BRACCIANO, ELEZIONI ALL'OMBRA DI HITCHCOCK

Chiara Rai

E’ guerra all’ultimo voto a Bracciano dove le coltellate degli ultimi mesi hanno ben delineato l’aspra campagna elettorale che più che l’immagine di una scampagnata in riva al lago sembra aver assorbito il rosso vivo degli indimenticabili film di Alfred Hitchcock. Si corre in quattro: “Unione democratica Bracciano” che porta il sindaco Giuliano Sala, “Bracciano è Tua” con Alfredo Massi sostenuto dal Pdl, “Popolari con Baccini” che porta Fausto Di Benedetto e Bracciano bene comune, col candidato Elena Carone.. Era il 2007 e Giuliano Sala, attuale sindaco uscente di centrosinistra, vinceva con 4.605 voti pari al 45,4 per cento di consensi rispetto a 12.968 elettori e un affluenza alle urne che ha superato il 70 per cento. Il fiato sul collo, senza esito positivo, a Sala l’hanno messo i due contendenti di centrodestra i quali, arrivati spaccati alla meta, cinque anni fa,  gli hanno regalato la vittoria: Patrizia Riccioni incassò 3.846 voti e Alfredo Massi 1.192 pari rispettivamente al 37,9 e 11,8 per cento di consensi. A queste comunali lo scenario è cambiato. Si è litigato da entrambe le parti, con evidenti spaccature. Dopo un quieto vivere animato da qualche lite fisiologica, in casa Sala sono arrivate le dimissioni del vicesindaco Elena Carone, ambientalista ed esponente Sel che ha deciso di far naufragare l’intesa di fronte “alla politica dei rifiuti”, cioè rispetto alla decisioni della Bracciano Ambiente di gestione futura della discarica di Cupinoro. Carone, dunque, ci ha meso pochi minuti a dipingere Sala come il “re dei rifiuti”, soffiando su una vela fatta di slogan simili. La discarica, secondo le aspettative di Sel e Prc, avrebbe dovuto chiudere. Dunque i primi a sguainare le armi sono stati loro, portando come bandiera il ritornello “rifiuti zero” si sono opposti alla gestione della mega discarica Cupinoro-bis: “non vogliamo che Bracciano sia la città dei rifiuti” disse il coordinamento Sel quando la Carone chiuse la porta decidendo,  qualche tempo dopo, di correre in solitudine. Alfredo Massi, invece, è riuscito a far convergere quasi tutte le forze di centrodestra strappando il simbolo Pdl a Di Benedetto, unica e fastidiosa spina nel fianco di Massi che con decisione rivendica l’appartenenza ai Cristiano Popolari tra le formazioni costituenti del Pdl. E quindi di metamorfosi ce ne sono state e anche di coltellate. E’ interessante andare a vedere dove sono finiti i contenuti (politici) e dove i contenitori.




BRACCIANO, DIMENSIONAMENTO SCOLASTICO IL COMUNE RICORRE AL TAR

Redazione

L'amministrazione comunale di Bracciano ha presentato ricorso al Tar del Lazio per chiedere la sospensione della deliberazione della giunta regionale del Lazio n. 82 del 2 marzo 2012 e del decreto del Ministero dell’Istruzione Università e Ricerca n. 22 del 21 febbraio 2012 che riguardano il piano regionale di dimensionamento delle istituzioni scolastiche.  Contestata in particolare la istituzione di un istituto comprensivo con sede didattica a Trevignano accanto alla contestuale istituzione di un secondo istituto comprensivo con sede a Bracciano. In considerazione della rilevanza numerica della popolazione studentesca di Bracciano l’amministrazione comunale denuncia l'irrazionalità della scelta compiuta dall'Ufficio Scolastico Regionale. “Si ritiene – si legge nella delibera 150 del 30 marzo 2012 – che la deliberazione della giunta regionale del Lazio n. 82 del 2/3/2012, unitamente al decreto del MIUR – abbiano illegittimamente e totalmente disatteso l’istruttoria compiuta dagli enti locali di competenza nell’ambito del procedimento di dimensionamento scolastico esperito, così ledendo gli interessi di questa amministrazione comunale e della popolazione scolastica di Bracciano”. Secondo il dimensionamento deciso dalla Regione Lazio, in contrasto con quanto richiesto e deliberato dal Comune di Bracciano, finirebbero sotto l’istituto comprensivo con sede didattica a Trevignano 7 sezioni della scuola dell’infanzia di via dei Lecci, 2 sezioni della scuola dell’infanzia di Pisciarelli e 10 sezioni della scuola primaria di via dei Lecci. Sarà ora il Tar del Lazio, a seguito del ricorso del Comune di Bracciano formalizzato da parte del legale incaricato Giuseppe Pennisi , a confermare o meno queste scelte.
 




BRACCIANO, DI BENEDETTO (CRISTIANO POPOLARI) RIVENDICA IL SIMBOLO

Angelo Parca

Fausto Di Benedetto candidato a sindaco di Bracciano con i Cristiano Popolari smentisce quanto riportato da un articolo del 16 aprile di un giornale online. “Tengo innanzitutto a rappresentare che non risponde al vero l’affermazione secondo cui ‘Bracciano conferma il dato nazionale con le sue quattro liste prive di simboli partitici’, essendo il sottoscritto l’orgoglioso candidato alla carica di sindaco di Bracciano sotto l’egida di quei Cristiano Popolari che non soltanto rappresentano una componente del Popolo della Libertà ma che ne figurano fra le formazioni costituenti. Per semplice correttezza e completezza di informazione gradirei che questo dato venisse quindi rettificato. – Ha dichiarato Di Benedetto appellandosi al diritto di replica nei confronti del quotidiano. Il candidato dei Cristiano Popolari prosegue poi nella sua nota criticando alcune affermazioni del candidato a sindaco Alfredo Massi – “Anche le affermazioni del candidato Sindaco Alfredo Massi contengono passaggi quantomeno ‘discutibili’. Quel Massi ha ringraziato le persone che ‘con il loro senso di responsabilità hanno preferito l’interesse dei cittadini, ponendo in secondo piano le ambizioni personali’, per esempio, trova difficile riscontro con il fatto che risulta ormai di dominio pubblico che gran parte di quelle ‘ambizioni personali’ sono state invece ampiamente soddisfatte, convenendo aprioristicamente a chi assegnare le cariche di vice sindaco, assessore all’urbanistica, assessore ai lavori pubblici, poltrone alla Bracciano ambiente, ecc: farà bene a ricordare il candidato Massi – conclude infine Di Benedetto – che chi inizia con il raccontare bugie è destinato alla X Bolgia dell’Inferno!”
 




BRACCIANO ELEZIONI, L'OSSERVATORE LAZIALE INTERVISTA GIULIANO SALA

Chiara Rai

Il candidato sindaco Giuliano Sala della lista Unione Democratica per Bracciano, risponde ad alcune domande de L'osservatore laziale.

 

Su quali punti verte il suo programma?

I nostri punti qualificanti sono quella di rafforzare la “partecipazione” come elemento fondamentale del modello di  governante,  mantenendo aperto il confronto forte e continuo con i consigli di quartiere e di frazione, attraverso lo strumento del bilancio partecipativo; l’integrazione e la collaborazione tra le istituzioni territoriali per definire accordi più incisivi per attuare le politiche sociali previste e programmate con l’Accordo di Programma, definendo la soluzione all’annosa questione Aais/Trifoglio, coinvolgendo i genitori dei disabili al fine di recuperare quella importante struttura territoriale e consegnarla ai legittimi assegnatari; puntare sullo sviluppo economico attraverso la creazione di uno sportello di informazioni e di orientamento economico-commerciale-turistico nominando una Commissione di esperti in materia, creando occupazione anche attraverso  la definitiva trasformazione industriale, già avviata, della Bracciano ambiente Spa ; interventi sull’ambiente attraverso l’attuazione del Piano di Azione  per l’energia sostenibile, anche a seguito dell’avvenuta adesione  al progetto europeo del Patto dei Sindaci ; interventi strategici sulla viabilità e sulla realizzazione di nuovi corridoi di mobilità. In una parola puntiamo sulla proposta elettorale del PLUSS, piano di azione urbano di sviluppo sostenibile.

Se le dico trasporto ferroviario, scuola e Bracciano Ambiente, che mi risponde?

Trasporto urbano vuol dire un nostro forte impegno a sostenere le giuste richieste sui grandi limiti  della mobilità su ferro affinché sia migliorato il servizio reso da Rfi e sia finanziato definitivamente il raddoppio della Ferrovia  Metropolitana Roma/Vt da Cesano a Manziana, come da progetto preliminare già redatto. Scuola mi suggerisce la definizione dei grandi impegni economici assunti dalla mia amministrazione, per la realizzazione di nuove aule e del nuovo istituto scolastico di Via del Pero. Bracciano Ambiente mi suggerisce la definitiva trasformazione della municipalizzata, che abbiamo patrimonializzato a .2milioni 720mila euro, per garantire nuova occupazione e mantenimento di quella attuale, favorendo la crescita economica e professionale dei dipendenti, attraverso un modello di incentivazione economica che punti sull’impegno e sulla meritocrazia.

 

Si è pronunciato il Consiglio di Stato circa il ricorso presentato da lei e dall'amministrazione contro la riconversione dell'ospedale Padre Pio? Può anticiparci qualcosa?

Ieri si è tenuta l’udienza di merito del Consiglio di Stato relativa al ricorso presentato dall’Amministrazione Comunale di Bracciano, ma non abbiamo ancora il risultato. La Presidente della Regione Lazio, con applicazione del decreto 80 che di fatto chiude il Padre Pio di Bracciano, si è assunta una gravissima responsabilità circa la risposta al tema della salute, qualora la sentenza sia sfavorevole. Ma noi siamo fiduciosi sull’esito finale.

 

Come commenta la defezione di Elena Carone che ha deciso di correre da sola?

Ho deciso che in questa campagna elettorale parlerò solamente di noi e non voglio entrare nel merito di scelte fatte da altri. Saranno gli elettori , che sono sovrani dell’esito delle votazioni, che parleranno sull’argomento. Con i loro voti e il loro consenso che sono fiducioso non ci faranno mancare.

 




BRACCIANO ELEZIONI, ALFREDO MASSI REPLICA A GIULIANO SALA

Redazione

Il candidato sindaco della lista civica Bracciano è TUA replica al sindaco uscente Giuliano Sala di cui avevamo pubblicato una nota nell'articolo del 7 aprile (BRACCIANO, OSPEDALE PADRE PIO E SALUTE, CHI LI DIFENDE E CHI NO)

Ecco la nota:

"Forse per voler sfuggire ad un confronto su scottanti tematiche di competenza comunale, soprattutto quelle nelle quali è in corso una indagine da parte della Magistratura, il Sindaco Sala sta improntando  una campagna denigratoria contro le persone appartenenti al  nostro schieramento, rappresentato dalla lista civica “Bracciano è TUA”,  su un problema di massimo interesse per la popolazione ma che va oltre i poteri comunali in materia: l’ospedale.

Occorre premettere che tutti i membri del Consiglio Comunale, all’unanimità, compreso il sottoscritto  e tutti gli  attuali consiglieri presenti nella mia lista, a suo tempo hanno votato un ordine del giorno in cui si dichiaravano contrari alla riconversione dell’ospedale Padre Pio, così come formulata nel decreto 80/2010 emesso dalla Polverini, non come Presidente della Regione ma quale commissario ad acta per la gestione della sanità laziale.

Ma quello che il Sindaco Sala  tace, perché non può ignorarlo, è il particolare che il testo del decreto non contiene indicazioni operative ma si limita ad approvare gli allegati, dove  vengono analizzati gli interventi di riconversione/riqualificazione delle singole strutture pubbliche oggetto della riorganizzazione, tra cui l’ospedale di Bracciano.
Nel decreto viene precisato più volte che  gli allegati sono stati elaborati da “Laziosanità ASP”, anche sulla base delle indicazioni del Piano Sanitario Regionale 2010/2012 redatto dalla Giunta Marrazzo-Montino.
Va puntualizzato, però, che nel settembre 2010  era in carica un Consiglio di amministrazione di Laziosanità ASP nominato nel 2005, ai tempi della Giunta Marrazzo, il cui Presidente era il Sen. Lucio D’Ubaldo, membro dell’assemblea costituente del Partito Democratico e dal 2008  Senatore dello stesso PD. 
Il Sindaco Sala accolla ora tutta la responsabilità della decisione alla Polverini.  Ma si guarda bene dal precisare che era stata proprio Laziosanità ASP,  amministrata dalla sua componente  politica di riferimento, a predisporre il piano di riconversione dell’ospedale di Bracciano, sulla scia dei provvedimenti già presi dalla Giunta Marrazzo/Montino in merito alla chiusura dell’ ospedale S. Giacomo di Roma, provvedimenti sempre in linea con il Piano di Rientro approvato dalla stessa Giunta Marrazzo-Montino nel marzo 2007. Questi spiacevoli provvedimenti, riferiti a tutto il Lazio e non solo a Bracciano,  sono stati presi per tentare di arginare il baratro finanziario creato dalla cattiva gestione sanitaria regionale sia da giunte di centrosinistra che di centrodestra (Badaloni,  Storace e Marrazzo-Montino).

Per buona parte di questi ultimi 20 anni a Bracciano ha amministrato la Giunta Sala.
Il Sindaco Sala è sempre stato all’oscuro delle decisioni regionali, anche quando era sotto gli occhi di tutti il continuo degrado del nostro ospedale, degrado collegato soprattutto alla infelice scelta di Civitavecchia come sede di riferimento?
Ed il Sindaco Sala è stato del tutto estraneo all’avallo di questa scelta determinata per venire incontro ad ambizioni politiche di personaggi della sinistra ?

E’ ovvio che in questa situazione non  possano esserci i buoni da una parte ed i cattivi dall’altra perché è scontato che la difesa della salute interessa tutti e tutti auspichiamo e vorremmo il meglio dell’ assistenza possibile. Si tratta solo di individuare le strade migliori da percorrere  tentando di ottenere dalla Regione Lazio  una diversa articolazione della  riconversione che preveda il soddisfacimento delle nostre  necessità.

Ritengo che questi tentativi vadano praticati negli uffici competenti, non in mezzo alle piazze per ottenere consenso e visibilità. Non diventa maggiormente efficace chi strilla più forte ma chi si adopera quando è il momento di farlo, come, per esempio, sarebbe stato opportuno quando Laziosanità ASP, dove il Sindaco Sala contava amicizie politiche,  stava predisponendo il piano di riconversione.

Il Sindaco Sala, poi,  diventa patetico quando si erge a  paladino ed unico difensore dei diritti inalienabili dei cittadini alla tutela della salute, quasi che questo non fosse intento e patrimonio comune a tutti. Possono esserci divergenze sul come attuare la tutela dei cittadini, non certamente sulle finalità.

Appare risibile, inoltre, criticare la scelta da me fatta di aver individuato in anticipo l’eventuale futuro Vice-Sindaco, presentata come spartizione di poltrone. Nella democrazia americana, per esempio, è normale che il candidato Presidente  comunichi in anticipo il suo futuro vice.

Certo,  è stato più semplice e comodo per il Sindaco Sala nominare Vice-Sindaco il suo ex-socio in affari.

Lo stesso Sindaco Sala, infine,  si spinge a parlare di corda in casa dell’impiccato quando evidenzia gli scandali che vedono coinvolti esponenti regionali di destra, ma è talmente distratto che non si accorge dei recenti rinvii a giudizio richiesti dalla Magistratura nei confronti di  personaggi, amministratori e dipendenti, all’interno della casa comunale, avendo peraltro omesso di far costituire in giudizio il Comune come parte civile per gli eventuali danni subiti."

 
                                                                                Alfredo Massi
                                                     candidato Sindaco della lista civica “Bracciano è TUA”




BRACCIANO, OSPEDALE PADRE PIO E SALUTE, CHI LI DIFENDE E CHI NO

Redazione

Con una nota, Giuliano Sala sindaco di Bracciano fa il punto sulla sanità.

Riceviamo e pubblichiamo

"Il giorno 13 aprile il Consiglio di Stato deciderà definitivamente circa il ricorso presentato dal Sindaco Giuliano Sala e dall'Amministrazione Comunale di Bracciano, in relazione allo scellerato Decreto 80 della Presidente della Regione Renata Polverini, che ha previsto la chiusura di 24 ospedali del Lazio, tra i quali il Padre Pio di Bracciano. La nostra battaglia sta quindi per giungere al termine e siamo fiduciosi che i giudici decideranno al meglio. In un'intervista, reperibile su facebook o youtube, la Polverini affermava che "La Regione Lazio ha il dovere di preservare il diritto alla salute di tutti i cittadini. Il Piano prevede un rientro in tre anni e non ci saranno chiusure di ospedali e eliminazione di posti letto…" Certo, quella era campagna elettorale e la rappresentante del Pdl del Lazio e delle liste Città Nuove, che a Bracciano sono confluite dopo un faticoso e precario accordo per poltrone, sgabelli e strapuntini da occupare in caso di vittoria, nella lista civica "Bracciano è Tua" guidata da Alfredo Massi, forse sentiva il bisogno di dire bugie per prendere voti. Ma la realtà è stata ben diversa. Ospedali chiusi, posti letto eliminati, aumento Irpef per coprire i costi della sanità, amministrazioni locali non ascoltate e soprattutto, per quanto ci riguarda, chiusura del Padre Pio di Bracciano, scongiurata fin'ora solo grazie alla battaglia a suon di ricorsi alla giustizia amministrativa, prima al Tar e poi al Consiglio di Stato, dell'Amministrazione Comunale di Bracciano, guidata da chi scrive. E qual'è stata la battaglia promossa a tutela della cittadinanza dai locali rappresentanti del Pdl, e da coloro che si riconoscono nella lista della Polverini "Città Nuove" e che sono oggi presenti nella lista civica "Bracciano è Tua", guidata dal candidato sindaco Alfredo Massi ?  Dov'era il candidato Massi durante le numerose iniziative promosse a sostegno del mantenimento del Padre Pio? Non lo abbiamo mai visto, così come non abbiamo mai visto la quasi totalità dei suoi candidati in lista. Ma evidentemente questi signori hanno un modo diverso di intendere la politica e di tutelare gli interessi dei cittadini : appiattirsi sulle decisioni, forse non condivise, dei referenti politici regionali, per non disturbare i "manovratori" romani.  Come d'altronde abbiamo già verificato nello "scandalo sanità" di Lady Asl, dove sono stati coinvolti, accusati e condannati  politici regionali di destra, che ancor oggi sono sponsor politici di vari candidati della lista del Pdl "Bracciano è Tua". Troppo facile fare oggi dichiarazioni, in campagna elettorale come faceva la Polverini, dopo essere stati assenti in questi due anni di battaglia per la salute contro il governatore del Lazio. Noi non ci siamo stati ieri e non ci stiamo oggi, e ci auguriamo che il 13 aprile i cittadini di Bracciano possano festeggiare e manifestare gioiosamente una sentenza positiva del Consiglio di Stato, relativa al mantenimento dell'Ospedale Padre Pio di Bracciano.
Se così non fosse, Renata Polverini, la sua giunta di destra e la classe politica locale del Pdl si assumeranno una grave responsabilità circa l'abbassamento dei livelli minimi assistenziali nel nostro territorio. Ma sappiano questi signori che la salute è un bene di tutti, un valore inalienabile, sancito dalla nostra Carta Costituzionale, e che noi difenderemo sempre, con più efficacia se saremo maggioranza, con meno efficacia ma con la stessa determinazione, se costretti all'opposizione."
 




BRACCIANO, ACQUEDOTTO LEGA: ENTRA IN FUNZIONE IL DEARSENIFICATORE

E.G.

Da oggi è entrato in funzione a Bracciano il tanto atteso dearsenificatore dell’acquedotto Lega che serve circa 2.500 abitanti della zona di Vigna di Valle. Completata infatti, anche con i necessari allacciamenti alla rete elettrica, l’installazione dell’impianto di trattamento che riporta i valori di arsenico al di sotto della soglia di 10 microgrammi al litro e in linea pertanto con i limiti imposti dall’Unione Europea. L’impianto consente anche l’abbattimento della concentrazione dei floruri sotto il 1,5 microgrammi al litro, conformandosi con la normativa vigente. L’impianto di trattamento è stato realizzato dalla Intertekna srl che si è aggiudicata la gara ed è stato interamente finanziato dal Comune di Bracciano che – si ricorda – non ha aderito all’Acea Ato 2 e che fa del mantenimento dell’acqua come bene pubblico uno dei propri principi non derogabili. Il sistema è dimensionato per una portata di trattamento di 15 litri al secondo. La massima portata emungibile dal pozzo Lega è di 20 litri al secondo che potranno essere integralmente utilizzati operando una miscelazione tra acqua grezza e acqua trattata. Per la rimozione dell’arsenico, si è operata una scelta tra numerose tecnologie a tutt’oggi disponibili sul mercato. Scartati i processi di precipitazione o coprecipitazione, per i bassi livelli di contaminazione del pozzo Lega che non avrebbero prodotto risultati apprezzabili, l’attenzione si è concentrata sui metodi di rimozione per adsorbimento che a tutt’oggi sembrano essere i più promettenti ed in particolare su quelli che impiegano come mezzo adsorbente l’idrossido di Ferro granulare e il biossido di Titanio.
Anche per i Fluoruri il processo scelto è stato quello dell’adsorbimento, in quanto la rimozione per precipitazione con calce non risulta giustificata dal basso livello di contaminazione del pozzo Lega, ai limiti del risultato conseguibile con tale sistema. L’adsorbente scelto è l’idrossido di Allumino (allumina attivata) che presenta buone capacità adsorbenti associate ad una elevata superficie specifica.

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BRACCIANO ELEZIONI, QUATTRO LISTE IN CORSA

 Redazione

Presentate quattro liste che parteciperanno alle elezioni amministrative a Bracciano. I candidati collegati alle liste sono i seguenti e l'ordine di seguito elencato è quello che si troverà sulla scheda elettorale:
 

Unione democratica Bracciano, Candidato Giuliano Sala
 

Bracciano è Tua, Candidato Alfredo Massi
 

Popolari con Baccini, candidato Fausto Di Benedetto
 

Bracciano bene comune, candidato Elena Carone