MARINO, CORDOGLIO PER LA MORTE DI ANGELO MERCURI

Redazione

Marino è in lutto per la morte di Angelo Mercuri che ieri, 23 luglio, all’età di 90 anni, è venuto improvvisamente a mancare. Residente a Roma, era cittadino emerito di Marino, città nella quale aveva le sue radici e che ha amato con tutto se stesso, profondendosi con grande impegno e passione nella custodia e trasmissione alle nuove generazioni della sua cultura e delle sue tradizioni.

«Prezioso testimone e interprete della cultura marinese – ricorda di lui il sindaco Adriano Palozzi – Mercuri è una grande perdita per la nostra comunità. Ambasciatore delle tradizioni del territorio, è stato uno dei più produttivi e pionieristici promotori e divulgatori della Sagra dell’Uva che, grazie alla sua profonda amicizia con il poeta romanesco Leone Ciprelli, ideatore della manifestazione nel 1925, ha contribuito a diffondere a tutti i livelli organizzandola direttamente negli anni ’50 sotto l’egida della ProMarino, la prima idea di ProLoco con Franco Vannutelli presidente. Dopo la morte di Ciprelli avvenuta a Roma nel 1953, Angelo Mercuri, custode del suo immenso archivio di scritti e opere, insieme al marmista Ciro Bardelloni volle portare la sua salma nel cimitero monumentale di Marino e far realizzare il busto bronzeo in suo onore presente all’interno della sede municipale di Palazzo Colonna».

Coetaneo e collaboratore del Servo di Dio Zaccaria Negroni, Mercuri è stato molto vicino all’amato vescovo Gaetano Bonicelli e all’insigne sacerdote e uomo di cultura don Giovanni Lovrovich.

Già attivo nella Tipografia Santa Lucia e molto vicino all’opera e al pensiero dei Discepoli di Gesù, è stato promotore e artefice di importanti mostre dal carattere storico-culturale e di contributi video e documentari storico-sociali realizzati per l’istituto Luce come «Marino sotto le bombe», proiettato il 2 febbraio scorso al Museo Civico Umberto Mastroianni in occasione della 68ma commemorazione del bombardamento della città avvenuto nel febbraio del 1944.

«Angelo Mercuri – dice Otello Bocci – era parte attiva di quel gruppo di persone che tanto hanno dato alla nostra comunità in termini di impegno in ambito sociale e culturale, promuovendone le tradizioni oltre i confini della territorialità. Un uomo che, con la sua opera, ha contribuito alla crescita culturale della nostra città, gettando le basi per un indissolubile ponte tra la comunità marinese e quella romana, creando i presupposti per un profondo rapporto di amicizia e collaborazione che ha rafforzato il dialogo tra le due realtà ed è stato, negli anni, da stimolo allo scambio di esperienze nei settori turistico e culturale. Un significativo e intenso rapporto che, in occasione di una recente edizione della Sagra dell’Uva, ha portato a Marino gli esponenti più eloquenti e rappresentativi delle tradizioni e delle canzoni romanesche degli ultimi 30 anni».

«Con commozione – conclude il sindaco – la città di Marino si stringe intorno ai figli Enrico e Renato e ai familiari tutti. Per ricordare un grande amico e testimoniare il senso di profonda gratitudine della comunità tutta nei confronti di un uomo dalle grandi doti umane che tanto ha contribuito alla crescita e alla promozione di cultura e tradizioni del nostro territorio».

L’ultimo saluto della città di Marino ad Angelo Mercuri verrà reso domani, 25 luglio, alle ore 11.30, nella Basilica Collegiata di San Barnaba con una cerimonia eucaristica officiata dall’abate parroco monsignor Pietro Massari.
 




ALBANO INCENERITORE: ALLARME ROSSO

Ci siamo imbattuti nell’Associazione ‘Vita al Microscopio’ e di rimbalzo in una storia torbida e allucinante

Il video (in fondo all'articolo) con le dichiarazioni del dottor Montanari

 

Maria Lanciotti

Grazie alla breve nota informativa divulgata recentemente dal sindaco di Albano Nicola Marini sulla richiesta ufficiale per la caratterizzazione idrogeologica dell’area della discarica di Roncigliano presentata al Centro Nazionale Ricerca (Cnr) e la richiesta per l’aggiornamento dell’analisi epidemiologica alle Asl Rm H e Rm E, ci siamo imbattuti nell’Associazione ‘Vita al Microscopio’ e di rimbalzo in una storia torbida e allucinante. “Io so ma non ho le prove documentali” – nulla a che spartire con Pasolini se non la stessa ambientazione ambigua fra thriller fantapolitico e crasso noir – l’asserzione del dott. Stefano Montanari, titolare con la moglie dr.ssa Antonietta Morena Gatti del Laboratorio Nanodiagnostics di Modena. Tanto per cominciare occorre far presente che si deve ai dottori Gatti e Montanari la scoperta della nanopatologia, che ha dato il via alla nuova disciplina medica che si occupa delle malattie provocate dalle polveri sottili e ultrasottili, inorganiche e non biodegradabili, che vanno dalle patologie cardiovascolari e neurologiche all’infarto alla tromboembolia polmonare e a numerose forme di cancro, fino ad aborti e malformazioni fetali. Una scoperta scientifica che come si può ben arguire andava a toccare interessi forti, dai più banali lavori odontoiatrici fino al business dei rifiuti e armi letali come quelle all’uranio impoverito. Pertanto il microscopio elettronico di cui disponevano i due ricercatori fu loro tolto, entra a quel punto in scena il personaggio Grillo (Beppe) che si offre per promuovere una raccolta fondi per l’acquisto di un nuovo apparecchio e lancia l’iniziativa a Modena durante il suo spettacolo. Il dott. Montanari opta per una onlus o fondazione alla quale affidare i fondi e alla quale, una volta acquistato, sarebbe stata intestata la proprietà dell’apparecchio, e si fa avanti un certo Carlo Bartolani che di sua iniziativa apre un conto dedicato presso la Banca Etica. Gli spettacoli di Grillo si arricchiscono delle incursioni dello scienziato che porta avanti inoltre conferenze divulgative a offerta, e tutto quanto arriva in cassa viene consegnato alla onlus di Bortolani senza che i diretti interessati – in totale buona fede – vengano messi al corrente dei movimenti bancari relativi. Finché, dopo un’accertata donazione di 50.000 euro arrivata da parte di un privato, la signora Marina Bortolani – avvocato e presidente della onlus – non poté fare a meno di dichiarare che la cifra raccolta era sufficiente per l’acquisto dell’apparecchio. Una volta saldato il debito del microscopio – che il costruttore aveva consegnato in anticipo sul pagamento, fidandosi della garanzia personale del dott. Montanari mentre la Bortolani che ne sarebbe divenuta proprietaria aveva rifiutato di aggiungere la sua – sembrò che le ricerche potessero riprendere e invece no.  Terminata la proficua raccolta fondi lo scienziato non interessava più a nessuno, anzi rappresentava una presenza scomoda. E qui andiamo nel terreno sdrucciolevole degli schieramenti politici in vista delle elezioni nel febbraio del 2008, capitolo che saltiamo a piè pari, salvo dire che anche Stefano Montanari vi fece la sua parte, un po’ sollecitato e certo allettato dalla possibilità di poter aver parola sui temi di Giustizia e salvaguardia dell’Ambiente, ma la sua discesa in campo (benché razionalmente senza alcuna possibilità di successo) a qualcuno e a molti non piacque, e stando alle affermazioni di Montanari a causa del problema ‘politico’ che rappresentava venne inserito in una certa lista nera. Nella primavera del 2008 i grillini fiorentini tentano una raccolta fondi per venire in soccorso ai due scienziati rimasti senza strumenti, si racimola qualche migliaio di euro, ma arriva una diffida e tutto ripiomba a quota zero. Intanto i due ricercatori, poveri in canna ma non arresi, continuavano a sfornare risultati notevoli dal punto di vista scientifico quanto mai imbarazzanti per il business sempre più gigantesco degli inceneritori e di quelle centrali dette ‘a biomassa’ che nonostante il termine altisonante sono e restano per legge comunissimi inceneritori di rifiuti che, grazie ad incentivi pubblici, stavano appestando tutta la nazione. A questi impianti mortiferi si andavano ad aggiungere i cementifici che bruciano monnezza le cui ceneri residue finiscono mescolate al cemento. Un giro pazzesco di decine di miliardi l’anno per questa ‘fabbriche di veleni’ che diventano il miele da succhiare per tanti pseudo imprenditori di stomaco buono e senza scrupoli. Analisi taroccate o eluse da parte degli enti che dovrebbero occuparsi della tutela dell’ambiente, sono un fattore che poco emerge e avvolto nelle nebbie complici. E fu così che ai nostri due eroi venne ancora tolto l’uso del microscopio, e fortuna che non si poteva togliere loro l’uso della vista e della ragione. A giugno del 2009 la signora Bortolani, la cui onlus era legalmente proprietaria del microscopio, informa con una raccomandata i dottori Montanari e Gatti di aver ‘donato’ l’apparecchio all’Università di Urbino, con il beneplacito di Grillo che avrebbe dato il dovuto risalto all’operazione. Il 22 gennaio del 2010, dopo tante battaglie perdute, i due scienziati si videro portar via l'apparecchio e chi s’è visto s’è visto. D’allora l’Università di Urbino portò avanti tanti proclami di ‘ricerche epocali’ fra cui la più importante risulta essere quella sugli Armadilli. Poi, dopo mesi di abbandono, il microscopio fu concesso dall’Università di Urbino in comodato d’uso gratuito all’ARPAM di Pesaro, a patto che non fosse utilizzato dagli scienziati del Nanodiagnostics. Una postilla veramente inquietante. Non potendo accedere allo strumento indispensabile per le loro ricerche, cosa resta da fare ai due scienziati? Informano, prima di tutto, e non è poco scontrarsi con la disinformazione organizzata e un popolo addomesticato e acritico. Hanno redatto il libro Nanopathology pressoché sconosciuto in Italia ma presente nelle biblioteche delle maggiori Università del mondo; scrivono tabella scientifici pubblicati da riviste internazionali; sono stati a capo di progetti di ricerca della Comunità Europea; sono stati relatori a Londra alla Camera dei Lord, alla NATO, alla FAO, all’OCSE, all’ISO e ad altri enti scientifici e tecnici a livello mondiale. Ora anche il dipartimento di Stato Americano e la CIA si stanno interessando ai loro risultati. Mentre qui le domande incalzano, logiche e spaventose: a chi sarà affidato il compito di eseguire le analisi richieste dal sindaco Marini su delega dei sindaci di bacino dei comuni che sversano i rifiuti indifferenziati nella discarica di Roncigliano nel comune di Albano Laziale? Perché gli scienziati Stefano Montanari e Morena Gatti non hanno accesso al microscopio, pur essendo titolari del laboratorio Nanodiagnostics di Modena? Perché ‘gli unici scienziati che forniscono dati veri su queste problematiche’ non sono stati i primi a essere interpellati? Perché Nicola Marini prima parte sparato per una direzione e poi fa altre pensate? suggerite da chi? E via discorrendo, in un crescendo di tensione che sta toccando ormai i picchi massimi, mentre cresce l’allerta.

ARTICOLI PRECEDENTI:

19/07/2012 RONCIGLIANO DISCARICA, ISPEZIONE A SORPRESA DELLA ASL RMH
23/06/2012 ALBANO RICORSO INCENERITORE, SI PUO' RIPROVARE CON L'ITALIA.
22/06/2012 ALBANO INCENERITORE, M5S E DIFFERENZIA-TI CHIEDONO AL SINDACO MARINI DI APPORRE SULLA SEDE COMUNALE I MEGA BANNER CONTRO L'IMPIANTO
21/06/2012 LAZIO RIFIUTI, DISCARICA RONCIGLIANO: LA ASL RMH PASSA AL SETACCIO L'ARIA
15/06/2012 ALBANO, NUOVA INIZIATIVA CIVICA CONTRO LA COSTRUZIONE DELL’INCENERITORE DEI CASTELLI ROMANI
01/06/2012 ALBANO TERMOVALORIZZATORE: LA PAROLA ALLA CORTE DI GIUSTIZIA DELL’UNIONE EUROPEA
17/05/2012 ALBANO GASSIFICATORE, INCENERITORE, TERMOVALORIZZATORE: NO INC TORNA IN PIAZZA A SUON DI MUSICA
12/05/2012 ALBANO GASSIFICATORE, INCENERITORE, TERMOVALORIZZATORE: TRA I BALCONI DEI CASTELLI ROMANI STRISCIONI CONTRO LA COSTRUZIONE DELL’IMPIANTO
03/05/2012 ALBANO TERMOVALORIZZATORE, DENUNCIATI 2 DIRIGENTI DELLA REGIONE LAZIO
29/04/2012 ALBANO INCENERITORE/GASSIFICATORE/TERMOVALORIZZATORE
28/04/2012 ALBANO INCENERITORE/GASSIFICATORE/TERMOVALORIZZATORE: E’ COLPA TUA, NO E’ COLPA SUA ANZI VE LO DICO IO DI CHI E’ LA COLPA… (E INTANTO L’IMPIANTO SI FA)
22/03/2012 ALBANO, OK AL TERMOVALORIZZATORE. COMMENTI E PROSSIME INIZIATIVE
22/03/2012 ALBANO TERMOVALORIZZATORE, IL CONSIGLIO DI STATO CONFERMA L'ANTICIPAZIONE DI CLINI: VIA LIBERA ALL'IMPIANTO
22/03/2012 ALBANO INCENERITORE, FDS REGIONE E FDS CAPOGRUPPO IN COMUNE DI ALBANO DENUNCIANO IL MINISTRO CLINI
19/03/2012 ALBANO INCENERITORE, NO INC QUERELA IL MINISTRO CLINI PER AVER ANTICIPATO "PER LE VIE BREVI" IL CONSIGLIO DI STATO
15/03/2012 ALBANO, IL TERMOVALORIZZATORE SI FA. LO HA ANTICIPATO IL MINISTRO CLINI
15/03/2012 ALBANO INCENERITORE, NO INC DEPOSITA NUOVO ESPOSTO PENALE IN PROCURA SU NUOVE OPERE NON AUTORIZZATE
29/02/2012 INCENERITORE ALBANO, LA PAROLA AL CONSIGLIO DI STATO
08/02/2012 ALBANO, IL COMITATO CONTRO L'INCENERITORE CERCA 2 MILA EURO PER LE SPESE LEGALI



FRASCATI RUGBY: CITTÀ DI FRASCATI SSD, LA PRIMA SQUADRA AFFIDATA A COACH MICHELE CUTTITTA

Redazione

E' stato presentato alla squadra il nuovo staff tecnico delle squadre Senior del Rugby Città di Frascati. La novità sta nella “guida” della prima squadra che militerà nel campionato di serie B: non ci sarà più Gianni Panattoni, al suo posto è stato chiamato l'ex tecnico dell'Anzio Michele Cuttitta. «Cercavamo una persona seria, con esperienza e soprattutto fuori dall'ambiente frascatano – spiega il direttore sportivo Bruno Formicola -. Tra l'altro Cuttitta è un “secondo livello” e la sua carriera parla da sola». Il neo allenatore tuscolano, che sarà affiancato dall'assistente Luca Corona, ha espresso i suoi concetti alla squadra. «L'obiettivo è quello di lavorare tanto e duramente, ma sempre divertendosi – dice Cuttitta – e nel rispetto dei ruoli. Voglio vedere una squadra che non si arrenda mai, come d'altronde è nel dna del Frascati: da parte mia spero di poter mettere i ragazzi nella condizione di esprimere il notevole potenziale che hanno. L'accordo? E' nato tutto nell'ultima settimana, la società mi ha esposto un progetto importante di crescita e mi piacerebbe farne parte. L'obiettivo minimo è quello di migliorare la posizione dello scorso anno, ma voglio conoscere il gruppo a partire dal 20 agosto, giorno di inizio della preparazione». L'Under 23, invece, sarà seguita maggiormente da coach Giorgio Farina e dall'assistente Simone D'Agostino. Alla squadra hanno parlato anche l'amministratore delegato Emanuela Musetti e il vice-presidente Giorgio Rubini. «Cercheremo di mettervi nelle condizioni di giocare il più tranquillamente possibile – ha promesso la Musetti – e ci auguriamo una costanza di rendimento e di impegno da parte di tutti voi». «Il nostro intento è quello di crescere e arrivare a un ottimo livello organizzativo entro due o tre anni – ha ribadito Rubini -, ci rimboccheremo le maniche per far funzionare tutto nella maniera migliore possibile».




MARINO RIFIUTI "DIGESTORE", IL CIRCOLO S.E.L. “FRATTOCCHIE” CHIEDE CHIARIMENTI PER ISCRITTO ALL’ASSESSORE PISANI

Redazione

“Il progetto, annunciato dall’assessore Pisani, della possibile realizzazione di un costoso impianto all’avanguardia per la gestione e il recupero di una parte dei rifiuti, il cosi detto Digestore, impone molte riflessioni e attenzione sull’intera filiera dei Rifiuti Solidi Urbani a Marino”.
Così il circolo SEL “Frattocchie” di Marino annuncia e rende pubbliche i propri approfondimenti e le richieste di chiarimenti, nel merito del progetto, già avanzate all’amministrazione di Palazzo Colonna, verso l’assessore Pisani.
“In seguito al V Convegno sui Rifiuti, tenuto dal “Gruppo di Presenza Mons. Grassi” a Frattocchie lo scorso 25 giugno 2012 – spiega la nota del circolo SEL -, si sono appresi nuovi elementi sul sistema di gestione attualmente vigente a Marino. Il Comune di Marino spende ogni anno 6.500.000 euro circa per la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti. Il livello di differenziazione dei rifiuti solidi urbani (RSU), si attesta appena al 22% (plastica, vetro, carta, alluminio), mentre per legge già dovrebbe essere almeno al 65% entro la fine dell’anno. Gli stessi dati sopra citati, rivelano che il guadagno del Comune di Marino dalla vendita dei rifiuti – obbligo di legge ai sensi del D. Lgs. 152/06 e successive modifiche – risulta ancora pari a zero. Anche il materiale differenziato infatti (come sopra: plastica, vetro, carta e alluminio), dai cassonetti di Marino viene portato in discarica: pagando il trasporto, la separazione ed i costi di conferimento ad esso relativi. Insomma, un disastro!”
“L’Assessore Remo Pisani – prosegue la nota di SEL – ha annunciato durante la conferenza il progetto di un impianto di smaltimento dell’organico, da situare sul territorio comunale. Il “Digestore” – questo il nome dell’impianto – sarebbe, ha spiegato Pisani, un macchinario per la “digestione anaerobica”, che consta di un enorme serbatoio ove si tiene il materiale organico, privo di ossigeno, che ne trasforma l’emissione di decomposizione in energia elettrica o gas, destinando lo scarto alla produzione di compost – fertilizzante. Il costo dell’impianto è, sempre a detta dell’Ass. Pisani, di circa 3.000.000 di euro, e non sembra vi siano previsti elementi di combustione nell’impianto. Non si è detto molto altro. Per questo – conclude la nota del circolo SEL “Frattocchie di Marino –, in spirito propositivo ma certamente con la ferma volontà di conoscere nel dettaglio la proposta, abbiamo deciso di porre alcune precise domande all’assessore Pisani. Abbiamo chiesto (numero di protocollo 0038250, del 23 – 07 – 2012):
1.    chiarezza sui costi (di gestione e manutenzione, quanto di predisposizione dell’impianto: ad esempio quelli relativi all’immissione in rete del gas prodotto dal Digestore stesso) e sulla provenienza della totalità dei fondi necessari per la realizzazione dell’intero progetto;
2.    quali siano gli effettivi ritorni sociali, che chiediamo all’Ass. stesso di curare in maniera preminente: dal risparmio comunale e dei cittadini che potrà conseguirne (primo su tutti quello in bolletta, la TARSU che tutti i marinesi pagano e profumatamente), al guadagno effettivo per la comunità locale, in termini tanto di offerta di lavoro che derivante dalla vendita del prodotto finito (gas o energia elettrica, oltre al fertilizzante);
3.    quali siano i tempi di realizzazione del progetto, impegnandoLa sin da ora a presentare alla cittadinanza un “cronoprogramma” certo sulla realizzazione dell’impianto e della sua filiera;
4.    si vuole sapere con certezza se sono presenti o no impianti di combustione come componenti del macchinario, poiché in altri esemplari di Reattori di digestione anaerobica, in giro per l’Italia, se ne riscontra la presenza: un elemento necessario per valutare la sostenibilità ambientale dell’impianto stesso;
5.    da ultimo, ma non in ordine di importanza, è necessario sapere dove si ipotizza possa essere situato l’impianto: perché si faccia subito chiarezza sul fatto che questo non è un investimento “mascherato”, utile solo ad abbattere vincoli urbanistici per poi edificare e speculare sul mattone, bensì è pensato nel solo interesse della cittadinanza e dell’effettivo risparmio per le tasche dei marinesi.
“L’Assessore Pisani – sottolinea ancora la nota dei vendoliani di Marino -, in chiusura dell’incontro citato, ha annunciato l’apertura di un Bando comunale di 10 mln di euro, in arrivo dalla Regione Lazio sul settore dei rifiuti e utili verosimilmente a coprire i costi dell’investimento. Ha invitato altresì la cittadinanza e le forze politiche ed associative a presentare proposte sulla gestione RSU. È quanto il nostro circolo intenderà fare appena il Progetto verrà reso pubblico – hanno concluso i rappresentanti del circolo SEL “Frattocchie” di Marino –  prendendo parte al dibattito sulla sua utilità, su i costi e sulla reale necessità di una sua corretta e trasparente realizzazione e gestione”.
 




CASTEL GANDOLFO LAGO ALBANO, SEQUESTRATI 4 STABILIMENTI: L'INIZIO DELLA FINE DEL TURISMO LACUSTRE

“Di fatto – spiega il capitano Pollari – gli stabilimenti ai quali abbiamo applicato il sequestro amministrativo hanno operato con una autorizzazione prevista per il noleggio ambulante di attrezzature, nonostante in fase di accertamento sul luogo, abbiamo avuto modo di accertare che si trattava di stabilimenti veri e propri con ombrelloni ben piantati, lettini, docce e bagni”.

 

Chiara Rai

Sequestri amministrativi a quattro stabilimenti balneari sul lago Albano a Castel Gandolfo ad opera della guardia di finanza di Velletri diretta dal capitano Roberto Pollari. Il lago, ormai, sembra non arrestare la sua corsa verso l’irreversibile degrado. Che ci fosse un fenomeno di abusivismo degli esercizi balneari lo si sapeva dal almeno dal 2007, quando la Procura mise i sigilli ad almeno 15 stabilimenti, decretando, di fatto, l’inizio della “fine” del turismo lacustre. Adesso è toccato al celebre stabilimento “il pirata” il cui nome ha deciso le sorti, visto che è stato trovato dalle fiamme gialle, privo di adeguata licenza e partita iva. L’altro esercizio è l’ex stabilimento “Bay Watch” e gli altri due rispondono a ditte individuali, che si trovano non lontane l’una dall’altra e comunque sempre sul lungolago gandolfino, dove si affaccia la residenza estiva del santo Padre.  “Di fatto – spiega il capitano Pollari – gli stabilimenti ai quali abbiamo applicato il sequestro amministrativo hanno operato con una autorizzazione prevista per il noleggio ambulante di attrezzature, nonostante in fase di accertamento sul luogo, abbiamo avuto modo di accertare che si trattava di stabilimenti veri e propri con ombrelloni ben piantati, lettini, docce e bagni”. Dal mattino alla sera infatti, partiti i primi giorni di giugno, questi stabilimenti hanno sempre offerto ristoro ai visitatori noleggiando un ombrellone e due lettini a 15 euro giornalieri. Intanto ai quattro abusivi, spetta il pagamento di una sanzione ridotta di 1.032 euro se versata entro 60 giorni dal sequestro, altrimenti la formula piena sarà del doppio se non verranno osservati i tempi prescritti. Il materiale sequestrato, dai lettini agli ombrelloni a tutti i suppellettili trovati dalla finanza, sono affidati in giudizio alla custodia degli esercenti.  L’operazione rientra in un’altra più vasta operata  dai finanzieri del Comando Provinciale di Roma. Infatti, pattuglie in uniforme hanno battuto "a tappeto" i quadranti della città ed i centri della provincia interessati al fenomeno dell'abusivismo commerciale. Di fatto ne restano poco più di un paio di esercizi in regola che offrono servizi di balneari a Castel Gandolfo. Al momento si lascia il posto al degrado, all’incuria che dominano gli arenili di competenza regionale che presto dovrebbero beneficiare di una messa in sicurezza e bonifica ad opera del Parco regionale dei Castelli per un importo di 50 mila euro stanziati dall’assessorato all’Ambiente della Regione. Altra situazione in sospeso e in attesa di risoluzione è la controversia tra Regione e ex gestori,questi ultimi in attesa di tornare a lavorare, che negli anni (minimo da 10 anni) non avrebbero pagato regolarmente i canoni delle concessioni al demanio.

tabella PRECEDENTI:

23/07/2012 ROMA, CONTROLLI DELLA GDF NELLA CAPITALE E IN PROVINCIA



ROCCA PRIORA, L'OSPEDALE RESISTE ANCHE ALLO SPENDING REVIEW

C.R.

Centomila prestazioni l’anno per un nosocomio riconvertito dal decreto regionale 80. Un’operazione che può essere un esempio da seguire in tempi di spending review che mette a dura prova i piccoli ospedali. Le alternative sono 2:  o ci si riorganizza come è accaduto a Rocca priora che ha saputo sfruttare specialità e anche spogliarsi di più di una ventina di posti letto, oppure si chiude. No a liste d’attesa e sì all’utilizzo maggiore in termini di ore di macchinari costosi. Questo in sintesi il messaggio che arriva a seguito della visita del governatore del Lazio Renata Polverini all’ospedale “Cartoni” di Rocca Priora. Una struttura del distretto Asl RmH convertita  in presidio territoriale di prossimità dal commissario ad Acta. Al fianco di Polverini,  il direttore generale Asl RmH Alessandro Cipolla, il sindaco di Rocca Priora Damiano Pucci, quello di Marino Adriano Palozzi, il vicepresidente del consiglio regionale Bruno Astorre e l'assessore all'Urbanistica Luciano Ciocchetti per visitare , il reparto di allergologia, i servizi di assistenza domiciliare e il Cup con gli ambulatori della struttura serviti da una navetta da e per il paese.  “Qui c'è stata la lungimiranza di capire – ha detto Polverini –  che non era più possibile avere un ospedale in ogni città, perché questo non poteva assicurare il livello di professionalità richiesto.  Si è  avuto il coraggio di arrivare prima a quel percorso umanizzante a cui dobbiamo arrivare tutti, a quella integrazione socio-sanitaria apprezzata dai residenti dell’area e anche dai sindaci, alcuni dei quali, pensando di far bene, non consentono invece ai loro cittadini di usufruire di un modello che funziona come qui a Rocca Priora". La presidente ha inoltre annunciato che a breve è sua intenzione incontrare i direttori generali, perché non di tutti si è dichiarata soddisfatta.




FRASCATI, SI SPERIMENTA LA ROTATORIA ALL'INCROCIO SS SACRAMENTO

A. De. M.

Da alcuni giorni è stata avviata la fase di sperimentazione della nuova rotatoria all’incrocio del SS Sacramento. Lo scopo principale è riqualificare e mettere in sicurezza in maniera definitiva lo snodo, che si colloca tra le SS.PP. Frascati Colonna Maremmana III – S.C. Via Gregoriana, e che da sempre presenta un notevole traffico, soprattutto nel periodo invernale con le scuole aperte, e un alto grado di pericolosità per la sua anomala conformazione. La riorganizzazione ha previsto la realizzazione di un sistema a rotatoria per rendere scorrevole il traffico, migliorando la viabilità. Dopo un periodo di prova basato su un’ipotesi progettuale del Comune di Frascati, che pur presentando una rotatoria di dimensioni ridotte ha portato ad un miglioramento del flusso e a un ottimo risultato a livello di incidenti stradali, riducendo a zero gli incidenti mortali, da alcuni giorni si sta procedendo con la sperimentazione della rotatoria, proposta dalla Provincia di Roma, che ha anche finanziato la sua realizzazione, ma rivista alla luce delle modifiche proposte dall’Amministrazione Comunale di Frascati. Infatti, la soluzione iniziale includeva la modifica alla viabilità, realizzando il senso unico di marcia su Via Gregoriana. Un’opzione diversa è stata studiata dall’ex Assessore ai Lavori Pubblici Paoletti, che alla luce dell’attuale sperimentazione verrà in seguito verificata, proprio per evitare almeno in questa fase il senso unico. L’attuale assetto salvaguardia il doppio senso di marcia, l’accesso al Residence di Monte Porzio Catone e alla Chiesa del “S.S. Sacramento” e propone un’intersezione meno centrale rispetto agli assi viari principali, con un allargamento della sede stradale tramite la realizzazione di un semplice muro di sostegno sul lato del Portale Storico, senza peraltro alcun tipo di intervento su quest’ultimo. Dopo il periodo di prova, con “new jersey” bianchi e rossi e segnaletica orizzontale e verticale provvisoria, sarà realizzata una aiuola centrale del diametro di 5,30 mt, una successiva zona realizzata in cubetti di selce della larghezza di 1,30 mt, sormontabile in caso di manovre di mezzi pesanti, e una corona giratoria ad unica corsia della larghezza di circa 6,50 mt. Nel complesso il diametro della rotatoria sarà pari a 25 mt.
 




CIAMPINO, MAXI RISSA IN DISCOTECA: ARRESTATE 5 PERSONE TRA CUI 2 DEL CLAN CASAMONICA

Redazione

Alle 4 di questa mattina 22 luglio nel parcheggio della discoteca di via Bandinelli di Ciampino è scoppiato un putiferio; una rissa scoppiata tra 5 persone e che per il livello di violenza ha rischiato di degenerare coinvolgendo anche i passanti ed i curiosi che si erano assembrati. Tutto era iniziato poco primo all’interno del locale dove un tunisino di 30 anni ha fatto un apprezzamento su una ragazza non sapendo che apparteneva al clan Casamonica-Di Guglielmo che non hanno affatto “gradito” il commento.. Gli animi si sono accesi ma sembrava essersi risolto tutto con le minacce e qualche insulto; invece al termine della serata nel parcheggio del locale il gruppo si è rincontrato ed i Casamonica, 2 pregiudicati di 40 e 35 anni, complice anche qualche bicchiere di troppo, hanno perso il controllo scagliandosi brandendo le cinghie dei pantaloni, contro il tunisino ed altri due  ventenni ragazzi italiani che lo accompagnavano, anche loro pregiudicati, che di contro hanno reagito a colpi di casco dei motorini. Il tutto si è svolto sotto gli occhi increduli di decine di persone esterrefatte ed impaurite. Provvidenziale è stato l’intervento degli uomini del N.O.R.M. della Compagnia dei Carabinieri di Castel Gandolfo che appostati nei paraggi, stavano svolgendo proprio un servizio preordinato per reprime i delitti connessi alla movida del fine settimana.  I cinque sono stati fermati ed identificati e, dopo il ricorso alle cure ospedaliere presso il pronto soccorso dell’ospedale di Albano, sono stati arrestati con l’accusa di rissa.




NEMI, A.A.A. CERCASI ASSOCIAZIONE COMMERCIANTI

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Redazione

Riceviamo e pubblichiamo da Laura Borgognoni ex Presidente Associazione commercianti di Nemi

"Il prossimo 28 e 29 luglio a Nemi si svolgerà la 2° Edizione della Sagra dei Fagioli e Sadorea. Nelle locandine che in questi giorni vengono affisse presso i locali commerciali di Nemi vengono riportati gli organizzatori dell’evento: Comune di Nemi e Associazione Commercianti di Nemi. La cosa singolare è che l’Associazione Commercianti a Nemi non esiste!

La sottoscritta, in qualità di ultimo Presidente dei commercianti dimissionario nel 2009, chiede al Responsabile del Comune di Nemi, nella persona del vice Sindaco Edy Palazzi, non avendo altri a cui far riferimento, di rendere pubblico lo statuto di questa fantomatica Associazione e soprattutto di chi ne farebbe parte, essendo i commercianti tutti all’oscuro di questa “nuova creatura”. Chi è il Presidente? Da chi è formato il Consiglio Direttivo e soprattutto chi è il Tesoriere che gestirà i soldi per l’evento in questione?

Ricordo a chi di dovere che chiedere soldi a nome e per conto di un’Associazione inesistente commette reato. Mi risulta che, alla riunione indetta proprio dalla vice Sindaco Edy Palazzi, siano intervenuti solo quattro commercianti. Sono forse questi i nuovi dirigenti dell’Associazione? E se si, chi li ha investiti di tale carica? Chi gestirà fiscalmente questo evento?

La sottoscritta chiederà a detto Comune il consuntivo di spesa a fine manifestazione con relativi movimenti di denaro. Questo tanto per limpidezza e trasparenza e per mettere un freno a tutti coloro che credono che nella vita sia più facile entrare dalla finestra piuttosto che dalla porta principale. Sarà vero allora che “la furbizia supera di gran lunga l’intelligenza???” A voi l’ardua sentenza! Laura Borgognoni"




NEMI, LA CROCE ROSSA IN PIAZZA ROMA PER COMBATTERE L'EMERGENZA CALDO

A.P.

Una tenda blu allestita in piazza Roma a Nemi dal Comitato della Croce Rossa di  Velletri, Nemi e Lariano. L’obiettivo dare istruzioni ai cittadini su come affrontare l’emergenza caldo (quali sono i campanelli dall’arme , come proteggersi dal caldo e cosa mangiare nel corse di queste giornate con le alte temperature), su quali sono le malattie sessuali trasmissibili e come applicare la disostruzione pediatrica (ad esempio se un bambino piccolo ingerisce un tappo). 




MARINO VIA DEI LAGHI, SFIORATA LA TRAGEDIA: ALBERO CADE IN MEZZO ALLA STRADA

A. De. M.

Un albero è crollato questo pomeriggio  in mezzo alla via Dei Laghi all'altezza di Marino. Fortunatamente è caduto quando non passava nessuno, altrimenti sarebbe stata davvero una tragedia. L'albero si trovava non distante dal ciglio della strada, all'interno di un terreno privato. Sul posto sono intervenuti i carabinieri della stazione di Marino e la locale polizia. L'albero precipitato ha impegnato l'intera corsia da Roma verso i Castelli, creando rallentamenti al traffico con code a partire dalla via Panoramica che porta al lungolago di Castel Gandolfo.