ROMA, OSPEDALE ISRAELITICO: LAVORATORI IN CRISI, LA REGIONE VUOLE TOGLIERE L'ACCREDITAMENTO

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Roma – La situazione dell'ospedale Israelitico di Roma è fuori controllo. «La decisione scriteriata della regione di togliere l'accreditamento all'ospedale israelitico rischia di generare ripercussioni pesantissime. Zingaretti come intende affrontare il problema dei livelli occupazionali, senza dimenticare poi le prestazioni offerte all'utenza? Che fine faranno?». Lo dichiara il Capogruppo di Forza Italia della regione Lazio e vice presidente della Commissione Salute Antonello Aurigemma. «I numeri sono altissimi: solo per citare alcune voci, sono circa 80000 le prestazioni ambulatoriali in attesa ( compresi tilt e holter) – dice Aurigemma – E ancora: i pazienti in attesa di prestazioni APA sono oltre 2200 e quelli in attesa di ricovero in DH sono quasi 1200. Di fronte a queste cifre, che sono solo alcune, non comprendiamo l'atteggiamento della Regione. Si toglie l'accreditamento all'israelitico (struttura privata accreditata), ed ora gli utenti dovranno rivolgersi ad altre strutture private accreditate con il sistema sanitario regionale, che di per se già sono intasate. Quindi, si va ad ingolfare altre strutture, già allo stremo e così facendo si rischia di aumentare ulteriormente le liste e i tempi di attesa. Così, la sanità va al collasso. Uno sfacelo vero e proprio. L'aspetto ancor più grave è che la commissione salute e il suo presidente non abbia minimamente mai affrontato tale realtà. E proprio in queste situazioni ci chiediamo che senso abbia mantenere questi »carrozzoni« ( come la commissione salute) , fermi e incapaci di discutere di argomenti delicati come questo. A questo punto, visto il disinteresse dell'amministrazione regionale, soprattutto sulle conseguenze che le sue misure rischiano di generare verso la struttura e il personale, ho ritenuto opportuno scrivere al Prefetto affinchè cerchi di trovare una soluzione adeguata. Come ripetuto ieri, ritengo necessario che il governo nomini un commissario, che possa gestire le attività al fine di garantire la continuità dei servizi offerti e la salvaguardia dei posti di lavoro. Se da una parte la magistratura farà assoluta chiarezza sulle questioni penali riguardanti l'israelitico, dall'altro è imprescindibile che si faccia il possibile per tutelare una struttura che rappresenta un punto di riferimento per la cittadinanza. Zingaretti, come sempre ha dimostrato di non capire la rilevanza della situazione, decidendo di affossare una eccellenza della nostra sanità».




OSPEDALE ISRAELITICO DI ROMA: 17 ARRESTI TRA CUI ANTONIO MASTRAPASQUA

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I carabinieri del NAS di Roma, hanno eseguito 17 misure restrittive di cui 14 ordinanze di custodia cautelare agli arresti domiciliari e 3 obblighi di presentazione alla polizia giudiziaria, nei confronti di dirigenti, medici e operatori della casa di cura privata "Ospedale Specializzato Israelitico" di Roma. Tra gli arrestati c'è anche l'ex direttore generale dell'Ospedale, Antonio Mastrapasqua, attualmente ai domiciliari.

Le ipotesi di reato sono falso e truffa in danno della sanità pubblica.

I provvedimenti emessi dal gip del Tribunale di Roma sono riconducibili alle risultanze investigative raccolte nel corso di un'indagine condotta dal NAS di Roma e coordinata da un pool della Procura della Repubblica di Roma relativamente alle ipotesi di reato di falso e truffa in danno della sanità pubblica. Contestualmente ai 17 provvedimenti cautelari, eseguiti dal Nas di Roma con l'ausilio del Comando Provinciale di Roma, l'Autorità giudiziaria ha disposto il sequestro preventivo per equivalente pari all'ammontare di 7,5 milioni di euro, somma riconducibile alla indebita richiesta economica eccedente le prestazioni realmente erogate della struttura ospedaliera.




OSPEDALE ISRAELITICO, SEDE REGIONE LAZIO: PERQUISIZIONE PER TRUFFA AI DANNI DEL SERVIZIO SANITARIO

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Roma – Gli scandali nella sanità non finiscono mai. Soprattutto quando si tratta di Regione Lazio e altri istituti. Perquisizioni dei carabinieri sono in corso da questa mattina all'Ospedale Israelitico di Roma, alcuni ambulatori, uffici della Regione Lazio e sedi Asl su richiesta della procura capitolina nell'ambito di una indagine che ipotizza una truffa ai danni del servizio sanitario nazionale. Al centro degli accertamenti, coordinati dal procuratore aggiunto Francesco Caporale, ci sarebbero diverse fatture 'gonfiate' relative a prestazioni mediche non corrispondenti a quelle che in realta' sono state effettuate.




SANITA’: ZINGA CHIUDE IL CAPITOLO DEGLI ACCREDITI

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Sanità Lazio – Via libera all'accreditamento definitivo per l'ospedale Israelitico di Roma, la Casa di Cura S. Anna di Pomezia e la Rsa Mater Dei. Insieme ai provvedimenti relativi a queste strutture, il presidente Nicola Zingaretti ha firmato altri 32 decreti per altrettante strutture.

Complessivamente si tratta dunque di 35 atti che mettono la parola fine al laborioso e lungo iter dell'accreditamento definitivo, mettendo in sicurezza normativa case di cura, ospedali, Rsa, ambulatori, centri dialisi e migliaia di posti di lavoro.

A Roma oltre all'ospedale Israelitico hanno ricevuto l'ok definitivo, tra gli altri, il presidio Marilab di Acilia, lo studio Fisioterapico  Morgagni, lo studio radiologico Giaccari alla Balduina.

In provincia di Roma, via libera  alla struttura residenziale psichiatrica Villa Adriana a Guidonia, alla Casa di cura Villa delle Querce a Nemi, al centro diagnostico Buonarroti di Civitavecchia, alla Rsa S. Raffaele di Trevignano.

A Frosinone taglia il traguardo la società Nephrocare di Cassino, mentre a Viterbo il centro Ematologico viterbese. Complessivamente dallo scorso 9 aprile ad oggi il Commissario ad acta Nicola Zingaretti ha firmato 112 decreti di accreditamento definitivo.