Zingaretti e Bartolomeo hanno risposto alle domande della stampa. Ecco il report di quanto dichiarato.

DICHIARAZIONI NICOLA ZINGARETTI

VISITA ALLA VILLA COMUNALE

“E’ parte centrale del modello di sviluppo su cui scommettiamo: la cultura, i beni archeologici, un’idea sana di fruizione del territorio. La visita ai cantieri è una mia abitudine da sempre, un viaggio nella storia del territorio che ha immenso potenziale in termini di sviluppo. Per troppi anni abbiamo pensato, talvolta in maniera criminale, che si potesse vivere con un’idea di progresso basata sulla distruzione della nostra storia ed oggi è vero esattamente il contrario. Valorizzare e recuperare queste aree ha un valore per noi, d’accordo, perché è la nostra storia e la nostra cultura ma oggi è il mondo che ce lo chiede. Ci chiede di essere un Paese che sa proporre il gusto, l’arte, il mare, l’archegologia, la storia. Spesso si parla di aziende che chiudono e noi non abbiamo mai la forza di capire che qui c’è una nuova economia. Sono aumentati i cittadini del mondo che investono, spendono, viaggiano per fruire di beni. Noi ce li abbiamo e non lo abbiamo capito. I progetti Plus li seguiamo con grande attenzione, in primis perché sono risorse europee ed è un crimine buttarli, e poi perché devono far parte di un progetto culturale e di un nuovo modello di sviluppo.

ECONOMIA DEL MARE

Abbiamo istituito questa cabina di regia che coordina gli interventi nel settore dell’economia del mare. Confesso che l’idea mi è venuta in Trentino Alto Adige, su una seggiovia mi sono guardato intorno e ho pensato alla ricchezza di quel territorio che è fondata sulla montagna. Lì sono riusciti, sulla base di una valorizzazione della natura, a costruirci sopra un’economia e questo ha portato alla salvaguardia del territorio e alla produzione di un’economia sana. Noi invece purtroppo questa intelligenza non l’abbiamo avuta. Le politiche sono state non coordinate. Abbiamo detto basta a questa follia. Soprattutto non abbiamo capito che nel mondo non siamo soli e che quindi il mare, la costa, diventano una grande opportunità se c’è l’amore, l’intelligenza, di curarle, valorizzarle e non come lo schifo che 40 anni fa hanno fatto e che si vede alle mie spalle (INDICA UN PALAZZO DI CEMENTO GREZZO PROPRIO A RIDOSSO DELLA VILLA DI CICERONE). La ricchezza privata o l’abuso ancora peggio è la distruzione del valore comune che è di tutti, il paesaggio. Una brutta casa distrugge l’orizzonte e così si uccide un patrimonio che è di tutti. Noi scommettiamo su questi progetti plus, dimostrando che, quando si vuole, l’Europa aiuta lo sviluppo, perché sono risorse economiche europee e crediamo che così si crea un nuovo modello di sviluppo. Col sindaco abbiamo concordato di vedere perché anche il secondo lotto funzionale venga finanziato e comunque per una valorizzazione di tutta questa area archeologica che è un patrimonio del Mediterraneo e che noi vogliamo proporre al Mediterraneo per rilanciare l’economia di questo territorio. E’ fattibilissimo, ci vuole un po’ d’amore, dedizione, capacità di recuperare risorse economiche. E’ fondamentale. E’ l’unico modo che abbiamo per creare lavori veri.

VICENDA DELOCALIZZAZIONE PONTILE PETROLI

Sono qui a sostenere un modello di sviluppo che va in questa direzione. Debbo dire che il lavoro che si sta facendo anche nell’Autorità Portuale è un lavoro di sostegno dell’economia. Se poi ci sono esigenze del territorio da far rispettare ovviamente faremo di tutto perché vengano rispettate. Su questo non c’è ombra di dubbio.

CENTRO TRASFUSIONALE

La Sanità del Lazio da 9 anni, nessuno lo dimentichi, è sotto commissariamento. Da nove anni il Lazio è a sovranità limitata. Ogni 3 mesi dobbiamo rendere conto al governo del piano di rientro. Altrimenti il governo chiude i rubinetti e non arriva più un centesimo. Questo non dobbiamo dimenticarlo. E’ la pura verità, noi scelto strada chiara: far tornare i conti, però innovando e cambiando. Vengo questa mattina da Pontecorvo dove nel 2010 aveva chiuso l’ospedale, abbiamo aperto una casa della salute che non è un piccolo ospedale, è un modo per produrre sanità diversa. Abbiamo cominciato a costruire un nuovo modello di difesa del diritto alla salute, partendo non a caso dalle province di Frosinone e Latina. Nell’applicazione del modello del piano di rientro si era seguita la strada sbagliata, quella delle macroaree che aveva una filosofia: difendere il centro a scapito delle province. Noi invertito questa rotta. Investiremo sulla sanità di tutta la provincia di Latina. Dobbiamo sapere che è una partita durissima. Se non rientriamo dal disavanzo sanitario dobbiamo sapere che non avremo un centesimo per gli investimenti sulle infrastrutture. Dopo nove anni di commissariamento, incredibilmente, abbiamo ancora un disavanzo sui 600 milioni di euro e quando vediamo le aziende che chiudono e le tante vertenze, non dobbiamo dimenticarci che investire oggi in Lombardia o in Toscana per un imprenditore costa molto di meno che investire nel Lazio. Allo stesso modo, assumere un operaio nel Lazio costa molto di più. Noi stiamo vicino a tutte le vertenze locali ma dobbiamo finire di prendere in giro le persone. L’economia riparte se rimettiamo a posto i conti, usiamo bene le risorse europee. A maggio trovati 650 milioni di euro che stavano tornando in disimpegno a Bruxelles e li abbiamo recuperati tutti. Però dobbiamo cambiare i fondamentali della nostra economia: il Lazio ha 22 miliardi di euro di debiti, 10 col sistema finanziario, dieci con comuni, province, società. Se un imprenditore fa un bando con la Lombardia, viene pagato in 60 giorni. Sapete qual è il tempo di pagamento nel Lazio? 1000 giorni. Capite la strada da fare e quella che abbiamo già percorso. Quando sono diventato presidente il tempo per i pagamenti era di 1000 giorni, a febbraio era già di 500, a dicembre saranno 350. Sul sanitario, a maggio erano 255 giorni e il Lazio pagava da 180 che era l’accordo per i pagamenti a 250 giorni, su quella differenza, solo di interessi bancari. Quindi soldi per la sanità andavano alle banche e oggi stiamo a 150 e non va più un centesimo alle banche. Stiamo cambiando il sistema

POLICLINICO DEL GOLFO

Non diciamo addio al policlinico. Così come abbiamo investito sulle case della salute, ci sono i margini per nuovi investimenti, però bisogna fare le cose fatte bene, senza sprechi. Nel Lazio ci sono margini ancora immensi per tagliare sugli sprechi. Venerdì abbiamo assegnato una gara per i pannoloni, su base d’asta di 31 milioni abbiamo fatto risparmio di 12 milioni di euro e dà l’idea di quanto, lavorando sugli appalti, si possa recuperare. Bisogna dire che da maggio a dicembre 2013 abbiamo recuperato 57 milioni di euro solo rivisitando i contratti in essere. I margini di recupero ci sono ma bisogna finirla con le promesse fondate su pacche sulle spalle e sulla scommessa che poi non ritorni più in questo comune perché sennò te menano. Io invece amo questa terra. Sono già venuto qui, vengo oggi e tornerò, dicendo la verità e raccontando quello che stiamo facendo e i risultati che già stiamo producendo. Andare a dire ad un imprenditore che paghiamo a 1000 giorni era una cosa di cui vergognarsi, così come dire ai comuni sull’orlo del fallimento che le casse erano vuote. Oggi già non è più così. Se portiamo i pagamenti sulla sanità a 90 giorni sulle forniture e sugli accreditati, a dicembre, vuol dire che un imprenditore se vuole può fare a meno dell’accesso al credito

LAVORATORI SORRISO SUL MARE E POZZI GINORI

Io giro tutti i giorni per il Lazio e purtroppo vedo tanti di questi casi. E’ un mix di sensazioni, il senso di impotenza per la gravità dei problemi ma anche la voglia di combattere perché la vera rivoluzione che stiamo tentando di attuare è quella di proclamare la morte di una classe politica che gestisce il potere per se stessa e la voglia di affermare una politica in cui si gestisce il potere per la comunità. Ascoltare la voce di un precario, di un disoccupato, ferisce ma è il nostro dovere.

VIABILITA’ LOCALE E PROVINCIALE

Noi innanzitutto stiamo rimettendo sulle linee ferroviarie del Lazio i treni. Da giugno 2013 a settembre 2014 ci saranno sulle linee del pendolarismo ferroviario del Lazio 26 nuovi treni. E’ il più importante intervento di rafforzamento del trasporto su ferro che il Lazio abbia conosciuto negli ultimi anni. Sulla Pontina tutto quello che dovevamo fare lo abbiamo fatto. E’ un progetto che abbiamo ereditato. Sull’imbocco a Roma avevo ed ho delle forti perplessità ma non abbiamo fermato il progetto. Ci sono i lotti funzionali, vediamo cosa succede. Il tema degli investimenti infrastrutturali, a proposito di non raccontare bugie, è legato a quanto faremo sul resto. Un tempo c’era chi moltiplicava i pani e i pesci ma era talmente famoso che parliamo ancora di lui. Dobbiamo risanare economicamente per avere più risorse sugli investimenti. Per ora abbiamo risolto questa rivoluzione su ferro e garantito il prosieguo dei lavori sulla Pontina.

BARTOLOMEO (domanda sullo slogan elettorale “Io sto con Sandro”)

‘Sono le istituzioni che stanno insieme, Zingaretti sarebbe stato anche con un altro sindaco. Poi il fatto che ci si conosca da tanti anni senz’altro aiuta i nostri rapporti. Quello che più mi sembra essere in sinergia è il progetto. Io dal ’93 insisto per la rivalutazione archeologica di questa città, mi sono battuto molto, Formia ha invertito la rotta. Nel ’93 era una città in cui si cercava esclusivamente di sviluppare un’edilizia selvaggia sfruttando la rendita dei terreni, oggi è una città che ha attenzione condivisa da tutti su questo immenso patrimonio. Ho parlato con Zingaretti del bellissimo incontro avuto col Professor Carandini, insieme ci faremo carico di parlarne col ministro Franceschini perché in questi anni noi vogliamo riportare la villa di Cicerone all’interno di un progetto di valorizzazione pubblica di quest’area. Questo è l’impegno più grande che vi fa capire che Zingaretti sta con Sandro Bartolomeo.
Bartolomeo su pontile petroli: “Costruire al centro di questo Golfo un pontile per l’attracco di grandi petroliere è il contrario dello sviluppo turistico. Serve non solo a Formia ma allo sviluppo di tutta questa parte meridionale del Lazio evitare questi scempi.

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LAZIO SANITA': ECCO L'ANTIDOTO DEL DOTTOR ZINGA: RISPARMI PER 57 MILIONI DI EURO CON LA RINEGOZIAZIONE DEI CONTRATTI E I TAGLI AGLI SPRECHI

Redazione

Regione Lazio [Sanità] – Nel 2013 con l’applicazione delle norme della  “spending review” che indicavano la rinegoziazione dei contratti in corso relativi alla fornitura di beni e servizi, il sistema sanitario regionale ha risparmiato oltre 57 milioni di euro.  La norma del Governo prevedeva  che si applicasse sugli importi dei singoli contratti uno “sconto” del 5%, a decorrere dall’entrata in vigore del decreto legge e per tutta la durata del contratto. In base al rilevamento avviato lo scorso 14 gennaio Asl, ospedali , Policlinici Universitari, Irccs e Ares 118, hanno applicato la norma aggredendo una spesa di oltre un  miliardo di euro.
“Possiamo dire con orgoglio di essere sulla strada giusta che è quella del contenimento della spesa e del mantenimento dei servizi per i cittadini – spiega il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti –  I 57 milioni di euro di risparmi sono l’inizio di un percorso lungo e virtuoso che vede come obiettivo finale quello di mutare completamente il volto della sanità laziale”.
Sono stati rinegoziati contratti di pulizia,  mensa e lavanderia  ma anche quelle di manutenzione apparecchiature sanitarie, canoni di noleggio, riparazione automezzi, manutenzione sistemi informatici, consulenze, canoni leasing, lavoro interinale, smaltimento rifiuti sanitari.
Delle 140 voci che compongono il listino della “spesa aggredita” , quelle che hanno dato il contributo maggiore, quasi il 50% del totale,  sono gli appalti di pulizia con un risparmio di 8 milioni, poco meno di 7 sono stati prodotti dalla ricontrattazione dei servizi di lavanderia, altri 4.5 sono arrivati  dai servizi mensa e più di 5 rinegoziando i contratti di fornitura di servizi non sanitari da privato. Ma si è risparmiato anche su materiali di guardaroba (69mila euro), sui contratti d’acquisto di  reagenti (135 mila euro) sulle acquisto di protesi (371 mila), sui servizi di trasporto sanitario da privato (altri 370), sull’acquisto di pellicole radiografiche (346mila), ( 375) per la riparazione degli automezzi di servizio, circa 2 milioni alla voce smaltimento rifiuti sanitari, oltre 1milione  e 100mila euro, dalla riparazione e manutenzione delle attrezzature sanitarie, scientifiche e altri macchinari, quasi 400mila euro sono derivati dalla rinegoziazione  di contratti per la fornitura di dispositivi medici monouso. I maggiori risparmi si sono registrati  all’Umberto I che ha tagliato costi per un importo superiore  agli 8 milioni, a seguire la ASL Roma E con 7 milioni e 579 mila euro  e la Roma C che ha fatto registrare un contenimento della spesa di circa 5 milioni di euro.

Ben sei delle Aziende che hanno ottenuto una riduzione superiore ai 3 milioni (S. Andrea, Ifo, S. Filippo, S. Giovanni, Asl Viterbo e Castelli). La B ha superato di poco i 2 milioni, mentre  sei aziende e cioè la Roma A, la D (Ostia), la F (Civitavecchia), la G (Tivoli) Rieti e Frosinone hanno superato l’asticelle del milione. Fanalini di coda  la Asl di Latina che si è fermata a soli 836 mila euro di risparmi seguita dall’Ares 118 che però è un‘azienda speciale poiché si occupa d’emergenza e lo Spallanzani che per il 2013 ha tagliato costi per soli 442 mila euro.
 




ROMA: PRONTO SOCCORSO SAN CAMILLO FORLANINI DI NUOVO VERSO L'INSTABILITA'.

Redazione

Roma – 112 pazienti al Pronto Soccorso del San Camillo Forlanini di cui 20 in attesa di visita e 30 in attesa di posto letto. Nella sala emergenza codici giallo-rosso sostavano 8 rossi e 23 gialli pazienti, mentre ai codici verdi lungo tutto il corridoio esterno alla sala erano presenti 78 pazienti,  un paziente è degente al Pronto Soccorso da 6 giorni. Questi i dati  rilevati dal Nursind alle ore 18.00 del 28 marzo 2014 .

"La situazione dopo un periodo di calma relativa sta di nuovo virando verso uno stato d’instabilità e di criticità dove a pagare, sono sempre i soliti noti ovvero personale sanitario e utenti. – Commenta in una nota il portavoce dell'organizzazione sindacale – Nulla si sa dell' Unita' di crisi presennte in  Azienda – prosegue il portavoce –  ma sciolta come neve al sole appena e' calata l'attenzione mediatica sul Pronto Soccorso del nostro nosocomio.Tutti i piani anti affollamento PS che la Direzione dell'ospedale ha tirato fuori e presentato e pubblicizzato di fronte all'opinione pubblica e alle forze sociali si sono rilevati, come era prevedibile, dei bluff serviti solo a mettere una pezza nel tentativo di coprire un buco più grande."

Il Nursind ricorda che tutto questo avviene mentre la dirigenza è oramai dimezzata poiché il Direttore Generale Dott. Morrone ha in scadenza il contratto e il Direttore Amministrativo è facente funzione in attesa della nuova Direzione.

"Anche la Regione Lazio dopo i tanti proclami è ricaduta in un immobilismo totale – si legge nella nota del Nursind – e, questo, si vede dai numeri che abbiamo citato. – La nota conclude con un appello al governatore del Lazio Nicola Zingaretti: "Quanto dobbiamo aspettare per avere una soluzione a quest’annoso problema?
Aspettiamo la risposta…"
 




FORMIA: IL CENTRO TRASFUSIONALE NON SI SPOSTA. PAROLA DI NICOLA ZINGARETTI

Redazione

Formia (LT) – Il Centro Trasfusionale resta a Formia. Lo ha annunciato oggi il Presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti in una nota ufficiale inoltrata al direttore generale dell’Asl pontina Michele Caporossi. In merito alle notizie apparse nelle ultime settimane sugli organi di stampa relative alla presunta volontà di spostare in altra sede il Centro trasfusionale attivo presso l’ospedale Dono Svizzero di Formia, la Pisana si esprime chiaramente: “Non è in programma alcun cambiamento rispetto alla situazione attuale”. "Ridurre gli sprechi della sanità – recita la nota diramata dal Presidente Zingaretti – non vuol dire tagliare sui servizi, soprattutto quando questi sono di fondamentale importanza per i cittadini. Per questo abbiamo accolto le istanze del territorio e questa mattina abbiamo inoltrato al direttore generale della Asl Michele Caporossi una comunicazione ufficiale in tal senso. Oltre ad essere un servizio ineliminabile – ha concluso Zingaretti – il centro di Formia è anche un grande produttore di donazioni di sangue e di una cultura della solidarietà che la Regione Lazio intende preservare e, ove possibile, incentivare”.

“E’ una grande notizia – commenta il Sindaco di Formia Sandro Bartolomeo –, conferma dell’impegno della Regione e del Presidente Zingaretti a tutela della sanità di questo territorio. Il primo pensiero va agli emotrasfusi, al presidente del Comitato Angelo Riccardelli, a tutti coloro che, nonostante le precarie condizioni di salute, si sono mobilitati facendo sentire la propria voce. Abbiamo raccolto il loro grido, siamo scesi in strada al loro fianco, abbiamo coinvolto la Regione sottolineando il valore strategico del Centro, le difficoltà imposte al territorio da una provincia stretta e lunga, l’impossibilità dei malati di sostenere lunghi viaggi per garantirsi un servizio vitale e la necessità di non chiudere la porta in faccia ai tanti donatori di questo territorio che dimostrano coi fatti la loro solidarietà. E’ solo il primo di altri importanti risultati che ci siamo prefissi, tra cui il rafforzamento del presidio ospedaliero sud e l’avvio di capillari politiche di prevenzione sul territorio”.
 




FARFA: ASSEMBLEA PUBBLICA CON NICOLA ZINGARETTI, FABIO REFRIGERI E DANIELE MITOLO PER FARE IL PUNTO SU UN ANNO DI GOVERNO

Redazione
Farfa (RI) – “Un anno fa. 12 mesi di fatti per cambiare il Lazio”: è questo il titolo dell’incontro pubblico fissato per il prossimo giovedì 27 marzo, alle 17 e 30 presso l’Abbazia di Farfa, dove interverranno il consigliere regionale Daniele Mitolo, l’assessore regionale Fabio Refrigeri e il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti. “L’occasione – anticipano Mitolo e Refrigeri – sarà utile per fare con tutti i cittadini, che invitiamo a partecipare, il punto su quanto realizzato in questo primo anno di amministrazione regionale. La presenza del presidente, in questo senso, è centrale e con lui verranno approfondite le maggiori questioni affrontate: dallo scampato rischio di default, all’avvio di un percorso di risanamento strutturale; dallo stanziamento di risorse  a sostegno di economia e lavoro, al recupero di importanti fondi europei per programmare la ripartenza delle attività produttive dei territori”.
 




CIVITA DI BAGNOREGIO: NICOLA ZINGARETTI SALVA IL BORGO

di Gianfranco Lelmi

Civita di Bagnoregio (VT) – Il Governatore del Lazio Nicola Zingaretti vuole rilanciare con il programma Abc quattro siti nel Lazio per arte, bellezza, cultura. Civita di Bagnoregio fa parte di questo progetto, pertanto la città che muore, grazie alla Regione Lazio, potrà rinascere.

I lenti franamenti del tufo, verranno fermati, consentendo così al piccolo borgo di seguitare a vivere. Il sindaco di questa antichissima cittadina, Francesco Bigiotti, ha annunciato con soddisfazione la scelta di Nicola Zingaretti. In attesa della visita del Presidente della Regione Lazio, l’assessore regionale alla cultura Lidia Ravera, ha provveduto a visitare questo suggestivo villaggio.
 




VITERBO, RICONOSCIMENTO UNESCO MACCHINA SANTA ROSA: IL SINDACO SCRIVE A NICOLA ZINGARETTI

Redazione
Viterbo – Trasporto straordinario della Macchina di Santa Rosa e San Pellegrino in Fiore, il sindaco di Viterbo Leonardo Michelini scrive al presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti. “Questa città sta intensamente lavorando all'organizzazione di due importanti e prestigiose manifestazioni da calendarizzare nel mese di maggio – si legge nella nota a firma del primo cittadino -. Si tratta del Trasporto straordinario della Macchina di Santa Rosa, evento strettamente collegato al riconoscimento Unesco conferito alla Rete delle Grandi Macchine a Spalla italiane, nell'ambito dell'ottavo Comitato intergovernativo riunito a Baku (Azerbaijan), lo scorso 4 dicembre. La Macchina di Santa Rosa, che attraversa le vie del nostro centro storico ogni anno, la sera del 3 settembre, è oggi patrimonio immateriale dell'umanità insieme ai Gigli di Nola, alla Varia di Palmi e ai Candelieri di Sassari.
Questa Amministrazione – spiega il sindaco di Viterbo al governatore della Regione Lazio – a seguito del prestigioso riconoscimento ottenuto, ma anche per il trentesimo anniversario dall'ultima visita di Papa Giovanni Paolo II, avvenuta il 27 maggio 1984, ha intenzione di regalare alla Città un Trasporto straordinario della Macchina, da realizzare, d'accordo con il Sodalizio dei Facchini di Santa Rosa, nello stesso mese di maggio, auspicando una visita di Papa Francesco, consacrando così, ancora una volta, Viterbo come Città dei Papi.

Maggio ospiterà inoltre un altro importante appuntamento – prosegue il sindaco Michelini nella lettera inviata questa mattina al presidente Zingaretti – di diversa natura, ma pur sempre atteso e  apprezzato anche al fuori dei confini regionali.
Si tratta della manifestazione florovivaistica San Pellegrino in Fiore, un evento in crescita, che ogni anno attrae migliaia di visitatori e turisti. Per questa prossima edizione stiamo ideando un percorso molto più ampio rispetto agli altri anni, che va oltre il consueto itinerario nel centro storico cittadino, fino a interessare diverse realtà della Tuscia. È nostra intenzione infatti coinvolgere l'Orto Botanico attraverso l'Università degli Studi della Tuscia e le diverse associazioni che, ogni anno, in primavera, mettono in mostra i loro giardini, aprendoli al pubblico, alle scuole e agli esperti del settore. 
Questa Città sarà al centro di una serie di iniziative, alcune delle quali di grande rilevanza storica, culturale, turistica e, non ultimo, mediatica.
Viterbo avrà una grande occasione per promuovere le sue eccellenze e i suoi tesori riconosciuti e tutelati a livello mondiale” .

E proprio su quest'ultimo passaggio che il sindaco Michelini chiede attenzione e collaborazione da parte della Regione Lazio. “Sono pertanto a richiederti di sostenere anche finanziariamente entrambe le manifestazioni – scrive il primo cittadino al presidente Zingaretti – in modo da organizzare e veicolare al meglio due prestigiosi eventi che metteranno la nostra Città e l'intero territorio laziale al centro dell'attenzione per il mese di maggio”.

La lettera si è conclusa con l'invito rivolto al presidente Zingaretti a partecipare a entrambe le manifestazioni.
 




NICOLA ZINGARETTI: TROVATA UNA MICROSPIA NELLA SALA RIUNIONI DELLA REGIONE LAZIO

Redazione

Roma – Trovata una microspia nella sala riunioni della Regione Lazio. "Nella giornata di sabato, nel corso di una verifica periodica della sicurezza dei nostri uffici, è stata ritrovata, nascosta dentro una poltrona della sala riunioni, una microspia. Abbiamo informato i Carabinieri e confidiamo che le indagini facciano luce su questo ritrovamento inquietante.
Noi continueremo nell'opera di rinnovamento, trasparenza e autonomia a difesa dell'interesse pubblico dei cittadini che abbiamo iniziato sin dal primo giorno del nostro arrivo" Ha dichiarato il Governatore del Lazio Nicola Zingaretti sul social Fb.




FORMIA, CENTRO TRASFUSIONALE: SALVO A PAROLE MA NEI FATTI CHIUSO DAL DECRETO DI NICOLA ZINGARETTI

Redazione

Nota a cura Associazione "Un’Altra Città"

Formia (LT) –  “Grazie alla sensibilizzazione ed alla mobilitazione dei cittadini si è riusciti ad evitare la chiusura del Centro Trasfusionale del P.O. di Formia….”, questo è quello che dichiarammo il 19 febbraio 2012. In una corsa contro il tempo coinvolgemmo l’intero territorio del Sud Pontino, che prese atto delle conseguenze derivanti dalla chiusura del Centro Trasfusionale di Formia decretata dall’allora Presidente della Regione, Renata Polverini, (decreto n°U0092/10).  L’Ospedale “Dono Svizzero” di Formia, infatti, è una DEA di I livello e soddisfa richieste di sangue per tutti gli emotrasfusi del sud della provincia di Latina, compreso le isole; raccoglie circa 2000 sacche di sangue l’anno per sopperire in modo autonomo alle richieste, dimostrando in modo concreto come possa essere debellata la piaga del commercio sangue, che costa alla nostra regione più di 5 milioni di euro all’anno (nota del 7 Agosto 2013 del Presidente di Regione, Nicola Zingaretti).

Le firme raccolte in 6 giorni di lavoro furono ben 10810 e il pericolo di chiusura sembrava scongiurato.

Cosa scopriamo oggi? Lo scorso 6 dicembre, il Commissario ad Acta alla Sanità e Presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, ha firmato un decreto (n° U00480) con il quale si adottano i programmi operativi 2013-2015 per raggiungere gli obiettivi strategici di rientro dai disavanzi sanitari della Regione Lazio. In questo decreto, a pagina 233, tra gli “interventi prioritari”, si legge che “anche per le A.O. di Colleferro, Anzio, Sora, Cassino e Formia, soppressi dal DCA U0092/10 (quello della Polverini, per intenderci), ma tutt’ora funzionanti come S.T. si propone la conversione in Unità di Raccolta con la dismissione definitiva delle attività trasfusionali come da normativa vigente”.

Quindi il presidente Zingaretti non ha fatto nient’altro che avallare le scelte scellerate del suo predecessore Polverini.

Prendiamo atto del fallimento della tanto decantata “filiera politica”. Come tutti ricordano il Presidente Zingaretti venne a Formia per ben due volte a sottolineare come l’appartenenza allo stesso partito dell’allora candidato a Sindaco, Sandro Bartolomeo, fosse condizione necessaria per la nascita del Policlinico del Golfo, progetto favoleggiato demagogicamente e oggi già  abbandonato.

Non capiamo come mai, durante l’incontro tenutosi il 30 dicembre scorso al Comune di Formia, alla presenza del rappresentante del Comitato degli Emotrasfusi, Angelo Riccardelli, e al referente della nostra Associazione, Ing. Paolo Mazza, il Sindaco Sandro Bartolomeo, la responsabile del centro trasfusionale Dott.ssa Biondino e soprattutto il Direttore Sanitario Dott. Cassetta, non abbiano fatto alcuna menzione del decreto firmato il 6 dicembre.

Infine ci chiediamo il motivo per cui anche il Consigliere Regionale di minoranza, Giuseppe Simeone, non abbia fatto riferimento in alcun modo al decreto, sia durante la trasmissione di LazioTV del 4 gennaio scorso, che nel suo comunicato stampa di giovedì 16 gennaio.

A questo punto non ci resta che pensare che il decreto del 6 dicembre sia l’ennesima dimostrazione che la politica fatta fino ad ora non sia un mezzo per conoscere, difendere e valorizzare le peculiarità di un territorio e dei suoi abitanti, ma il solito modo per garantire interessi elettorali e logiche di spartizione dei territori.

Noi non ci stiamo ed è per questo che a distanza  di 2 anni da quella raccolta firme, porteremo avanti ogni forma di lotta pacifica per difendere il Centro Trasfusionale dell’A.O. di Formia. Stavolta ci fermeremo solo davanti ad un atto concreto di revoca del decreto, chiedendo come sempre la partecipazione di tutte le forze politiche, i comitati, le associazioni e i cittadini del sud della Provincia di Latina, zona di confine spesso dimenticata da chi l’amministra, ma mai dimenticata da chi da anni ci specula.
 




LAZIO, SANITA': ZINGARETTI NOMINA I PRIMI 13 NUOVI DIRETTORI GENERALI DI AZIENDE TERRITORIALI E OSPEDALIERE.

Redazione

Roma – Ieri 14 gennaio 2014  il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti ha indicato i primi 13 direttori generali delle Aziende territoriali e ospedaliere del Lazio. L’età media passa da 65 a 54 anni, ci sono 3 donne su 13 (prima era 1 su 24). 4 dei nuovi direttori generali vengono da esperienze maturate fuori regione.
“Come avevamo promesso  – spiega Zingaretti – nelle nuove nomine per i Dg abbiamo puntato su più merito, più donne e su un consistente abbassamento dell’età media dei nuovi manager. Volevamo cambiare le cose e lo stiamo facendo. Ai nuovi direttori generali auguro un buon lavoro e chiedo allo stesso tempo di avere come obiettivo principale la ricerca del bene comune e l’interesse dei cittadini”.
 
Ecco i nomi:
 
Asl Roma B: Vitaliano De Salazar, 51 anni
 
Asl Roma C: Carlo Saitto, 64 anni
 
Asl Roma D: Vincenzo Panella, 57 anni (provenienza Umbria)
 
Asl Roma E : Angelo Tanese, 47 anni
 
Asl Roma F: Giuseppe Quintavalle, 50 anni
 
Asl Roma G: Giuseppe Caroli, 63 anni  (provenienza Emilia Romagna)
 
Asl Roma H: Fabrizio D’Alba, 40 anni
 
Azienda Ospedaliera San Giovanni: Ilde Coiro, 59 anni
 
Asl Frosinone: Isabella Mastrobuono, 56 anni
 
Asl Latina: Michele Caporossi, 58 anni (provenienza Marche)
 
Asl Rieti: Joseh’ Polimeni, 43 anni (provenienza Toscana)
 
Asl Viterbo: Luigi Macchitella, 67 anni
 
Ares 118: Maria Paola Corradi, 53 anni