Guidonia e Fonte Nuova: traffico in tilt sulla Nomentana a causa del “cantiere della vergogna”

Siamo al fianco dei cittadini di Roma, Guidonia Montecelio e Fonte Nuova che da più di un mese ormai vivono ostaggio di un cantiere che ha paralizzato il traffico sulla consolare nel tratto in gestione alla Città Metropolitana di Roma Capitale, arrivando addirittura alla soppressione delle fermate del trasporto pubblico locale L’intervento di Areti in corso, finalizzato alla posa di cavi dell’alta tensione che sta interessando l’area in prossimità di Colleverde-ParcoAzzurro al km 15 della Nomentana, avrebbe dovuto essere programmato con più cura e tenere conto dei ritrovamenti archeologici già emersi in zona in occasione di precedenti lavori. Quelli che sta mettendo in campo l’ex Provincia di Roma non sono soluzioni, ma palliativi che sfidano la pazienza e l’intelligenza dei residenti, verrebbero impiegate ora due squadre di lavoro quando le attività di cantiere sono state sospese per una lunghissima pausa natalizia e l’istituzione del senso unico di marcia su via Nomentana. Quello che abbiamo chiesto con un’istanza urgente presentata dai consiglieri provinciali Antonio Proietti e Carlo Passacantilli è una rapida risoluzione della situazione, per questo abbiamo anche ufficialmente scritto alla Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per l’area metropolitana di Roma, la Provincia di Viterbo e l’Etruria Meridionale la quale ha risposto per ora solo in forma interlocutoria, chiedendo un intervento immediato per la messa in sicurezza dei ritrovamenti, la conclusione del cantiere ed il ripristino della normale circolazione.

Lo dichiarano il senatore William De Vecchis, responsabile organizzativo della Lega Lazio, il dirigente della Lega Fabrizio Santori e il capogruppo al consiglio comunale di Guidonia Montecelio, Arianna Cacioni.




Roma: scoperto nascondiglio della droga a Nomentana

ROMA – Un 62enne romano è stato arrestato dai Carabinieri del Stazione Roma Viale Libia che lo hanno scoperto dopo avere apportato ingegnose modifiche alla sua autovettura per occultare droga e denaro “sporco”; per lui l’accusa è di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.

Ieri pomeriggio, impegnati in un posto di controllo in via Valsugana, i Carabinieri hanno fermato l’uomo a bordo della sua autovettura e, perché già noto per i suoi trascorsi negli ambienti della droga, hanno deciso di controllarlo bene.

L’accurata ispezione del veicolo ha permesso ai Carabinieri di scoprire due vani, uno con apertura a scatto nascosto dietro lo specchietto retrovisore lato guida, dove sono stati rinvenuti, all’interno di un calzino, 30 grammi di cocaina e l’altro, sotto il freno a mano, dove sono stati trovati 1.000 euro in contanti, provento dell’attività illecita.

Il malvivente è stato immediatamente ammanettato e sottoposto agli arresti domiciliari presso la sua abitazione mentre il veicolo, la droga e il denaro sono stati sequestrati.




Roma, scene da film a Batteria Nomentana: si affrontano in strada con bastoni e coltelli

 

Redazione

 

ROMA – Scene da film, nel pomeriggio di ieri, in zona Batteria Nomentana. Un romano di 43 anni, già conosciuto alle forze dell’ordine, e due cittadini filippini, di 29 e 30 anni incensurati, dopo una lite verbale scaturita per futili motivi, hanno deciso di regolare i conti affrontandosi in strada.

Da una parte il romano, armato con un lungo bastone con l’estremità in metallo, dall’altra i due cittadini filippini, entrambi con coltellacci da cucina in pugno.

Solo grazie all’intervento dei Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia Roma Parioli la situazione non è degenerata.

I militari si trovavano in zona nel corso di uno dei quotidiani servizi di controllo del territorio e hanno udito delle urla provenire da via Migiurtina.

Quando si sono affacciati sulla strada hanno subito intuito la potenziale pericolosità di quanto stava per accadere e sono intervenuti senza esitazioni, bloccando e disarmando i contendenti ancor prima che potessero iniziare a colpirsi.

I Carabinieri hanno sequestrato due grossi coltelli da cucina con lame lunghe 20 cm, in possesso dei cittadini filippini, e un bastone lungo 90 cm impugnato dall’italiano.

Nei loro confronti è scattata la denuncia a piede libero per tentate lesioni personali e porto di armi o oggetti atti ad offendere.




MONTE ROTONDO, PRONTO SOCCORSO AL COLLASSO: SI RISCHIA LA CHIUSURA!

Redazione

Monte Rotondo (RM) – "Con un "colpo di coda" il centro destra regionale mette a segno un' altra delle sue sconsiderate stoccate. – dichiara il candidato al senato Pd Carlo Lucherini –  Due infermieri del SS Gonfalone di Monterotondo sono stati trasferiti a Tivoli. Nonostante dimissionaria da mesi, la giunta Polverini, in piena campagna elettorale, assesta un nuova stangata, stavolta al Pronto Soccorso, con il subdolo obiettivo di chiudere un ospedale che insiste su un bacino d'utenza di circa 200 mila persone. Si vuole dar seguito, senza dichiararlo apertamente, a quel decreto in cui rientra anche la declassazione del nosocomio di Monterotondo, decreto in cui l'ospedale eretino è stato inserito per errore, per ammissione della stessa ex presidente Polverini.

Quel decreto, infatti,  era fondato su dati sbagliati: in realtà – prosegue Lucherini – gli accessi annui dell'ospedale di Monterotondo erano (e rimangono tuttora) molto più alti rispetto a quelli indicati, con interventi di pronto soccorso che raggiungevano la quota di 27mila: ben al di sopra dei parametri indicati dallo stesso decreto.  Purtroppo a far le spese di questa politica dissennata saranno i cittadini che non potranno più contare su un presidio di pronto soccorso indispensabile, sia per il cospicuo bacino d'utenza, sia perché situato al crocevia di grandi arterie come la Salaria, la Tiberina, la Nomentana e la stessa Autostrada A1  quasi quotidianamente teatro di incidenti con feriti bisognosi di cure.

Se il centrosinistra vincerà le elezioni, proseguirà con il progetto che era stato varato nella legislatura precedente. Quello della realizzazione di un nuovo ospedale nella Valle del Tevere che possa rispondere alla domanda di sanità pubblica di una vasta area che va dalla Flaminia, alla Tiberina, Salaria e Nomentana fino al IV municipio di Roma. Nel frattempo occorre fermare l'emorragia di personale dal SS Gonfalone ad altre strutture, causata dalla dissennata politica del centrodestra".