Albano Laziale: Melania Fiore in scena all’Anfiteatro con “Odissea di Alice nel paese della realtà”

ALBANO LAZIALE (RM) – Importante spettacolo dell’attrice Melania Fiore in scena giovedì 26 luglio alle ore 21:00 presso l’Anfiteatro Severiano di Albano ODISSEA DI ALICE NEL PAESE DELLA REALTÀ promosso dall’Assessorato Cultura, Turismo e Spettacolo del Comune di Albano Laziale. Per informazioni e prenotazioni contattare il 3453918529

Uno spettacolo che racchiude una inaspettata e travolgente magia regalata dalla maestria e bravura dell’attrice Melania Fiore

“Viaggiare, è proprio utile, fa lavorare l’immaginazione. Tutto il resto è delusione e fatica. Il viaggio che ci è dato è interamente immaginario. Ecco la sua forza. Va dalla vita alla morte. Uomini, bestie, città e cose, è tutto inventato. È un romanzo, nient’altro che una storia fittizia. E poi in ogni caso tutti possono fare altrettanto. Basta chiudere gli occhi.
È dall’altra parte della vita …”

Così inizia un celebre libro di Celìne, “Viaggio al Termine della Notte”, un libro che mi ha commosso e turbato profondamente molti anni fa, ed è anche il tema fondante del mio spettacolo: il Viaggio. Il Viaggio di una giovane donna dentro se stessa e le proprie possibilità, il Viaggio verso la maturità nell’odierna società “liquida”, talvolta surreale, perversa e paurosamente demenziale, tanto che la donna-bambina protagonista di questa straordinaria avventura si chiama, non a caso, Alice.
Ma se il mio spettacolo per certi versi s’ispira, dal punto di vista iconografico e strutturale al ben noto romanzo del grande Lewis Carroll e prende in prestito alcuni nomi e luoghi dell’Odissea di Omero, per altri è esattamente il suo doppio poiché la mia Alice viaggia nello stralunato mondo fantastico e a tratti demoniaco dei sogni che è copia perfetta della “realtà” di oggi, di gran lunga più grottesca: una “realtà” dove la gente dialoga, litiga e amoreggia ore e ore con mostri elettronici di varie dimensioni, vive una vita, spesso senza accorgersene, spiata e manipolata nel pensiero e nelle azioni dagli occhi maliziosi e le braccia invisibili e industriose d’un “Grande Fratello” che non è Dio, dove abbondano nella quotidianità personaggi d’inconcepibile assurdità e la cui feroce crude tà ha il sapore di una farsa tragica. Alice, definita “occhio azzurro, mente colorata, farfalla danzante,” è una ragazza intelligente, generosa e sensibile. Conosce la sofferenza e ha imparato a convivere con la solitudine, con la sua condizione di straniera in una società mediocre dove chi è diverso o speciale è immediatamente emarginato. Non avendo interlocutori, Alice parla con se stessa, e i suoi amici di stoffa, Twinky e Memi. Un giorno, addormentata ai piedi di un albero, leggendo si addormenta e quando si risveglia vede, o crede di vedere, un essere metà uomo metà coniglio, che attraversa la strada di corsa, sparendo nel nulla. Improvvisamente capisce che il perché della sua visione è nel libro che stava leggendo: esso si trasforma in un libro “vivo”, che le parla, la fa entrare nella storia, suggerendole di seguire quello strano essere, che altri non è che un pretesto per seguire Fantasia, la dea grazie alla quale potrà raggiungere la Felicità, da lei tanto agognata.

Danzando finisce in una barca creata dalla sua immaginazione, e con essa prenderà il mare, imbattendosi fin da subito in un ragazzo timido e solo, straniero alla vita anche lui, e che tra l’altro non ricorda il suo nome. Due solitudini che s’incontrano, un’amicizia che nasce, con momenti esilaranti ma anche teneri e commoventi. E’ il suo primo vero amico. Ma non appena quell’amicizia così delicata sta per sbocciare e trasformarsi in un sentimento più grande, ecco pericoli ed insidie del destino, che metteranno a dura prova Alice. Ma è tutto così avvolgente, così colorato, così assordante, così ipnotico che la stessa Alice non riesce a ribellarsi a tutto questo, fino a che non prende coscienza del fatto che la vita non può essere vissuta senza lasciarsi andare e senza rischiare mai e seppur nella sofferenza, tra mille rocambolesche avventure, vale la pena di viverla, continuare quel Viaggio dove si fondono Reale e Sogno, Desiderio e Dolore, Coraggio e Paura, senza arrendersi all’Ineluttabilità del Fato come fece appunto Ulisse, eroe assolutamente moderno, che superò se stesso e i suoi limiti per raggiungere Itaca- la terra della felicità primigenia, la terra da cui ripartire. E’ infatti proprio nel momento in cui Alice impara ad usare con intelligenza le proprie risorse senza soccombere a quei mostri virtuali eppur reali, senza lasciarsi incantare dalle sirene, con lucidità, ironia e capacità di metamorfosi, che intravede finalmente, la felicità. Sarà un viaggio ben oltre i confini dell’immaginazione: uno spettacolo esplosivo e vitale, variopinto e tragicomico, che è insieme racconto, confessione esilarante ed esaltante al fine di illustrare ancor meglio la solitudine di chi combatte la propria battaglia per l’esistenza.
Alice è la donna di oggi: fragile, tenera ma anche forte e capace di resistere a tutte le avversità, pronta a rinunciare a tutto per un amore dichiaratamente impossibile, ma soprattutto capace di stupirsi e guardare il mondo con la stessa purezza dei bambini …..Sarà l’inaspettato la parte più interessante del suo e del nostro Viaggio.

Melania Fiore

BIOGRAFIA MELANIA FIORE

Vincitrice di numerosi premi e riconoscimenti teatrali l’attrice, autrice e pianista Melania Fiore si laurea con lode in Arti e Scienze dello Spettacolo presso l’Università Roma3 e si diploma col massimo dei voti presso la Scuola di formazione biennale di recitazione “MOLIERE” di Mario Scaccia nel 2002, con un saggio su Galantuomo per transazione di G. Giraud, in cui interpreta il ruolo di Elisa e Shakespeare, montaggio di varie scene tratte dalle opere del Bardo, in cui interpreta il ruolo di Rosalinda del Come vi piace. Dopo il diploma continua a studiare e a lavorare a fianco di Mario Scaccia per circa dieci anni. Il grande e compianto Maestro la sceglie come protagonista in molti suoi spettacoli, come Teatro comico e no con testi di M. L. Spaziani e Questa cosa vivente detta guidogozzano dove M. Fiore è attrice e pianista, Alcyone di G. D’Annunzio, insieme agli etoilès del Teatro dell’Opera, in tournèe in Italia, l’acclamato Chicchignola di E. Petrolini, che debutta presso il Teatro Parioli di Roma, L’amore in guerra, nella sua prima edizione, con testi di Bertold Brecht e Salvatore Quasimodo.Intanto Melania perfeziona gli studi di recitazione con laboratori importanti: dopo il laboratorio annuale di Living Theatre diretto da Cathy Marchand, va in scena presso il Teatro Ateneo della Sapienza con l’Antigone di Bertold Brecht. Continua poi con Giorgina Cantalini, Giles Smith, Daniele Salvo, Mauro Avogadro, che la dirige in una mise en space a Villa Piccolomini dove interpreta il ruolo di Cleonice in scene tratte da La Lisistrata di Aristofane. Nel 2013 frequenta a Berlino la Theatre Summer School Berlin dove studia con Nicole Kehrberger.Lavora in molte compagnie mentre continua a suonare il pianoforte, che ha studiato per oltre dieci anni sotto la guida del Maestro Lamberto Desideri e affina le capacità di scrittura teatrale. Pubblica racconti e inizia a scrivere per il teatro nel 2008.
Nel 2011 fonda insieme all’attore, regista e autore Aldo E. Castellani la Compagnia Libere onde Teatro con cui produce vari spettacoli, tra cui “L’amore in guerra”, “Tutto il mio amore”, “Partigiana”.
Nel 2012 è la protagonista femminile della pièce Assolo contro la ‘ndrangheta di Enrico Bernard, in scena presso il Teatro Dell’Orologio di Roma e il Teatro del Giglio di Lucca. E. Bernard scrive per lei anche Rosa e la Calabria Saudita, che debutta presso il Teatro Stanze Segrete di Roma a maggio 2013. Delle sue opere, La Terrazza è selezionato per il Premio Attilio Corsini e va in scena al Teatro Stabile Vittoria di Roma, Il Testamento del Marchese del Grillo con Enzo Garinei, dove è anche attrice debutta presso l’Anfiteatro Romano d’Ostia Antica e poi in tournèe in Italia; Ti richiamo tra dieci minuti viene segnalato dalla giuria per l’interpretazione al Festival della Drammaturgia Italiana 2009; presso lo stesso Festival riceve il Premio speciale della giuria 2010 con L’atto unico della felicità, che ottiene anche il premio “Artista dell’anno” al Festival Teatrale di Calcata 2011. L’amore in guerra, nella sua seconda edizione, scritto e interpretato da Melania Fiore, dedicato a Scaccia, è stato replicato per due stagioni ed è la prima delle opere che fanno parte della trilogia AMORE E TEATRO CIVILE. La terza opera della Trilogia, Tutto il mio amore, nel 2011 vince il premio come Miglior attrice al Festival della Drammaturgia Italiana e nel 2012 vince il premio “Nuda Anima” come Miglior Corto Teatrale con le seguenti motivazioni della giuria: “Per la compiutezza organica tra tema, scrittura, interpretazione e resa scenica, grazie alla quale l’artista irradiava una presenza luminosa che le consentiva di creare un mondo di senso e di renderlo vivo agli occhi dello spettatore”.
Tutto il mio amore apre inoltre il Festival della Ginestra d’Argento in Calabria nella sezione “Contro tutte le mafie”, il Festival Teatrale di Calcata, il Festival Donne D’amore a Roma e nel 2012 va in scena presso l’Auditorium di Cotronei (quest’ultima insieme al giornalista e scrittore Emiliano Morrone), presso il Teatro dell’Orologio e il Festival di Monologhi presso il Teatro Ambra Garbatella di Roma, nella Rassegna Sceneforum presso Palazzo Ricci a Pisa, ed è ospite presso il Festival dell’Ambiente, delle Scienze e delle Arti nel Parco Nazionale del Cilento, diretto da Nadia Baldi e Ruggero Cappuccio, insieme ad Alessio Boni, Lello Arena, Silvio Orlando e Claudia Cardinale.
Tutto il mio amore vince nel 2014, il Festival Dirittinscena, Festival organizzato sotto l’Alto Patrocinio del Presidente della Repubbica e di Amnesty International, svoltosi presso il Teatro Italia di Roma, con 3 premi: Premio miglior attrice protagonista, Premio della Giuria popolare e Premio Miglior Spettacolo II classificato con le seguenti motivazioni della giuria: “Interpretazione maiuscola di un bellissimo testo scritto, diretto ed interpretato da Melania Fiore, nel quale la denuncia delle ecomafie e delle organizzazioni criminali in generale che deturpano il
territorio e indeboliscono gli strati sociali che necessità di maggiori protezioni arriva attraverso il racconto di una storia d’amore che diverte e suona molto familiare”
Nel 2014 Melania Fiore vince il prestigioso Premio Calcante SIAD, premio di drammaturgia, che gli è conferito dal Sindacato Nazionale Autori Drammatici per il testo “L’amore in guerra” .
Nel 2012 viene scelta da Paolo Sorrentino per un ruolo nel suo film “LA GRANDE BELLEZZA”, vincitore, tra gli altri, del Golden Globe e dell’Oscar 2014 come Miglior Film Straniero.