Castellammare Del Golfo: Guardia Costiera e Noe sequestrano i depuratori del Comune

Ang. Barr. 

Castellammare Del Golfo – La Guardia Costiera di Trapani coadiuvata dal Noe dei Carabinieri di Palermo, hanno posto sotto sequestro gli impianti di depurazione acque reflue urbane del Comune di Castellammare del Golfo che si trovano in C.da Cerri e in località Balata di Baida. Il decreto di sequestro preventivo è stato emesso in data 31 ottobre 2016 dal Giudice per le indagini preliminari presso il Tribunale di Trapani, su richiesta della Procura della Repubblica di Trapani. Entrambi gli impianti presentavano evidenti segni di cedimento strutturale e le attività indagine svolte dal Nucleo di Polizia Giudiziaria della Guardia Costiera e dal N.O.E dei Carabinieri alle direttive della Procura della Repubblica di Trapani hanno appurato che le acque reflue si riversavano in mare, cagionando un danno al corpo ricettore con conseguente alterazione dell’ecosistema marino costiero. Nel corso degli accertamenti svolti sono emerse delle anomalie ed è stato appurato inoltre che l’autorizzazione l’autorizzazione regionale allo scarico era scaduta da diversi anni. Il personale dell’A.R.P.A. (Struttura Territoriale di Trapani), che ha coadiuvato l’attività di Polizia Giudiziaria, nelle successive analisi di laboratorio dei campioni prelevati, ha confermato il superamento dei parametri previsti dal Testo unico ambientale. Il Gip del Tribunale di Trapani ha disposto il sequestro preventivo e la custodia del depuratore con facoltà d’uso limitata al ripristino della funzionalità dell’impianto ed alla attività di manutenzione. 



REATI AMBIENTALI, COMELLINI (PDM): DOPO CORPO FORESTALE È LA VOLTA DEL NOE. E' QUESTO IL PIANO DI RENZI?

di Luca Marco Comellini


“Impedire a “Ultimo” di svolgere le sue funzioni di polizia giudiziaria, e quindi fare indagini, significa favorire le ecomafie” – Lo dichiara Luca Marco Comellini, Segretario del Partito per la tutela dei diritti di militari e forze di polizia (Pdm) – “La decisione del Comandante Generale dell'Arma dei carabinieri, generale Tullio del Sette di privare il vicecomandante del Nucleo Operativo Ecologico, colonnello Sergio De Caprio, delle funzioni di polizia giudiziaria è incomprensibile e pericolosa e, inoltre, appare chiaramente finalizzata ad impedire ad un fedele servitore dello Stato che, a differenza dei servi sciocchi, ha sempre saputo e voluto fare il proprio dovere di continuare a combattere ogni tipo di criminalità e le lobby e i poteri forti che le sostengono. Dopo la porcata sullo smembramento del Corpo forestale dello Stato e il suo mai smentito assorbimento da parte dell'Arma dei carabinieri è evidente che il piano per distruggere ogni baluardo contro l'avanzata delle ecomafie sta velocemente prendendo forma. Se è questo il progetto del governo Renzi allora è vero che al peggio non c'è mai fine.”