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CIVITAVECCHIA, OSPEDALE SAN PAOLO: PER LUGLIO LA PIENA OPERATIVITA'

Redazione
Civitavecchia (RM)
– Il mese di luglio si rivela sempre più decisivo per il recupero della piena operatività dell’Ospedale San Paolo di Civitavecchia. La Direzione Strategica, aveva nei mesi scorsi posto due obiettivi cruciali: la realizzazione di una sede temporanea per il Servizio Trasfusionale, in sinergia con l'ospedale di riferimento per la rete del trasfusionale, ossia il San Filippo Neri, e la definitiva soluzione ai problemi del reparto di Ostetricia, peraltro strettamente connessi a quelli della Pediatria. E calendario alla mano, tutto sembra confermarne il raggiungimento
In funzione i nuovi locali, al terzo piano, del Servizio Trasfusionale, anche se per qualche tempo ancora sarà una struttura provvisoria, in attesa della conclusione dei lavori di ristrutturazione della Sede definitiva al piano terreno: per intanto quattro postazioni dedicate al prelievo, una ampia sala d'attesa ed una zona accoglienza dedicata ai donatori Avis.
In via di definizione, presumibilmente nei primi giorni di luglio, anche il ripristino della funzionalità completa (24 ore su 24) dell’Ostetricia, con gli ultimi perfezionamenti dei complessi iter burocratici, triangolati con la Regione Lazio, per l’ingresso in servizio degli specialisti Ostetrici e dei Pediatri provenienti dalla ASL di Viterbo.
La realizzazione del nuovo Blocco Parto è di fatto ultimata e presto la nuova moderna struttura verrà inaugurata dai vertici sanitari aziendali e regionali, mentre si sta lavorando per riuscire ad avviare il riammodernamento completo anche del reparto di degenza attraverso una specifica collaborazione con gli storici partner privati
L'obiettivo principale è quello di raggiungere i 500 parti annui che rappresentano lo standard previsto dalla legge per garantire un servizio sicuro.
 




NAPOLI, BAMBINO SEVIZIATO: IL CALCIATORE DEL NAPOLI HIGUAIN INVIA A VINCENZO UNA SUA MAGLIA AUTOGRAFATA

di Christian Montagna

Napoli – Restano ancora stabili se non con lievi miglioramenti le condizioni del piccolo Vincenzo. Stanco di stare in un letto di ospedale, vuole al più presto tornare a casa. La scorsa notte, in un pianto ha sfogato la sua rabbia e il suo dolore. Ma per fortuna una buona notizia che è riuscita a far strappare un sorriso al piccolo. Il calciatore del Napoli, Gonzalo Higuain, ha fatto recapitare in ospedale una sua maglietta autografata con la promessa che al più presto andrà a fargli visita. Al momento della ricezione del regalo, il piccolo è riuscito a sorridere. Da sempre appassionato del Napoli, tra le sue preoccupazioni, c'è sempre stata quella di non poter vedere la partita di calcio degli azzurri e proprio per questo i genitori si erano adoperati per installare un televisore all'interno della stanza dell'ospedale San Paolo.




CIVITAVECCHIA, ASL ROMA F: TRASPARENZA E TEMPESTIVITÀ NELLA GESTIONE DELLA VICENDA DELLE INFEZIONI NEL REPARTO OCULISTICA DELL’OSPEDALE

 

Il Direttore Sanitario f.f. dell'Ospedale, su suggerimento e d'intesa con il Direttore della UOC Oculistica f.f. e il chirurgo oculista operatore, disponeva il trasferimento immediato dei tre pazienti affetti da endoftalmite presso l'Ospedale Oftalmico di Roma

 

Redazione
Civitavecchia (RM)
– In riferimento a quanto pubblicato da alcuni organi di stampa, riguardo ai casi di infezione postoperatoria verificatisi recentemente nel reparto Oculistica dell’Ospedale San Paolo di Civitavecchia, interviene la Direzione Aziendale della ASL ROMA F riassumendo così i fatti.
Il giorno 19 agosto scorso, presso l'Ospedale San Paolo di Civitavecchia, nove pazienti sono stati sottoposti ad intervento mono-oculare di cataratta in un'unica seduta operatoria; i pazienti si sono presentati il 20 agosto ad un controllo ambulatoriale e presentavano un decorso post-operatorio normale.
Tuttavia, al controllo ambulatoriale del giorno ancora successivo, il 21 agosto, tre dei pazienti operati presentavano una infezione (endoftalmite) quale complicanza post-operatoria, che veniva immediatamente segnalata dal Direttore della UOC Oculistica alla Direzione Sanitaria dell'Ospedale. Comunque gli altri sei pazienti mantenevano un decorso post-operatorio del tutto normale.

Il Direttore Sanitario f.f. dell'Ospedale, su suggerimento e d'intesa con il Direttore della UOC Oculistica f.f. e il chirurgo oculista operatore, disponeva il trasferimento immediato dei tre pazienti affetti da endoftalmite presso l'Ospedale Oftalmico di Roma, dove , nello stesso pomeriggio e serata, venivano sottoposti tempestivamente ad un nuovo intervento.

In tutto questo periodo di tempo il chirurgo oculista operatore dell'Ospedale di Civitavecchia si è tenuto costantemente in contatto telefonico con i colleghi oculisti dell'Ospedale Oftalmico, aggiornando senza soluzione di continuità il Direttore Sanitario Aziendale sull'evoluzione delle condizioni cliniche dei pazienti, recandosi peraltro personalmente presso l'Ospedale Oftalmico ed assistendo al terzo intervento, assicurando così una doverosa e concreta attenzione al problema sanitario insorto ed allo stato d’animo dei pazienti e dei loro familiari.
Al termine degli interventi, i tre pazienti apparivano in condizioni cliniche stabili.

Il Direttore Sanitario Aziendale ha raggiunto l'Ospedale San Paolo immediatamente dopo la segnalazione e, insieme al Direttore Sanitario Ospedaliero, al Direttore della UOC Oculistica, al chirurgo oculista operatore, alla Responsabile del Coordinamento Infermieristico dell'Ospedale e l’infermiera addetta alla Sorveglianza Sanitaria ed Igiene Ospedaliera, al termine di una prima riunione conoscitiva (della quale è stato redatto un apposito Verbale), procedevano  preliminarmente ad esaminare le cartelle cliniche e le schede operatorie di tutti i pazienti sottoposti ad intervento di cataratta nella seduta del 19 agosto, accertando che i cicli di sterilizzazione risultavano regolari. A scopo cautelativo, veniva disposta subito dopo  la sospensione temporanea di tutte le attività chirurgiche nella sala operatoria nella quale erano stati praticati gli interventi di cataratta, fino a nuova e diversa disposizione, ed il campionamento delle superfici della sala operatoria con esame microbiologico colturale sul materiale prelevato, a cura del Laboratorio Analisi dell'Ospedale.

Inoltre veniva affidato ad una Società certificata esterna (e quindi con opportuni criteri di terzietà), l’esame di tutti i parametri di qualità dell'aria (compresi quelli relativi alla carica microbica) e della sterilità delle superfici della sala operatoria, avviato al contempo l'indagine epidemiologica, segnalando l'evento al Risk Manager per i procedimenti consequenziali.

Nei giorni successivi il chirurgo oculista operatore ha continuato a mantenersi in contatto con i colleghi dell'Ospedale Oftalmico e a far visita ai tre pazienti, esternando il rincrescimento e instaurando con essi un rapporto di franchezza.
Il Risk Manager ha trasmesso il 26 agosto alla Regione Lazio la segnalazione per l'Osservatorio del Ministero della Salute Os-MES, secondo l'intesa Stato-Regioni sul Rischio Clinico del 20/03/2008 e il Decreto Ministeriale del 11/09/2009, ai quali fanno riferimento le "Linee Guida per gestire e comunicare gli Eventi Avversi in Sanità", trasmesse dalla Regione Lazio con nota prot. 406609 GR/11/13 del 15/07/2014, mentre la Direzione Aziendale richiedeva inoltre la consulenza tecnica , la supervisione ed il monitoraggio agli uffici specifici del Ministero della Salute.

Nello stesso giorno il Direttore Sanitario Aziendale ha convocato una riunione del Comitato per le Infezioni Ospedaliere dedicata all'acquisizione dei dati obiettivi disponibili, alla quale sono stati invitati a partecipare, oltre ai componenti di ruolo, anche il dirigente medico oculista che aveva eseguito gli interventi di cataratta, un dirigente medico della UOC Medicina specialista infettivologo ed esperto della relativa disciplina e il Direttore f.f. del Laboratorio Analisi.

Il Direttore Generale e il Direttore Sanitario, il 27 agosto, si sono recati in visita  ai pazienti ricoverati presso l'Ospedale Oftalmico, dopo aver preannunciato la visita stessa ai pazienti e averne ottenuto la disponibilità, per il tramite del chirurgo oculista operatore dell'Ospedale San Paolo di Civitavecchia,  quale loro medico di riferimento. Il colloquio è stato improntato ad esprimere una vicinanza umana e il rincrescimento per l'accaduto, nella massima franchezza, con l'impegno a ricercare le cause e/o fattori contribuenti dell'evento, ai fini di  studiare e adottare le relative azioni di prevenzione. Ai pazienti è stata comunque offerta e assicurata la massima vicinanza e collaborazione dell'Azienda Sanitaria per qualsiasi loro eventuale necessità futura.

La mattina del 1 settembre, infine, il Direttore del Dipartimento Oculistico dell'Ospedale Oftalmico di Roma ha comunicato telefonicamente al Direttore Generale e al Direttore Sanitario Aziendale di aver rivisitato i tre pazienti, già tutti comunque dimessi, e ha riferito che i due di loro presentano condizioni soddisfacenti e tali da ritenere che ci potrà essere un buon recupero del “visus”, mentre per il terzo paziente permarrà ancora per qualche giorno la  riserva della prognosi relativamente alla possibilità di recupero del “visus.

Fin qui, in piena trasparenza, la successione dei fatti e le azioni messe in atto dalla ASL ROMA F con tutta la tempestività possibile, essenziale ai fini della riuscita delle terapie. La Direzione Aziendale tuttavia è comunque sempre disponibile attraverso i suoi organi tecnici a fornire ulteriori informazioni tecniche di dettaglio, pur rassicurando che sono state e saranno via via adottate tutte le misure ritenute utili a garantire comunque la piena sicurezza degli utenti.
 




CIVITAVECCHIA OSPEDALE SAN PAOLO: RIPARTE L'AMBULATORIO DI NEUROCHIRURGIA

Redazione
Civitavecchia (RM)
– Ripartirà lunedì prossimo 5 maggio 2014 , con l'apertura delle prenotazioni presso il CUP, l'ambulatorio di neurochirurgia presso l'ospedale San Paolo di Civitavecchia, grazie ad una apposita convenzione che il Direttore Generale dott. Quintavalle ha stipulato nei giorni scorsi con gli specialisti dell'ospedale San Filippo di Roma, nell'ambito del potenziamento dei PDTA (percorsi diagnostico terapeutici assistenziali)
Con questa iniziativa si ripristina di fatto un servizio che aveva già dato in passato ottimi risultati in tema di risposta concreta ad alcuni dei bisogni di salute del nostro territorio e che diminuirà il disagio di tanti utenti, fino ad oggi costretti a rivolgersi a strutture specialistiche fuori della Asl Roma F .