ALBANO. VIOLENZE IN FAMIGLIA. TENTA DI COSTRINGERE LA MOGLIE AD UN RAPPORTO SESSUALE. ARRESTATO DALLA POLIZIA 45 ENNE EGIZIANO

Redazione

E’ stato l’ennesimo atto di violenza nei confronti della moglie a far scattare l’arresto per un cittadino egiziano di 45 anni che è stato rintracciato dagli agenti del Commissariato di Albano (Castelli Romani). Da diverso tempo la donna, oggetto di frequenti aggressioni a scopo sessuale da parte del marito, stava cercando di ricostruire un rapporto familiare non privo di dissidi e di contrasti. H.K.H.A. però, negli ultimi tempi, e sempre con maggiore frequenza si è reso responsabile di tentativi di aggressione nei confronti della donna con lo scopo di poter consumare un rapporto sessuale. Al suo rifiuto sono corrisposte in più occasioni, delle violente minacce ed offese, ed in più di una circostanza, l’uomo è anche arrivato alle mani, picchiando la donna, anche in presenza dei figli minorenni. Nella giornata di ieri l’ennesimo tentativo di violenza che ha scatenato la reazione della donna, e le  sue urla sono state sentite anche da alcuni condomini che hanno avvisato la Polizia. Quando gli agenti del Commissariato di Albano, diretto dal dr. Massimo Fiore, sono arrivati sul posto l’uomo si era già allontanato, ma i poliziotti lo hanno rintracciato e bloccato. La vittima ha quindi deciso di formalizzare una denuncia nei confronti de marito, ricostruendo anche una serie di violenze e di aggressioni perpetrate nei suoi confronti, e facendo emergere un quadro familiare insostenibile per lei e per i suoi figli. L’uomo infatti in un recente passato, era già stato denunciato per il reato di maltrattamenti in famiglia. Alla luce degli accertamenti effettuati dai poliziotti e da quanto emerso in fase di denuncia, per l’uomo è scattato il provvedimento di arresto per violenza sessuale. 
 




ALBANO SEDE UNICREDIT, IN FILA AL CALDO COME "BESTIAME".. C'E' SOLO UNA CASSA APERTA E SI ENTRA UNO ALLA VOLTA

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Riceviamo e pubblichiamo

 

Redazione

E' successo ieri mattina. C'e' una fila di persone in attesa di entrare presso la banca Unicredit al civico 21 di via Cavour ad Albano. L'altra Sede Unicredit di Albano è chiusa. Alla filiale in via Cavour c'e' solo una cassa aperta e anche chi deve rivolgersi allo sportello dei pegni deve fare tappa a via Cavour. In fila come "bestiame" al sole fuori dalla filiale perche' per motivi di sicurezza si entra uno alla volta ma non senza aver prima preso il numeretto all'interno. In fila, riferiscono alla redazione de L'osservatore laziale, c'e' anche una donna incinta e un uomo con le stampelle (come si evince anche dalla foto). L'uomo con le stampelle ha piu' volte insistito per entrare ma l'hanno lasciato fuori al caldo per molto tempo. Soltanto quando quest'ultimo ha alzato la voce e sbattuto con la stampella sul vetro della sede, lo hanno fatto accomodare. Non ci sembra, questo, il miglior modo per accogliere dei clienti nel periodo piu' caldo dell'anno.




ALBANO CONSIGLIO COMUNALE, MARCO MATTEI TORNA A "CASA SAVELLI"

Redazione

Un importante ritorno a palazzo Savelli, sede comunale di Albano dove l'assessore regionale all'Ambiente Marco Mattei ha valcato, stamattina, la soglia nella funzione di consigliere Comunale, posto lasciatogli da Matteo Mauro Orciuoli, attuale commissario straordinario del Parco Regionale dei Castelli Romani. Il sindaco Nicola Marini oggi non era presente e qualcuno dice che stia "gia a studiare le carte, per dare ragione dei suoi atti non a colpi di slogan ma con riferimenti puntuali. Si dice che il 29 Agosto, data del prossimo consiglio Comunale, se ne vedranno delle belle, sarà un momento di "verifica".




ROMA-ALBANO, UN TRENO "VATUSSO" PRENDE LA TRATTA E POI SI ACCORGE DI AVERE UNA STAZZA TROPPO GRANDE….QUINDI RITORNA INDIETRO TRA RITARDI E POLEMICHE

C.R.

C'era una volta un treno a due piani che partito alle 17:30 da Roma Termini con 15 minuti di ritardo sulle spalle, prende la tratta per Albano – Roma, poi si ferma a Pantanelle e dopo 20 minuti torna indietro. Non e' uno spezzone di un film fantozziano ma pura realta'. I pendolari sbigottiti, gia' alla sola vista di un  treno a due piani che stava per imbattersi sulla tratta castellana hanno capito che qualcosa sarebbe andato storto. C'e' chi il pendolare lo fa da decenni e treni di quella stazza non ne ha mai visti circolare su quel tragitto. I freccia "marrone", cosi' sono stati ribattezzati i vecchi treni Ale che invece vi transitano, fanno ormai parte dell'arredo e sono loro i boss della tratta. Eppure l'episodio che ha i teressato i pendolari, lo scorso lunedi', passera' alla storia e anche se la versione ufficiale e' che il treno avrebbe avuto guasti alla trazione, per gli esperti di treni e i veterani della tratta l'errore e' nelle misure. Svariati i commenti su Facebook nel gruppo dei pendolari, interessante la riflessione di un treno amatore il quale asserisce che il problema sarebbe dovuto non tanto alle misure quanto al peso assiale che causerebbe l'impossibilita' del treno a due piani di passare sui circa sei ponti, risalenti ai primi anni del 900, che si trovano prima di arrivare a Marino.




ALBANO, BUCA PERICOLOSA SU VIA PIANSAVELLI ATTENDE DA GIORNI RIPARAZIONE.

Redazione

In via Piansavelli ad Albano una buca persiste da giorni con conseguente pericolosità per i pedoni e anche spreco d'acqua in un periodo dove si dovrebbe guardare al risparmio idrico. Due giorni fa sono stati allertati dai residenti i vigili urbani che hanno garantito un intervento immediato che non e' arrivato. Probabilmente si aspetta l'incidente e per il momento bisogna stare attenti ai pneumatici a rischio foratura




ALBANO INCENERITORE, COORDINAMENTO CONTRO INCENERITORE DI ALBANO: "E' ORA DI CACCIARE CERRONI E I SUOI CLIENTI DAL TERRITORIO DEI CASTELLI ROMANI"

"Come scontato, l'ing. Rando (CO.LA.RI.) ha inibito l'ingresso in discarica ai tecnici di Tor Vergata benchè incaricati e al seguito di funzionari ASL con funzione di p.g. La ASL RM H ha inviato il verbale di rito alla Procura della Repubblica di Velletri dove andrà a dormire insieme alle decine di nostri esposti e denunce."

 

Redazione

Pubblichiamo la nota del Coordinamento contro l'inceneritore di Albano

"Dopo la sentenza del consiglio di stato del marzo scorso Cerroni avrebbe avuto la possibilità di iniziare immediatamente la costruzione dell'inceneritore. A tutt'oggi il cantiere non c'è, il ras dei rifiuti è alla ricerca del credito per procedere all'opera. Più passano i giorni e più cresce il fabbisogno del grande industriale che nel frattempo si impegna a far terra bruciata attorno alle iniziative del coordinamento. Accade che l'inceneritore di Malagrotta, gemello di quello di Albano, sia fermo dall'ottobre scorso, dice l'ing Zagaroli , uomo di Cerroni, che questa fermata serve per avviare la seconda e la terza linea, tutto potrebbe durare fino a due anni, però servirebbero 200 milioni. Dice COLARI (Cerroni) che per costruire ad Albano e magari fare l'impianto sostitutivo della discarica di Malagrotta con annessi servirebbero altri 450 milioni. Cerroni ha chiesto questi soldi, 650 milioni, ai ministri e ai prefetti indicando gli erogatori: BEI E CDP. Ma già dal giugno 2009 aveva presentato al GSE (gestore sistema elettrico) la richiesta preliminare per l'accesso ai fondi CIP 6, per altro già scaduti dal 31-12-2008. Abbiamo fatto l'accesso agli atti al GSE, che ce li ha negati, perché la cosa violerebbe gli interessi di Cerroni. Querelato il GSE, intanto non abbiamo documenti che ci servono per ulteriori ricorsi.
L'ARPA ha accertato nel 2010 e nel 2011 l'inquinamento delle falde idriche sotto la discarica per una lunga serie di elementi dal benzene al cloroformio; con fatica abbiamo ottenuto dai Comuni una convenzione con l'IRSA CNR per una caratterizzazione dei luoghi (analisi ripetute delle acque di falda) in discarica e fuori. Ebbene, l'IRSA CNR nella persona del presidente dott. Pettine, si è rifiutato di accettare la commessa dei Comuni, si trattava tra l'altro di 60000 euro, sostenendo che altrimenti avrebbe danneggiato l'avv. Cerroni che già aveva incaricato il medesimo ente di analogo compito, nella speranza di evitare l'inevitabile: il riconoscimento dell'irreparabile danno ambientale e sanitario arrecato al nostro territorio e alle nostre persone. Sarà querelato anche Pettine, però bisogna ricominciare da capo con altro ente. Abbiamo ottenuto dalla ASL una convenzione con il prof  Paolesse, università di Tor Vergata, per una campagna di rilevamenti delle emissioni odorigene, in questi giorni il tanfo è insopportabile, utilizzando apparecchiature di autentica avanguardia. Come scontato, l'ing. Rando (CO.LA.RI.) ha inibito l'ingresso in discarica ai tecnici di Tor Vergata benchè incaricati e al seguito di funzionari ASL con funzione di p.g. La ASL RM H ha inviato il verbale di rito alla Procura della Repubblica di Velletri dove andrà a dormire insieme alle decine di nostri esposti e denunce. Naturalmente la Procura di cui sopra è molto sollecita nelle operazioncelle repressive contro i movimenti: 30 procedimenti per interruzione di pubblico servizio per il presidio del 3 febbraio scorso, 43 procedimenti per la manifestazione del 14 aprile, 1 arresto con processo in corso. Non fanno storia invece i tre fratturati tra i cittadini e il solito malcostume dei tutori dell'ordine che ottengono prognosi gonfiatissime da medici obbligatoriamente compiacenti… tanto paga Pantalone."

Al villaggio Ardeatino (fronte discarica km 25 via ardeatina) campeggio discussione e lotta.
– 3 agosto ore 18.00 assemblea aperta sullo stato del territorio sanità, cementificazione, crisi idrica; ore 20,30 cena sociale; 22.30 esibizione di Paolo Pesce.
– 4 agosto ore 18.00 assemblea su piani rifiuti regionale; 20,30 cena sociale; 22.30 musica popolare.
– 5 agosto ore 18.00 dibattito su 5 anni di lotta aggiornamenti, prospettive e proposte; 20.30 cena sociale; 22.30 Proiezione del di animazione Wall-e.

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27/07/2012 ALBANO DISCARICA, IL CONSIGLIERE COMUNALE ANDREASSI RISPONDE ALL' "ALLARME ROSSO" DE L'OSSERVATORE LAZIALE
25/07/2012 ALBANO INCENERITORE, LA TECNOLOGIA E LA RICERCA FUORI DALLA “CASA” DI CERRONI
24/07/2012 ALBANO INCENERITORE: ALLARME ROSSO
19/07/2012 RONCIGLIANO DISCARICA, ISPEZIONE A SORPRESA DELLA ASL RMH
23/06/2012 ALBANO RICORSO INCENERITORE, SI PUO' RIPROVARE CON L'ITALIA.
22/06/2012 ALBANO INCENERITORE, M5S E DIFFERENZIA-TI CHIEDONO AL SINDACO MARINI DI APPORRE SULLA SEDE COMUNALE I MEGA BANNER CONTRO L'IMPIANTO
21/06/2012 LAZIO RIFIUTI, DISCARICA RONCIGLIANO: LA ASL RMH PASSA AL SETACCIO L'ARIA
15/06/2012 ALBANO, NUOVA INIZIATIVA CIVICA CONTRO LA COSTRUZIONE DELL’INCENERITORE DEI CASTELLI ROMANI
01/06/2012 ALBANO TERMOVALORIZZATORE: LA PAROLA ALLA CORTE DI GIUSTIZIA DELL’UNIONE EUROPEA
17/05/2012 ALBANO GASSIFICATORE, INCENERITORE, TERMOVALORIZZATORE: NO INC TORNA IN PIAZZA A SUON DI MUSICA
12/05/2012 ALBANO GASSIFICATORE, INCENERITORE, TERMOVALORIZZATORE: TRA I BALCONI DEI CASTELLI ROMANI STRISCIONI CONTRO LA COSTRUZIONE DELL’IMPIANTO
03/05/2012 ALBANO TERMOVALORIZZATORE, DENUNCIATI 2 DIRIGENTI DELLA REGIONE LAZIO
29/04/2012 ALBANO INCENERITORE/GASSIFICATORE/TERMOVALORIZZATORE
28/04/2012 ALBANO INCENERITORE/GASSIFICATORE/TERMOVALORIZZATORE: E’ COLPA TUA, NO E’ COLPA SUA ANZI VE LO DICO IO DI CHI E’ LA COLPA… (E INTANTO L’IMPIANTO SI FA)
22/03/2012 ALBANO, OK AL TERMOVALORIZZATORE. COMMENTI E PROSSIME INIZIATIVE
22/03/2012 ALBANO TERMOVALORIZZATORE, IL CONSIGLIO DI STATO CONFERMA L'ANTICIPAZIONE DI CLINI: VIA LIBERA ALL'IMPIANTO
22/03/2012 ALBANO INCENERITORE, FDS REGIONE E FDS CAPOGRUPPO IN COMUNE DI ALBANO DENUNCIANO IL MINISTRO CLINI
19/03/2012 ALBANO INCENERITORE, NO INC QUERELA IL MINISTRO CLINI PER AVER ANTICIPATO "PER LE VIE BREVI" IL CONSIGLIO DI STATO
15/03/2012 ALBANO, IL TERMOVALORIZZATORE SI FA. LO HA ANTICIPATO IL MINISTRO CLINI
15/03/2012 ALBANO INCENERITORE, NO INC DEPOSITA NUOVO ESPOSTO PENALE IN PROCURA SU NUOVE OPERE NON AUTORIZZATE
29/02/2012 INCENERITORE ALBANO, LA PAROLA AL CONSIGLIO DI STATO
08/02/2012 ALBANO, IL COMITATO CONTRO L'INCENERITORE CERCA 2 MILA EURO PER LE SPESE LEGALI

 




ALBANO DISCARICA, IL CONSIGLIERE COMUNALE ANDREASSI RISPONDE ALL' "ALLARME ROSSO" DE L'OSSERVATORE LAZIALE

Angelo Parca

Lo scorso 24 luglio pubblicavamo l’articolo “ALBANO INCENERITORE: ALLARME ROSSO” in cui ponevamo anche dei seri interrogativi su chi eseguirà le analisi, richieste dal sindaco di Albano Nicola Marini su delega dei sindaci di bacino dei comuni che sversano i rifiuti indifferenziati nella discarica di Roncigliano, dopo aver raccontato una vicenda “torbida e allucinante”  legate ai dottori Stefano Montanari e Morena Gatti e all’associazione Vita al Microsopio. Luca Andreassi Consigliere con delega ai rifiuti del Comune di Albano in riscontro all’articolo in questione ha rilasciato un’ampia nota  che pubblichiamo di seguito:

"La ricostruzione fatta dalla giornalista Maria Lanciotti per l'Osservatore Laziale relativamente alla storia del microscopio elettronico è allo stesso tempo molto interessante e molto preoccupante. Ma non voglio entrare nel merito della vicenda, che conosco solo dalle parole della giornalista e di una mia amica associata di Vita al Microscopio. Anche se, da professore universitario che ha fondato la propria carriera sulla ricerca, leggere che per motivazioni poco chiare ci sia l'interesse da parte di qualcuno ad impedire l'utilizzo di uno strumento che potrebbe consentire passi avanti nella ricerca è inquietante. Tanto più se questo qualcuno è colui che si propone politicamente oggi come il paladino senza macchia e senza paura dell'ambiente e della legalità. Ma entro nel merito di ciò che riguarda l'Amministrazione di Albano, per dare risposta alle domande sollevate che sembrano palesare chissà quali dubbi, macchinazioni segrete e collusioni. L'Amministrazione di Albano ha proposto, d'intesa con tutti i sindaci di bacino, l'affidamento della caratterizzazione idrogeologica dell'area di Roncigliano al CNR. Nessuno vuole in questa sede mettere in discussione le competenze e la validità dei risultati prodotti dal Laboratorio Nanodiagnostics di Modena, ma certamente, l'ente più autorevole nel settore è proprio il CNR. E non perchè lo dico io ma perchè è testimoniato da centinaia di pubblicazioni scientifiche e da attività di ricerca di spessore internazionale da decenni . Anche perchè, poi, il laboratorio del dott. Montanari si occupa specificamente di qualità dell'aria e non di idrogeologia. La risposta, poi, alla domanda su perchè "il Sindaco Marini parta sparato per delle strade e poi fa altre pensate" e su chi siano i suoi "suggeritori" credo non faccia più neanche notizia. Ma ripetiamolo. Magari aiuta la comprensione. Avevamo ritenuto che la strada maestra fosse il ricorso alla Corte di Giustizia Europea. Tanto che avevamo dato un incarico ad uno studio legale esperto in materia. Avvocati che ci hanno consigliato di seguire una strada diversa e più proficua nella lotta alla costruzione dell'inceneritore. Ovvero caratterizzazione idrogeologica, dimostrazione che il sito non è in grado di sopportare ambientalmente nessun impianto, ricorso su queste basi al giudice nazionale. Ecco svelati dunque anche i nostri suggeritori. Ma a questo punto una storia voglio raccontarla anch'io. Immediatamente dopo la sentenza del Consiglio di Stato, discutendo della situazione inceneritore con la mia amica di prima, sempre associata a Vita al Microscopio, decidiamo di tentare di stabilire un contatto col Dott. Montanari, proprio per la sua esperienza in materia, nell'ottica di ragionare insieme sul da farsi. Dopo uno scambio di mail tra me, la mia amica associata e il responsabile di Vita al Microscopio, referente del Dott. Montanari, fissiamo un appuntamento alle ore 18.00 del 3 maggio presso la sede del Comune di Albano Laziale. L'idea è di stabilire un contatto diretto per avvalersi, come detto, dell'esperienza del dott. Montanari che è molto più noto in Europa che in Italia. Un paio di giorni prima la mia amica riceve comunicazione dal referente che l'appuntamento è saltato per motivazioni poco chiare e le viene proposto un incontro in un ritaglio di tempo durante uno spettacolo che il dott. Montanari avrebbe tenuto il 12 maggio al Teatro Euclide in Roma. Inutile che sottolinei quanto questa proposta fosse assurda e come fosse impossibile ridurre ad una chiacchierata nei camerini una problematica così ampia e scientificamente rilevante. Saremmo comunque andati anche a teatro se, il referente di Vita al Microscopio, ci avesse garantito la possibilità di parlare con Montanari. Cosa di cui ci avrebbe dovuto dare conferma. Stiamo ancora aspettando."

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25/07/2012 ALBANO INCENERITORE, LA TECNOLOGIA E LA RICERCA FUORI DALLA “CASA” DI CERRONI
24/07/2012 ALBANO INCENERITORE: ALLARME ROSSO
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22/03/2012 ALBANO, OK AL TERMOVALORIZZATORE. COMMENTI E PROSSIME INIZIATIVE
22/03/2012 ALBANO TERMOVALORIZZATORE, IL CONSIGLIO DI STATO CONFERMA L'ANTICIPAZIONE DI CLINI: VIA LIBERA ALL'IMPIANTO
22/03/2012 ALBANO INCENERITORE, FDS REGIONE E FDS CAPOGRUPPO IN COMUNE DI ALBANO DENUNCIANO IL MINISTRO CLINI
19/03/2012 ALBANO INCENERITORE, NO INC QUERELA IL MINISTRO CLINI PER AVER ANTICIPATO "PER LE VIE BREVI" IL CONSIGLIO DI STATO
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15/03/2012 ALBANO INCENERITORE, NO INC DEPOSITA NUOVO ESPOSTO PENALE IN PROCURA SU NUOVE OPERE NON AUTORIZZATE
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ARICCIA, VIOLENZA IN FAMIGLIA. ARRESTATO DOPO COLLUTTAZIONE. 3 AGENTI FERITI

La donna con voce straziante richiedeva aiuto telefonico al Commissariato di Albano  asserendo che il proprio coniuge la stava “massacrando. In pochi minuti due Volanti  convergevano sul luogo di richiesta, in una strada periferica del Comune di Ariccia.

 

Redazione

Alle ore 18 di ieri una donna con voce straziante richiedeva aiuto telefonico al Commissariato di Albano  asserendo che il proprio coniuge la stava “massacrando”.  In pochi minuti due Volanti  convergevano sul luogo di richiesta, in una strada periferica del Comune di Ariccia. Sul posto, posizionato sull’uscio dell’abitazione,  gli Agenti trovavano ad attenderli il coniuge della donna C.C. di anni 37, pregiudicato. Questo in evidente stato di ubriachezza minacciava i poliziotti a non entrare in casa altrimenti li avrebbe uccisi, quindi gli si scagliava contro con inaudita violenza con calci e pugni, tentando di disarmare un Agente. Nella violenta colluttazione scaturita, tre operatori di polizia, riportavano  lesioni giudicate guaribili in gg. 40,20 e 15. Posto nella condizione di non nuocere il C.C.  veniva  tratto in arresto. Pochi istanti prima lo stesso aveva sfogato la sua rabbia nei confronti della coniuge colpendola con calci e pugni; l’ira dell’uomo si scagliava anche contro l’autovettura della coniuge ove questa si era rifugiata con il figlio di circa due anni per tentare la fuga. L’uomo dopo aver colpito con calci e pugni il veicolo si avventava sul proprio figlio strappandolo di peso dal sedile dell’auto incurante del fatto che il bimbo fosse  assicurato con la cintura di sicurezza, procurando anche ad esso lesioni multiple giudicate guaribili in gg. 10. Il C.C.è già noto  alle forze dell’Ordine in quanto ripetutamente denunciato dal Commissariato di P.S. alla Procura della Repubblica di Velletri per maltrattamenti in famiglia e lesioni in danno della moglie; inoltre al medesimo, in precedenza,  il Tribunale per i Minorenni di Roma aveva tolto la patria potestà sui primi due figli. Nell’occasione odierna si è proceduto nei confronti di C.C. per i reati di violenza, resistenza, lesioni a P.U., danneggiamento aggravato, rifiuto di generalità, nonché di maltrattamenti in famiglia e lesioni alla moglie ed al figlio.




ALBANO INCENERITORE, LA TECNOLOGIA E LA RICERCA FUORI DALLA “CASA” DI CERRONI

Castri: “Se la discarica di Albano è gestita nel rispetto rigoroso dell’ attuazione della direttiva Europea in materia di discariche per rifiuti indifferenziati nonché del decreto Matteoli, ovvero del testo unico in materia ambientale, perché la Pontina Ambiente del Gruppo Cerroni ha negato l’accesso ai ricercatori e al naso-elettronico? Qual’è il timore della Pontina Ambiente srl? Non è interesse primario dell’azienda sgombrare il campo da ogni dubbio?”

 

Chiara Rai
I ricercatori del “Gruppo Sensori” dell’università Tor Vergata messi alla porta dalla società Pontina Ambiente, proprietaria della discarica di Albano. Queste indiscrezioni, trapelate dai corridoi della Asl RmH non vengono smentite dal professor Roberto Paolesse, ordinario di chimica a Tor Vergata che guida il gruppo di ricerca ed è anche l’inventore del cosiddetto “nasometro” strumento in grado di generare una mappa olfattiva della qualità dell’aria. “Spero si sia trattato di un semplice “difetto di comunicazione”. – Dice Paolesse –  I responsabili della discarica hanno detto e sostenuto più volte di non essere stati avvisati dalla Asl dell’ispezione. L’ispezione, difatti, non era concordata con la Pontina Ambiente. Spero, sinceramente che il problema si possa risolvere presto. Non vogliamo “stressare” la situazione. Credo sia interesse anche della stessa Pontina Ambiente srl sgombrare il campo da qualsiasi dubbio relativo alla presenza di molestie olfattive o, peggio, altro. Ripeto, spero che questa situazione si risolva presto”.  A dare notizia dell’alt al nasometro e ai ricercatori di Pontina Ambiente è il responsabile del Comitato “No Inc” Daniele Castri: “Se la discarica di Albano è gestita nel rispetto rigoroso dell’ attuazione della direttiva Europea in materia di discariche per rifiuti indifferenziati – dice Castri –  nonché del decreto Matteoli, ovvero del testo unico in materia ambientale, perché la Pontina Ambiente del Gruppo Cerroni ha negato l’accesso ai ricercatori e al naso-elettronico? Qual’è il timore della Pontina Ambiente srl? Non è interesse primario dell’azienda sgombrare il campo da ogni dubbio?”. Inoltre il gruppo di ricercatori, come sostiene Castri, ha sottoscritto un contratto di collaborazione tecnico-scientifica con la Asl RmH. Atto che conferisce ai ricercatori, quando accompagnati dai funzionari della Asl RmH in qualità di polizia giudiziaria come già avvenuto mercoledì scorso alla discarica di Roncigliano, il diritto dovere nonché la piena legittimità di svolgere tutte le indagini necessarie ed utili all’analisi della qualità dell’aria nei pressi del noto sito di smaltimento rifiuti dei Castelli Romani. Intanto Castri annuncia che nei prossimi giorni, esattamente 3,4 e 5 agosto daranno vita al “disc – camping”, ovvero allo stazionamento in campeggio nell’area della discarica. Una forma di protesta, ma anche un messaggio che sostanzialmente vuole dire “noi non abbassiamo la guardia”, diretto a quello che molti residenti vicino Roncigliano e componenti del comitato chiamano il “re dell’immondizia”. Immondizia che ha iniziato ad essere conferita in discarica nel lontano 1979, non a caso quello di Albano è il sito più antico di conferimento rifiuti italiano. Un’area di 80 ettari che, come d’accordi tra Asl e ricercatori di Tor Vergata, dev’essere passata al setaccio dal nasometro  con l’obbiettivo, riassunto bene dal professor Paolesse, di “verificare e misurare le molestie olfattive per procedere poi ad una serie di misure in continuo delle emissione olfattive generate dalla presenza dei rifiuti. Con l’ausilio del naso-elettronico riusciamo a definire quantitativamente e qualitativamente le caratteristiche chimiche della molestia olfattiva”. I ricercatori intendono, in seguito e auspicando in una risoluzione delle “incomprensioni” con la Pontina Ambiente, procedere a campionamenti gassomatografici per capire la tipologia specifica delle emissioni.  Intanto arrivano suggerimenti dal mondo dell’ambiente: Sergio Marchetti consulente di multinazionali del settore non esita a provocare gli amministratori locali rispetto alla poca informazione che viene data su impianti “made in Italy” capaci di differenziare il 100 per cento dei rifiuti a costo zero. “E’ possibile – sostiene Marchetti –  semplicemente utilizzando le nuovissime tecnologie che compongono un Complesso Ecologico Polivalente, il quale può lavorare da 100 a 7 mila tonnellate di rifiuti al giorno per ogni singolo impianto, che non richiede costi di costruzione, di conferimento, di gestione, né contributi pubblici, perché si “autoripaga” con la selezione del 100% dei prodotti che vende o lavora direttamente e in più non inquina, perché opera a freddo senza combustione”.

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24/07/2012 ALBANO INCENERITORE: ALLARME ROSSO
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22/06/2012 ALBANO INCENERITORE, M5S E DIFFERENZIA-TI CHIEDONO AL SINDACO MARINI DI APPORRE SULLA SEDE COMUNALE I MEGA BANNER CONTRO L'IMPIANTO
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03/05/2012 ALBANO TERMOVALORIZZATORE, DENUNCIATI 2 DIRIGENTI DELLA REGIONE LAZIO
29/04/2012 ALBANO INCENERITORE/GASSIFICATORE/TERMOVALORIZZATORE
28/04/2012 ALBANO INCENERITORE/GASSIFICATORE/TERMOVALORIZZATORE: E’ COLPA TUA, NO E’ COLPA SUA ANZI VE LO DICO IO DI CHI E’ LA COLPA… (E INTANTO L’IMPIANTO SI FA)
22/03/2012 ALBANO, OK AL TERMOVALORIZZATORE. COMMENTI E PROSSIME INIZIATIVE
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ALBANO INCENERITORE: ALLARME ROSSO

Ci siamo imbattuti nell’Associazione ‘Vita al Microscopio’ e di rimbalzo in una storia torbida e allucinante

Il video (in fondo all'articolo) con le dichiarazioni del dottor Montanari

 

Maria Lanciotti

Grazie alla breve nota informativa divulgata recentemente dal sindaco di Albano Nicola Marini sulla richiesta ufficiale per la caratterizzazione idrogeologica dell’area della discarica di Roncigliano presentata al Centro Nazionale Ricerca (Cnr) e la richiesta per l’aggiornamento dell’analisi epidemiologica alle Asl Rm H e Rm E, ci siamo imbattuti nell’Associazione ‘Vita al Microscopio’ e di rimbalzo in una storia torbida e allucinante. “Io so ma non ho le prove documentali” – nulla a che spartire con Pasolini se non la stessa ambientazione ambigua fra thriller fantapolitico e crasso noir – l’asserzione del dott. Stefano Montanari, titolare con la moglie dr.ssa Antonietta Morena Gatti del Laboratorio Nanodiagnostics di Modena. Tanto per cominciare occorre far presente che si deve ai dottori Gatti e Montanari la scoperta della nanopatologia, che ha dato il via alla nuova disciplina medica che si occupa delle malattie provocate dalle polveri sottili e ultrasottili, inorganiche e non biodegradabili, che vanno dalle patologie cardiovascolari e neurologiche all’infarto alla tromboembolia polmonare e a numerose forme di cancro, fino ad aborti e malformazioni fetali. Una scoperta scientifica che come si può ben arguire andava a toccare interessi forti, dai più banali lavori odontoiatrici fino al business dei rifiuti e armi letali come quelle all’uranio impoverito. Pertanto il microscopio elettronico di cui disponevano i due ricercatori fu loro tolto, entra a quel punto in scena il personaggio Grillo (Beppe) che si offre per promuovere una raccolta fondi per l’acquisto di un nuovo apparecchio e lancia l’iniziativa a Modena durante il suo spettacolo. Il dott. Montanari opta per una onlus o fondazione alla quale affidare i fondi e alla quale, una volta acquistato, sarebbe stata intestata la proprietà dell’apparecchio, e si fa avanti un certo Carlo Bartolani che di sua iniziativa apre un conto dedicato presso la Banca Etica. Gli spettacoli di Grillo si arricchiscono delle incursioni dello scienziato che porta avanti inoltre conferenze divulgative a offerta, e tutto quanto arriva in cassa viene consegnato alla onlus di Bortolani senza che i diretti interessati – in totale buona fede – vengano messi al corrente dei movimenti bancari relativi. Finché, dopo un’accertata donazione di 50.000 euro arrivata da parte di un privato, la signora Marina Bortolani – avvocato e presidente della onlus – non poté fare a meno di dichiarare che la cifra raccolta era sufficiente per l’acquisto dell’apparecchio. Una volta saldato il debito del microscopio – che il costruttore aveva consegnato in anticipo sul pagamento, fidandosi della garanzia personale del dott. Montanari mentre la Bortolani che ne sarebbe divenuta proprietaria aveva rifiutato di aggiungere la sua – sembrò che le ricerche potessero riprendere e invece no.  Terminata la proficua raccolta fondi lo scienziato non interessava più a nessuno, anzi rappresentava una presenza scomoda. E qui andiamo nel terreno sdrucciolevole degli schieramenti politici in vista delle elezioni nel febbraio del 2008, capitolo che saltiamo a piè pari, salvo dire che anche Stefano Montanari vi fece la sua parte, un po’ sollecitato e certo allettato dalla possibilità di poter aver parola sui temi di Giustizia e salvaguardia dell’Ambiente, ma la sua discesa in campo (benché razionalmente senza alcuna possibilità di successo) a qualcuno e a molti non piacque, e stando alle affermazioni di Montanari a causa del problema ‘politico’ che rappresentava venne inserito in una certa lista nera. Nella primavera del 2008 i grillini fiorentini tentano una raccolta fondi per venire in soccorso ai due scienziati rimasti senza strumenti, si racimola qualche migliaio di euro, ma arriva una diffida e tutto ripiomba a quota zero. Intanto i due ricercatori, poveri in canna ma non arresi, continuavano a sfornare risultati notevoli dal punto di vista scientifico quanto mai imbarazzanti per il business sempre più gigantesco degli inceneritori e di quelle centrali dette ‘a biomassa’ che nonostante il termine altisonante sono e restano per legge comunissimi inceneritori di rifiuti che, grazie ad incentivi pubblici, stavano appestando tutta la nazione. A questi impianti mortiferi si andavano ad aggiungere i cementifici che bruciano monnezza le cui ceneri residue finiscono mescolate al cemento. Un giro pazzesco di decine di miliardi l’anno per questa ‘fabbriche di veleni’ che diventano il miele da succhiare per tanti pseudo imprenditori di stomaco buono e senza scrupoli. Analisi taroccate o eluse da parte degli enti che dovrebbero occuparsi della tutela dell’ambiente, sono un fattore che poco emerge e avvolto nelle nebbie complici. E fu così che ai nostri due eroi venne ancora tolto l’uso del microscopio, e fortuna che non si poteva togliere loro l’uso della vista e della ragione. A giugno del 2009 la signora Bortolani, la cui onlus era legalmente proprietaria del microscopio, informa con una raccomandata i dottori Montanari e Gatti di aver ‘donato’ l’apparecchio all’Università di Urbino, con il beneplacito di Grillo che avrebbe dato il dovuto risalto all’operazione. Il 22 gennaio del 2010, dopo tante battaglie perdute, i due scienziati si videro portar via l'apparecchio e chi s’è visto s’è visto. D’allora l’Università di Urbino portò avanti tanti proclami di ‘ricerche epocali’ fra cui la più importante risulta essere quella sugli Armadilli. Poi, dopo mesi di abbandono, il microscopio fu concesso dall’Università di Urbino in comodato d’uso gratuito all’ARPAM di Pesaro, a patto che non fosse utilizzato dagli scienziati del Nanodiagnostics. Una postilla veramente inquietante. Non potendo accedere allo strumento indispensabile per le loro ricerche, cosa resta da fare ai due scienziati? Informano, prima di tutto, e non è poco scontrarsi con la disinformazione organizzata e un popolo addomesticato e acritico. Hanno redatto il libro Nanopathology pressoché sconosciuto in Italia ma presente nelle biblioteche delle maggiori Università del mondo; scrivono tabella scientifici pubblicati da riviste internazionali; sono stati a capo di progetti di ricerca della Comunità Europea; sono stati relatori a Londra alla Camera dei Lord, alla NATO, alla FAO, all’OCSE, all’ISO e ad altri enti scientifici e tecnici a livello mondiale. Ora anche il dipartimento di Stato Americano e la CIA si stanno interessando ai loro risultati. Mentre qui le domande incalzano, logiche e spaventose: a chi sarà affidato il compito di eseguire le analisi richieste dal sindaco Marini su delega dei sindaci di bacino dei comuni che sversano i rifiuti indifferenziati nella discarica di Roncigliano nel comune di Albano Laziale? Perché gli scienziati Stefano Montanari e Morena Gatti non hanno accesso al microscopio, pur essendo titolari del laboratorio Nanodiagnostics di Modena? Perché ‘gli unici scienziati che forniscono dati veri su queste problematiche’ non sono stati i primi a essere interpellati? Perché Nicola Marini prima parte sparato per una direzione e poi fa altre pensate? suggerite da chi? E via discorrendo, in un crescendo di tensione che sta toccando ormai i picchi massimi, mentre cresce l’allerta.

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RONCIGLIANO DISCARICA, ISPEZIONE A SORPRESA DELLA ASL RMH

L’analisi approfondita in corso sul “comparto aria” di Roncigliano, s’aggiungerà,  a seguito dell’importante iniziativa avviata dal Sindaco di Albano Laziale Nicola Marini (e dagli altri nove sindaci di bacino), all’avvio della caratterizzazione geologica ed idrogeologica della discarica di Albano (comparto acqua di falda e suolo), nonché alla richiesta d’un nuovo studio epidemiologico dell’area.

 

Alberto De Marchis

Ieri mattina, 18 Luglio,  tre funzionari della Asl Rm-H e quattro tecnici del “Gruppo di Ricerca Sensori” guidati dal Prof. Paolesse, del Dipartimento di Scienze e Tecnologie Chimiche dell’Università di Tor Vergata, hanno proceduto ad un’ispezione “non concordata” all’interno della discarica per rifiuti indifferenziati di Roncigliano (Cecchina di Albano Laziale). Discarica, come noto, di proprietà della Pontina Ambiente del gruppo del monopolista dei rifiuti della Regione Lazio Cerroni. Alcuni mesi fa, difatti, come ricorderete, a seguito dell’entrata in funzione del VII invaso della discarica di Albano (distante dalla prima abitazione appena 178,5 metri), la qualità dell’aria nei quartieri di Roncigliano, Villaggio Ardeatino, Cancelliera e Montagnano subì un peggioramento tale da causare numerosi episodi di malore tra i residenti, riscontrati anche dai locali pronto soccorsi. La Asl Rm-H di Albano ha ritenuto necessario ed improcrastinabile  l’avvio d’uno studio approfondito sulla qualità dell’aria nei pressi del noto sito di smaltimento di rifiuti dei Castelli Romani. I tecnici del “Gruppo di Ricerca Sensori” hanno proceduto, prima di tutto, ad un’analisi generale del “respiro del vento” (così l’hanno definito) con l’ausilio dell’anemometro: strumento utilizzato per misurare velocità e direzione dell’aria. Subito dopo, mediante il “sistema olfattivo artificiale” – nella versione mobile, chiamato volgarmente nasometro – sono seguiti numerosi campionamenti d’aria sia all’interno sia nell’area immediatamente limitrofa alla discarica. “Questo nasometro, nella versione mobile – dichiara uno dei tecnici – arriva direttamente dal Kennedy Space Center di Cape-Canaveral. E’ stato utilizzato, difatti, dagli scienziati della Nasa, fino allo scorso aprile, nel corso dell’ultima missione spaziale cui ha preso parte anche l’astronauta italiano Roberto Vittori. I sensori  erano localizzati proprio all’interno dei locali della Stazione Spaziale Internazionale per monitorare la qualità dell’aria respirata degli astronauti: rappresentano, al momento, quanto di meglio esiste nel campo scientifico e tecnologico.” L’analisi approfondita in corso sul “comparto aria” di Roncigliano, s’aggiungerà,  a seguito dell’importante iniziativa avviata dal Sindaco di Albano Laziale Nicola Marini (e dagli altri nove sindaci di bacino), all’avvio della caratterizzazione geologica ed idrogeologica della discarica di Albano (comparto acqua di falda e suolo), nonché alla richiesta d’un nuovo studio epidemiologico dell’area. “Dati scientifici, questi, siamo certi, – dichiara Daniele Castri referente legale e membro del Coordinamento “No Inc” –  che ci permetteranno di rendere ancora più efficace, in sede giudiziaria ed amministrativa, la vertenza contro l’inceneritore dei Castelli Romani e contro il VII invaso.” Castri conclude poi: “Nessuno posi la prima pietra!! Il 3, 4 e 5 Agosto – presso la bellissima vigna all’ingresso di Villaggio Ardeatino posta proprio davanti il terrapieno del VII invaso –  si terrà la terza edizione del Dis-Camping: pranzi e cene, dibattiti, proiezioni, mostre e musica per dire no all’inceneritore dei Castelli Romani, no al VII invaso ed a favore della raccolta differenziata porta a porta, della riduzione, del riciclo e del riuso dei rifiuti solidi urbani.”

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