Asl Roma 6, all’ospedale dei Castelli operativo il nuovo reparto di terapia subintensiva

Un servizio fondamentale per chi è colpito da ictus

Presentata l’Unità Trattamento Neurovascolare (UTN) dell’ospedale dei Castelli (ODC). Un reparto di terapia subintensiva dotata di 5 posti letto, strumentazione tecnologica e diagnostica di alto profilo e ad alta intensità di cura destinata ad accogliere pazienti affetti da lesioni cerebrovascolari acute, di natura ischemica o emorragica.

Il nuovo servizio si inserisce nella rete dell’Emergenza tempo-dipendente della Regione Lazio come unità di I livello che ha come riferimento la UTN di II livello del Policlinico Tor Vergata.

A sua volta l’Ospedale dei Castelli rappresenta la struttura di riferimento per l’ictus acuto per l’ospedale di Velletri.

Presenti il Commissario Straordinario Asl Roma 6 dott. Francesco Marchitelli, il Direttore Sanitario Asl Roma 6 dott. Vincenzo Carlo La Regina, il Direttore Medico di Presidio (Odc) dott. Daniele Gentile, il Dr Fabrizio Sallustio Direttore UOSD Unità Trattamento Neurovascolare (UTN), Responsabile Unità Ictus-Ospedale dei Castelli, il Dr Carlo Capotondi direttore UOC Radiologia Diagnostica ed Interventistica, la Dr.ssa Carla Giancotti direttore UOC Anestesia e Rianimazione oltre ai
sindaci di diversi Comuni, istituzioni, autorità militari, civili e religiose. La presentazione ha visto anche la partecipazione di diversi sindaci del territorio e del sindaco di Lanuvio e deputato della Repubblica Andrea Volpi.

“Il nuovo reparto UTN – dichiarano il Commissario Straordinario Marchitelli insieme al Direttore Sanitario La Regina – rappresenta un servizio fondamentale dove ogni giorno si compiono gesti straordinari per salvare vite. La sua apertura è un tributo all’impegno verso il miglioramento della salute pubblica e alla dedizione del personale medico, che con professionalità, impegno e cuore si adopera per offrire cure di altissimo livello. Innovazione e dedizione alla cura delle persone sono tra i pilastri cardine che ci permettono di continuare a fare importanti passi insieme per la comunità”.

A inizio 2024, all’UTN e a tutto l’Ospedale dei Castelli è andato il premio di centro ictus “Diamond” conferito dal gruppo ISA (Italian Stroke Association)-Angels (società deputata all’implementazione dei percorsi diagnostico-terapeutici dell’ictus in Europa).

L’UTN rappresenta un reparto in cui operano, in un modello di multidisciplinarietà, diversi professionisti tra cui neurologi vascolari ossia con esperienza nella diagnosi e cura delle patologie cerebrovascolari, infermieri dedicati, fisioterapisti, logopedisti, dietisti.

“Uno degli obiettivi principali dell’UTN – dichiara il Dr Fabrizio Sallustio, Direttore UOSD Unità Trattamento Neurovascolare (UTN), Responsabile Unità Ictus-Ospedale dei Castelli – è ridurre i tempi di intervento in caso di emergenza neurovascolare. Grazie alla presenza di personale esperto e all’infrastruttura specializzata, i pazienti possono ricevere trattamenti cruciali in modo tempestivo senza doversi spostare a Roma con il rischio di gravi conseguenze e complicazioni a lungo termine. Inoltre, l’approccio multidisciplinare del reparto consente di valutare ogni caso in modo completo, individuando le migliori strategie terapeutiche per ciascun paziente”.

Tanto più lunga è l’occlusione arteriosa tanto più esteso è il danno cerebrale che ne deriva. Dal 2023 infatti, a seguito dell’evidenza di tempi di trasferimento ben oltre le 2 ore per i pazienti che, candidati alla trombectomia meccanica, venivano trasferiti a Tor Vergata per effettuare la procedura endovascolare, di comune accordo con la Radiologia Interventistica, coordinata dal Dr Carlo Capotondi e dal responsabile della team di radiologi interventisti dr Daniel Konda e il reparto di Terapia Intensiva, coordinata dalla dr.ssa Carla Giancotti e dal responsabile del reparto dr.ssa Simona Straffi, si è deciso di trattare questi pazienti direttamente presso l’Ospedale dei Castelli. Ad oggi tale scelta è stata premiata dai risultati in termini di esito clinico che attestano una percentuale di pazienti a medio-termine con indipendenza funzionale e autonomi (56%), nessuna disabilità (43.5%), disabilità moderata ma in grado di spostarsi autonomamente (18%), (disabilità grave 10%) (mortalità 12%).




Asl Roma 6, emodinamica h24 in rete emergenza cardiologia regione

Marchitelli: “Una prova tangibile che il nostro percorso è lastricato di azioni concrete”

Rocca: “Un passo verso un futuro più sicuro per tutti gli abitanti”

L’Azienda sanitaria locale Roma 6 entra così nella Rete regionale emergenza cardiologica e l’Ospedale dei Castelli assicurerà “un livello eccellente di assistenza sanitaria”. Lo rende noto la Asl Roma 6.

“Oggi è una giornata storica per la nostra grande comunità e per l’Asl Roma 6: finalmente, dopo tre anni, entriamo ufficialmente a far parte della rete dell’emergenza cardiologica regionale. Di fatto, riusciremo a salvare sempre più vite”, ha dichiarato il commissario della Asl Roma 6, Francesco Marchitelli.

Per il presidente della regione Lazio, Francesco Rocca: “Questo servizio non solo salva vite durante le emergenze cardiovascolari, ma migliora anche la qualità della vita dei pazienti affetti da patologie croniche e ottimizza l’uso delle risorse sanitarie disponibili. È un investimento nel benessere e nella sicurezza della comunità del territorio della Asl Roma 6, un passo verso un futuro più sicuro per tutti i suoi abitanti”.

Secondo il commissario Marchitelli, «questa è una prova tangibile che il nostro percorso è lastricato di azioni concrete: è l’esempio più calzante del cambio di paradigma, dell’umanizzazione delle cure e del benessere organizzativo.

Parole, a cui seguono i fatti. Le emergenze cardiovascolari, come gli infarti miocardici e gli ictus ischemici, possono colpire in qualsiasi momento, senza preavviso. L’attivazione del servizio di emodinamica 24 ore su 24 consente di rispondere prontamente a queste situazioni critiche, fornendo diagnosi e trattamenti tempestivi. La rapidità d’intervento è spesso determinante per la sopravvivenza e il recupero ottimale dei pazienti colpiti da tali condizioni”.

“Con l’attivazione di questo servizio la comunità del vasto territorio che va dai Castelli Romani al litorale, potrà accedere più facilmente alle cure dell’infarto senza dover essere trasferita in un’altra Azienda sanitaria locale romana.

Fino ad ora, infatti, gli infarti sono stati curati nella nostra Emodinamica nelle 12 ore diurne, ma adesso si potrà accedere alle cure anche nelle ore notturne. Attivare il servizio di emodinamica 24 ore su 24 non è solo una risposta alle esigenze immediate della popolazione, ma anche un investimento nel futuro della salute. Prevenire e trattare tempestivamente le malattie cardiovascolari riduce il carico sulla sanità pubblica a lungo termine e migliora la salute generale dei cittadini», ha affermato il direttore sanitario della Asl Roma 6, Vincenzo Carlo La Regina, che si è complimentato con «tutti i medici, gli operatori sanitari e gli amministrativi per aver permesso di raggiungere questo eccellente risultato.




Asl Roma 6, riflettori accesi sull’Ospedale dei Castelli protagonista mondiale assoluto nella chirurgia oculistica

All’evento di presentazione di questa tecnica di chirurgia oculistica tutta “Made in Italy” presenti i vertici regionali e governativi

Protagonista la signora Anna Maria De Luca, 66 anni, residente ad Ariccia, la quale ha riacquistato la vista dopo circa 5 anni di buio totale da un occhio che era completamente cieco da 21 anni. Si tratta di un intervento effettuato con una tecnica tutta italiana denominata Cheratoprotesi, ovvero l’installazione di una protesi artificiale biologica a lungo termine bio integrabile capace di risolvere i casi complicati non risolvibili con il trapianto di cornea.

E’ stata ripristinata la vista per mezzo di una cornea artificiale costituita da un lenticolo ottico ancorato ad un supporto osseo ricoperto dalla mucosa buccale del paziente per garantirne la chiusura a sigillo e permettere così il passaggio della luce attraverso la cornea danneggiata da un leucoma vascolarizzato in conseguenza di danni fisici chimici o da malattie autoimmuni.

Il dottor Franco Arrigoni, Dirigente Responsabile della Uos di chirurgia vitreo retinica dell’ospedale dei Castelli, insieme all’equipe multidisciplinare, ha assunto l’impegno di continuare a tramandare questa tecnica iniziata con il Prof. Strampelli nel 1963 e continuata dal prof. Falcinelli

Grande successo di partecipazione e gradimento ha registrato l’evento che si è tenuto presso Ospedale dei Castelli e che vede protagonista il Lazio come eccellenza rispetto ad altri Paesi nel mondo grazie a una particolare tecnica di chirurgia oculistica “Made in Italy”, nata e perfezionata da luminari italiani. 

L’evento moderato dal giornalista Fulvio Benelli, ha visto la partecipazione straordinaria di ospiti d’eccezione a partire dal Capo di Gabinetto del Ministero della Salute dottor Marco Mattei il quale ha portato i saluti del Ministro Orazio Schillaci e si è congratulato per il percorso intrapreso dalla direzione strategica teso a valorizzare le eccellenze e implementare i servizi sul territorio, il Presidente del Consiglio regionale del Lazio Antonello Aurigemma, l’Assessore regionale al Bilancio e all’Agricoltura Giancarlo Righini, il Senatore della Repubblica Marco Silvestroni e il Deputato della Repubblica Andrea Volpi. Presenti il Commissario Straordinario della Asl Roma 6 Francesco Marchitelli e il Direttore Sanitario Asl Roma 6 Vincenzo Carlo La Regina. Tra gli interventi il dottor Franco Arrigoni Dirigente Responsabile Uos chirurgia vitreo retinica ospedale dei Castelli e il dottor Augusto Pocobelli, Primario Oculista Azienda San Giovanni Addolorata e Responsabile della Banca degli occhi.

L’Ospedale dei Castelli, grazie alla sensibilità del Commissario Straordinario Marchitelli e del Direttore Sanitario la Regina che puntano sull’umanizzazione delle cure, intende dunque combattere la cecità corneale grazie alla Cheratoprotesi, ereditata dai grandi maestri dell’oftalmologia italiana. Arrigoni ha conosciuto personalmente il prof. Strampelli e il prof. Falcinelli 31 anni fa ed è stato diretto allievo di Falcinelli. Il prof. Petitti, presidente della fondazione Falcinelli ha sempre riconosciuto in Arrigoni “l’erede” del luminare Falcinelli e l’auspicio e intenzione futura è tramandare questo sapere anche a nuovi chirurghi oculisti.

Finora i centri specializzati che portano avanti l’osteocheratoprotesi si trovano in India, Germania, Inghilterra, Colombia e Usa. Oggi il Lazio torna protagonista tra le eccellenze mondiali grazie all’impegno assunto dalla Asl Roma 6 che pone l’ospedale dei Castelli come punto di riferimento per questo speciale intervento chirurgico.

Molto apprezzato un saluto con videomessaggio del Console Onorario d’Italia a Busan (Repubblica di Corea) Prof Vincenzo Campitelli che si è congratulato per il grande risultato portato a segno dall’equipe italiana e ha aperto a una futura collaborazione tra medici coreani e italiani per trasferire la tecnica anche in Corea del Sud.

Il Commissario Straordinario della Asl Roma 6 Dottor Francesco Marchitelli si è detto entusiasta e grato: “Abbiamo un grande tesoro che intendiamo difendere e tramandare: questa tecnica tutta “made in Italy” che grazie a questo straordinario intervento chirurgico sarà praticata proprio qui all’Ospedale dei Castelli. L’importanza di puntare sulle tecniche chirurgiche e mediche italiane per farne delle eccellenze risiede nella creazione di un sistema sanitario robusto e affidabile, in grado di offrire risposte certe alle persone che hanno bisogno non solo di fidarsi ma di affidarsi. Questo nuovo capitolo per la chirurgia oculistica avviato all’Ospedale dei Castelli consentirà di migliorare la qualità di vita delle persone che per noi è la missione principale che detta tutte le azioni che questa Asl sta mettendo in campo per dare delle risposte concrete. Inoltre, l’evento di oggi può dare un buon contributo a consolidare la reputazione internazionale del nostro sistema sanitario italiano e del Lazio in particolare modo che continua a raggiungere importanti risultati. Le nostre eccellenze mediche e chirurgiche non solo possono garantire trattamenti di alta qualità per i pazienti del Lazio, ma possono anche attirare l’interesse di altri Paesi del mondo proprio come successo con questa tecnica che nel corso degli ultimi 30 anni è stata adottata all’estero con grande attenzione. Ringrazio tutte le istituzioni e autorità civili e religiose presenti, il Presidente della Regione Francesco Rocca che è sempre attento e presente sul territorio. Concludo col dire che questa grande Comunità della Asl Roma 6 è carica di entusiasmo e desiderio di essere sempre più vicina alle persone che per noi sono i massimi destinatari delle nostre attenzioni. Insieme riusciamo a raggiungere grandi risultati e lo facciamo giorno dopo giorno”.

Il Direttore Sanitario della Asl Roma 6 Dottor Vincenzo Carlo La Regina ha aggiunto: “Vedere il sorriso della signora Anna Maria è forse l’immagine più bella che questo importante evento ci potesse regalare. Questo è un segnale forte, è un grande cambiamento di prospettiva che pone l’attenzione non solo sul trattamento dei sintomi fisici, ma anche sul benessere della persona, prendendo in considerazione aspetti emotivi, mentali e sociali.

Riportare l’attenzione dei pazienti al centro significa anche coinvolgerli attivamente nel processo decisionale riguardo alle proprie cure e Anna Maria lo ha partecipato attivamente e ci ha rallegrato e motivato. E la cosa straordinaria che è successa è proprio questa: si è pensato a favorire un rapporto terapeutico basato sulla fiducia reciproca e sulla collaborazione e questo ha permesso di migliorare sensibilmente anche i risultati clinici. Con queste poche parole sentite e che caratterizzano un particolare percorso che sto condividendo questa meravigliosa comunità Asl Roma 6 ringrazio davvero tutti di cuore per essere qui a festeggiare insieme a noi questi sensazionali risultati”.




Nuovo Ospedale dei Castelli, ampliamento posti letto: è polemica tra direzione sanitaria e Ugl medici Roma

E’ polemica tra il direttore generale della Asl Roma 6 professor Narciso Mostarda e il dottor Salvatore Pace, segretario Ugl medici Roma e provincia dopo le affermazioni di quest’ultimo riguardo l’annunciato nuovo ampliamento di 52 posti letto in più all’Ospedale dei Castelli.

“In alcuni reparti, strategici, – ha detto il sindacalista – il cinquanta per cento dei medici ha chiesto il trasferimento in altri ospedali. I dirigenti dell’Asl Rm6 dovrebbero chiedersi le ragioni di questa fuga. Gli specialisti non si sentono gratificati”. Secondo Salvatore Pace si potrebbe quindi creare un problema per la mancanza di personale medico a causa dell’ampliamento.

“Ci meravigliamo che un dirigente sindacale strumentalizzi un istituto così importante per i lavoratori come quello della mobilità, con l’obiettivo di screditare un’azienda sanitaria pubblica”, dichiara Narciso Mostarda, Direttore generale Asl Roma 6, replicando alle affermazioni di oggi, di Salvatore Pace, segretario Ugl Medici Roma, in un’intervista resa a un quotidiano della Capitale. “L’Ospedale dei Castelli”, prosegue, “è in continuo miglioramento e sta diventando sempre più attrattivo, sia per gli utenti che per gli operatori sanitari. I professionisti della nuova struttura in meno di un anno hanno sviluppato senso di appartenenza e spirito di collaborazione. Smentiamo categoricamente quanto affermato da Pace, la struttura ospedaliera non è in carenza di organico: dall’apertura al 31 luglio sono stati assunti 146 professionisti tra medici, infermieri tecnici e oss. e sono in corso le procedure di reclutamento in funzione dell’aumento di 52 posti letto”.

Sono 77 i reclutamenti che verranno effettuati tramite mobilità dalla Asl Roma 6, e 43 quelli che avverranno tramite concorsi. Le figure professionali coinvolte sono principalmente medici, infermieri e collaboratori sanitari. Sono invece 89 le assunzioni previste con bandi programmati in aggregazione con le Asl Roma 4 e 5, fra mobilità e concorsi, per l’intera Asl. I dati dell’Ospedale dei Castelli, al 31 agosto 2019, confermano che la struttura cresce in volumi di produzione, fatturato, complessità degli interventi e qualità: 29.433 accessi al Pronto Soccorso, 1.828 procedure chirurgiche, 4.400 ricoveri, 392 nascite. Il 47% dell’aumento del fatturato aziendale (cresciuto del 19%, e di 4.700.000 euro circa) è da attribuire all’Ospedale dei Castelli.

Occorre sottolineare che non ha alcun fondamento la dichiarazione secondo cui i reparti di Radiologia e Chirurgia potrebbero trovarsi in difficoltà a causa delle richieste di trasferimento dei medici. A precisarlo sono proprio i primari delle due Unità operative: “Non mi sono pervenute richieste ufficiali di trasferimento. Posso constatare con soddisfazione che i dieci professionisti del mio staff sono gratificati dal proprio lavoro all’Ospedale dei Castelli e che l’organico si è arricchito di giovani medici fortemente motivati”, precisa Angelo Serao, Direttore Uoc Chirurgia generale. Sulla stessa linea Carlo Capotondi, Direttore Uoc Radiologia-Interventistica dell’Ospedale dei Castelli, che spiega: “Non è vero che l’Ospedale dei Castelli non sia attrattivo, anzi, nei giorni scorsi abbiamo accolto una nuova dottoressa proveniente da un ospedale di Genova. Non riscontro alcuna insoddisfazione, la squadra è affiatata e lavora con entusiasmo e so che molti colleghi desiderano fortemente partecipare ai concorsi per essere inseriti nel nostro Ospedale. Ho ricevuto solo due richieste ufficiali di mobilità, del tutto comprensibili: una motivata dall’esigenza di avvicinarsi a Roma e l’altra per passare al contratto a tempo indeterminato”.

Precisiamo, inoltre, che sono in corso le procedure di reclutamento di 9 dirigenti medici di Radiodiagnostica e 9 tecnici di radiologia, per l’intera Asl. Nel reparto di Chirurgia sono stati assunti 2 professionisti nei mesi scorsi per l’Ospedale dei Castelli, e sono in corso le procedure per reclutarne 8 per l’intera azienda.”




ARICCIA, CIANFANELLI: "PER COMPLETARE L'OSPEDALE DEVE ESSERE ELETTO SINDACO MAURO SERRA BELLINI"

Red. Politica

Ariccia (RM) – "La fase della distruzione della sanità è finita e noi stiamo ricostruendo un nuovo modello di difesa del diritto alla salute. Ai Castelli ci sarà uno dei più moderni ospedali italiani". Con queste parole il governatore del Lazio Nicola Zingaretti ha annunciato che sono stati appena stanziati gli ultimi 22 milioni di euro per acquistare tutte le attrezzature necessarie al nosocomio.

L'ospedale dei Castelli si trova quindi nella fase degli allestimenti dopodichè potrà finalmente partire. L'ex sindaco di Ariccia Emilio Cianfanelli, non ha voluto risparmiare una stoccata ai tanti "gufi" che hanno perseguito, secondo l'ex primo cittadino, i loro scopi fino al commissariamento del Comune di Ariccia. "Chi ha fatto cadere prima della scadenza l'amministrazione comunale di Ariccia sperava di fermare i lavori delle infrastrutture a servizio del Nuovo Ospedale. – Ha detto Cianfanelli – Zingaretti ha vanificato la loro azione da traditori, – ha proseguito l'ex primo cittadino di Ariccia – ha nominato un coordinatore. Il Commissario prefettizio ha convocato il collegio di vigilanza, il lavoro svolto dall'amministrazione di centrosinistra fino a febbraio ha permesso l'appalto della strada di collegamento Appia Bis Nuovo Ospedale per 8 milioni". Infine Emilio Cianfanelli ha invitato gli elettori a votare per il candidato sindaco Mauro Serra Bellini alle prossime elezioni del 5 giugno: "Per completare l'Ospedale – ha concluso l'ex sindaco di Ariccia – deve essere eletto sindaco Mauro Serra Bellini a capo della coalizione di Centrosinistra"

Il candidato sindaco di Ariccia a riguardo ha dichiarato :"I lavori pubblici e di viabilità per Ariccia sono all'ordine del giorno con il centrosinistra, grazie all'ottima sinergia con la Regione e la città metropolitana. E come centrosinistra abbiamo portato a casa due risultati importanti per la città, in queste ore. Il primo, di cui ci siamo fatti carico, da tempo come amministrazione, accogliendo una legittima richiesta dei cittadini di Via Perlatura e via Rufelli, fino all'intersezione con via Irlanda, è la loro sicurezza. Ebbene, i due km di strada interessati, saranno messi in sicurezza grazie alla consegna del tratto da parte degli uffici del delegato metropolitano alla viabilità, Massimiliano Borelli, al Comune di Ariccia; come su nostra richiesta. I due tratti sono ad alta pericolosità, teatro di incidenti, spesso notturni. Poiché erano tratti ex provinciali, per legge non vi si potevano collocare dissuasori né limitatori della velocità. Consegnandoli però al Comune, come chiedemmo durante l'amministrazione dell'ex sindaco Cianfanelli, i tratti ora rientrano nel territorio urbano di Ariccia e possono essere messi in sicurezza. Una volta eletto sindaco mi attiverò, con la futura giunta, per mettere in sicurezza il tracciato con misure idonee (i dissuasori ad esempio), provvedere all'illuminazione e procedere ai percorsi pedonali laddove possibili. Tutto quello che può migliorare la vivibilità dei residenti. L'altro successo che mi sento di condividere con i cittadini è l'invio in queste prossime ore di 250 lettere di  acquisizione bonarie dei terreni, alle rispettive ditte sul tratto di Vicolo di Mezzo e Vallericcia, per avviare il collegamento dell'Appia bis all'ospedale dei Castelli. È la strada che serve per raggiungere il nosocomio da Albano e da Ariccia, senza la quale rimarrebbe una cattedrale nel deserto: due corsie, una pista ciclabile e un marciapiede realizzati con gli 8 milioni di fondi regionali, già messi a bilancio. Grazie alla quadra raggiunta con Nicola Zingaretti, ad Ariccia in queste ultime ore per supportare la mia campagna, procederò – se il voto premierà i miei sforzi – al completamento di tutti i collegamenti viari utili a rendere Ariccia e i suoi servizi ancora più fruibili"
 




CASTELLI ROMANI, INDIRIZZO ASL RMH IN REGIONE: 4 EMERGENZE I LIVELLO E L'OSPEDALE DEI CASTELLI

Redazione

Castelli Romani ( RM) – Si è tenuta questa mattina la riunione dei Sindaci della Asl Rm/H per discutere la proposta per il nuovo Atto Aziendale da inviare alla Regione Lazio. Presenti al tavolo, oltre al Commissario della Asl Rm/H dott. Claudio Mucciaccio, i Sindaci dei Comuni di Albano, Ariccia, Genzano, Frascati, Velletri e Marino.

La proposta unitaria dei Sindaci stabilisce per il nuovo atto aziendale:
– 4 Dipartimenti di emergenza di 1° livello,
– 1 Polo di elezione multi specialistico (con specialisti provenienti anche da altri Poli) con chirurgia
oncologica, odontoiatria, otorinolaringoiatria, medicina nucleare, ginecologia e urologia
– 1 punto nascita presso l’ospedale di Genzano che prevede una Casa delle nascite con neonatologia,
rianimazione neonatale, patologia ostetrica, consulenza eugenica,
– la costruzione del Nuovo Ospedale dei Castelli che potrà accogliere il Dipartimento di emergenza
di 2° livello,
– l’attivazione dell’emodinamica per gli infartuati

“Dobbiamo dare – afferma il Sindaco di Ariccia Emilio Cianfanelli – delle risposte efficaci in una situazione di emergenza sanitaria per i Castelli Romani, razionalizzando la spesa e tentando di mantenere tutte le specialità sul nostro territorio.
A tal proposito ribadisco che la risposta per il nostro territorio è un dipartimento di emergenza di 2° livello, in grado di salvare vite umane e dare risposte sanitarie in linea con gli standard del nord Italia.
Questo sarà l’Ospedale dei Castelli, che nasce da un Accordo di Programma tra Regione, Asl e Comune di Ariccia, figlio di questa specifica programmazione. L’Accordo di Programma è irrevocabile e l’Ospedale deve essere realizzato celermente se non si vuole il declino dell’offerta sanitaria pubblica di mezzo milione di abitanti del Lazio”.




ARICCIA, OSPEDALE SPOLVERINI: LA ASL ROMA H PRECISA I TERMINI DEL CONTRATTO DI PERMUTA CON IL COMUNE

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Redazione

Ariccia (RM) – Con il contratto di permuta a rogito Notaio Bellagamba del 22.08.07, Rep. n° 108029, Racc. n° 32923, il Comune di Ariccia ha acquistato il P.O. Spolverini che, ai sensi e per gli effetti di cui al predetto rogito, permane nella piena disponibilità dell’Azienda USL ROMA H fino al trasferimento nel Policlinico dei Castelli Romani dei reparti e servizi oggi presenti, restando riservato anche per il futuro ed in via esclusiva alla medesima AUSL RMH l’uso del piano terreno del Padiglione “Colombo” per i compiti di Istituto di quest’ultima.

 




ARICCIA, OSPEDALE DEI CASTELLI: I SOLDI CI SONO E IL SINDACO SI APPELLA A ZINGARETTI

C. R.

Ariccia (RM) – Ci sono 121 milioni di euro già impegnati dalla Regione per la costruzione dell’ospedale dei Castelli. Emilio Cianfanelli,  ribadisce e rilancia: “E’ stato convocato il Collegio di Vigilanza, i fondi ci sono e le procedure vanno avanti”.

Secondo il primo cittadino, l’ospedale si farà e del resto il cantiere procede e l'appalto è stato affidato. Fa fede l'accordo di programma sottoscritto circa sei anni fa dal Comune di Ariccia, dalla Asl RmH e dalla Regione Lazio. Adesso, l’appello di Cianfanelli è rivolto al Presidente Nicola Zingaretti affinché metta mano alla “mancanza commissariale”: “Mi auguro che il Presidente Zingaretti, commissario per la sanità del Lazio – ha detto il sindaco di Ariccia – inserisca la realizzazione dell’Ospedale dei Castelli nel Programma operativo 2013-2015, in quanto l’opera gode di copertura finanziaria ed è essenziale per il territorio”.

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A. De Marchis

Castelli Romani (RM) – Due pose della prima pietra sotto la giunta Marrazzo e Polverini e il primo progetto risalente addirittura a Storace Presidente, poi bocciato dalla sinistra.

Questo Ospedale dei Castelli è un travaglio senza fine. Adesso che circa 350 mila residenti dell'hinterland aspettavano che quest'opera, tanto voluta dal sindaco ariccino Emilo Cianfanelli, venisse alla luce, arriva il colpo di scena mille volte anticipato dal già consigliere regionale Donato Robilotta.

A commentare la notizia è il senatore Pd Bruno Astorre in una nota:

"Apprendo dalle agenzie di stampa – dice – che nel Programma operativo 2013-2015, che la struttura commissariale del Lazio dovrà inviare al tavolo tecnico interministeriale per la verifica del piano di rientro della sanità, non vi sarebbe alcun riferimento all’Ospedale dei Castelli. Il Policlinico, atteso da oltre 20 anni, è una struttura fondamentale per la rete assistenziale del territorio, un esempio di virtuosità che, con la razionalizzazione degli ospedali di Genzano, Ariccia e Albano, assumerà al suo interno importanti specialità, coniugando qualità dei servizi a contenimento della spesa. Sono convinto – conclude il senatore Pd – che il Presidente Nicola Zingaretti, da sempre sensibile ai problemi relativi alla sanità, presterà la giusta attenzione a questa opera strategica per la rete assistenziale dei Castelli".

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Chiara Rai

E’ mancato soltanto un lungo tappeto rosso adagiato sopra le zolle di terra smossa per evidenziare la passerella politica calcata la mattina del 30 marzo in occasione della seconda “posa della prima pietra” dell’ospedale dei Castelli, ribattezzato, in più occasioni, “ospedale fantasma”. Stesso fotofinish del 6 marzo 2010, quando lo “struscio politico” si avviava verso il palco a baldacchino dove vi salirono sopra l’allora vicepresidente della Regione Esterino Montino, Bruno Astorre (Pd), il sindaco di Ariccia Emilio Cianfanelli e il direttore della Asl RmH Alessandro Cipolla. Di questi volti ieri, si sono riproposti Astorre, Cipolla e Cianfanelli che nel frattempo ha perso la fascia ed è rimasto tra il pubblico senza salire sul podio. In pole position la presidente della Regione Renata Polverini e gli assessori regionali Luca Macotti e Marco Mattei e i sindaci di Albano e Marino. Al posto di Cianfanelli, il commissario prefettizio Enza Caporale insediatasi da pochi giorni a seguito della sentenza del Tar che ha annullato le operazioni elettorali di Ariccia. I volti, certamente più tesi rispetto a due anni fa, nel riproporre un ritornello che agli occhi dei cittadini appare ai limiti del ridicolo. Non c’era la stessa banda musicale del 2010, ma solo una musica new age di sottofondo che ha scandito i vari interventi minacciati dall’ombra di una sanità castellana giunta ormai al capolinea. Mille e 8 giorni è il tempo che rimarrebbe per il completamento di un travaglio iniziato 13 anni fa. Sessantacinque milioni è l’importo di appalto del primo lotto su un totale di 120 milioni di euro. In mezzo alla terra, uno splendido plastico, quello sì terminato, che fa capire l’imponenza dell’ospedale: tre piani con 285 posti letto tra cui 260 degenze, 59 day hospital, 20 solventi, 8 sale operatorie e 3 sale parto. Quasi la metà dei posti letto dell’altro sogno da realizzare in “project financing” denominato “policlinico dei Castelli” arrivato alla soglia di decollo sotto la giunta Storace. Poi più nulla, arrivò il centrosinistra e l’iter fu riavvolto in favore del Nuovo ospedale, inteso come struttura pubblica. E malgrado le aspettative dei fautori di questo secondo progetto, secondo indiscrezioni, l’opera potrebbe essere un prodotto misto pubblico-privato. E quindi si saranno persi 13 anni e si sarà ritornati all’idea primordiale partorita dal centro destra. Anche perché, come si può pretendere di spendere milioni e milioni (perché è chiaro che si supererà il tetto di 120 Mln) di euro con una sanità del Lazio commissariata a causa di circa 1,7 miliardi di debiti che hanno portato ad un piano di razionalizzazione irragionevole agli occhi dei cittadini. Anche oggi hanno parlato di un’opera, lo dissero allora e l’hanno ripetuto oggi, senza colori politici come ha sottolineato Astorre, “ma doverosa nei confronti della popolazione locale. Adesso – ha aggiunto il consigliere Pd –  dopo le operazioni di rilievo archeologico e la bonifica per liberare l'area da ben 400 residui bellici, inizia la costruzione e speriamo che la Regione riesca a prorogare il direttore dei lavori affinché possa rimanere sul cantiere”. Polverini ha sottolineato il fatto che si da concretezza a un opera rimasta per troppo tempo in sospeso, “ci sono stati problemi seri – ha detto la governatrice –  nella gestione del rapporto tra la Regione, che è commissariata in ambito sanitario, e i ministeri vigilanti. La mia amministrazione ha cercato di portarlo avanti e oggi si apre la fase operativa di una struttura all’avanguardia”.  Purtroppo c’è una considerazione, in tutta questa storia, che non può essere tralasciata. Purtroppo, mentre si aspetta la futura struttura all’avanguardia i pronto soccorso nei nosocomi castellani hanno toccato il fondo. Bloccate le assunzioni, scaduti i contratti. Alcuni ospedali, come Ariccia, ridotti addirittura a contenitori e snaturati della loro mission: la riabilitazione dei malati di polio e post polio. Purtroppo nonostante questo ennesimo grande clamore, ne dovrà passare di acqua sotto i ponti prima di vedere la struttura in funzione. E sinceramente il pensiero vola a tutti quei cittadini che in questo momento si trovano in attesa da ore di essere assistiti, ai malati che vengono trasferiti a destra e a manca perché gli ospedali scoppiano. Alle donne in gravidanza che presto non sapranno più in quale ospedale del distretto RmH potranno partorire in serenità. Alle persone in barella nei corridoi, ai famigliari in lacerante attesa.  Significative a riguardo le parole del sindaco di Genzano Flavio Gabbarini: “Il fatto positivo è che c’è sinergia tra Asl e Regione nell’attuazione di questo primo lotto. A quanto ci è dato sapere il cantiere durerà mille e otto giorni – dice Gabbarini –  speriamo non mille e ottocento. Comunque, che siano 4, 5, o 10 anni, la Regione deve fare uno sforzo e assumere a tempo indeterminato le persone che hanno il loro contratto in scadenza al fine di mantenere, perlomeno, il livello minimo di efficienza e di sicurezza nei servizi”. Anche il direttore sanitario Asl RmH Amedeo Cicogna ritiene positiva questa ripresa d’iniziativa: “E’ senz’altro un obbiettivo a cui dobbiamo tendere – ha detto Cicogna – per razionalizzare la sanità del territorio. E’ un evento importante che mi auguro sia decisivo per quanto riguarda la continuità dell’opera. Purtroppo, attualmente, siamo in una situazione di gravissima sofferenza, i servizi hanno risentito del blocco delle riassunzioni e se non ci sbrighiamo a fare l’ospedale, rischiamo, paradossalmente, di non avere più personale da metterci dentro”.

 

L'OSSERVATORE LAZIALE VIDEO INTERVISTA A: MARCO MATTEI ASSESSORE ALL'AMBIENTE REGIONE LAZIO

L'OSSERVATORE LAZIALE VIDEO INTERVISTA A: LUCA MALCOTTI ASSESSORE AI LAVORI PUBBLICI REGIONE LAZIO

L'OSSERVATORE LAZIALE VIDEO INTERVISTA A: VITTORIO AMEDEO CICOGNA DIRETTORE SANITARIO ASL RMH

L'OSSERVATORE LAZIALE VIDEO INTERVISTA A: EMILIO CIANFANELLI EX SINDACO DI ARICCIA

L'OSSERVATORE LAZIALE VIDEO INTERVISTA A: FLAVIO GABBARINI SINDACO DI GENZANO

L'OSSERVATORE LAZIALE VIDEO INTERVISTA A: GIOVANNI LIBANORI ESPONENTE UDC CASTELLI ROMANI

L'OSSERVATORE LAZIALE VIDEO INTERVISTA A: PIERLUIGI FORTINI ESPONENTE PDL ARICCIA

 




ARICCIA NUOVO OSPEDALE CASTELLI, TORNA LA POSA DELLA PRIMA PIETRA

Chiara Rai

Lo scenario sarà pressoché lo stesso di quello del 6 marzo 2010, quando alla posa della prima pietra dell'ormai celeberrimo nuovo ospedale dei Castelli parteciparono in prima linea l’allora vice Presidente della Regione Esterino Montino e l'allora Sindaco ariccino Emilio Cianfanelli. Quest’ultimo di recente sollevato dalla sua carica di Sindaco e “rimpiazzato" dal Commissario Prefettizio Enza Caporale a causa di una sentenza del Tar che ha annullato, di fatto, le operazioni elettorali ariccine del 2011. Domani sarà presente il Presidente della Regione Lazio Renata Polverini per l'ennesimo, e speriamo definitivo, tentativo di posa della famigerata prima pietra che pesa come un macigno sulla gravissima situazione della sanità castellana ormai al collasso “Auspico che il nuovo Ospedale dei Castelli divenga un punto nodale del sistema sanitario di questa parte della provincia, con la razionalizzazione dell’apporto degli ospedali di Genzano, Albano ed Ariccia.” Ha dichiarato Bruno Astorre, Vicepresidente del Consiglio regionale Lazio. I cittadini si augurano che questa volta alla gettata delle fondamenta dell'opera segua il definitivo completamento dell'attesissimo nosocomio, di cui si è iniziato a parlare con la Giunta Storace. I cittadini si augurano altresì che nell'attesa di veder funzionare il nuovo ospedale castellano non  vengano chiusi, pian piano gli unici e pochi ospedali del distretto RmH rimasti.