OSPEDALE CASTELLI ROMANI: QUASI ULTIMATO TRA PLAUSI E POLEMICHE

Red. Cronaca

Quasi 350 posti letto, un bacino da più di 560 mila persone, apertura a fine 2017, al massimo nelle prime settimane del 2018: sono queste, in sintesi, le cifre del nuovo Ospedale dei Castelli, al km 11,5 della via Nettunense nel Comune di Ariccia, il cui cantiere è stato visitato oggi dal presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti. I lavori sono iniziati nel 2013 e a oggi è stato realizzato l'80% delle opere complessive. Nei primi mesi del 2018 è previsto l'avvio delle attività assistenziali. Sostituirà gli ospedali di Albano, Ariccia e Genzano, che saranno destinati ad altre attività. Anche ai Castelli Romani – l'annuncio di Zingaretti – gli ambulatori saranno aperti nel weekend. "Sarà uno degli ospedali più moderni e innovativi di tutta Italia, con ottime tecnologie", le parole del governatore.

Appuntamenti importantissimi anche per la sanità di Genzano oltreche per l'intera area dei Castelli Romani, ai quali ha partecipato il sindaco Flavio Gabbarini che si candida a primo cittadino con un’ampia coalizione di centrosinistra.

Focus dunque sull’ospedale di Genzano e su quello dei Castelli Romani in fase di ultimazione. Quasi 350 posti letto, un bacino da più di 560 mila persone, apertura a fine 2017, al massimo nelle prime settimane del 2018: sono queste, in sintesi, le cifre del nuovo Ospedale dei Castelli, al km 11,5 della via Nettunense nel Comune di Ariccia, il cui cantiere è stato visitato ieri dal presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti, dall sindaco Flavio Gabbarini insieme agli altri primi cittadini dell'area castellana. I lavori sono iniziati nel 2013 e a oggi è stato realizzato l'80% delle opere complessive. Nei primi mesi del 2018 è previsto l'avvio delle attività assistenziali.

"Continueremo a sostenere il futuro utilizzo dell’attuale Ospedale di Genzano “Ercole De Santis” come sede delle Unità di Cure Primarie (UCP: Associazioni di Medici di Medicina Generale) e dell’Ospedale di Comunità che opera attraverso la presa delle persone affette da patologie croniche – ha ribadito Gabbarini – assicurando loro prestazioni difficilmente erogabili a domicilio, ponendo come prioritario l’obiettivo di un maggior coordinamento e interazione tra i diversi operatori”.

 In tal modo, ha spiegato il sindaco Gabbarini, si mira a creare un nodo integrato di intervento che acquisisca una maggiore prossimità col paziente e la comunità, migliori l’opera di prevenzione intervenendo sul cittadino prima che diventi paziente, riducendo quindi l’incidenza delle patologie, i costi e le file al pronto soccorso e i tempi di attesa per analisi e interventi chirurgici. “L’istituzione di una Casa della Salute – ha detto –  secondo le più recenti esperienze, potrebbe essere sede unitaria della necessaria molteplicità di servizi (medici di base, ambulatori specialistici, screening e prevenzione, servizi socio-sanitari, ambulatorio infermieristico, servizi sociali del Comune) costituendo un concreto e fondamentale passaggio nella direzione auspicata. Presso lo stesso Ospedale di Genzano si perseguirà quindi l’obiettivo del mantenimento del centro prelievi, dei servizi per la diagnostica per immagini e della realizzazione del poliambulatorio multi specialistico per le patologie più diffuse dell'età pediatrica e adulta. Inoltre – ha concluso Gabbarini – l'Ospedale di Genzano, come previsto nell'atto di indirizzo per la medicina convenzionata del Comitato di settore Sanità delle Regioni, dovrà essere riferimento delle aggregazioni funzionali territoriali dei medici di famiglia, pediatri di libera scelta, guardia medica e specialisti ambulatoriali per offrire la necessaria continuità assistenziale h 24 delegando al servizio 118 le situazioni di emergenza per evitare intasamenti al Pronto Soccorso dell'ospedale dei Castelli".

Nel pomeriggio di ieri il Sindaco di Genzano ha visitato insieme al Direttore generale della Asl Roma 6 l'ala dell'ospedale Ercole De Santis dove questa estate saranno inaugurati i poliambulatori. Trasferendo al piano terra i servizi specialistici e con l'apertura del nuovo Ospedale dei Castelli, si creano dunque le condizioni per una rimodulazione degli spazi ai piani superiori. "La volontà – ha detto il Sindaco – è quella di trasferire proprio all'interno dell'ospedale i medici di base, in modo tale da fornire ai nostri cittadini un vero servizio sanitario di prossimità"

Ospedale dei Castelli – Righini (Fdi): 'Vigileremo su tempi, viabilità e salvaguardia degli altri ospedali' "La visita odierna – ieri ndr. – è stata importante per verificare a che punto fosse il completamento di un'opera fondamentale, che sarà a servizio di oltre mezzo milione di cittadini". Così il capogruppo regionale di Fratelli d'Italia, Giancarlo Righini, al termine della visita al cantiere dell'Ospedale dei Castelli, durante la quale ha potuto verificare insieme a Roberto Cuccioletta e Fabio Papalia, rispettivamente candidati sindaci di Ariccia e Genzano, lo stato d'avanzamento dei lavori. "Durante la nostra visita – ha premesso Righini – abbiamo apprezzato che l'opera sia ormai a buon punto, sebbene giova ricordare che il primo atto è  addirittura del 1999. Ci fa certamente piacere che molte delle rassicurazioni che avevamo chiesto al presidente Zingaretti sono state accolte, a partire dal progetto di fare dell'Ospedale dei Castelli un polo d'eccellenza, salvaguardando però la rete dei servizi sanitari nei Comuni coinvolti, evitando, quindi, di abbandonare  al proprio destino gli altri ospedali. Obiettivo centrato visto che nell'atto aziendale è ben esplicitato che qui verrà garantita l'alta specializzazione e negli altri ospedali si continuerà a svolgere le attività ordinarie, badando anche alle emergenze. Il nostro lavoro – ha aggiunto il capogruppo di Fratelli d'Italia – ha avuto un importante riconoscimento e continueremo a vigilare affinché l'apertura avvenga nel più breve tempo possibile.  Colgo l'occasione per ribadire come un progetto del genere debba essere sottratto al tentativo di sciacallaggio di chi intenderebbe sfruttare la sanità per far campagna elettorale. Fratelli d'Italia – ha concluso Righini – vigilerà attentamente anche sulla questione della viabilità, che ad oggi non è stata affrontata come meriterebbe, tanto che al momento la Nettunense non appare in grado di supportare al meglio un'opera di tale levatura".

Concetti ripresi ed articolati da Roberto Cuccioletta, candidato sindaco di Ariccia per Fratelli d'Italia nelle imminenti elezioni comunali. "L'ospedale, di fondamentale importanza per la nostra città, consentirà il completamento di tutta una serie di opere di urbanizzazione rimaste accantonate, a partire da una sistema viario bisognoso di interventi celeri. In questi giorni – ha aggiunto Cuccioletta – so di persone cui sono state fatte promesse per lavorare in questo Ospedale, senza che chi se ne è reso protagonista abbia detto loro che le professionalità che presteranno il proprio servizio nell'Ospedale dei Castelli verranno assunte con concorsi pubblici o trasferite da altri presidi. Colgo anzi l'occasione per ribadire che proprio col contributo di Giancarlo Righini in Regione faremo in modo che nessun dipendente possa perdere il posto di lavoro con l'apertura di un Ospedale che noi tutti attendiamo con impazienza".  

Aurigemma (FI)”Da Zingaretti ennesima promessa non mantenuta su ospedale Castelli “Continuano le passeggiate elettorali del presidente Zingaretti. Oggi, tra l’altro  viene smascherato il suo ultimo bluff, l’ennesima promessa rimandata: infatti durante la passerella odierna all’ospedale dei castelli, ha affermato che il nosocomio aprirà a fine 2017, inizio 2018, quando negli anni scorsi aveva affermato che l’obiettivo era l’apertura nei primi mesi del 2017. Ma con Zingaretti siamo abituati alle parole al vento, che sistematicamente poi non vengono rispettate. Tra l’altro, questo attivismo del governatore ha registrato un’accelerazione – guardacaso – a ridosso del voto. Ma i cittadini, come abbiamo già affermato più volte, non si faranno prendere in giro dalle false promesse di Zingaretti, visto che la realtà della sanità laziale è sempre più lontana da quella immaginata da quest’amministrazione. Anche oggi, qualora ce ne fosse ancora bisogno, apprendiamo dalla stampa dell’aumento delle liste d’attesa, anche per i malati oncologici. Solo per fare un esempio: 11 mesi per una tac. In questi tre anni, Zingaretti non ha fatto nulla per contrastare questo fenomeno, e i risultati sono a dir poco disastrosi;  purtroppo, però, queste inefficienze vengono pagate – come sempre – dai cittadini” Lo dichiara il Capogruppo di Forza Italia della Regione Lazio e vice presidente della Commissione Salute Antonello Aurigemma.




ARICCIA, NUOVO OSPEDALE DEI CASTELLI ROMANI: IL CANTIERE SBARCA SUL WEB

Redazione

Ariccia (RM) – Il Nuovo Ospedale dei Castelli Romani è on line con un sito web dedicato alla sua costruzione! L’avvio dei lavori della più grande struttura ospedaliera dei Castelli è infatti coinciso con una nuova modalità di trasparenza e partecipazione che possa permettere a tutti di osservare mensilmente lo stato di avanzamento dell’opera.
Il Comune di Ariccia, il cui Sindaco Cianfanelli è il Presidente del Collegio di Vigilanza che vigila sulla realizzazione dell’Ospedale, ha inteso “aprire” il cantiere sfruttando le potenzialità del web e dare una ulteriore certezza alla sua costruzione.
“Abbiamo creato un sito web – afferma il Sindaco Emilio Cianfanelli – dedicato alla realizzazione dell’Ospedale dei Castelli perché crediamo che sia il modo migliore per far entrare nel cantiere ogni cittadino. È la via più immediata per far partecipare nella massima trasparenza tutta la cittadinanza e fare in modo che ognuno possa sentirlo già suo.
È un’opera molto complessa e proprio per questo va sostenuta e difesa da tutti, perché la salute pubblica d’eccellenza è un bene primario e noi con questo sito vogliamo che venga garantito già in fase di costruzione del suo contenitore, il Nuovo Ospedale dei Castelli appunto”
Il sito è raggiungibile attraverso il sito ufficiale del Comune di Ariccia www.ariccia.rm.gov.it cliccando sulla foto del cantiere.

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ARICCIA : OSPEDALE CASTELLI ROMANI SEMPRE PIU' REALTA'

Redazione

Ariccia (RM) – Questa mattina si è svolta una visita al cantiere del Nuovo Ospedale dei Castelli con il Sindaco di Ariccia Emilio Cianfanelli e i Sindaci di Genzano e Castel Gandolfo e il Vice Sindaco di Lanuvio. Presente anche la Giunta e i Consiglieri di Ariccia.
Sul Cantiere il Direttore dei Lavori della Asl RmH ing. Marcello Fiorenza e il Rup della Asl RMH ing. Aldo Cella, nonché i responsabili delle ditte aggiudicatarie dell’appalto e il progettista.

“L'Ospedale dei Castelli Romani – afferma un emozionatissimo Emilio Cianfanelli – sta diventando realtà! Abbiamo sotto gli occhi il futuro della nostra sanità pubblica, un’eccellenza, che sarà finalmente in grado di dare risposte ad un territorio di più di mezzo milione di abitanti che in questi anni è stato letteralmente “desertificato” privando i nostri cittadini di un servizio essenziale.
In quanto Presidente del Collegio di Vigilanza dell’opera sto aspettando la relazione del Rup ing. Cella per poterla inviare al procuratore della Corte dei Conti.
Oggi, oltre a noi Sindaci, sono presenti medici e associazioni del territorio che hanno potuto constatare la serietà dell’opera e di fronte ad un cantiere in piena attività avere la certezza che l’ospedale sta diventando realtà e non si torna più indietro. Questo sgombra il campo da illazioni e chiacchiericci e ci proietta nel futuro, fatto non soltanto dall’Ospedale dei Castelli, ma anche da un attiguo centro congressi, una Rsa per le dimissioni protette e un polo universitario per lauree brevi. Diamo finalmente risposte ed una piena dignità ai Castelli Romani e ai suoi 500mila abitanti”.

Questi i dati dell’opera forniti dal Rup ing. Cella: 10 mesi per la fine del cemento armato e 3 anni per completare tutta l'opera. 8 i milioni di € spesi finora, 5 gru a lavoro e 80 operai tra ferraioli e cementisti. 2500 mt di fognature realizzate e primo solaio in fase di realizzazione. 15 ettari sminati da più di 700 bombe, completato il sondaggio archeologico che aveva comportato la scoperta (ed il recupero) di mura e strade romane che tornate alla luce verranno valorizzate dalla Sovrintendenza.
120 milioni di € stanziati e confermati dalla Regione Lazio che daranno un ospedale con 269 posti letto, un Dipartimento di emergenza di 2° livello, con tutte le specializzazioni al suo interno. In più l’ATI che si è aggiudicato l’appalto nel progetto ha aggiunto la possibilità, nel piano seminterrato la possibilità di ospitare la radioterapia per malati oncologici.

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GENZANO OSPEDALE, UN GRIDO "AFONO" D'ALLARME DA 4 ANNI

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 Chiara Rai

Genzano di Roma (RM) – Una struttura d’eccellenza che cammina senza gambe con medici e personale sanitario che fanno miracoli tutti i giorni, registrando ottimi risultati, sia come nascite che come assistenza ostetrica e pediatrica.

Ecco come si presenta l’ospedale di Genzano. Da quattro anni, ufficialmente, il pronto soccorso è chiuso. Eppure le urgenze vengono prese, tutti i giorni, a tutte le ore. E’ una sorta di pronto soccorso pediatrico, ginecologico e ostetrico travestito da “accettazione”.

Arrivano anche bambini in fin di vita, ma trovano spesso e volentieri solo un infermiere e un ausiliario. Il pediatra c’è ma è occupato al reparto. Di turno, in sala operatoria, in visita e non può certo avere il dono dell’ubiquità.

Per le urgenze, pochi minuti di attesa rischiano di essere fatali. Se ci sono emergenze pediatriche gravi, bisogna correre a Roma, altrimenti ci si affida al fato e si aspetta. Se un bambino in fin di vita arriva a Genzano, otto volte su dieci è possibile che non trovi un pediatra libero pronto a visitarlo subito.

Genzano è il fiore all’occhiello in materia di pediatria, ostetricia e ginecologia ma non vi è una organizzazione e razionalizzazione adeguata. Un esempio? Se un bambino deve sottoporsi ad una lastra, l’apparecchio c’è. Il radiologo no. Il bambino, arrivato in urgenza a Genzano, viene sottoposto a lastra e poi inizia il viaggio del referto: da Genzano una email parte per Albano. Da quel momento inizia l’attesa e bisogna armarsi di tanta pazienza perché non c’è una stima di tempo. Bisogna essere fortunati e trovare il radiologo disponibile a dare un’occhiata alla radiografia, bisogna scrivere l’esito e rispedirlo a Genzano. E a Genzano c’è l’attesa del pediatra che appena si libera deve vagliare il tutto e somministrare una eventuale terapia al bambino o comunque deciderne le sorti.

Tanti proclami, mobilitazioni dei sindaci, slogan, proteste, ma nulla di concreto è successo. La Regione finora non ha messo mano alla drammatica situazione della sanità ai Castelli Romani.

Le Asl sono state sempre contenitori politici. Si è fatto e disfatto. Senza farla troppo lunga, c’è bisogno di più personale e che a Genzano si rimetta in piedi il pronto soccorso “amputato”. Ha tutte le carte in regola per funzionare a dovere e tornare nel pieno delle sue funzioni, basterebbero al momento un paio di unità in più, almeno per tamponare la situazione da campo di guerra che si è venuta a creare.

Infine, i bambini soccorsi sono soggetti anche al pagamento di un ticket, che si attesta intorno ai 25 /30 euro, a volte qualcosa in più. Probabilmente perché il pronto soccorso, sulla carta, non c'è. In genere sono esenti dal ticket i bambini con età inferiore ai 14 anni, oltre ad altri casi di esenzioni riportati dal ministero della Salute. Sopportare sia la spesa che l’impresa in un territorio dove la sanità è al collasso diventa un conto troppo alto da pagare per i cittadini che rischiano sulla propria pelle.

Una Ferrari senza benzina non cammina. Perciò, mentre si aspetta l’ospedale dei Castelli (un sogno che non sappiamo quando sarà pronto, forse fra un quinquennio), è urgente dare linfa alle eccellenze. Il calcestruzzo a volte arriva a costare milioni di euro ma la vita delle persone vale di più.   

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ARICCIA OSPEDALE DEI CASTELLI, CIANFANELLI SMENTISCE ROBILOTTA: "I LAVORI SONO INIZIATI"

Redazione

Ariccia (RM) – Non è mancata la replica del sindaco di Ariccia Emilio Cianfanelli il qual ritiene del tutto inattendibili le affermazioni del candidato socilista riformista con Storace Donato Robilotta. Ciannfanelli infatti fa sapere che il cantiere va avanti: "Robilotta come al solito – dice Cianfanelli – tira fuori la storia delle mancato finanziamento delle ospedale dei Castelli. La verita e' che i lavori sono iniziati: quasi terminati i collettori delle acque bianche e nere, Zingaretti ha inaugursto la bretella ardeatina nettunense, e' stato posizionato lo scatolare del sottopasso ferroviario di Monte Giove e il depuratore dei Castelli è in via di ultimazione.Tutte infrastrutture dell'accordo di programma delle ospedale dei Castelli".

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CASTELLI ROMANI, COSTRUZIONE NUOVO OSPEDALE: IL MINISTERO LA VEDE IN UN ALTRO MODO

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Chiara Rai

Castelli Romani (RM) – Il cantiere dell’Ospedale dei Castelli è fantasma. Oltre che bonificare ordigni bellici non si è fatto altro perché in realtà c'è, probabilmente un difetto di comunicazione tra Ministero e Regione Lazio. Con Bondi è iniziata una rapida esecuzione al programma di revisione della spesa sanitaria. Poi Palumbo ha proseguito diritto su questa scia. C’è una sanità martoriata e ci si augura che si sia davvero compreso che bisogna sì incidere ma non accettare sulla spesa della Regione Lazio, la più indebitata tra le Regioni con un piano di rientro a livello nazionale con oltre 14 miliardi di debiti accumulati dal 2001 al 2011 e svariate bocciature sull'attuazione delle norme di risparmio.

A luglio 2012 al tavolo tecnico per il monitoraggio della spesa sanitaria, con riguardo alla definizione dei Programmi Operativi 2011- 2012, Tavolo e Comitato hanno sottolineato il mancato aggiornamento del Programma Operativo per il 2012 secondo le indicazioni dei Ministeri affiancanti. Questo dettaglio pare essere sfuggito ai vari festanti che hanno fatto l’ennesima passerella per inaugurare la posa della seconda pietra. Ma di calcestruzzo serio ancora non se ne vede l’ombra.

Il complessivo processo di riorganizzazione della rete ospedaliera, di cui al DCA 80/2010, ha subito numerose modifiche rispetto alle quali i Ministeri affiancanti hanno richiesto correzioni e integrazioni. Tavolo e Comitato hanno chiesto alla Regione un provvedimento ricognitivo che tenga conto delle numerose osservazioni ministeriali. In relazione alla realizzazione del nuovo Ospedale dei Castelli, le risposte fornite sulle criticità evidenziate non appaiono ancora esaustive. Questo significa che la tesi sempre sostenuta da Donato Robilotta, coordinatore dei Socialisti Riformisti e candidato alle regionali nella lista Storace ha un suo fondamento piuttosto corposo, soprattutto quando continua a ribadire che il Ministero ha detto no alla costruzione del Nuovo Ospedale dei Castelli. “L’Ospedale dei Castelli – dice Robilotta – è un tipo di nosocomio superato rispetto al modello europeo che parla di grandi ospedali mentre quel modello di ospedale pensato 20 anni fa è tramontato in favore degli abspoke”.

Di fatti, il Progetto Europeo degli Ospedali Pilota è iniziato formalmente  a Varsavia nel mese di aprile del 1993 ed è terminato nell’aprile del 1997. Di grandi ospedali si tratta: le dimensioni degli Ospedali Pilota variavano notevolmente: il numero di posti letto andava da 120 a 2500, mentre circa la metà degli Ospedali ne aveva da 250 a 500.

“La rivoluzione degli ospedali – continua Robilotta – alla luce del modello Europeo vede la centralizzazione (e quindi potenziamento) in Tor Vergata quale punto di riferimento  dei Castelli con i piccoli ospedali tutt’intorno che fungono da braccia di sostegno sul territorio”. Una sorta di polipo, la cui testa è Tor Vergata e i tentacoli gli ospedali sparsi per il territorio, ognuno con la propria specializzazione. “Dunque – termina così l’intervento del coordinatore dei Socialisti Riformisti e candidato alle regionali nella lista Storace – si dovrebbe essere più onesti e chiarire una volta per tutte che fino a quando non si ristruttura la rete ospedaliera non si costruisce”.

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