GROTTAFERRATA, VIA CIPRIANI ABBANDONATA DAL COMUNE. LA DENUNCIA DI UN CITTADINO

Chiara Rai
Davvero suggestivo il panorama in via Cipriani dove ville e villini che popolano il quartiere hanno la fortuna di godere di una vista panoramica sul mare. Probabilmente è uno dei pochi benefit che vantano di possedere i residenti, perché se si tocca il tema dei servizi, la situazione è grave. Le circa trenta famiglie della ribattezzata “Collina dei miliardari” si definiscono cittadini di serie “B” con una situazione da terzo mondo. Nessuno dei villini in via Cipriani, eccetto l’Hotel della zona e una casa religiosa, ha l’allaccio in fogna. Ognuno ha provveduto a realizzarsi a proprie spese il pozzo nero e sempre a proprie spese, ogni otto mesi circa, deve provvedere a svuotare la fossa biologica. “Siamo in una situazione da terzo mondo – a parlare è Gianni Spaldi, un residente  –  dobbiamo provvedere tutto a nostre spese, eppure anche noi facciamo parte del Comune di Grottaferrata che, negli anni, non ha mai provveduto a renderci i servizi che ci spettano”. Difatti, racconta Spaldi che vive in un villino a via Cipriani dagli anni ’80, ci sono ancora dei cavi elettrici volanti appesi ad un traliccio di cantiere che portano l’elettricità alle abitazioni circostanti. Una condizione precaria che, non appena si verificano eventi atmosferici straordinari, neve, grandine o forti temporali, fa calare il black out sull’intera zona. E poi? Si vuole parlare del fatto che non c’è neppure l’allaccio al metano? Ogni abitazione ha dovuto dotarsi di bomboloni del gas, autonomamente a proprie spese. “Più volte mi sono recato in Comune – continua il residente – ma non ci sono certezze, addirittura qualche tempo fa, abbiamo pagato circa 400 euro per la predisposizione dell’elettricità, ma poi non è stata più fatta e il Comune ci ha rimborsati”. Gianni Spaldi ha deciso di denunciare questa condizione perché, soprattutto in questi giorni, che Grottaferrata si sta promuovendo con numerosi eventi come la “città del libro”, appare “assurdo” che non lontano dal centro illuminato a festa e pieno di stand ed eventi culturali organizzati dal Comune, ci sia un quartiere che non solo rischia di rimanere al buio ma tira a campare con l’olezzo di fogna che traspira dai giardini e che solo facendo fondo alle proprie tasche può essere attenuato. Svuotare una fossa biologica costa all’incirca 500 euro, una somma importante che potrebbe essere risparmiata anche perché per il Comune offrire servizi pubblici è un dovere, tanto quanto chiedere ai propri cittadini di pagare le tasse.
 




GROTTAFERRATA, AMA IL CONVIVENTE AL PUNTO DI SPARAGLI UN COLPO DI REVOLVER… MA NON CARICA BENE L'ARMA

Chiara Rai

Sicuramente lo amava da morire anzi da “uccidere”,  a tal punto che quando lui le ha detto che aveva intenzione di interrompere la relazione perché tra loro le cose non andavano più bene, lei non ci ha pensato due volte e ha impugnato la pistola puntandogliela contro e premendo il grilletto. Non si è sentito il frastuono del colpo ma un “tic” dal suono afono, sintomo che il fato ci ha messo lo zampino: la fortuna ha voluto che il colpo non partisse poiché nella camera di cartuccia della pistola a tamburo, all’interno della quale la donna aveva caricato tre colpi, non era presente la munizione da sparare. In pratica non c’era il colpo e così l’uomo si è salvato, altrimenti il litigio si sarebbe certamente trasformato in tragedia. Così, andato a vuoto il colpo, il sessantacinquenne di Grottaferrata ha avuto il tempo di disarmare la sua compagna, una cittadina romena di 47 anni, e nel contempo di allertare i carabinieri del nucleo radiomobile di Frascati (Castelli Romani) diretti dal capitano Giuseppe Iacoviello, che sono intervenuti tempestivamente e arrestato la donna per “violenza privata e minaccia aggravata” ai danni del suo convivente. Tutto è avvenuto la notte scorsa poco prima della mezzanotte, in un villino non lontano dal centro di Grottaferrata. L’uomo è conosciuto in paese perché di lavoro è un affermato libero professionista che si sposta di frequente a Roma. Da qualche anno ha intrapreso una convivenza con una donna romena, senza una precisa occupazione. L’atmosfera in casa, dopo qualche tempo, ha iniziato a non essere più la stessa fra i due: ci sono stati frequenti litigi e l’uomo si è reso sempre più conto di non avere una grande affinità con la sua convivente. Lei è una donna semplice, senza una occupazione precisa che praticamente finora si è mantenuta grazie all’ormai ex convivente. I militari intervenuti durante un momento di grande tenzione, l’hanno trovata in evidente stato di agitazione, frastornata e sicuramente un po’ alticcia anche se non ubriaca. La donna prima di trovare la pistola, un revolver regolarmente denunciato dal compagno, ha minacciato il convivente cercando di aggredirlo a mani nude. Neppure la presenza dei carabinieri ha placato l’ira della donna che davanti ai militari non ha accennato alcun pentimento o rammarico per il folle gesto compiuto che solo grazie alla fortuna non è riuscita a consumare. Sia l’arma che i colpi sono stati sequestrati e la donna verrà processata con il rito direttissimo.    




GROTTAFERRATA, Il GRIDO DISPERATO DI MAMMA STEFANIA: "RIDATEMI I MIEI FIGLI"

[CONCLUSIONI CLINICHE ASL RMH SORAYA E LORENZO]

[ISTANZA D'URGENZA PER MODIFICA A DECRETO DEL 26 LUGLIO 2012]

 

Redazione

C'e' un appello al Tribunale per chiedere la revoca dell'affido di due bambini, figli di Stefania D'Acunto residente di Grottaferrata. Il 17 luglio e' stato emesso un provvedimento del quale la madre non conosce l'esito. Era il 18 settembre del 2007, Stefania ha un canile a Grottaferrata dove si prende cura di circa 90 cani. Lei e i suoi due bambini, Soraya di due anni e Lorenzo di sette vivono con la mamma, in campagna in mezzo alla natura. Stefania ha anche una fattoria, i tre, secondo il racconto della madre, vivono sereni.


 A raccontarci questa storia, e' Roberta Sibaud vicepresidente dell'associazione "Donne per la Sicurezza Onlus", la quale ci scrive:"Stefania D’Acunto e’ una donna normalissima, schietta e diretta nelle sue esternazioni. Figlia di professionisti, perde il padre a 10 anni. Questo lutto le cambia la vita, l’umore ed il tenore di vita. Diplomata in perito agrario ed iscritta alla facolta’ di veterinaria ama gli animali. Questo porta la societa’ a ritenerla diversa ed a trattarla con sufficienza. Tutto ha inizio nel 2006, quando il vicino di abitazione vuole adibire la sua struttura confinante con quella della fattoria, a Bed and Breakfast. Iniziano le denuncie per ottenere la chiusura del canile rifugio a Grottaferrata "Il Mondo di Lorenzo" (ricordate bene questo nome, ha un significato d’amore). I cani presenti nella struttura sono tutti sterilizzati e realmente amati e nutriti dalla signora Stefania, anche con grandissime difficolta' senza aiuto di nessuno. In venti anni da quando il suddetto canile e' nato, le persone che abitano nei dintorni, hanno mandato spesso lettere di protesta al Sindaco perche' esso venisse chiuso. I controlli della Asl, Servizi di Prevenzione/veterinari hanno trovato sempre tutto a posto, nonostante le telefonate di denuncia del vicino di casa e degli amici, che puntualmente arrivavano a decine al servizio veterinario della zona! La sig.ra Stefania lotta da sola per salvare animali in difficolta', senza scopo di lucro. Il canile viene chiuso, Stefania continua ad accudire i suoi animali! A seguito di controlli, scaturiti da denuncie, i servizi veterinari della zona intervengono (una donna, veterinaria) denuncia la mamma, secondo lei, per “situazione ambientale non consona a far vivere dei minori, cani, disordine, bimbi che hanno accesso a mille pericoli…”, questo dicono di Stefania!!! Ma le cose non sono come vogliono far credere. Stefania ama i suoi bambini, li cura, e’ una mamma accorta, gioca con loro, vivono a contatto con la natura e gli animali… quanti bambini oggi mangiano uova e non hanno mai visto una gallina! Bevono il latte ed hanno visto una mucca disegnata sui barattoli di Yogurt! I due fratellini sono sempre vissuti in quell’ambiente naturale. Come certificato piu’ volte dal pediatra che li segue fin dalla nascita, sono puliti, educati ed in ottime condizioni di salute. Quell’infausto 18 settembre 2007 all’uscita della scuola, i bambini non trovano la loro mamma ma ad attenderli ci sono i servizi sociali, che li sottraggono e li collocano immediatamente in casa famiglia. I due fratellini oltretutto, vengono subito separati e sono li' da ormai 5 anni. A nulla sono valse le denuncie della mamma. Le perizie, i certificati che accertano che Stefania e’ in grado di essere madre e di crescerli. Stefania in questi lunghissimi e pesantissimi cinque anni e’ riuscita a mantenere e a non staccare il cordone ombelicare con i suoi figli, cosi’ come certificato dagli psicologi del Tribunale. Non e’ facile tutto questo perche’ nelle case famiglia i bambini si sentono abbandonati e non riescono ad elaborare, essendo cosi’ piccoli, l’allontanamento! Nell’ultimo atto/istanza, il legale avv. Antonio Matonti, chiede che i minori non vengano inseriti in casa affidataria, e vengano restituiti ad una mamma ed una nonna che possono accudirli e che li amano! C’e’ una mamma che, su suggerimento del Tribunale, ha dovuto affittare una casa idonea a Roma, per far crescere i suoi bambini, quella di Grottaferrata non va bene! Ha dovuto acquistare un’ automobile, come richiesto dal Tribunale, ma purtroppo non ha un compagno…. Non lo vuole, non ha la testa ora per vivere con un altro uomo, lei vuole solo i suoi figli ! Questa e’ la storia".

 Non e' tutto. Adesso i bambini stanno iniziando i pernottamenti presso una nuova famiglia. Ciononostante i due bambini, secondo il racconto di Stefania, mostrano palesemente di volere la loro madre:"Non posso stare senza di loro – dice Stefania conun filo di voce – sto facendo di tutto per mantenere un rapporto affettivo con loro, li vedo una volta a settimana. Soraya mi chiede di portarle le arachidi e i giochini, prima volevano sempre lo yogurt. Loro mi abbracciano, Lorenzo all'inizio e' sulle sue, poi scatta il nostro "rito": io lo inseguo e lui alla fine si fa prendere e si fa abbracciare". Stefania non ha problemi psicologici, non beve e non fuma. Noi de L'osservatore Laziale ci teniamo pero', in questo caso, a non voler dare giudizi in questione. Ci sono anni di denunce di pezzi di carta di visite di assistenti sociali, di perizie. Non possiamo sapere i fatti per filo e per segno e soprattutto non possiamo dare giudizi perche' non si scherza con i minori, non si possono lanciare accuse se non si e' vissuta l'intera vicenda. Quello che ci riferisce Stefania e' che i bambini si troverebbero molto male nelle case famiglia di Rocca di Papa (la mamma ci riferisce che si tratta di "casa Chiara" e "casa Amicizia". Invitiamo, pertanto, l'avvocato della signora, gli assistenti sociali o i gestori delle case famiglia a voler rendere anche la loro versione dei fatti. Noi, come redazione e per dovere di cronaca, abbiamo sentito il bisogno di far conoscere la storia di Stefania e allegare al presente articolo istanze e documenti che attestano parte di un percorso legale fatto da Stefania D'Acunto per riavere i suoi bambini. Ci auguriamo che prima che vengano tolti i figli ad un genitore naturale, si valuti attentamente il caso con tutti i suoi pro e i contro.

 




GROTTAFERRATA, A LUGLIO LA RACCOLTA DIFFERENZIATA SUPERA IL 50%:

Redazione

Nuovo aggiornamento sui dati della raccolta differenziata del Comune di Grottaferrata, anche per il mese di luglio le percentuali risultano ottime e ormai stabili sopra il 50%, raggiunto infatti il 52,31% del conferimento corrispondenti a 720.778kg di rifiuti. Solita comparazione con il mese dell’anno passato, nel 2011, i kg di differenziata raccolti erano stati “solo” 676, con un aumento importante del dato. Buono il confronto anche con lo scorso mese di giugno, quando si erano raccolti 698kg. "Abbiamo avviato un accordo con RESECTA con decorrenza 1 gennaio, questo porterà una valorizzazione dei rifiuti conferiti con la raccolta differenziata in particolare carta cartone e vetro con un introito di circa 70 mila euro, soprattutto ci permette di migliorare notevolmente la percentuale di differenziata con la quale dovremmo attestarci nei prossimi mesi intorno al 60%. – Dichiara Giovanni Guerisoli assessore alle Attività Produttive – Resta sempre irrisolto il tema dell’isola ecologica. Penso,  – continua l’assessore – che nei prossimi mesi, sarebbe necessario avviare un’iniziativa politica nei confronti dei comuni confinanti perché gli ultimi provvedimenti sulla finanza locale in particolare quello sulla spending review impongono alle amministrazioni delle azioni immediate di razionalizzazione della spesa a partire dalla realizzazione di servizi comuni. L’avvio dell’area metropolitana potrebbe costituire uno strumento di programmazione e governo del territorio attraverso la gestione di servizi comuni." Conclude.
 




CASTELLI ROMANI, LA SENTENZA DEL CONSIGLIO DI STATO SALVA IL PERIMETRO DEL PARCO

Con questa sentenza restano sotto tutela habitat naturalistici in pericolo come le Piagge di Nemi e il Vallone tempesta, il Monte Artemisio, il Bosco del Cerquone, i campi di Annibale, i pratoni del Vivaro, il lago Albano e quello di Nemi

Risulta quindi destituita di fondamento tecnico e procedurale anche la proposta del Commissario liquidatore del Parco – aggiunge Zaratti – che intendeva ridurre il perimetro dell’area naturale protetta attraverso una Valutazione Ambientale Strategica.

 

Angelo Parca

“È davvero una buona notizia che il Consiglio di Stato abbia respinto definitivamente i ricorsi presentati dai comuni di Grottaferrata e Marino, i quali chiedevano l'annullamento della delibera dell'Ente Parco del 2009 (in cui si adottava il perimetro del Parco) che avrebbe determinato il ritorno al perimetro iniziale di gran lunga più ridotto. Questi ricorsi, già più volte respinti dal Tar, si confermano così destituiti di ogni fondamento ogni loro sia tecnico che normativo”. Lo dichiara Filiberto Zaratti, Consigliere di Sinistra ecologia libertà con Vendola alla Regione Lazio. 


“Risulta quindi destituita di fondamento tecnico e procedurale anche la proposta del Commissario liquidatore del Parco – aggiunge Zaratti – che intendeva ridurre il perimetro dell’area naturale protetta attraverso una Valutazione Ambientale Strategica”.


“Con questa sentenza restano sotto tutela habitat naturalistici in pericolo come le Piagge di Nemi e il Vallone tempesta, il Monte Artemisio, il Bosco del Cerquone, i campi di Annibale, i pratoni del Vivaro, il lago Albano e quello di Nemi – dice Zaratti – L'effetto positivo della tutela si farà sentire sull’intero comprensorio dei Castelli Romani, già  penalizzati da uno sviluppo urbanistico incontrollato, che sarebbe stato aggravato dalla riduzione del perimetro del parco permettendo nuove ingenti colate di cemento con incremento esponenziale del traffico”. “I sostenitori della vecchia politica,  quella che preferisce il cemento allo sviluppo sostenibile, quella che pone gli interessi dei costruttori davanti a quelli dei cittadini – conclude Zaratti – oggi subiscono un duro colpo”.

tabella PRECEDENTI:

15/06/2012 GROTTAFERRATA, GIU' LE MANI DAL PARCO: IL CONSIGLIO DI STATO DICE NO AL RICORSO DEL COMUNE
04/06/2012 NEMI, UNO SBANCAMENTO A PENTIMA PIZZUTA?
30/05/2012 LAZIO, APPROVATA LA LEGGE REGIONALE CHE DELEGA AI COMUNI IL RILASCIO DI AUTORIZZAZIONI PAESAGGISTICHE
29/05/2012 NEMI E CASTEL GANDOLFO, IL PARCO REGIONALE DEI CASTELLI CERCA UN TERRENO DA ALMENO VENTI ETTARI
12/05/2012 LAZIO REGIONE, LEGGE PER POTERI DELEGATI AI COMUNI IN MATERIA PAESAGGISTICA
10/05/2012 CASTELLI ROMANI, GIU' LE MANI DAL PARCO


 




GROTTAFERRATA, GIU' LE MANI DAL PARCO: IL CONSIGLIO DI STATO DICE NO AL RICORSO DEL COMUNE

Redazione

Il Consiglio di Stato ha respinto il ricorso del Comune di Grottaferrata contro il Piano di Assetto del Parco dei Castelli Romani. "È stata scritta la parola fine ai tentativi ostinati del Comune di Grottaferrata di contrastare la tutela delle aree più pregiate del proprio territorio che il Piano del Parco garantisce. – Viene dichiarato nella nota del circolo Sel di Grottaferrata. La nota prosegue poi – Prima il Sindaco Ghelfi di centro-destra ha intentato ricorso contro questo Piano al Tar. e lo ha perso. Non soddisfatto di ciò l’attuale Sindaco Mori, come primo atto della sua coalizione cosiddetta di centro-sinistra, si è appellato al Consiglio di Stato. Per questo Sindaco, per la sua coalizione, per tutti gli assessori e i consiglieri che hanno taciuto voltandosi dall’altra parte o hanno fatto finta di “non sapere”, questa è una gravissima sconfitta politica. Come è possibile che il consigliere e l’assessore di Rifondazione comunista accettino supinamente posizioni contrarie all'ambiente quando a livello regionale questo partito ha sempre agito e agisce a difesa di questo e dei parchi? Come è possibile che assessori comunali fino a ieri convinti ambientalisti si lascino incantare dal fascino del potere fino al punto di condividere azioni politiche e battaglie giudiziarie contro l’ambiente? Come è possibile che associazioni di Grottaferrata che si definiscono ambientaliste se ne siano state zitte e mute per tutto questo tempo? Due sindaci una stessa politica a difesa degli interessi speculativi e della cementificazione del territorio. Quanto è costato questo ricorso di soldi pubblici? Vogliamo ipotizzare 15.000 euro? Chi li paga, i cittadini? Dovrebbe pagarli di tasca sua chi si è reso responsabile di questo fatto, cioè il Sindaco. Va detto in modo chiaro e inequivocabile: questa Amministrazione comunale, Sindaco in testa, non rappresentano gli interessi generali dei cittadini di Grottaferrata, sono contro la tutela del territorio dell'ambiente e del paesaggio, ostacolano volutamente ogni forma di partecipazione democratica dei cittadini alle decisioni, sostengono progetti pericolosi e rovinosi come quello del nuovo depuratore di Valle Marciana. Non è più tempo di esitazioni, tutti coloro dentro e fuori il Consiglio Comunale, che hanno a cuore il proprio territorio e i valori culturali, sociali e politici di un vero centro-sinistra, devono sganciarsi da questa imbarazzante amministrazione comunale. Il Sindaco e la sua Giunta se avessero un minimo di senso di responsabilità e di coerenza in conseguenza delle loro azioni si dovrebbero dimettere senza indugio. Cosa che li invitiamo vivamente a fare.

tabella PRECEDENTI:

04/06/2012 NEMI, UNO SBANCAMENTO A PENTIMA PIZZUTA?
30/05/2012 LAZIO, APPROVATA LA LEGGE REGIONALE CHE DELEGA AI COMUNI IL RILASCIO DI AUTORIZZAZIONI PAESAGGISTICHE
29/05/2012 NEMI E CASTEL GANDOLFO, IL PARCO REGIONALE DEI CASTELLI CERCA UN TERRENO DA ALMENO VENTI ETTARI
12/05/2012 LAZIO REGIONE, LEGGE PER POTERI DELEGATI AI COMUNI IN MATERIA PAESAGGISTICA
10/05/2012 CASTELLI ROMANI, GIU' LE MANI DAL PARCO


 




CASTELLI ROMANI, PIENO SUCCESSO AL ROTARY CLUB PER L’XI° FORUM SUI RISCHI AMBIENTALI

Il Presidente Luigi Caporicci Luigi, lieto di aver messo a fuoco tante problematiche e auspicando che possano avere un seguito ha annunciato che il prossimo anno, nell’ambito del Premio Pietrandrea, verrà istituita una borsa di Studio sui rischi ambientali dei Castelli romani.

A.P.

Grande successo del  XI  FORUM  Ricerca Scientifica e Diffusione dell’Innovazione sui  “Rischi ambientali” , che si è tenuto ieri a Grottaferrata, nella splendida cornice della Abbazia Di San Nilo patrocinato dalla Regione Lazio e dall’Ordine dei chimici .  Il FORUM che il Presidente del Rotary Club Roma Castelli Romani,  Ing. Luigi Caporicci, ha voluto quest’anno dedicare all’aria ed all’acqua affidandone la gestione al socio Franco Lupi, ha visto è stato partecipato da oltre 100 persone particolarmente attente alla problematica, specificatamente sentita dai cittadini dei Castelli Romani. Per il Comune di Grottaferrata ha portato il saluto il Sindaco dott.  Gabriele Mori, ed era presente per Castel Gandolfo sede del Club, il Vice sindaco Giacomo Moianetti.  Un breve saluto è stato dato anche dal Socio Onorario e Past Governor Avv. Roberto Scambelluri. Il Presidente Luigi Caporicci, dopo aver salutato i presenti e ringraziato gli sponsor (BCC , Agrochimica Pontinia )  ed il Rotaract per la sua collaborazione, ricordando che il motto del Rotary è “ servire al di sopra di ogni interesse personale” ha esplicitato come questo avviene mettendo a disposizione le proprie “eccellenze” professionali ed attitudinali,   per realizzare progetti eccellenti di interesse  umanitario.  Tali sono i progetti dell’acqua e dell’aria cui il Rotary è particolarmente attento.  I temi del nostro Club sono sempre di alto livello e volti alla eccellenza e per tale motivo abbiamo chiamato a moderare il dibattito una giornalista esperta di eccellenze e che ma l’eccellenza per esaltare l’Italia nel Mondo. La moderatrice  Professoressa Rossana Pace, presidente delle “Eccellenze Italiane” è poi passata a presentare analiticamente i relatori indicandone brevemente i temi di discussione. Il dott Fabrizio Martinelli, con particolare semplicità, pur nella complessità, ha esplicitato i problemi connessi allo inquinamento dell’acqua da Arsenico e  Fluoro, spigando con dovizia di particolari gli eccessi in cui si cade per cattiva informazione, sia nell’eccessivo allarmismo, sia nella sottovalutazione del problema. La sua essenza sta nella informazione, in modo poi che l’utente regoli la sua condotta di vita ed i suoi accorgimenti in relazione alla reale situazione (ad esempio in presenza di eccesso di fluoro  dovrà stare attento all’uso, a non prendere altri alimenti con fluoro, ad abbatterlo se occorre) Per ciò è importante l’informazione per conoscere la reale situazione, senza allarmismi ne sottovalutazioni. Il Prof. Nicola Pirrone direttore dell’Istituto sull’inquinamento atmosferico del CNR, ha evidenziato i dati attuali di inquinamento, illustrando i metodi di accertamento e controllo. Ha evidenziato, come nonostante tutto l’80% dell’energia viene dalla combustione  e che per costi e prospettive tale situazione, senza eccessive variazioni resterà purtroppo tale per molti anni. Potremo e dovremo ridurre i nostri consumi,  come pure modificare abitudini ad attuale politiche di diversificazione dei trasporti, della logistica, della produzione di calore, Prospettando con dovizia di particolari che non hanno mai annoiato la platea ed in modo esaustivo tale da suscitare forte interesse nella sala. Ha poi preso la parola il Dott. Sergio Bartalucci ricercatore dell’INFN (laboratori nazionali di Frascati) che ha illustrato le problematiche per lo smaltimento dei residui della attività nucleare , intesa in tutte le sue manifestazioni (centrali, laboratori, ecc) connesse alla individuazione dei siti, agli enormi costi di realizzazione dei siti, agli aspetti temporali sia per la realizzazione che per l’esaurimento delle scorie. Un problema che va connesso a tutte le altre problematiche nel momento in cui si parla di energie e delle possibili alternative. Infine il Dott. Sandro Torcini dell’Enea antartic tecnical Unit, ha illustrato il progetto che stanno sviluppando in Antartide per valutare l’ambiente in situazione estreme e valutarne la valutazione nel passato per prevederne il futuro. Ne è seguito un vivace dibattito e un interessante interazione con la sala sollevando altre problematiche. Al termine, il Presidente Caporicci Luigi, lieto di aver messo a fuoco tante problematiche e auspicando che possano avere un seguito ha annunciato che il prossimo anno, nell’ambito del Premio Pietrandrea, verrà istituita una borsa di Studio sui rischi ambientali dei Castelli romani. A questo punto la moderatrice, complimentandosi con i relatori ed i presenti per la partecipazione  alla manifestazione, ha rinnovato i ringraziamenti a tutti  dando un arrivederci ai prossimi appuntamenti.
 




CASTELLI ROMANI, AL ROTARY CLUB L’XI° FORUM SUI RISCHI AMBIENTALI

Redazione

Sabato 19 maggio 2012 ore 9.00 presso la Biblioteca Statale del Monumento Nazionale “Abbazia di San Nilo Corso del Popolo, 128 – Grottaferrata l’XI° forum organizzato dal Rotary Club Castelli Romani dove si parlerà di rischi ambientali “aria ed acqua”.

In allegato la locandina dell’evento.




GROTTAFERRATA, IL PD STA CON GABRIELE MORI

Riceviamo e pubblichiamo

Nota del Partito Democratico di Grottaferrata

Il Partito Democratico alla presenza di tutti i suoi vertici politici e amministrativi in data 03 maggio 2012  ha avviato  un percorso politico e di metodo che rafforzi sempre di più la volontà e la capacità di amministrare Grottaferrata nel rispetto di ogni ruolo.
A tal proposito il PD tutto, rinnova fiducia, supporto e sostegno al Sindaco e all’ amministrazione, allontanando ogni illazione su eventuali azioni di sfiducia mai prese in considerazione all’interno del Partito Democratico e dal proprio gruppo consigliare.
Inoltre, il Partito Democratico nel massimo della trasparenza politica e comportamentale afferma di non aver mai posto ne veti, ne ricatti a nessuno, tantomeno al Sindaco in riferimento alle attribuzioni di deleghe o  assessorati, ancor di più  se in riferimento ad altre forze politiche della coalizione, alle quali il PD ha sempre dimostrato rispetto e collaborazione. Il tutto a risposta di illazioni e accuse gratuite apparse sui giornali in questi ultimi giorni da parte del consigliere Mauro Tomboletti (IDV) , accuse e critiche che sanno poco di costruttività e molto di sindrome da protagonismo.
Il Partito Democratico orgogliosamente rivendica il ruolo fin qui avuto di equilibrio e di rispetto all’interno dell’intera coalizione, anche nei momenti in cui altre forze politiche hanno attraversato periodi di forte confusione.