Roma, ragazze investite. I testimoni: passate col rosso e non sulle striscie

Fissato per il 2 gennaio l’interrogatorio di Pietro Genovese, il 20enne figlio del regista Paolo, che mentre guidava la propria auto ha travolto e ucciso a Roma le due sedicenni la notte tra sabato e domenica e che ora si trova ai domiciliari con l’accusa di omicidio stradale.

Intanto, tutti i testimoni già ascoltati dalla polizia municipale hanno riferito che le due ragazze hanno attraversato la strada con il semaforo rosso e non si trovavano sulle strisce pedonali.

“Le ragazze – ha detto Jacopo Daliana – hanno attraversato in mezzo alla strada, hanno scavalcato il guard rail cercando di andare verso via Flaminia”. Testimonianza questa che ha trovato conferma anche nella ricostruzione di Orlando Townshend: “Alle ore 0.15 circa mi trovavo a bordo della mia macchina, al semaforo di Corso Francia in direzione Flaminia nuova, in corrispondenza del supermercato Conad. Mentre ero fermo al semaforo rosso, notavo due ragazze attraversare la strada in maniera frettolosa incuranti del semaforo rosso quando, ad un tratto, vedevo un’auto di colore grigio che correndo a gran velocità travolgeva le due ragazze”.

I famigliari delle due vittime, però, non ritengono possibile un comportamento così incauto da parte delle due ragazze. Ma a suggellare la versione dei fatti riportata dai due testimoni un terzo passante, David Mosche Rubin che ha riferito: “All’altezza dello svincolo della tangenziale notavo due ragazze che attraversavano la corsia in maniera frettolosa senza avvalersi delle strisce pedonali”.




Roma, due ragazze investite: Pietro Genovese arrestato per omicidio stradale

Pietro Genovese, il ragazzo di 20 anni alla guida dell’auto che ha travolto e ucciso a Roma le due sedicenni la notte tra sabato e domenica, è stato arrestato per omicidio stradale. Il ragazzo, figlio del regista Paolo, è ai domiciliari.

I funerali di Gaia e Camilla saranno celebrati domani mattina nella parrocchia del Preziosissimo Sangue di Nostro Signore, nel quartiere Fleming, dove abitavano. 




Omicidio stradale: la Regione Lazio fa partire il primo protocollo operativo in Italia

 

Red. Cronaca

 

REGIONE LAZIO – La Regione Lazio fa partire un progetto pilota finalizzato a colmare un vuoto procedurale dopo l’approvazione della legge sull’omicidio stradale. Il protocollo operativo regionale fornirà al personale sanitario addetto una serie di indicazioni operative da applicare nei casi di omicidio e lesioni personali stradali gravi e gravissime.

Un aiuto, quindi, al lavoro delle varie Procure, delle forze dell’ordine e degli operatori sanitari grazie a procedure omogenee e operative in tutto il territorio regionale.
Con questo protocollo la Regione definisce le attività che dovrà svolgere l’operatore sanitario nel rispetto delle garanzie di sicurezza anche per chi dovrà essere sottoposto all’accertamento dopo l’incidente e stabilire le sostanze da ricercare, le procedure di conservazione e trasporto dei campioni, il tipo di analisi da effettuare. Prevista quindi la formazione di professionisti qualificati addetti all’accertamento dello stato di ebbrezza o di alterazione da sostanze stupefacenti o psicotrope. Il protocollo regionale, inoltre, individua le caratteristiche dei presidi di primo e di secondo livello della rete sanitaria regionale, dove saranno effettuati i test di screening e quelli successivi.

La Regione in prima linea anche per migliorare la sicurezza stradale. Investiti 140 milioni di euro con Astral che hanno già assistito alla consegna di molte opere. Presto saranno messi  a bando altri 75 milioni di euro per nuove gare. Infine grazie anche al Var, – uno strumento per monitorare lo stato delle strade già attivato dal luglio 2015 e in grado di censire l’intera rete stradale regionale attraverso l’utilizzo della tecnologia gps con un sistema di rilevazioni a 360 gradi – la Regione intende raggiungere l’obiettivo di ridurre del 50% il numero dei morti sulle strade entro il 2020. E per questo si sta lavorando a una riforma complessiva in materia di sicurezza stradale che  porterà ad una nuova legge più organica aggiornata e completa.

 




OMICIDIO STRADALE: GOVERNO BATTUTO ALLA CAMERA DA EMENDAMENTO DI FORZA ITALIA

di Angelo Barraco
 
Roma Il Governo è stato battuto alla Camera su un emendamento di Forza Italia. La Legge per introdurre il reato di omicidio stradale è in discussione in Parlamento da oltre un anno. Il testo è stato approvato il 10 giugno scorso a Palazzo Madama, ma era in discussione dal 15 luglio del 2014. L’emendamento di Francesco Paolo Sisto (FI) è stato approvato a scrutinio segreto con 247 si e 219 no, malgrado il parere contrario del governo, l’approvazione di un emendamento lo rispedisce al Senato. Dopo l’enunciazione del risultati, dai banchi dell’opposizione è scoppiato un fragoroso applauso e il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Luca Lotti ha commentato: “Il conducente che si fermi e, occorrendo, presti assistenza a coloro che hanno subito danni alla persona, mettendosi immediatamente a disposizione degli organi di polizia giudiziaria, quando dall'incidente derivi il delitto di lesioni personali colpose non e' soggetto all'arresto stabilito per il caso di flagranza di reato”. Ettore Rosato del PD aveva chiesto all’Aula di respingere l’emendamento per consentire alla proposta di Legge di giungere oggi stesso al via definitivo, ma il suo tentativo è andato in vano. Renato Brunetta (FI) ha commentato: “Ha vinto il diritto”, si legge poi sulla sua pagina: “Questo voto non può passare inosservato e non si può far finta di niente. Ha vinto il buon senso, ha vinto il diritto e la sua interpretazione corretta. Però dal punto di vista politico, dopo l'accorato appello del capogruppo Rosato, si apre un problema per il governo e per la maggioranza, e si apre sul tema della giustizia, sul tema della prevaricazione costante anche contro il buonsenso da parte di questo governo e da parte della maggioranza” e aggiunge “Ieri al Senato è passata la riforma Costituzionale senza i voti della maggioranza che si è fermata a 158 avendo bisogno dei voti raccattati dai vari transfughi per poter far passare la riforma Costituzionale. Siamo arrivati a questo punto”. Matteo Renzi il 10 giugno del 2015 scriveva su Twitter: “Un impegno che ho preso da sindaco con famiglie vittime di incidenti: punire omicidio stradale. Oggi prima lettura ok Senato #lavoltabuona”. Roberto Occhiuto (FI)  ha detto invece: “Ho chiesto il voto segreto sul nostro emendamento, presentato dal collega Sisto, al provvedimento sull'omicidio stradale perche' su misure di buon senso e cosi' delicate i parlamentari devono essere liberi di esprimere il loro parere e non devono subito condizionamenti dalle indicazioni di voto date dal loro partito” aggiungendo “al Senato su questo testo e' stata posta la questione di fiducia, e cosi' e' passato questo provvedimento” e ha concluso “la modifica con voto segreto alla Camera e', di fatto, un voto di sfiducia al governo, soprattutto dopo l'intervento del capogruppo del Pd Rosato che non ha posto questioni di merito, ma la necessita' di approvare, a prescindere, la norma”.

Quali sono le pene applicabili con la legge? Saranno introdotti due reati: omicidio stradale e le lesioni stradali. In tali casi il ritiro della patente è previsto per ben 30 anni. E’ previsto l’arresto in flagranza di reato e vi sono pene applicabili per coloro che fuggono fino a a 27 anni di carcere per chi causa la morte di un soggetto guidando in stato di ebrezza o sotto effetto di droghe e  non soccorre la vittima. Vi è anche un innalzamento della pena rispetto a quello attuale, ovvero dai 10 attuali a 12, invece in caso di alcol la pena è di 7 anni e in caso di droga la pena è di 8 anni. L’articolo 586-bis (sulla morte come conseguenza di altro reato) e il 589-ter (sull’omicidio colposo) stabiliscono pene severe per coloro che commettono un omicidio colposo guidando sotto l’effetto di alcol o droghe (da 8 a 12 anni di reclusione per chiunque guidi con un tasso alcolemico sopra 1,5 grammi/litro o sotto l’effetto di droghe e per i conducenti che svolgano attività di trasporto persone con tasso sopra 0,8 g/l o sotto l’effetto di sostanze). 



CATANIA: ANZIANI TRAVOLTI E UCCISI SULLE STRISCE PEDONALI

di Angelo Barraco
 
Catania – Ieri sera due anziani di 87 e 82 anni, due amici, mentre attraversavano le strisce pedonali sono stati travolti e uccisi da un’automobile. L’uomo di 87 anni è morto intorno alla mezzanotte presso l’ospedale Garibaldi, dove inutili sono stati i tentativi di salvarlo. L’altro anziano che era con lui invece è morto stamane presso l’ospedale Cannizzaro. L’auto che ha investito i due anziani era una Kia e a guidare l’auto vi era una donna di 41 anni che si è fermata a prestare soccorso. L’auto è stata posta sotto sequestro. 
 
Ddl omicidio stradale.  E’ stato approvato dal Senato il disegno di legge che riguarda l’omicidio stradale, con una maggioranza di 163 si, 65 no e 2 astenuti. Con il provvedimento approvato vengono introdotti e soprattutto disciplinati i reati che riguardano l’omicidio stradale e le lesioni personali. Il provvedimento adesso passerà alla Camera. 
 
Le pene previste. Saranno introdotti due reati: omicidio stradale e le lesioni stradali. In tali casi il ritiro della patente è previsto per ben 30 anni. E’ previsto l’arresto in flagranza di reato e vi sono pene applicabili per coloro che fuggono. Vi è anche un innalzamento della pena rispetto a quello attuale, ovvero dai 10 attuali a 12, invece in caso di alcol la pena è di 7 anni e in caso di droga la pena è di 8 anni. L’articolo 586-bis (sulla morte come conseguenza di altro reato) e il 589-ter (sull’omicidio colposo) stabiliscono pene severe per coloro che commettono un omicidio colposo guidando sotto l’effetto di alcol o droghe (da 8 a 12 anni di reclusione per chiunque guidi con un tasso alcolemico sopra 1,5 grammi/litro o sotto l’effetto di droghe e per i conducenti che svolgano attività di trasporto persone con tasso sopra 0,8 g/l o sotto l’effetto di sostanze).



SENATO: APPROVATO DDL OMICIDIO STRADALE

di Angelo Barraco
 
E’ stato approvato dal Senato il disegno di legge che riguarda l’omicidio stradale, con una maggioranza di 163 si, 65 no e 2 astenuti. Con il provvedimento approvato vengono introdotti e soprattutto disciplinati i reati che riguardano l’omicidio stradale e le lesioni personali. Il provvedimento adesso passerà alla Camera. Anche Matteo Renzi ha commentato quanto avvenuto con un post su Twitter  scrivendo che il suo è “Un impegno che ho preso da sindaco con famiglie vittime di incidenti: punire l'omicidio stradale. Oggi prima lettura ok Senato #lavoltabuona”. Erano stati dati pareri contrari dal governo in merito a tre emendamenti: 114, 115, 117 (il 114 e il 115 sono uguali e vi è stata un’unica votazione) e l’Aula li ha approvati ugualmente. Il provvedimento è all’esame di Palazzo Madama e dovrebbe avere il suo via libera a breve e poi passerà in esame alla Camera, si dovrebbe introdurre l’aggravante per coloro che fuggono con una sospensione della patente per 30 anni e l’aumento della pena di un terzo.
 
Quali sono le pene applicabili con la legge? Saranno introdotti due reati: omicidio stradale e le lesioni stradali. In tali casi il ritiro della patente è previsto per ben 30 anni. E’ previsto l’arresto in flagranza di reato e vi sono pene applicabili per coloro che fuggono. Vi è anche un innalzamento della pena rispetto a quello attuale, ovvero dai 10 attuali a 12, invece in caso di alcol la pena è di 7 anni e in caso di droga la pena è di 8 anni. L’articolo 586-bis (sulla morte come conseguenza di altro reato) e il 589-ter (sull’omicidio colposo) stabiliscono pene severe per coloro che commettono un omicidio colposo guidando sotto l’effetto di alcol o droghe (da 8 a 12 anni di reclusione per chiunque guidi con un tasso alcolemico sopra 1,5 grammi/litro o sotto l’effetto di droghe e per i conducenti che svolgano attività di trasporto persone con tasso sopra 0,8 g/l o sotto l’effetto di sostanze).