MANLIO CERRONI, PROCESSO: CAMPEGGIANDO IN DISCARICA IL NO INC AFFILA LE ARMI

di Maria Lanciotti

Albano Laziale (RM) – Per il quinto anno consecutivo il “popolo No Inc” ha montato le tende all’ingresso di Villaggio Ardeatino, in una vigna curatissima che fronteggia il VII invaso della discarica di Roncigliano nel comune di Albano Laziale. Diversa la situazione rispetto a quella degli anni passati, ma quantomai pericolosa ora che le carte del gioco del “Sistema Cerroni” sono state scoperte e i colpi di coda di un tale organismo si fanno sempre più aggressivi e organizzati. Una sorta di calamaro gigante dalle lunghe braccia e tentacoli taglienti, che benché spiaggiato sembra  conservare ancora la forza perforante dei suoi infiniti anelli dentellati.

Diversa la situazione, ma immutabile la volontà di contrasto di questa autorganizzazione popolare, sempre in crescita, partita sette anni fa da un gruppo di cittadini consapevoli e ardimentosi non disposti a farsi gasare e incenerire  insieme a popolazione e ambiente. 

Sono stati la voce di tutti i cittadini ignari e ignavi, e di tutti coloro che nel tempo si sono affiancati al Movimento No Inc per combattere uniti la lotta sacrosanta della legittimità contro l’illegalità. 

Un campeggio organizzato presso quel fatidico chilometro 25,600 di via Ardeatina, costantemente presidiato, per racimolare i fondi per le spese legali e per la campagna di comunicazione e d’informazione, mai sospesa in tutti questi anni.

Un campeggio per riprendere fiato ed energia fra un’udienza e l’altra al Tribunale penale di piazza Clodio a Roma, dove è in corso il “Processo Cerroni” che porta con sé il serpentone di accoliti, e tutti se la dovranno vedere con la Giustizia.

Una tre giorni, da venerdì 11 a domenica 13 luglio, in attesa della terza udienza che si terrà lunedì 18 luglio, in cui il Coordinamento No Inc sarà presente come parte civile, rappresentato dai presidenti Paolo Cappabianca ed Amadio Malizia. 

Il sunto di questo quinto campeggio così ce lo rende un membro del No Inc:

"Tre giorni intensi e belli, perché ancora una volta è stata un'occasione per stare insieme, fare il punto della situazione, discutere di come proseguire la nostra opposizione allo scempio di Roncigliano. In particolare l'ultimo giorno, domenica, si è svolta l'assemblea a cui hanno partecipato gli altri Comitati della provincia di Roma e insieme abbiamo affrontato le dinamiche che la devastazione ambientale prevede per ogni territorio.  Nessuno vuole cadere in una deriva della “sindrome di Nimby” perché farebbe gioco di quanti, imprenditori e politici, portano avanti progetti che speculano sui nostri territori e la nostra salute. Il fatto che molto probabilmente, ma ancora non definitivamente, le due linee di incenerimento che dovevano essere costruite a Roncigliano verranno realizzate a Malagrotta, non ci farà abbandonare la lotta che tutti questi anni abbiamo portato avanti. Perché siamo contro ogni forma di incenerimento, anche e soprattutto di quelli che rappresentano la nuova frontiera del business rifiuti: le centraline biogas/biomassa, che vogliono piazzarci dappertutto come funghi velenosi e che, di quello che dovrebbe essere un processo naturale di decomposizione, fanno l'ennesima combustione che emette diossina e furani. Poi ci sono i cementifici di Colleferro e Guidonia, c'è la forte speculazione edilizia diffusa. In particolare questo era l'argomento dell’assemblea di sabato e si è parlato della colata di cemento, un milione di metri cubi di cemento e dodicimila abitanti in più, che Parnasi, un altro Caltagirone, ha in cantiere di realizzare alle spalle di Santa Maria delle Mole, nel comune di Marino. Tra l'altro è tornato il discorso sui rifiuti con un esempio: a Marino la differenziata è al 20%, quindi se una famiglia produce 500 kg di rifiuti all'anno, ben 400 finiscono nella discarica di Roncigliano! C'è la situazione dei rifiuti a Roma che è drammatica, e che il sindaco Marino pensa di risolvere litigando con i lavoratori Ama e piazzando ispettori che controllino sempre i lavoratori. Ma il problema è questo o la mancanza di un piano basato sulla raccolta differenziata che non vogliono far decollare? Per non parlare, infine, del problema non risolto dell’acqua, in particolare dell’arsenico e altri metalli pesanti. Per chiudere il cerchio si è tornato a parlare delle due linee di incenerimento JFE che da Albano verranno posizionate a Malagrotta e che per incanto consumeranno pochissima acqua: hanno ricambiato il progetto? e le condizioni delle falde acquifere? Noi continuiamo ad avere il settimo invaso quasi colmo e di questo passo, tra Roma perennemente in crisi, Civitavecchia, Monterotondo e i comuni dei Castelli, sarà ben presto pieno. Si deve cercare di bloccare l’invaso e soprattutto far chiudere definitamente la discarica. Trentacinque anni sono troppi! Si è ipotizzato pure un presidio sotto la Regione per settembre/ottobre con tutti i comitati. Per il resto cibo a volontà, “L'armata Brancaleone” proiettato la prima sera, musica e balli e cover di De André. Si va avanti!"




ALBANO LAZIALE, INCENERITORE: TRA PUZZA E INCERTEZZE IL CORTEO PACIFICO

Redazione


Albano Laziale (RM) – Da ormai alcuni mesi, il fetore violento che si sprigiona dalla discarica, soprattutto dopo il tramonto e fino alle prime luci dell’alba, continua ad essere insopportabile. Contraddicendo, nei fatti, le recentissime dichiarazioni del sindaco di Albano, Nicola Marini, e del consigliere comunale delegato ai rifiuti, Luca Andreassi, che considerano “la situazione tornata alla normalità”. E, certo, i circa 40 refertati, solo nelle ultime due settimane, dai pronto-soccorsi di Albano, Pomezia e Aprilia, controprovano il vero e proprio disastro igienico-sanitario ed ambientale in pieno corso di svolgimento, che nessuno ha il coraggio di affrontare e, soprattutto, risolvere.
Non è un caso, certo, se centinaia e centinaia di gabbiani sostano, per buona parte della giornata, nei pressi e sopra il VII invaso della discarica di Roncigliano. Sono stati filmati dai residenti dell’area, che li hanno video-registrati sia nella giornata del 23 sia del 24 ottobre. Animali in cerca di approvvigionamento, intenti a scendere in buca per procacciarsi da mangiare e bere e poi risalire, in un vortice continuo. Controprova di un trattamento non adeguato della spazzatura.
Proprio per questo, il comitato No Inc richiede che venga compiuta quanto prima, dalle autorità pubbliche competenti, un’approfondita campagna di monitoraggio e controllo sulle modalità di funzionamento dell’impianto di TMB della discarica di Roncigliano, della durata di almeno una settimana, per verificare che il trattamento della spazzatura indifferenziata dei Castelli Romani e di Roma, Fiumicino, Ciampino e Città del Vaticano, avvenga nei limiti previsti dalla legge. E per verificare, certo, che la spazzatura sia opportunamente selezionata, con l’estrazione e stabilizzazione di tutto l’umido presente, che è proprio la frazione di “monnezza” che puzza e attira animali. Ma per verificare, inoltre, anche che la parte di spazzatura “non locale” venga rispedita, per intero, come previsto nel decreto Clini/Sottile, al mittente.
Ma il comitato no inc, alla luce dei gravissimi problemi emersi in queste ultime settimane, chiede anche altro. Ovvero che venga avviata, sul VII invaso, una campagna di analisi delle volumetrie residue e di quelle esaurite per verificare, oltre ogni ragionevole dubbio, che non vi sia mai stato anche un solo parziale interramento della spazzatura romana. In modo tale che venga verificato, a conclusione del II° anno (su 8 previsti da progetto) di uso del VII invaso, che sia stato utilizzato, dalla società Pontina Ambiente srl del gruppo Cerroni, solo ¼ dello spazio disponibile in buca. Un uso maggiore di spazio comporterebbe, per forza di cose, interramento recente di materiali non autorizzati.
Ma il comitato, certo, chiede, a questo punto, anche una campagna di studi sulle pendenze e sulla regolarità autorizzative delle pareti del VII invaso e annessi e limitrofi terrapieni. Visto che in discarica sono stati innalzati recenti e giganteschi nuovi terrapieni, per impedire dalla strada la vista della buca. E, infine, che vengano anche finalmente rese pubbliche le risultanze del peso di tutti gli automezzi entrati ed usciti in discarica dallo scorso 25 gennaio (decreto Clini/Sottile) .
In attese di risposte, il comitato No Inc invita tutta la cittadinanza a partecipare al corte pacifico contro l’Inceneritore dei Castelli Romani, previsto per domani domani, sabato 26 ottobre, con appuntamento per le ore 15,30 a piazza Mazzini, ad Albano. Tutta a cittadinanza è invitata a partecipare e intervenire.
 

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ROMA, SIT IN AL GSE CONTRO L'INCENERITORE DEI CASTELLI ROMANI

M.L.

Roma – E avanti col tiramolla in un gioco di forze impari, mentre il tempo passa e la morte si avvicina. Era freddo e pioveva, ieri venerdì 22 febbraio, ma il Comitato contro l’inceneritore di Albano era ben rappresentato dinanzi alla sede romana del Gestore dei Servizi Energetici (GSE) per il sit-in e conferenza annunciati. Una giornata uggiosa, per dirla alla  Mogol-Battisti, piena però di attese.

Va ricordato che questa del sit-in a Roma è la prima mossa di un programma fitto di iniziative che il Comitato No Inc ha messo rapidamente a punto dopo la notizia fulminante di un possibile avvio del cantiere per la costruzione dell’inceneritore, autorizzato dalla Regione Lazio, mentre si continua  a negare a tutti i richiedenti a vario titolo l’accesso agli atti relativi alla convenzione preliminare Co.E.Ma./ GSE.

In ballo 400milioni di euro di contributi pubblici (CIP-6/92) che potrebbero finire nelle mani sbagliate.  Un centinaio di persone stavano lì, con striscioni e bandierine e qualche ombrello, gente che nella mattinata di un giorno feriale non era  andata al lavoro o aveva saltato la scuola o rimandato impegni, e aspettava la chiamata che puntuale è arrivata alle 10,30, quando una delegazione del No Inc è stata ricevuta presso la Sala delle Conferenze dal direttore operativo ing.  Gerardo Montanino  accompagnato dall’avv. Vinicio Vigilante, capo ufficio legale GSE. Un incontro che si è protratto per circa novanta minuti, il tempo regolamentare di una partita di calcio, mentre di sotto, come un mantra propiziatorio, andava avanti la conferenza stampa indetta dal No Inc.

Risultato, così come ci è stato riferito a caldo da un cittadino presente alla manifestazione: “In sostanza hanno detto che l'accesso agli atti non ce lo concederanno mai, così come ultimamente l'hanno rifiutato anche ai dieci sindaci di bacino, ma che comunque ci lasciano una finestra aperta per confronti successivi. 

Dicono di non sapere niente della diffida della Regione Lazio che dà la scadenza del 7 marzo per l’inizio cantiere, e pur affermando di conoscere benissimo tutte le carte inerenti, hanno detto di non sapere nulla né del decreto di pubblica utilità del 13 agosto 2008 emesso da Marrazzo, quando non era già più Commissario ai Rifiuti, né della prassi di avvio ai lavori del 29 dicembre 2008, cose entrambe bocciate sia dal Tar che dal Consiglio di Stato. Hanno chiesto di fornire tutta la documentazione di ciò che il comitato afferma, in ogni caso hanno detto che i certificati verdi loro li daranno solo a inizio attività e quindi a cantiere ultimato. Resta il quesito: chi paga la costruzione dell’inceneritore?”

Tutto ciò viene  ribadito nel comunicato di Daniele Castri, referente legale del No Inc, che giunge immediato e così si può riassumere: è stato confermato il rifiuto dell’accesso agli atti, richiesta presentata prima dal Comitato No Inc, poi dal consigliere regionale Ivano Peduzzi, dal Comune di Albano e in ultimo dai sindaci di bacino.

I due funzionari hanno ufficialmente confermato di non avere ancora sottoscritto la convenzione definitiva con il Co.E.Ma., richiesta con urgenza il 14 febbraio scorso dall’Ufficio Rifiuti della Regione Lazio, che permetterebbe l’accesso alla contribuzione pubblica Cip-6 per la costruzione dell’inceneritore.

L’ingegner Montanino e l’avvocato Vigilante hanno anche garantito che a tutt’oggi la sola convenzione stipulata tra il GSE e il Co.E.Ma. è la preliminare del giugno 2009 e hanno inoltre assicurato che non è prevista ‘per il momento’ alcuna stipula di convenzione definitiva. “Nel corso dell’incontro – si dice inoltre nel comunicato – è emerso che i due funzionari del GSE non hanno mai ricevuto dalla Regione Lazio copia di alcuni documenti. Si tratta, in particolare, dell’ordinanza di Marrazzo del 22 ottobre 2008, della D.I.A. Co.E.Ma. del 29 dicembre 2008, della sentenza del Tar del Lazio n° 36740/2010, della sentenza del Consiglio di Stato n° 1640/2012, nonché dei due verbali (aprile 2009 e ottobre 2010) della Polizia Municipale di Albano che certificano come il cantiere per la costruzione dell’inceneritore dei Castelli Romani non è mai partito, per nostra fortuna, e meno che  mai entro la fatidica data del 31 dicembre 2008”. 

E così i rappresentanti del No Inc, ormai preparati a tutto dopo le dure esperienze accumulate in cinque anni di frequentazioni poco raccomandabili, hanno tirato fuori a questo punto tutto il pamphlet e lo hanno rimesso nelle mani dei due alti funzionari del Gestore Servizi Elettrici di Roma,  nel caso – auspicabile – avessero l’intenzione di entrare nel merito della brutta sporca e cattiva vicenda.  Ma ligi alle formalità burocratiche, i due dirigenti “pur accettando le copie informali dei documenti messi a disposizione dal Comitato No Inc, hanno richiesto che questi stessi atti vengano depositati in forma ufficiale il prossimo lunedì 25 febbraio”. Cosa che si farà, puntualmente. Intanto il tempo vola e non si capisce di chi ciò giochi a favore, in questa estenuante  guerra di logoramento. “Siamo ancora vivi!” è stato il commento di un giovane manifestante, dopo aver appreso con vivo sconcerto che i tecnici del GSE fossero così disinformati, domandandosi pure se ‘qualcuno’ in tutta questa storia non bluffa. Ah, beata innocenza!

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RONCIGLIANO, RIFIUTI DI ROMA. SIT IN SINDACI E CITTADINI: SLOGAN O INTERESSE COMUNE?

Chiara Rai

Albano (RM) – Cittadini e sindaci con la fascia tricolore presenti all’ingresso della discarica intercomunale di Roncigliano ad Albano Laziale.

In prima fila il comitato No Inc. Di fatto, senza clamorosi episodi di disordine pubblico, l’operazione dei rifiuti romani non trattati esodati dalla Capitale nell’hinterland è iniziata venerdì 25 gennaio 2013, quando circa cinque camion d’immondizia hanno fatto ingresso in discarica. In realtà, secondo il decreto del ministro all’Ambiente Corrado Clini, dovrebbero arrivare circa 150 tonnellate al giorno di rifiuti indifferenziati per quattro mesi. L'obiettivo è chiudere il ciclo e mettere il Lazio in regola con le direttive Comunitarie che ne impongono il trattamento e poi lo smaltimento in discarica. In questo modo l'Unione Europea potrebbe chiudere la procedura di infrazione aperta su Malagrotta, dove i rifiuti sono stati interrati  "tal quali" in discarica.

Sabato 26 gennaio 2013 mattina la manifestazione si è svolta senza alzate di testa, piuttosto i cittadini, attraverso il referente legale No Inc Daniele Castri, chiedono controllare il fenomeno e monitorarne il corretto iter. L’immondizia romana a Roncigliano non fa altro che subire una differenziazione: se arriva una tonnellata di rifiuti questi verranno suddivisi in umido, inerte e cdr (combustibile derivato dai rifiuti). “ Chiediamo per un considerevole periodo di quattro mesi – dice Castri – un doppio controllo dei rifiuti di Roma attraverso le bolle degli automezzi e attraverso il sistema delle pese sia in entrata che in uscita affinché la popolazione possa stare tranquilla che tutto il peso che entra, di fatto esce fuori trattato”.

Una posizione questa dei cittadini ben più marcata rispetto a quella dei primi cittadini, tutti presenti nonostante le critiche di coloro che hanno ritenuto la loro presenza al sit – in fosse piuttosto una passerella mediatica. Ma di fatto se i sindaci di bacino non avessero partecipato ben più aspre critiche sarebbero arrivate dai manifestanti. Da Albano a Castel Gandolfo, Ardea, Lanuvio, Genzano, Rocca di Papa, i sindaci hanno ribadito che la provincia di Roma non è la pattumiera della Capitale e che oltre a manifestare continueranno ad adire alle vie legali.

Di fatto, più di qualcuno ha fatto notare agli amministratori locali che ancora non è stato depositato alcun ricorso al Tar contro il decreto Clini e la diffida del commissario Goffredo Sottile per contrastare il provvedimento. Ciononostante le amministrazioni, nell’ultima riunione dei sindaci di bacino, hanno incaricato il Comune di Albano di intraprendere le vie legali attraverso un ricorso amministrativo con richiesta di immediata sospensione del provvedimento, che dovrebbe portare nell’impianto di Tmb di Roncigliano 50 mila rifiuti da trattare dalla Capitale. Insomma il Comune di Albano dovrebbe, secondo i cittadini e il No Inc, non solo presentare il ricorso al Tar ma anche monitorare con organi di polizia giudiziaria, i mezzi in entrata ed uscita per garantire quanto disposto dall’articolo 1 del decreto Clini: cioè che il rifiuto dev’essere trattato e non interrato negli invasi del territorio.

 

NOTE SUL VIDEO:

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Per andare direttamente all'Intervento di Daniele Castri referente legale No Inc. portare il cursore del tempo del lettore presente in fondo a questo articolo a: 0:15:43

Per andare direttamente all'Intervento di Nicola Marini sindaco di Albano portare il cursore del tempo del lettore presente in fondo a questo articolo a: 0:03:00

Per andare direttamente all'Intervento di Flavio Gabbarini sindaco di Genzano portare il cursore del tempo del lettore presente in fondo a questo articolo a: 0:04:49

Per andare direttamente all'Intervento di Milvia Monachesi sindaco di Castel Gandolfo portare il cursore del tempo del lettore presente in fondo a questo articolo a: 0:08:06

Per andare direttamente all'Intervento di Pasquale Boccia sindaco di Rocca di Papa portare il cursore del tempo del lettore presente in fondo a questo articolo a: 0:10:00

Per andare direttamente all'Intervento di Giacomo Moianettii vice sindaco di Castel Gandolfo portare il cursore del tempo del lettore presente in fondo a questo articolo a: 0:13:00

Per andare direttamente all'Intervento di Fulvio Bardi vice sindaco di Ardea portare il cursore del tempo del lettore presente in fondo a questo articolo a: 0:14:55




ALBANO INCENERITORE: I SINDACI DEI CASTELLI RICORRONO ALL'EUROPA E CHIEDONO ALLA REGIONE LA CARATTERIZZAZIONE IDROGEOLOGICA

Redazione

Albano Laziale – La Conferenza dei Sindaci di bacino che sversano nella discarica di Roncigliano ha preso la decisione di ricorrere in Europa contro la costruzione dell’inceneritore. Due le strade che saranno percorse: denuncia alla Commissione Europea, su proposta degli stessi primi cittadini, e ricorso alla Corte dei Diritti dell’Uomo. Nei prossimi giorni i legali che si occupano della materia, si riuniranno al fine di stabilire la procedura tecnico/legale.

Oltre a ciò, i sindaci hanno sottoscritto una lettera per richiedere alla Regione Lazio, come unico ente competente, la caratterizzazione interna ed esterna la discarica di Roncigliano. Contestualmente, i sindaci chiederanno l’accesso agli atti al GSE, nonostante il diniego dato alla richiesta già effettuata singolarmente dal Comune di Albano.

Il prossimo incontro è fissato per venerdì 18 gennaio alle ore 12.00, presso palazzo Savelli.

 tabella PRECEDENTI: 

   09/01/2013 ALBANO INCENERITORE, OGGI LA CONFERENZA DEI SINDACI. TRA I PUNTI PIU' IMPORTANTI: RICORSO ALLA CEDU

   21/12/2012 ALBANO INCENERITORE: SILENZIO INCOMPRENSIBILE DA PARTE DEL PD DI ALBANO SU RICHIESTA DI UN DIRETTIVO APERTO.

   13/12/2012 ALBANO, INCENERITORE: QUANDO SI FA L'IMPOSSIBILE E SI OTTIENE L'INIMMAGINABILE

   11/12/2012 ALBANO LAZIALE INCENERITORE, I SINDACI SOTTOSCRIVONO: BONIFICA E CARATTERIZZAZIONE IDROGEOLOGICA E' DI COMPETENZA DELLA REGIONE

   07/12/2012 ALBANO INCENERITORE: IL NO INC CHIEDE AL SINDACO CHE LA PROSSIMA CONFERENZA DEI SINDACI SI TENGA A PORTE APERTE

  06/12/2012 ALBANO INCENERITORE, LITE TRA NO INC E SINDACO DI ALBANO: CARABELLA (PD) CHIEDE UN DIRETTIVO PUBBLICO STRAORDINARIO

  27/11/2012 ALBANO INCENERITORE, NO INC: PARTE LA SOTTOSCRIZIONE STRAORDINARIA PER LA RACCOLTA DI FONDI NECESSARI AL RICORSO CONTRO LA SENTENZA DEL CONSIGLIO DI STATO

20/11/2012 ALBANO INCENERITORE, INDAGINI PROCURA DI ROMA: SALTANO LE PRIME POLTRONE. SI DIMETTE L'AMMINISTRATORE DI PONTINA AMBIENTE

21/10/2012 ALBANO CORTEO CONTRO L'INCENERITORE: "NO, NO, STAVOLTA NON CI STO O LA RACCOLTA PORTA A PORTA OPPURE LA RIVOLTA!"

19/10/2012 ALBANO, SABATO CORTEO CONTRO L'INCENERITORE

    27/09/2012 ALBANO STRISCIONE CONTRO INCENERITORE, NOBILIO: "SE NON CI FOSSE DA PIANGERE VERREBBE DA RIDERE!"

  27/09/2012 ALBANO, STRISCIONE CONTRO INCENERITORE: INCALZA LA POLEMICA DOPO LA RISPOSTA DEL CONSIGLIERE GIORGI (PDL)
  24/09/2012 ALBANO INCENERITORE, FORTINI E NOBILIO SE LE DANNO A SUON DI RESPONSABILITA'… SIA PD CHE PDL AVREBBERO AUTORIZZATO
23/09/2012 ALBANO, NOBILIO: "MA LA PDL DI ALBANO VUOLE L'INCENERITORE?…."
05/09/2012 ALBANO INCENERITORE, LA PROCURA DI ROMA INDAGA
22/08/2012 ALBANO SEDE COMUNALE, UNO STRISCIONE SVENTOLA IL "NO" ALL'INCENERITORE
30/07/2012 ALBANO INCENERITORE, COORDINAMENTO CONTRO INCENERITORE DI ALBANO: "E' ORA DI CACCIARE CERRONI E I SUOI CLIENTI DAL TERRITORIO DEI CASTELLI ROMANI"
27/07/2012 ALBANO DISCARICA, IL CONSIGLIERE COMUNALE ANDREASSI RISPONDE ALL' "ALLARME ROSSO" DE L'OSSERVATORE LAZIALE
25/07/2012 ALBANO INCENERITORE, LA TECNOLOGIA E LA RICERCA FUORI DALLA “CASA” DI CERRONI
24/07/2012 ALBANO INCENERITORE: ALLARME ROSSO
19/07/2012 RONCIGLIANO DISCARICA, ISPEZIONE A SORPRESA DELLA ASL RMH
23/06/2012 ALBANO RICORSO INCENERITORE, SI PUO' RIPROVARE CON L'ITALIA.
22/06/2012 ALBANO INCENERITORE, M5S E DIFFERENZIA-TI CHIEDONO AL SINDACO MARINI DI APPORRE SULLA SEDE COMUNALE I MEGA BANNER CONTRO L'IMPIANTO
21/06/2012 LAZIO RIFIUTI, DISCARICA RONCIGLIANO: LA ASL RMH PASSA AL SETACCIO L'ARIA
15/06/2012 ALBANO, NUOVA INIZIATIVA CIVICA CONTRO LA COSTRUZIONE DELL’INCENERITORE DEI CASTELLI ROMANI
01/06/2012 ALBANO TERMOVALORIZZATORE: LA PAROLA ALLA CORTE DI GIUSTIZIA DELL’UNIONE EUROPEA
17/05/2012 ALBANO GASSIFICATORE, INCENERITORE, TERMOVALORIZZATORE: NO INC TORNA IN PIAZZA A SUON DI MUSICA
12/05/2012 ALBANO GASSIFICATORE, INCENERITORE, TERMOVALORIZZATORE: TRA I BALCONI DEI CASTELLI ROMANI STRISCIONI CONTRO LA COSTRUZIONE DELL’IMPIANTO
03/05/2012 ALBANO TERMOVALORIZZATORE, DENUNCIATI 2 DIRIGENTI DELLA REGIONE LAZIO
29/04/2012 ALBANO INCENERITORE/GASSIFICATORE/TERMOVALORIZZATORE
28/04/2012 ALBANO INCENERITORE/GASSIFICATORE/TERMOVALORIZZATORE: E’ COLPA TUA, NO E’ COLPA SUA ANZI VE LO DICO IO DI CHI E’ LA COLPA… (E INTANTO L’IMPIANTO SI FA)
22/03/2012 ALBANO, OK AL TERMOVALORIZZATORE. COMMENTI E PROSSIME INIZIATIVE
22/03/2012 ALBANO TERMOVALORIZZATORE, IL CONSIGLIO DI STATO CONFERMA L'ANTICIPAZIONE DI CLINI: VIA LIBERA ALL'IMPIANTO
22/03/2012 ALBANO INCENERITORE, FDS REGIONE E FDS CAPOGRUPPO IN COMUNE DI ALBANO DENUNCIANO IL MINISTRO CLINI
19/03/2012 ALBANO INCENERITORE, NO INC QUERELA IL MINISTRO CLINI PER AVER ANTICIPATO "PER LE VIE BREVI" IL CONSIGLIO DI STATO
15/03/2012 ALBANO, IL TERMOVALORIZZATORE SI FA. LO HA ANTICIPATO IL MINISTRO CLINI
15/03/2012 ALBANO INCENERITORE, NO INC DEPOSITA NUOVO ESPOSTO PENALE IN PROCURA SU NUOVE OPERE NON AUTORIZZATE
29/02/2012 INCENERITORE ALBANO, LA PAROLA AL CONSIGLIO DI STATO
08/02/2012 ALBANO, IL COMITATO CONTRO L'INCENERITORE CERCA 2 MILA EURO PER LE SPESE LEGALI



ALBANO INCENERITORE, INTERVIENE IL CONSIGLIERE COMUNALE FDS SALVATORE TEDONE

Redazione

Albano (RM) – "A seguito delle accese polemiche susseguitesi nelle ultime settimane tra il Movimento NO INC e l'amministrazione, durante le quali in qualche occasione è stato tirato in ballo il ruolo della Federazione della Sinistra, sento l'esigenza di fare alcuni chiarimenti e precisazioni. – Dichiara attraverso una nota Salvatore Tedone capogruppo  Fds Albano-Cecchina-Pavona – Il mio impegno personale nella battaglia contro l'inceneritore, – prosegue Tedone –  in qualità di consigliere comunale eletto nelle liste della FdS, credo sia cosa nota ma non rappresenta altro che continuità e coerenza con l'azione politica che da anni la Federazione della Sinistra, sia a livello regionale che sul territorio comunale, sta portando avanti. 

A partire dall'uscita dalla maggioranza da parte di alcuni consiglieri durante la Giunta Marazzo ed a seguire con le numerose iniziative portate avanti sul territorio fino ad oggi: richiesta dell’appoggio “ad adiuvandum” nel ricorso al TAR contro l'inceneritore (settembre 2010), richiesta di pubblicazione di atti e documenti inerenti problematiche igienico sanitarie sul sito comunale (prot. nr 0048075 dell'08/11/2011), richieste di accessi agli atti ad Enti Pubblici e privati, denuncia al Ministro Clini (aprile 2012), Ricorso alla CEDU (Corte Europea dei diritti dell'Uomo – a Settembre 2012).

In linea con quanto portato avanti fino ad ora, ritengo che il passo successivo e necessario per rendere realmente efficace l'azione amministrativa nel  contrasto alla realizzazione dell'inceneritore, sia integrare la convenzione sottoscritta con il CNR (deliberata in Giunta il 07/12/2012) appena pochi giorni fa, che prevede la caratterizzazione geologica ed idrogeologica SOLO ESTERNA alla discarica di Roncigliano, anche con quella INTERNA, così come richiesto dall'ARPA LAZIO, e al fine di avere rapidamente un quadro, il più esaustivo possibile, della reale situazione in cui versano le falde acquifere sulle quali insiste la discarica stessa. – Tedone conclude – Auspico pertanto che la richiesta della CARATTERIZZAZIONE INTERNA (dato l'evidente carattere di urgenza!) al CNR venga inserita nei punti in discussione nella prossima Conferenza dei Sindaci di bacino prevista per il 09/01/2013 alle ore 12,00.




ALBANO INCENERITORE, LITE TRA NO INC E SINDACO DI ALBANO: CARABELLA (PD) CHIEDE UN DIRETTIVO PUBBLICO STRAORDINARIO

Redazione

Albano (RM) – “Chiedo ufficialmente al PD di Albano un direttivo pubblico straordinario, aperto alla partecipazione di tutta la società civile, alla cittadinanza, alla stampa, che possa essere trasmesso in diretta streaming sulle web-tv, sulle web-radio, sulle tv e radio locali, durante il quale vengano sviscerate e chiarite, con documenti alla mano, tutte le questioni che hanno costituito e costituiscono l’oggetto della discordia tra il Comitato No Inc e l’Amministrazione Marini.” Dichiara in una nota Simone Carabella dirigente del PD di Albano, responsabile del Forum Ambiente e Territorio del PD di Albano e di Ardea, membro della Commissione Ambiente del PD della Provincia di Roma, primo dei non eletti del PD di Albano, dirigente del Partito Democratico ed infine membro del Coordinamento No  Inc, in merito alla recente lite tra il Sindaco di Albano Nicola Marini e il Comitato No Inc.

"Questa mattina 6 dicembre, non senza rammarico, – prosegue la nota di Carabella –  ho maturato la decisione di fare una richiesta ufficiale al PD di Albano di un direttivo “aperto”, straordinario ed urgente, sulla questione gestione dei rifiuti e battaglia contro la realizzazione dell'inceneritore dei Castelli Romani.

La richiesta è stata da me protocollata anche al Sindaco Nicola Marini, al segretario comunale del PD Alessio Colini, al segretario del PD di Albano centro Angelo Fedeli ed al gruppo consiliare ed Assessori del PD di Albano. La richiesta nasce dai gravissimi accadimenti che si sono susseguiti, in particolar modo negli ultimi mesi, e che hanno portato ad un innalzamento dei toni ed un inasprimento del confronto tra il Coordinamento contro l'Inceneritore di Albano – di cui sono fiero di far parte – e l'Amministrazione Marini.

La storia nasce da lontano, e racconta di un rapporto che fin dall'inizio del “mandato Marini” è stato perlomeno “faticoso” sia nella condivisione tempestiva dei documenti sia nella concertazione delle azioni strategiche che avrebbero dovuto portare all'arresto del famigerato progetto dell'inceneritore così come alla chiusura e bonifica definitiva della discarica di Roncigliano. Purtroppo, come ben sappiamo, si sono succeduti i delegati ai rifiuti (prima l’Assessore Fiorani, poi sdelegato, ed a seguire il consigliere Andreassi) ma senza risultati positivi. Sono stati coinvolti diversi interlocutori ma la storia non è cambiata. Anzi è peggiorata fino ad arrivare al brutto ed ingiustificabile epilogo di chiusura netta e totale da parte del Sindaco Nicola Marini e del delegato ai rifiuti Luca Andreassi di qualunque canale di comunicazione e di dialogo sia virtuale (cancellazione dei profili dei rappresentanti del coordinamento da noti social network) sia, ancor peggio, reale.

E' per questo, dunque, che richiedo ufficialmente al PD di Albano, – conclude la nota – così come al gruppo consiliare, un direttivo pubblico straordinario del Partito Democratico di Albano (che siano i direttivi congiunti o ancor meglio l'assemblea degli iscritti), aperto a tutta la società civile, a tutta la cittadinanza, alla stampa, che possa essere trasmesso in diretta streaming sulle web-tv, sulle web-radio, sulle tv e radio locali, durante il quale vengano sviscerate e chiarite, con documenti alla mano, punto per punto, tutte le questioni che hanno costituito e costituiscono l’oggetto della discordia che hanno messo in evidenza una così forte divaricazione fra quello che era il mandato e l'impegno verso il territorio, l'ambiente e la tutela della salute dei cittadini assunto da questa amministrazione nel crso della campagna elettorale – e per il quale ho messo la mia faccia nella lista del PD – partito nel quale continuo a credere – e invece le davvero poco comprensibili scelte operate finora dall’Amministrazione Marini. Mai come ora e' necessario un chiarimento, in gioco c e' il futuro dei cittadini dei Castelli Romani e delle generazioni che verranno.

tabella PRECEDENTI: 

  27/11/2012 ALBANO INCENERITORE, NO INC: PARTE LA SOTTOSCRIZIONE STRAORDINARIA PER LA RACCOLTA DI FONDI NECESSARI AL RICORSO CONTRO LA SENTENZA DEL CONSIGLIO DI STATO

20/11/2012 ALBANO INCENERITORE, INDAGINI PROCURA DI ROMA: SALTANO LE PRIME POLTRONE. SI DIMETTE L'AMMINISTRATORE DI PONTINA AMBIENTE

21/10/2012 ALBANO CORTEO CONTRO L'INCENERITORE: "NO, NO, STAVOLTA NON CI STO O LA RACCOLTA PORTA A PORTA OPPURE LA RIVOLTA!"

19/10/2012 ALBANO, SABATO CORTEO CONTRO L'INCENERITORE

    27/09/2012 ALBANO STRISCIONE CONTRO INCENERITORE, NOBILIO: "SE NON CI FOSSE DA PIANGERE VERREBBE DA RIDERE!"

  27/09/2012 ALBANO, STRISCIONE CONTRO INCENERITORE: INCALZA LA POLEMICA DOPO LA RISPOSTA DEL CONSIGLIERE GIORGI (PDL)
  24/09/2012 ALBANO INCENERITORE, FORTINI E NOBILIO SE LE DANNO A SUON DI RESPONSABILITA'… SIA PD CHE PDL AVREBBERO AUTORIZZATO
23/09/2012 ALBANO, NOBILIO: "MA LA PDL DI ALBANO VUOLE L'INCENERITORE?…."
05/09/2012 ALBANO INCENERITORE, LA PROCURA DI ROMA INDAGA
22/08/2012 ALBANO SEDE COMUNALE, UNO STRISCIONE SVENTOLA IL "NO" ALL'INCENERITORE
30/07/2012 ALBANO INCENERITORE, COORDINAMENTO CONTRO INCENERITORE DI ALBANO: "E' ORA DI CACCIARE CERRONI E I SUOI CLIENTI DAL TERRITORIO DEI CASTELLI ROMANI"
27/07/2012 ALBANO DISCARICA, IL CONSIGLIERE COMUNALE ANDREASSI RISPONDE ALL' "ALLARME ROSSO" DE L'OSSERVATORE LAZIALE
25/07/2012 ALBANO INCENERITORE, LA TECNOLOGIA E LA RICERCA FUORI DALLA “CASA” DI CERRONI
24/07/2012 ALBANO INCENERITORE: ALLARME ROSSO
19/07/2012 RONCIGLIANO DISCARICA, ISPEZIONE A SORPRESA DELLA ASL RMH
23/06/2012 ALBANO RICORSO INCENERITORE, SI PUO' RIPROVARE CON L'ITALIA.
22/06/2012 ALBANO INCENERITORE, M5S E DIFFERENZIA-TI CHIEDONO AL SINDACO MARINI DI APPORRE SULLA SEDE COMUNALE I MEGA BANNER CONTRO L'IMPIANTO
21/06/2012 LAZIO RIFIUTI, DISCARICA RONCIGLIANO: LA ASL RMH PASSA AL SETACCIO L'ARIA
15/06/2012 ALBANO, NUOVA INIZIATIVA CIVICA CONTRO LA COSTRUZIONE DELL’INCENERITORE DEI CASTELLI ROMANI
01/06/2012 ALBANO TERMOVALORIZZATORE: LA PAROLA ALLA CORTE DI GIUSTIZIA DELL’UNIONE EUROPEA
17/05/2012 ALBANO GASSIFICATORE, INCENERITORE, TERMOVALORIZZATORE: NO INC TORNA IN PIAZZA A SUON DI MUSICA
12/05/2012 ALBANO GASSIFICATORE, INCENERITORE, TERMOVALORIZZATORE: TRA I BALCONI DEI CASTELLI ROMANI STRISCIONI CONTRO LA COSTRUZIONE DELL’IMPIANTO
03/05/2012 ALBANO TERMOVALORIZZATORE, DENUNCIATI 2 DIRIGENTI DELLA REGIONE LAZIO
29/04/2012 ALBANO INCENERITORE/GASSIFICATORE/TERMOVALORIZZATORE
28/04/2012 ALBANO INCENERITORE/GASSIFICATORE/TERMOVALORIZZATORE: E’ COLPA TUA, NO E’ COLPA SUA ANZI VE LO DICO IO DI CHI E’ LA COLPA… (E INTANTO L’IMPIANTO SI FA)
22/03/2012 ALBANO, OK AL TERMOVALORIZZATORE. COMMENTI E PROSSIME INIZIATIVE
22/03/2012 ALBANO TERMOVALORIZZATORE, IL CONSIGLIO DI STATO CONFERMA L'ANTICIPAZIONE DI CLINI: VIA LIBERA ALL'IMPIANTO
22/03/2012 ALBANO INCENERITORE, FDS REGIONE E FDS CAPOGRUPPO IN COMUNE DI ALBANO DENUNCIANO IL MINISTRO CLINI
19/03/2012 ALBANO INCENERITORE, NO INC QUERELA IL MINISTRO CLINI PER AVER ANTICIPATO "PER LE VIE BREVI" IL CONSIGLIO DI STATO
15/03/2012 ALBANO, IL TERMOVALORIZZATORE SI FA. LO HA ANTICIPATO IL MINISTRO CLINI
15/03/2012 ALBANO INCENERITORE, NO INC DEPOSITA NUOVO ESPOSTO PENALE IN PROCURA SU NUOVE OPERE NON AUTORIZZATE
29/02/2012 INCENERITORE ALBANO, LA PAROLA AL CONSIGLIO DI STATO
08/02/2012 ALBANO, IL COMITATO CONTRO L'INCENERITORE CERCA 2 MILA EURO PER LE SPESE LEGALI

 

 




ALBANO INCENERITORE, NO INC QUERELA IL MINISTRO CLINI PER AVER ANTICIPATO "PER LE VIE BREVI" IL CONSIGLIO DI STATO

Redazione

Proprio stamattina le Associazioni No Inc hanno depositato alla Procura della Repubblica di Roma una denuncia ed una querela penale contro il Ministro all’Ambiente Corrado Clini. Sotto la lente d’ingrandimento, stavolta, sono finite le dichiarazioni “scandalose” dei giorni scorsi del Prof. Corrado Clini cui la stampa, tra l’altro, ha dato ampio risalto (Corriere della Sera, Il Tempo, Il Messaggero, La Repubblica, Ansa, Dire). Dichiarazioni “imbarazzanti”, per i No Inc, relative, come noto, al presunto “via libera del Consiglio di Stato all’inceneritore di Albano”. Dichiarazioni “sinistre” che scardinano, anzitutto, da un punto di vista strettamente sociale, il rispetto che i cittadini debbono mantenere nei confronti del Sistema Giustizia e degli Organi ed Enti giurisdizionali.
D’altra parte, però, appare anche evidente, a loro dire,  la palese violazione d’un preciso dovere di riservatezza e segretezza assoluta cui sono tenuti magistrati, funzionari pubblici nonché, ancor’prima, ministri della Repubblica. Come è noto la legge prevede che le decisioni degli Organi della Giustizia Amministrativa  “siano deliberate in segreto dalla Camera di Consiglio” (art. 276 c.p.c.). La segretezza e la riservatezza assoluta della decisione “in itinere” resta tale sino a quando non avviene – da parte dei soli ed unici giudici che compongono il collegio – l’atto di pubblicazione della sentenza presso la cancelleria: ovvero la divulgazione alla cittadinanza. La sentenza relativa all’inceneritore di Albano, però, non è stata ancora depositata in cancelleria dai giudici della V° sezione del Consiglio di Stato.
Esiste, inoltre, un preciso divieto, previsto dal codice penale, di dare comunicazioni alla cittadinanza relative ad una sentenza ancora prima della sua pubblicazione. Il Prof. Clini, con le sue dichiarazioni, è entrato, di diritto – è il caso di dirlo – nella violazione suddetta dando comunicazione alla stampa d’una “sentenza annunciata”, quella relativa al tristemente noto inceneritore di Albano.
Tali circostanze configurano ipotesi di reati penali previsti e puniti dagli art. 323 e 326 del codice penale: ovvero abuso d’ufficio e di potere  e  rivelazione ed utilizzazione di segreti d’ufficio. Le parole di Clini potrebbero, inoltre, sostengono i No Inc, “nascondere e seguire” reati penali ben più gravi commessi da altri funzionari pubblici. Come faceva Clini a conoscere notizie segrete e riservate? Chi gliel’ha rivelate? Chiederemo, al fine di individuare i responsabili della violazione del dovere di segretezza e riservatezza ed i responsabili dell’abuso d’ufficio e di potere,  il sequestro cautelare – immediato – di tutti gli atti e documenti relativi alla camera di Consiglio del 28 Febbraio 2012 della V° Sezione del Consiglio di Stato nonché di tutti i successivi atti, documenti e registri di elaborazione della decisione.
Crediamo – in attesa di sapere dalla Procura di Roma chi, come e quando ha commesso tali reati penali –  che l’indipendenza, la terzietà e serenità di giudizio della V° sezione del  Consiglio di Stato vada tutelata da queste indebite e fortissime pressioni.
In settimana, inoltre, i No Inc annunciano il deposito, ai competenti Organi della Giustizia Comunitaria, d’un ulteriore esposto penale nei confronti del Ministro Clini: “L’inceneritore di Albano verrebbe costruito con soldi pubblici destinati ad energie rinnovabili, i Cip 6. L’Unione Europea vieta tassativamente, dal 1° Gennaio 2009, l’utilizzo della contribuzione pubblica per gli impianti d’incenerimento. Inoltre, sostengono ancora, manca la gara d’appalto pubblica europea obbligatoria per legge, da diversi anni, in tutti gli stati membri UE, per importi di tale portata. L’assegnazione diretta senza gara d’appalto per l’inceneritore di Albano avvenne, è il caso di dirlo, per le vie brevi: con decreto di pubblica utilità firmato dalla premiata compagnia Marrazzo – Di Carlo.  Clini se lo ricorda?  Nessuno – denunciano – difenda il folle progetto dell’inceneritore di Albano”
 




ALBANO INCENERITORE, NO INC DEPOSITA NUOVO ESPOSTO PENALE IN PROCURA SU NUOVE OPERE NON AUTORIZZATE

Redazione

“Il muro di terra (terrapieno) alto 15 metri, posto tra il VII invaso e Villaggio Ardeatino, che nasconde alla vista esterna la discarica di Roncigliano lì non potrebbe starci. Stessa cosa, in buona sostanza – sostengono dal No Inc – può dirsi per il II° ed ultimo sub-lotto del VII invaso. Qualcuno, quindi, non solo avrebbe costruito queste due opere senza le prescritte autorizzazioni previste dalla legge ma le avrebbe anche, subito dopo, collaudate. Chi, inoltre, avrebbe dovuto intervenire per farle rimuovere non si sarebbe attivato a dovere”. Questa la sostanza del nuovo esposto depositato alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Velletri, nella persona del sostituto procuratore Dott. Travaglini, dal No Inc. Proprio oggi, difatti, i No Inc hanno depositato una nuova querela penale nei confronti del Direttore Lavori – sotto la cui responsabilità è avvenuta la realizzazione del terrapieno nonché del II° ed ultimo sub-lotto del VII invaso – il notissimo e stimatissimo Ingegner Bruno Guidobaldi – nei confronti della Soc. Pontina Ambiente srl di Cerroni, proprietaria della discarica – nonché del collaudatore in corso d’opera (sia del I° sia del II° sub-lotto) Geologo Francesco Nolasco, sotto la cui responsabilità tali opere sono state recentemente collaudate (26 Luglio 2011 e 20 Gennaio 2012).
Poche settimane fa anche l’Ufficio Urbanistico del Comune di Albano fu oggetto d’un esposto. La querela riguardava, in modo particolare, una presunta omissione da parte dell’Ufficio Urbanistico del Comune di Albano che prima ha rilevato, correttamente e tempestivamente, l'irregolarità del muro di terra ma poi, subito dopo, non avrebbe dato seguito a precisi poteri-doveri previsti e disciplinati dal D.Lgs n.380/2001, ovvero un’ordinanza d’abbattimento e ripristino dello stato dei luoghi: “Il dirigente od il responsabile (comunale) – recita il testo unico edilizio richiamato – quando accerti l'inizio o l'esecuzione di opere eseguite senza titolo su aree assoggettate da leggi statali, regionali o da altre norme urbanistiche vigenti o adottate, a vincolo di inedificabilità (…) provvede alla demolizione ed al ripristino dello stato dei luoghi”.
 
Il terrapieno, quindi, sarebbe stato costruito davvero troppo a ridosso della strada provinciale Ardeatina, in “zona agricola di rilevante valore”, incompatibile con l'ampliamento delle discariche (Ptpr): piano nel quale l'area in questione è soggetta a vari vincoli, quello storico-archeologico e quello paesaggistico-ambientale. Anche il II° ed ultimo sub-lotto del VII invaso si troverebbe, secondo le associazioni ambientaliste locali, sia all’interno d’un punto tipicizzato – con fascia di rispetto di 100 metri lineari – sia all’interno della fascia di 100 metri lineari prevista dal vincolo archeologico posto a partire dalla Via Ardeatina, fasce di rispetto previste dal Ptpr della Regione Lazio: area, anche in questo caso, a “tutela agraria” incompatibile con l’ampliamento della discarica. Perciò, sottolineano i No Inc, sarebbero stati necessari sia il parere della Soprintendenza ai beni archeologici sia la specifica autorizzazione degli uffici competenti della Regione Lazio. Oltre a tutto ciò, a loro dire, mancherebbe pure il necessario nulla osta del Genio Civile.