CIVITAVECCHIA: OSPEDALE IN FIAMME UN PAZIENTE DI PSICHIATRIA AVREBBE AVUTO UN ACCENDINO IN MANO

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 Redazione

Civitavecchia (RM) – Fiamme all'Ospedale San Paolo di Civitavecchia dove questa notte intorno alle ore 01:30, al reparto psichiatrico nell’ultima stanza del nosocomio, è divampato un incendio. Gli inquirenti stanno adesso verificando le cui cause che hanno prodotto l’incendio. Alla fonte forse un atto inconsulto di un paziente. Nonostante un possibile mal funzionamento del sistema di rilevamento dei fumi i soccorsi sono stati tempestivi. All’interno del reparto, un paziente di 57 anni inTrattamento sanitario obbligatorio. L’uomo, nonostante fosse stato legato perché pericoloso persino per se stesso, è riuscito a prendere un accendino e a dare fuoco alle cinghie che lo assicuravano al letto.

Intanto la Direzione sanitaria della Asl RMF sta approntando tutta le misure necessarie per la risoluzione delle questioni evidenziate.




CIVITAVECCHIA, LA ASL ROMA F SMENTISCE: “NESSUNA CHIUSURA PER LE SALE OPERATORIE DEL S. PAOLO”

Redazione

Civitavecchia (RM) – Relativamente ad alcuni tabella, apparsi sulla stampa locale, ( Non L'osservatore laziale ) riguardanti una presunta chiusura delle attività nelle sale operatorie dell'Ospedale 'San Paolo' di Civitavecchia, interviene la Direzione Generale dell'Azienda.
"Questa Direzione – ha dichiarato il dott. Riccioni – non ha disposto alcuna chiusura delle attività chirurgiche presso l'Ospedale 'S. Paolo' di Civitavecchia. In occasione dell'incontro di venerdì scorso con le Organizzazioni Sindacali di categoria è stata chiesta la massima disponibilità da parte di tutti gli operatori sanitari per superare questi giorni di difficoltà e garantire in primo luogo i servizi essenziali in tutte le strutture ospedaliere.”

In realtà nessun giudizio poco lusinghiero è stato espresso sui temi dell'organizzazione e sui singoli professionisti, considerando che il Commissario conosce e stima personalmente molti dei medici del 'San Paolo' di Civitavecchia e del 'Padre Pio' di Bracciano.

Il concetto espresso è stato, viceversa, quello di considerare le risorse umane un 'valore complessivo' dell'Azienda Roma F e non un bene esclusivo delle singole strutture, sopratutto in un periodo di carenza organica come questo. "E' allo studio – ha concluso il Commissario Straordinario – una convenzione quadro con altre Aziende Sanitarie pubbliche, per integrare gli organici delle discipline più carenti di medici, in tempi molto rapidi, al fine di riportare l'attività medica e chirurgica su livelli quali-quantitativi in linea con gli standards regionali e nazionali.”