Nuovo Ospedale dei Castelli Romani, dalla Regione 600 mila euro per il Trasporto Pubblico Locale

La Giunta Comunale ha approvato un’apposita delibera che dà seguito al finanziamento regionale di circa 600 mila euro per il potenziamento del Trasporto Pubblico Locale verso il Nuovo Ospedale dei Castelli Romani. Il rapido iter amministrativo darà modo di ripristinare già da lunedì 14 gennaio anche il servizio navetta Albano – Ariccia – Genzano, con 24 coppie di corse giornaliere, con partenze da Piazza Mazzini, secondo la tabella allegata.

«Siamo molto soddisfatti – dichiara il Sindaco Nicola Marini – per questo finanziamento,  arrivato su specifica richiesta della nostra Amministrazione, che permetterà di potenziare il collegamento con il Nuovo Ospedale dei Castelli e ripristinare la navetta Albano – Ariccia – Genzano. Ringrazio l’Ass. Regionale si Trasporti Mauro Alessandri ed il Direttore Dott. Stefano Fermante per la sensibilità dimostrato e per la rapidità nel rispondere alle richieste del territorio».

Non appena definiti gli orari ed i percorsi anche delle altre corse verso il NOC, ne daremo immediata comunicazione.




Nuovo Ospedale dei Castelli Romani: è tutto pronto per l'apertura…quasi

 

di Ivan Galea


ARICCIA (RM) – Quasi tutto pronto per l'apertura dell’Ospedale dei Castelli al km 11,5 della via Nettunense nel Comune di Ariccia. La struttura, inquadrata come Dea di primo livello, è pronta, sono in fase di ultimazione i lavori per le infrastrutture esterne. Al via l'inventario dei macchinari. 

Entro il 2018 l'ospedale sarà realtà: i costi e i particolari il taglio del nastro è previsto per gennaio 2018. Il nuovo nosocomio servirà un bacino di oltre 560mila persone, si parla di 344 posti letto di cui 286 per la degenza ordinaria e 58 per il day hospital. Di fatti il policlinico raccoglierà i reparti finora frazionati tra gli ospedali di Genzano, Albano, Ariccia e Rocca Priora, e fornirà assistenza sanitaria anche alla fascia territoriale di Pomezia ed Aprilia.
Ben 25 milioni di euro sono le risorse servite per completare la struttura stanziate nel piano di edilizia sanitaria presentato dal governatore del Lazio Nicola Zingaretti e dal ministro della Salute Beatrice Lorenzin. La storia del nuovo Ospedale del Castelli inizia infatti circa nove anni fa, quando l'allora Giunta regionale deliberò l'assegnazione di 120 milioni di euro alla Asl RmH. E nel 2013 iniziarono i lavori.


Tutto intorno è previsto un potenziamento dei collegamenti stradali anche se il sito dell'ospedale è stato individuato in modo da poter essere al centro della rete offerta dalla ASL Rm 6 e per rafforzare l'offerta nei territori del litorale e dell'area di Ardea-Pomezia. L’area pianeggiante, aperta e soleggiata è complessivamente di circa 20 ettari e si articola in due comparti: il comparto a destinazione ospedaliera – di circa 15 ettari – e il comparto a destinazione mista di circa 5 ettari, destinato al futuro Parco della Salute, dove saranno realizzati servizi collegati per ragioni diverse all’ospedale (Residenza Sanitaria Assistenziale post-acuzie; centro congressi-auditorium; albergo e struttura universitaria per attività legate alla didattica con annessa foresteria). Attualmente l’oggetto dell’appalto riguarda solo il comparto dell’ospedale.


Il direttore sanitario Narciso Mostarda parla di avanguardia riferendosi all’ospedale castellano, uno degli ospedali più moderni e novativi d'Italia, con ottime tecnologie. Una eccellenza che servirà l’hinterland della Capitale e il litorale.
Nell’ospedale ci saranno reparti di eccellenza non esistenti sul territorio, quali emodinamica, neurochirurgia e forse un padiglione di grande interesse per i malati che a tutt'oggi non hanno riferimenti, sulla MSC Multichemiosensibilità.


Il progetto prevede, una sensibile estensione del fabbricato al piano terra, cioè al livello degli accessi. Questa ampia forma consente la creazione di importanti cortili interni che portano l’illuminazione naturale a tutte le aree interne e permette la collocazione sul perimetro del fabbricato e, quindi, direttamente raggiungibili dall’esterno, delle aree per le quali è richiesto, od è, comunque, utile, ai fini del più corretto funzionamento, che abbiano relazioni dirette con l’esterno non filtrate da altri servizi di accoglienza.
Tutto il livello dell’accesso è destinato ai servizi generali e di diagnosi e cura, mentre tutti i livelli superiori sono divisi funzionalmente tra degenze e cura. Da ciò discende una forma molto caratterizzata dalla articolazione dei volumi costituenti il fabbricato, con il basamento più esteso rispetto alla volumetria emergente. Le funzioni sono leggibili anche dall’esterno, poiché le facciate sono caratterizzate sia per la relazione con l’attività interna sia per l’esposizione solare.




ARICCIA, NUOVO OSPEDALE DEI CASTELLI ROMANI: IL CANTIERE SBARCA SUL WEB

Redazione

Ariccia (RM) – Il Nuovo Ospedale dei Castelli Romani è on line con un sito web dedicato alla sua costruzione! L’avvio dei lavori della più grande struttura ospedaliera dei Castelli è infatti coinciso con una nuova modalità di trasparenza e partecipazione che possa permettere a tutti di osservare mensilmente lo stato di avanzamento dell’opera.
Il Comune di Ariccia, il cui Sindaco Cianfanelli è il Presidente del Collegio di Vigilanza che vigila sulla realizzazione dell’Ospedale, ha inteso “aprire” il cantiere sfruttando le potenzialità del web e dare una ulteriore certezza alla sua costruzione.
“Abbiamo creato un sito web – afferma il Sindaco Emilio Cianfanelli – dedicato alla realizzazione dell’Ospedale dei Castelli perché crediamo che sia il modo migliore per far entrare nel cantiere ogni cittadino. È la via più immediata per far partecipare nella massima trasparenza tutta la cittadinanza e fare in modo che ognuno possa sentirlo già suo.
È un’opera molto complessa e proprio per questo va sostenuta e difesa da tutti, perché la salute pubblica d’eccellenza è un bene primario e noi con questo sito vogliamo che venga garantito già in fase di costruzione del suo contenitore, il Nuovo Ospedale dei Castelli appunto”
Il sito è raggiungibile attraverso il sito ufficiale del Comune di Ariccia www.ariccia.rm.gov.it cliccando sulla foto del cantiere.

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Chiara Rai

Castelli Romani (RM) – Il cantiere dell’Ospedale dei Castelli è fantasma. Oltre che bonificare ordigni bellici non si è fatto altro perché in realtà c'è, probabilmente un difetto di comunicazione tra Ministero e Regione Lazio. Con Bondi è iniziata una rapida esecuzione al programma di revisione della spesa sanitaria. Poi Palumbo ha proseguito diritto su questa scia. C’è una sanità martoriata e ci si augura che si sia davvero compreso che bisogna sì incidere ma non accettare sulla spesa della Regione Lazio, la più indebitata tra le Regioni con un piano di rientro a livello nazionale con oltre 14 miliardi di debiti accumulati dal 2001 al 2011 e svariate bocciature sull'attuazione delle norme di risparmio.

A luglio 2012 al tavolo tecnico per il monitoraggio della spesa sanitaria, con riguardo alla definizione dei Programmi Operativi 2011- 2012, Tavolo e Comitato hanno sottolineato il mancato aggiornamento del Programma Operativo per il 2012 secondo le indicazioni dei Ministeri affiancanti. Questo dettaglio pare essere sfuggito ai vari festanti che hanno fatto l’ennesima passerella per inaugurare la posa della seconda pietra. Ma di calcestruzzo serio ancora non se ne vede l’ombra.

Il complessivo processo di riorganizzazione della rete ospedaliera, di cui al DCA 80/2010, ha subito numerose modifiche rispetto alle quali i Ministeri affiancanti hanno richiesto correzioni e integrazioni. Tavolo e Comitato hanno chiesto alla Regione un provvedimento ricognitivo che tenga conto delle numerose osservazioni ministeriali. In relazione alla realizzazione del nuovo Ospedale dei Castelli, le risposte fornite sulle criticità evidenziate non appaiono ancora esaustive. Questo significa che la tesi sempre sostenuta da Donato Robilotta, coordinatore dei Socialisti Riformisti e candidato alle regionali nella lista Storace ha un suo fondamento piuttosto corposo, soprattutto quando continua a ribadire che il Ministero ha detto no alla costruzione del Nuovo Ospedale dei Castelli. “L’Ospedale dei Castelli – dice Robilotta – è un tipo di nosocomio superato rispetto al modello europeo che parla di grandi ospedali mentre quel modello di ospedale pensato 20 anni fa è tramontato in favore degli abspoke”.

Di fatti, il Progetto Europeo degli Ospedali Pilota è iniziato formalmente  a Varsavia nel mese di aprile del 1993 ed è terminato nell’aprile del 1997. Di grandi ospedali si tratta: le dimensioni degli Ospedali Pilota variavano notevolmente: il numero di posti letto andava da 120 a 2500, mentre circa la metà degli Ospedali ne aveva da 250 a 500.

“La rivoluzione degli ospedali – continua Robilotta – alla luce del modello Europeo vede la centralizzazione (e quindi potenziamento) in Tor Vergata quale punto di riferimento  dei Castelli con i piccoli ospedali tutt’intorno che fungono da braccia di sostegno sul territorio”. Una sorta di polipo, la cui testa è Tor Vergata e i tentacoli gli ospedali sparsi per il territorio, ognuno con la propria specializzazione. “Dunque – termina così l’intervento del coordinatore dei Socialisti Riformisti e candidato alle regionali nella lista Storace – si dovrebbe essere più onesti e chiarire una volta per tutte che fino a quando non si ristruttura la rete ospedaliera non si costruisce”.

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